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venerdì 10 luglio 2015

Tu sei il mio desiderio di Elizabeth Anthony Recensione


Buon venerdì cari lettori! Alle porte di questo weekend caldissimo vi lascio la recensione di Tu sei il mio desiderio, romance carico di sentimenti e di sensualità, scritto da Elizabeth Anthony e pubblicato da Garzanti, che ringrazio per la copia.

Una storia calda per un’estate che non è da meno! Scrivetemi cosa ne pensate!



Titolo: Tu sei il mio desiderio
Autore: Elizabeth Anthony
Editore: Garzanti
Pagine: 270
Genere: Romanzo
Prezzo: € 16,40
Ebook: € 9,99
Uscita: 2 Luglio 2015

 Trama

Oxfordshire, 1921. Le antiche sale della dimora di Belfield Hall sono troppo ampie e solitarie per Madeline. A diciassette anni, sola al mondo, è stata costretta a lasciare il suo paese, la Francia, per andare in Inghilterra, patria del suo tutore. In questa terra lontana la ragazza non conosce nessuno, tutto le sembra ostile. Solamente nell’immensa biblioteca riesce a ritrovare il sorriso. Lì, tra quelle pareti colme di libri che parlano di mondi da scoprire, ha trovato il suo rifugio.  Eppure un giorno tutto cambia. Passeggiando per i boschi, quasi per caso, si imbatte nel guardacaccia della tenuta: Nathan Mallory. I suoi modi bruschi e arroganti non riescono a celare la bellezza dei suoi occhi. I suoi occhi scuri come il buio più profondo, che sono capaci di leggere fin negli abissi della sua anima. Madeline rimane senza fiato e cerca di resistere. Vengono da mondi diversi e cedere alla tentazione è sbagliato. È proibito. Ma anche inevitabile. Perché i loro cuori parlano la stessa lingua. Quella della passione, del desiderio, della fusione l’una nell’altro senza timori. Fino al momento in cui il giorno arriva, il fuoco della notte si spegne e i segreti che Nathan le ha nascosto vengono a galla. Segreti che parlano di Mr Maldon, duca di Belfield, l’uomo che l’ha accolta e protetta. L’uomo che ora più che mai ha bisogno di lei, per difendere la sua relazione con Sophie che ancora una volta è in pericolo. Madeline è davanti a un bivio. Credere a Nathan è difficile, anche se è impossibile dimenticare quegli attimi in cui nulla aveva più senso: solo i loro battiti all’unisono, solo i loro respiri in un unico respiro.
Dopo il successo di Tu sei mia, che ha conquistato i lettori italiani che aspettavano con ansia un suo nuovo romanzo, Elizabeth Anthony torna a Belfield Hall. Ai suoi intrighi di palazzo e alle sue passioni proibite. Alle sue regole che vengono infrante in nome di un valore più alto che è quello dell’amore, quando diventa tentazione irresistibile.

Elizabeth Anthony, inglese, dopo aver fatto l’insegnante si è affermata come autrice di romanzi storici. Prima di Tu sei il mio desiderio ha già esplorato i sensuali intrighi di Belfield Hall in Tu sei mia (Garzanti, 2013).





Elizabeth Anthony ci racconta una storia emozionante ed avvolgente nella quale, con lo sfondo di un contesto storico leggermente delineato e valorizzato dalla scelta dei personaggi, l’elemento che coglie tutta l’attenzione e la curiosità del lettore è senza dubbio l’amore e la passione. Già dal titolo, Tu sei il mio desiderio,  è semplice cogliere l’atmosfera morbida e setosa che accompagna la lettura attraverso i palazzi, le camere e i boschi della tenuta di Belfield Hall, luogo inglese in cui tutta la storia è ambientata. Ma lo spazio è solo una scusa, un di più che serve all’autrice, perfetta conoscitrice dei desideri e delle voglie femminili, per aprire le porte del suo mondo, avvicinandoci lentamente e senza scossoni al filo conduttore dell’intreccio: il legame prima fisico e poi sentimentale tra Madeline e Nathan.

