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mercoledì 10 agosto 2016

L'indizio di Helen Callaghan Recensione

Buon mercoledì! Grazie alla Corbaccio ho letto un psicothriller con molti segreti e misteri da svelare. Una storia molto intricata, dove nulla è come sembra. Una lettura coinvolgente, incentrata, come da tradizione, sulla mente del protagonista il cui nome non è uno solo... L'indizio di Helen Callaghan.



Titolo: L'indizio
Autore: Helen Callaghan
Editore: Corbaccio
Genere: PsicoThriller
Pagine: 358
Prezzo: 16,90
Uscita: Luglio 2016
Margot Lewis, insegnante di liceo a Cambridge e curatrice della rubrica "Cara Amy" sul giornale locale, è abituata a ricevere richieste di consigli e di aiuto. Ma la lettera che ha appena ricevuto è diversa da tutte le altre: "Cara Amy, ti prego ti supplico ti scongiuro aiutami! Sono stata rapita da un uomo che mi tiene prigioniera. Non so dove sono. Non so nemmeno da quanto tempo sono via ma mi pare un'eternità. Bethan Avery" Il messaggio è inquietante di per sé, ma la cosa che lo rende scioccante è che Bethan Avery è il nome di una ragazza scomparsa quindici anni prima e mai più ritrovata, né viva né morta. Non solo: il suo arrivo coincide con la sparizione di un'altra studentessa. Per Margot le cose sono collegate e non si capacita di come la polizia, a cui si rivolge, inizialmente non sembri prenderla sul serio, almeno fino a quando non interviene un esperto in cold case che, mentre le lettere continuano ad arrivare, tenta di riallacciare i fili di casi di adolescenti scomparse nel passato alla ricerca di un denominatore comune. Di fronte agli ostacoli che incontrano le indagini, a causa del tempo trascorso e di un clima di persistente diffidenza, Margot decide di esporsi in prima persona partecipando addirittura a una trasmissione televisiva, senza calcolare che la sua vita stessa verrà scandagliata, e il suo passato con tutte le sue zone d'ombra e i ricordi rimossi finirà sotto gli occhi di tutti. Compresi i suoi.














L’indizio è un thriller psicologico che concentra l’attenzione del lettore su una formula epistolare che sin da subito trasmette inquietudine e una buona dose di pericolo.
Margot Lewis è un insegnante molto giovane del liceo di Cambridge che si occupa di una rubrica sul giornale locale, intitolata Dear Amy (titolo originale del romanzo.)

Margot-Amy risponde alla posta del cuore, i suoi consigli sono sempre rivolti a tutte le persone che hanno bisogno di risolvere questioni in cui sono i sentimenti ad essere i protagonisti. Tutto cambia quando riceve una lettera firmata da una donna: Bethan Avery. Una richiesta esplicita di aiuto scritta da una giovane ragazza che si dice essere stata rapita e poi imprigionata. Vorrebbe scappare ma non sa come fare ed ecco che implora Margot di salvarla. 
Cover originale
Una lettera senza dubbio strana e assurda sia per il messaggio ma soprattutto per il mittente: un morto. Bethan è il nome di una ragazza scomparsa molti anni prima di cui la polizia, a suo tempo, aveva trovato una camicia da notte insanguinata, considerando il caso chiuso per morte. In realtà il corpo non è mai stato trovato ed ufficialmente il caso di Bethan è un cold case. Per Margot la prima lettera ricevuta diventa immediatamente un campanello di allarme soprattutto dopo la notizia che proprio in quei giorni un’altra studentessa è scomparsa: Katie Browne. Una ragazza con problemi familiari che sembrava non trovarsi a suo agio nell’ambiente di Cambridge. Insomma, Margot pensa immediatamente che i due casi possano essere correlati e che quella lettera in realtà sia stata scritta da Katie.
Si gira di scatto ma non abbastanza velocemente e c’è lo shock di un contatto intimo con braccia robuste e muscolose che le cingono la vita e il collo, tenendole la testa indietro, coprendole la bocca con una grossa mano ruvida. “Ah, Katie” sussurra, l’alito caldo di lui contro la sua guancia gelida, mentre lei cerca di urlare e di liberarsi. “Mi sa che prima siamo partiti con il piede sbagliato.”
Una perizia calligrafica spazza via questa possibilità dimostrando che la scrittura corrisponde a quella dei diari di Bethan, ritrovati dopo la sua scomparsa.

