Buon venerdì! Oggi vi parlo di un thriller molto interessante, edito da Beat, scritto da Allen Eskens, dal titolo Verità sepolte. Una storia piena di misteri e di intrighi capace di raffreddare i bollori di queste giornate, immergendoci in un'atmosfera fredda e ghiacciata... dove molte cose sono state sepolte...
Titolo: Verità sepolte
Autore: Allen Eskens
Editore: Beat
Genere: Thriller
Pagine: 304
Prezzo: 9,00
Genere: Thriller
Pagine: 304
Prezzo: 9,00
Uscita: Luglio 2016
Carl Iverson reca in faccia tutti i segni della vecchiaia, ha la pelle ingiallita dall’ittero e un collo così fine da poter essere afferrato con una mano sola. Tuttavia, al di là dell’età e di una grave malattia, non ha altro in comune con gli ospiti della casa di riposo di Hillview Manor, a Minneapolis. Carl Iverson, infatti, è un mostro, accusato di aver stuprato, ucciso e dato alle fiamme la quattordicenne Crystal Marie Hagen il 29 ottobre 1980.
Quando giunge al suo cospetto per intervistarlo, e redigere una breve biografia per il suo corso di inglese all’università, lo studente Joe Talbert scorge un uomo che non ha nulla del pazzo sadico e assassino. Iverson non ha gli occhi freddi e penetranti e l’aspetto spaventoso e disumano del killer, è soltanto un vecchio eroso dal cancro. Secondo il personale della casa di cura non arriverà a Natale, anche perché preferisce avere la testa lucida e non assumere morfina.
Joe sarebbe certamente mosso a pietà se, come molti a Hillview Manor, non pensasse alla ragazza che il mostro ha ucciso, a tutto quello che la vittima si è persa: ragazzi, amore, matrimonio, dei bambini. E se non avesse ben chiaro lo scopo per cui lui si aggira in quell’ospizio: mollare quel ridicolo lavoro di buttafuori in pub di terza categoria; riuscire a laurearsi, e avere finalmente soldi a sufficienza per occuparsi di sua madre – una donna con terribili sbalzi di umore, che cerca di lenire la sua sofferenza interiore con massicce dosi di vodka – e di Jeremy, il fratellino autistico che trascorre pomeriggi interi a guardare i Pirati dei Caraibi. Quel vecchio dai capelli bianchi, lunghi e radi, dagli zigomi sporgenti e dalle fulminee e ciniche osservazioni sulla vita e sugli esseri umani è comunque fermamente intenzionato a spiazzarlo. Quando gli dice che gli fornirà una dichiarazione in articulo mortis – la confessione di un uomo in fin di vita – e gli racconterà tutto di sé, a partire dal Vietnam dove ha imparato a uccidere, fino a quel giorno del 1980, il ragazzo sa che se non lascerà immediatamente quell’ospizio, per tornare a occuparsi della madre e del fratellino, il suo compito di inglese si trasformerà nell’indagine più pericolosa della sua vita.
Verità sepolte è un thriller
tosto, uno di quelli che rientrano con lode e riconoscimento in questa
categoria e che è capace di non deludere dall’inizio alla fine. Una storia perfetta per una realizzazione
cinematografica, una trama fitta ed intricata, due protagonisti che diventano
lo specchio l’uno dell’altro ma solo in apparenza, in realtà sono il grido più
profondo e rabbioso che si nasconde nel loro animo e che lotta per squarciare
il buio del tempo passato.
Joe è un giovane
universitario che deve scrivere la sua tesi di laurea cercando qualcuno da
intervistare, un vecchio magari, che abbia qualcosa di particolare e
significativo da raccontare. Carl è quel vecchio. Ma non pensate ad un
vecchietto qualunque, pensate ad un mostro, ad un assassino, ad un carnefice. Questi sono gli
elementi iniziali, queste sono le notizie principali che vi vengono fornite e
che all’apparenza rendono questi due personaggi innocui per il lettore,
abbastanza distaccati e rinchiusi nei loro ruoli formali.