La protagonista è la figlioccia di Mr Maldon, duca di Belfield Hall e suo tutore, poiché la giovane all’età di diciassette anni è costretta a lasciare la sua patria francese per andare a vivere in Inghilterra, luogo austero e silenzioso nel quale non conosce nessuno. Ma Madeline ha un carattere molto forte seppur all’apparenza possa sembrare una giovane fragile e purtroppo, a causa della sua vita parigina, non le saranno risparmiate offese e accuse di condurre una vita oltremodo libertina che naturalmente non si addice ad una giovane fanciulla della sua età e soprattutto della sua posizione.

Nella tenuta nella quale si è rifugiata nell’attesa che il suo tutore torni dall’Irlanda dove è occupato in affari politici ed economici di estrema importanza che riguardano l’indipendenza di quella terra dalle mire incandescenti dell’Inghilterra, ella trova consolazione solo in compagnia dei libri e del bosco.

Sarà proprio durante una di quelle passeggiate apparentemente innocue che incontrerà il guardacaccia Nathan Mellory, un uomo che arriva a stregarla fin dal primo sguardo non solo per la capacità di comprendere i suoi desideri più nascosti anche senza averla mai vista prima ma soprattutto trasmettendole un turbine incontrollato di sensazioni contrastanti che la imprigionano tra la paura e l’attrazione assoluta verso quello sconosciuto.

“Ero un’esule, ero un’orfana, ero una reietta della società, e mi dissi che in lui avrei trovato quello che volevo, quello di cui avevo un disperato bisogno.”

Lo stile dell’autrice è scorrevole, la dovizia dei particolari lascia poco spazio all’immaginazione e i caratteri dei personaggi sono ampiamente messi a nudo dalla penna consapevole di chi scrive e conosce alla perfezione la sua storia. Madeline è coraggiosa ma anche molto sfuggente, non si fida di nessuno e conserva un passato di molestie terribili da parte di un marchese che frequentava la casa della madre. Oltretutto la reputazione della donna che l’ha messa al mondo è quella di una sgualdrina senza cuore, e come tale quella ignobile nomea sembra perseguitarla ovunque vada, come se la sua peggior condanna dovesse essere proprio quella di rivivere passo dopo passo lo stesso impietoso destino della madre. Le sue giornate sarebbero piene di solitudine e di memoria, nella ricerca vana di dimenticare gli attimi che da bambina l’hanno costretta a subire atti violenti e denigratori da parte di chi invece avrebbe dovuto proteggerla, se non ci fosse Nathan, quest’uomo così forte e solitario, dalla pelle abbronzata e gli occhi scuri nei quali al solo guardarla compare una fiamma di indicibile passione e proibita voglia alla quale la nostra protagonista faticherà a resistere.

“Sin da piccola avevo sempre cercato di evitare ogni tipo di emozione, e a ragion veduta. Avevo eretto un muro intorno al mio cuore, e non lasciavo entrare nessuno. Ma le carezze e le parole dolci di quest’uomo avevano riportato in vita qualcosa dentro di me, qualcosa di più del semplice desiderio sessuale, qualcosa di ben più pericoloso.”

E infatti non è la resistenza ad essere il centro focale della trama ma bensì il cedimento di Madeline che si lascia conquistare ed avvolgere dal suo guardiacaccia in una tormentata e sensuale storia d’amore che nonostante l’evidente attrazione che li lega e li attanaglia l’uno all’altra, non è partita con le migliori intenzioni.

Nathan, infatti, nasconde un segreto molto doloroso che ha a che fare con la vendetta e con l’odio per quanto riguarda tutto ciò che concerne Belfield Hall e i suoi proprietari e senza saperlo, Madeline finirà per essere nient’altro che una pedina in un gioco perverso ed ingannatore nel quale oltre a Nathan, anche altri personaggi contribuiranno a rendere l’atmosfera sporca e losca. Donne dai facili costumi, vecchie duchesse intransigenti, amori lontani ma mai dimenticati fanno da cornice, incarnandosi in una schiera lunga di personaggi che riscaldano la scena nella quale gli incontrastati protagonisti si muovono. La nostra Madeline, all’inizio piuttosto priva di consistenza e di sostanza, acquisterà sempre più spessore fino a sorprendere alla fine con un comportamento pieno di determinazione e di consapevolezza. E’ una ragazza giovane e forse un po’ sprovveduta che ha subito molte angherie nella propria vita e l’incontro con Nathan non le risparmierà ulteriori difficoltà.