Il mistero dunque si infittisce e non accenna a fermarsi perché le lettere continuano. Bethan continua a rivolgersi a Margot-Amy, chiedendole ancora aiuto, pregandola di andare a salvarla perché sente che prima o poi morirà.
Le indagini della polizia partono un po’ in ritardo perché inizialmente nessuno vuole credere a quelle lettere e alla loro veridicità ma Margot non intende arrendersi. Ad affiancarla in questo ombroso viaggio a ritroso nel tempo c’è Martin Forrester, un accademico che vuole risolvere a tutti i costi quel caso che adesso sembra intrecciare memoria e presente rendendo il futuro ancora più incerto ed insolubile.
Potresti aver conosciuto Bethan Avery in quel rifugio anni fa. E’ possibile. E adesso ti ha chiesto aiuto. Perché ti conosce. Mi sono coperta la bocca con le mani in un improvviso brivido di paura. Dovevo dirlo a qualcuno, dovevo raccontare tutto, di Angelique, del rifugio, della droga, di quella vecchia vita che avevo tentato di seppellire e dimenticare per sempre. Non solo: dovevo anche fare in modo che mi credessero. Tutto questo stava diventando una questione di vita o di morte.
Tra i due c’è un’evidente attrazione che Margot tenta di controllare a causa della sua situazione personale che la vede coinvolta in una separazione non proprio distensiva con il marito.
Lo stile dell’autrice è solido e definito. Non ci sono perdite di tempo, né giri di parole, il linguaggio non si perde in fronzoli inutili ma viene detto solo ciò che è necessario al fine di comprendere, per quanto possibile, ciò che sta accadendo. Le ragazze scomparse non sono solo due ma molte di più e ci sono altri segreti che qualcuno tenta a tutti i costi di tenere nascosti.
Cara Amy, ho tanta paura adesso. Ho tantissima paura e sto male, so che ha intenzione di uccidermi a brevissimo tempo e non posso farci niente e so che nessuno sa dove sono quindi nessuno verrà a salvarmi, ho tanta paura e non so cosa fare, ti prego 

L’indizio è un romanzo dove niente è come sembra. Essendo un thriller psicologico è nella mente del personaggio che si cela la risoluzione del mistero. Margot-Amy è la chiave di tutto, è quell’indizio iniziale che non è stato messo lì per caso eppure c’è fin dalle prime pagine. I suoi nomi sono due o forse anche di più… e il suo passato non è così tranquillo e statico come ella stessa ha imparato a credere.

Atmosfere cupe ed oscure, dialoghi serrati, battute essenziali che suggeriscono ciò che la mente deve intuire e l’istinto vedere. Se da un lato leggiamo i pensieri di Margot dall’altro sappiamo che Katie è rinchiusa da qualche parte, angosciata e prigioniera di qualcuno che vuole qualcosa. E Bethan? Chi è Bethan? Bethan è l’indizio mascherato, il volto coperto della verità, l’asso nella manica, la carta vincente di una partita che va giocata fino all’ultimo respiro. Un fantasma che chiede aiuto alla persona sbagliata.

4 commenti:

  1. Io ti adoro :-D grazie per questa recensione perché mi hai fatto scoprire un libro potenzialmente interessante.. Ultimamente i thriller, soprattutto quelli psicologici, mi stanno deludendo, ma la trama di questo mi ha colpito fin dalle prime righe e la tua recensione conferma le mie impressioni. Lo acquisterò immediatamente ^_^

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    1. Cara Maria, ho letto la tua recensione su Una bellissima colpa e ho capito perfettamente il tuo punto di vista, anche se io, come ti ho scritto sul tuo blog, ho trovato la storia comunque emozionante.
      Grazie a te, perchè ho notato che ci piacciono le stesse cose, ed è un piacere confrontarsi!
      Un abbraccio!<3

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  2. Bella recensione, Anto! Sia la cover italiana sia quella originale mi intrigano... ci penserò ;)

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    1. Grazie mille, Chiara. La cover originale piace molto anche a me, nonostante siano state fatte due scelte editoriali completamente diverse. Infatti l'originale e così colorata mentre quella italiana punta tutto sul mistero e sull'oscurità. Direi che entrambe sono perfette nonostante la diversità. ^__^

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