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mercoledì 11 novembre 2015

Nero di Angela Di Bartolo Recensione

Buon mercoledì cari lettori! Il post di oggi è dedicato alla recensione di un libro per ragazzi, intitolato Nero, scritto da Angela Di Bartolo, autrice che apprezzo molto! Una storia ricca di significati, ambientata nella bellissima Roma. Grazie a Runa Editrice per la fiducia.

Date una lettura se vi va!



Titolo: Nero
Autore: Angela Di Bartolo
Editore: Runa
Pagine: 94
Genere: Narrativa Ragazzi
Prezzo: € 10,00
Uscita: 2014

TRAMA


Nero, il gatto, è stato rubato. Nero è una specie di star: da tre anni, tutti i giorni, prende il trenino da Centocelle al centro di Roma, e dopo un po’ se ne ritorna a casa. Ma l’ultima volta non è tornato, ed è passata una settimana. Il proprietario offre una ricompensa di mille euro a chi gliene darà notizie e Matteo e Ahmed, due ragazzini di periferia, decidono di indagare. Una storia di avventura, con un po’ di umorismo, un po’ di giallo e un pizzico di fantastico che darà modo anche di scoprire l’Antica Roma.

Angela Di Bartolo è nata a Bologna dove vive tuttora. Laureata in Scienze Politiche, lavora presso il suo Comune come Assistente Sociale. Le sue passioni, oltre alla letteratura, sono il giardinaggio, la storia e l’archeologia. Negli ultimi anni ha partecipato con successo a concorsi per racconti di genere fantastico, fra i quali il Premio Sentiero dei Draghi con Ottobre (poi pubblicato nell’antologia Il Ritorno, ed. Lulu, 2008), il Trofeo RiLL con Ponti (uscito in Cronache da Mondi Incantati, ed. Nexus, 2009), SFIDA con Relitti (in Riflessi di Mondi Incantati, ed. Giochi Uniti, 2010), Nostos (ne Il Carnevale dell’Uomo Cervo e altri racconti, ed. Wild Boar, 2012) e La conquista (in Perchè nulla vada perduto e altri racconti, 2013). Il racconto Proxima è stata pubblicato da Ciesse Edizioni nell’antologia Favole della Mezzanotte, 2011, a cura di Stefano Pastor. Nel 2014 ha pubblicato l’antologia di racconti fastastici Per altri sentieri (Runa Editrice) e il racconto illustrato per bambini Nero (Runa Editrice).  Nel 2015 il fantasy epico La Stagione del Ritorno (Runa editrice).





“Vi auguro di trovare quello che cercate, ragazzi. Qualunque cosa sia.”


Eccomi di nuovo a parlarvi di Angela Di Bartolo, di cui credo di aver letto proprio tutto, concludendo il viaggio nei suoi mondi narrativi, recensendo anche Nero, il piccolo libro per bambini nel quale ancora una volta è possibile cogliere la gentilezza, la profondità e la delicatezza dell’autrice sia nella scelta della trama sia nel suo stile di scrittura.

Nero è un gatto nero, appunto. Per chi mi conosce sa quanto io ami i gatti, e allora ci mancava anche il gatto, come se già non apprezzassi abbastanza la scrittura di Angela!

Non fatemi divagare e concentriamoci sulla storia che vede come protagonisti due bambini che frequentano la prima media: Matteo e Ahmed, il secondo è di colore e già dalla prime pagine, è possibile cogliere il primo messaggio che l’autrice ha inserito nel suo testo.

L’evento scatenante l’avventura che vivranno i due protagonisti è la scomparsa di Nero, un gatto molto speciale.

Tutte le mattine fa il pendolare, prendendo il treno, giungendo alla stazione e poi tornando indietro. Ah, dimenticavo! La città in cui è ambientato il racconto è Roma e questo elemento non è assolutamente un dettaglio ma in esso si nasconde un altro fondamentale messaggio del testo. Il proprietario del micio decide di affiggere un volantino per la città dove promette una lauta ricompensa di mille euro per colui che gli riporta il gatto disperso.

Matteo e Ahmed decidono di mettersi alla sua ricerca per guadagnarsi quei soldi e poi poterli spendere come meglio credono. Ma non è solo questo, soprattutto per Matteo c’è qualcosa di più in ballo.  Vorrebbe portare quei soldi a casa e dimostrare al padre che anche lui è in grado di guadagnarsi da vivere.

L’avventura inizia e i due bambini entreranno in contatto con realtà molto differenti dalla loro. Barboni, giovani poco raccomandabili, anziani, ma soprattutto lei, la meravigliosa Roma, che si mostrerà ai loro occhi come non l’hanno mai vista. I due giovani conoscono la sua storia passata solo attraverso i libri ma grazie a questo piccolo viaggio che li porta lontano da casa, soli e accompagnati esclusivamente dal loro coraggio e dalla intraprendente volontà che li caratterizza, scopriranno luoghi intensi e pieni di fascino, nei quali si conserva ancora intatta tutta la magia dell’antichità e della leggenda.

Incontri particolari ravvivano la loro percezione dei tempi e dei luoghi. La gattara dei Fori che si occupa dei gatti che gli mostra l’amore per gli animali, il rispetto, il senso di cura e di protezione. Il gruppo di ciechi che visitano le mura antiche, che pur non vedendo con gli occhi, sentono con il cuore e vedono più di chiunque altro. E questa lezione di apprendimento e di meraviglia, questa conquista della bellezza e dell’arte, avviene nell’animo dei bambini in modo naturale e spontaneo. Si troveranno arricchiti a livello interiore, il loro sguardo avrà superato la superficie delle cose per raggiungere una consapevolezza più matura e lusinghiera. Ciò nonostante vivranno anche la paura, soprattutto Matteo, quando complice un po’ di immaginazione, gli sembrerà di sentire e di avvertire gli echi dei fantasmi nel Colosseo.

Lo stile dell’autrice è scorrevole, il libro è di 90 pagine, tutte concentrate e piene di illustrazioni come si conviene per un testo dedicato ai bambini. La storia si legge con piacere, si viene dolcemente coinvolti nelle peripezie dei fanciulli, in modo mai violento ma sempre rispettoso e concreto.

Gli indizi sparsi per tutta la storia sono tanti: dal tema del razzismo, a quello dei rapporti con i genitori, l’importanza della famiglia, il rispetto per gli animali e per tutti gli esseri viventi, i pericoli come la droga e le cattive compagnie, l’amore per gli anziani di cui non dovremmo mai perdere gli insegnamenti fondamentali. E non ultimo la percezione dei sensi di fronte alla Storia e alla grandezza di una città.

Angela di Bartolo anche questa volta ci mette lo zampino, rendendo la sua scrittura piacevole, a tratti incantevole come lei sa fare, soprattutto quando parla di Roma ma riservando anche un minimo di azione e di sconvolgimento per il finale che costituisce una piccola sorpresa. Confermo il mio apprezzamento per questa autrice e per il suo gatto. Nero for ever!

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