Ma può l’inganno rovinare davvero un legame così naturale e viscerale, creatosi al di là della volontà stessa di chi lo ha condiviso? Elizabeth Anthony accarezza le sue parole di romanticismo e di sensualità. Incontri carnali, al limite del realismo, nel quale due corpi dapprima sconosciuti e poi lentamente in volo verso quell’innamoramento tanto desiderato seppur temuto, si consolano e proteggono, si feriscono ed amano in tutta la loro voracità e devozione. I sentimenti raccontati sono primordiali, sembrano nascere dalle profondità più nascoste dell’animo femminile di Madeline così come quello più brutale ma ugualmente intimo di Nathan. Un uomo capace di infonderle sensazioni alle quali lei aveva rinunciato per non dover sopportare ed affrontare quotidianamente il senso di colpa di essere stata la causa delle mire poco pulite e gentili dell’uomo che ha abusato di lei da bambina. Nonostante le reticenze e la paura di cogliere nello sguardo di Nathan qualcosa di oscuro e di incontrollabile, la passione, il richiamo del sangue e dell’intenso piacere legato al corpo e alle sue mani, la rendono preda delle sue voglie e dei suoi più oltraggiosi desideri.

Madeline non riesce a negarsi e si perde nell’universo buio e nascosto che Nathan rappresenta per lei, pur sapendo che in qualche maniera, le sue cure e le sue premura la fanno sentire protetta e desiderata in un modo che per la prima volta il suo corpo non rifiuta ma anzi anela come fosse l’unico volere di cui poter disporre.

“Era chiaro che c’era qualcosa che non andava in Nathan. Mi spaventava il modo in cui i suoi occhi si gelavano all’improvviso quando mi diceva di supplicarlo. Tra l’altro appena mi toccava, appena mi guardava, non sapevo più dirgli di no.”

La storia d’amore è intensa ed appagante, gli ostacoli non mancano e ci saranno momenti in cui l’amore diventerà odio senza mai lasciare che la passione svanisca. Tu sei il mio desiderio è una lettura senza complicazioni, si lascia facilmente scoprire e condurre verso i luoghi e le emozioni senza contrarietà. I desideri d’amore, quelli della mente e del cuore, diventano i protagonisti fronteggiati da numerosi difficoltà che tenteranno di metterli in bilico e di distruggerli. Perché molto spesso la paura vince contro la voglia di amare, essa riesce a far dimenticare, forse solo apparentemente, i sogni che ci legano alle persone, le emozioni che serbiamo sotto pelle, fornendoci un alibi per farci andare avanti con l’illusione che ci siamo salvati. 

E’ quello che tenterà di fare Madeline e lo stesso Nathan quando capiranno che i loro destini forse si scontreranno inevitabilmente, conducendoli lontano l’uno dall’altra ma questo non basterà a convincerli, a fargli dimenticare quel legame spudorato ed inebriante, fatto di un bisogno allarmante che fa della disperazione la sua unica via d’uscita. E allora ancora una volta spazio all’amore e alle sue molteplici forme e trame che sembra non bastino mai per farci sognare.

20 commenti:

  1. Bellissimo, sei veramente molto brava, complimenti!!

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  2. una recensione con i fiocchi, complimenti!!!!!

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  3. mi hai fatto venire voglia di leggerlo, credo proprio che lo comprerò!

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  4. Mi ricorda un po' l'amante di lady Chatterley, bella recensione Antonietta!

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    1. E' vero Giulia, qualcosa c'è del romanzo di Lawrence.
      Grazie! <3

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    1. Non saprei, forse qualcosina in meno essendo un ebook...

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  6. Bellissima questa recensione.... mi hai invogliato alla lettura di questo libro...

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  7. mi appassiona...lo prenderò sicuramente

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  8. che bello che è questo libro, mi piace e di sicuro lo comprerò.

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  9. Bellissima recensione! Davvero ben fatta e molto curata! Per mia sfortuna ho scoperto il tuo blog solo recentemente e mi sono iscritta proprio oggi! Recupererò il tempo perduto leggendo le tue recensioni! Complimenti per il blog! E' carinissimo!!

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    1. Grazie Giulia, sei gentilissima! Spero che qui possa trovarti bene!
      Un abbraccio! <3

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