Ma niente è come
appare. Carl non è la bestia che Joy si aspettava di trovare. E’ malato di
cancro, sta per morire e dovrà passare gli ultimi momenti della sua esistenza
rinchiuso in un ospizio con il volto di un uomo che non ha nulla dell’assassino.
Joy non è un semplice ragazzo in cerca del proprio futuro. Non è lo studentello
qualunque. Spazzate via ogni banale
nozione che avete e tenetevi pronti a tutto, a qualsiasi cosa, perché l’autore
non vi risparmierà niente.
La tua amica ha torto marcio. Se vuoi davvero conoscere la verità su Carl, il processo è l’ultimo posto dove cercarla.
Joy ha una madre
alcolizzata e un fratello autistico. Per arrotondare lavora come buttafuori e
la sua unica speranza è laurearsi e costruirsi un futuro degno di questo nome.
Ma la madre vittima di uomini impossibili, del resto lo stesso Joy è figlio di
un uomo diverso rispetto al fratello, gli rende la vita assolutamente un
inferno, soprattutto nella sua totale incapacità di gestire l’altro figlio che
invece avrebbe bisogno di cure, di cure reali come quelle che tenta di dargli
Joy. Ombre su ombre, memorie su memorie, polvere e ricordi per un’esistenza che
non è così splendente come potrebbe far immaginare la vista di un giovane
studente come lui.
Cover originale |
Carl non è da
meno. Il volto stanco, provato, ingiallito dalla malattia ma i suoi occhi, quei
maledetti occhi non mentono, non possono mentire, non a Joy, non a colui a cui
ha promesso una confessione in punto di morte.
Questo genere di
confessioni viene fatta nell’assoluta libertà e nel concreto rispetto della
verità anche perché non avrebbe senso mentire in punto di morte, non vi pare?
Ma poi, per ingannare chi?
Nella sua biografia assicurati di scrivere tutta la storia. Non parlare solo dell’uomo vecchio e debole che sta morendo di cancro. Racconta anche del mostro ubriaco che ha bruciato una ragazzina di quattordici anni.
Da qui comincia l’indagine
di Joy che lentamente si trasforma da una semplice intervista a qualcosa di
molto più pericoloso e rischioso per la sua stessa vita. Carl non è un uomo comune, Carl è stato in Vietnam, Carl ha imparato
sia ad uccidere che ad assassinare. Carl ha passato trenta anni in carcere per
aver stuprato, ucciso e bruciato una ragazzina.
Ma chi è quest’uomo
per davvero? Adesso si proclama innocente ma per quale assurdo motivo in
passato si è lasciato condannare senza lottare?
Allen Eskens è un autore davvero da tenere in
considerazione, da non dimenticare. L’ambientazione è fumosa ed ingannevole,
così come lo sono le apparenze di cui è seminato tutto il romanzo.
La vita di due
uomini apparentemente agli antipodi si incrocia in nome di una verità sepolta.
Ho promesso di scrivere la verità.
Uno stile
fulmineo, diretto, provato. Una trama affascinante, un giallo che mette la
difesa prima di tutto e al contempo non rinnega la condanna. Carl è colpevole o
no? Ma Joy chi è in realtà? Queste sono solo alcune delle domande che emergono
dalla lettura di una storia che raffredda queste calde giornate estive. Le
raffredda perché è buia e invernale, le raffredda perché è terribile, le
raffredda perché chiede alla morte di tornare.
Non conoscevo questo libro, ma non resisto mai davanti ad un bel thriller. Grazie per il consiglio, sono davvero curiosa *-*
RispondiEliminaGrazie a te, Christy di essere passata! <3
EliminaWow gemellina e torniamo al thriller e che thriller! *_* sembra assolutamente una buona occasione per ritornare a questo genere che trascuro da un po' ma dopo le tue parole sono subito corsa ad aggiornare la wl dei thriller, l'analisi di ogni dettaglio mi ha restituito una visione vivida di questo thriller assolutamente da leggere ^_^ lo consigliero' anche a mio marito di sicuro, ^_^ un abbraccionee gigante!
RispondiEliminaCiao Ely, è un thriller molto ben scritto e se ami le atmosfere fredde e ghiacciate, è perfetto!
EliminaUn abbraccione! <3