Giancarlo Zambaldi
E poi venne Lorenzo
La vera felicità è essere noi stessi
Ellade Libri/ Parallelo 45 Edizioni
Pagine 100; euro 13
Uscita: Giugno 2016
Questo breve romanzo, basato su un’esperienza realmente accaduta, narra la storia sentimentale durata circa sette mesi tra due uomini: relazione passionale, tormentata, travolgente, eroticamente sconvolgente ma con risvolti di vero e intenso amore. Un rapporto difficile che si snoda tra la voglia di amare liberamente e l’obbligo del silenzio, della rinuncia, dell’accettare compromessi per continuare a fingere, a recitare una parte per andare ancora avanti. Sullo sfondo la famiglia, il rapporto con la madre e il padre deceduto e l’assenza di dialogo tra fratelli. Un contributo per far capire, nel suo piccolo, che l’amore tra due persone dello stesso sesso è possibile, meraviglioso, reale, bellissimo e a volte anche triste..., come una normale storia d’amore tra persone etero. Un momento di riflessione affinché questa società possa comprendere un po’ di più, quanta sofferenza a volte si nasconde dietro la condizione di essere gay. Condizione non voluta o cercata ma che dovrebbe essere vissuta con serenità, senza sensi di colpa ma in armonia con se stessi e possibilmente con gli altri. L’amore che ci è stato donato e che noi stessi doniamo non ha corsie preferenziali e non fa differenze tra sessi: è amore e basta; se no non sarebbe amore.
TRAMA
Giancarlo, il protagonista, è un giovane consulente vendite nel settore automobilistico. Vive due vite parallelamente: in pubblico, con amici, familiari e colleghi, è brillante, divertente, un uomo riservato e apparentemente privo di una vita sentimentale. Nell’intimo, Giancarlo nasconde al mondo la sua omosessualità, come se si trattasse di una vergogna da celare, un segreto da custodire per essere amato e accettato. Il doppio binario della sua vita finisce per incrociarsi e collidere quando incontra Lorenzo, un ragazzo di cui si innamora perdutamente. Quella passione, che diviene quasi ossessione, porta Giancarlo a rimettere in discussione se stesso, le sue scelte, il suo modo di vivere, fino a rendergli intollerabile il silenzio che si è imposto da anni. Sullo sfondo della vicenda, la famiglia: il rapporto del protagonista con la madre e il padre e l’assenza di dialogo tra fratelli. ll romanzo riflette in profondità sulla condizione degli omosessuali nell’Italia di oggi: lungi dall’essere una società civile aperta e moderna, la realtà italiana è ancora profondamente intollerante nei confronti del diverso ed è questa condizione, molto più della sua storia privata e personale, ad alimentare il malessere di Giancarlo. Un dolore che solo nell’epilogo può trasformarsi in forza e in un coraggio nuovo che apriranno le porte per una nuova, più consapevole esistenza.
Giancarlo Zambaldi nasce a Trento nel 1972, dopo gli studi commerciali inizia l’attività di consulente vendite prima nel settore automobilistico e poi, per qualche anno, in quello ortopedico. Dal 2006 ritorna ad occuparsi di automobili. Vive a Pergine Valsugana.Oltre alla scrittura e alla lettura, i suoi interessi investono l’enogastronomia, la musica classica e lirica, la pittura e la scultura, lo studio del galateo, e l’equitazione. Il suo sogno nel cassetto è aprire un giorno un’enoteca, ma è determinato anche a continuare con la scrittura, di cui non può fare a meno.
Ciao! è difficile raccontare una storia del genere senza ricadere nei cliché... questa però sembra interessante, proprio perché realmente vissuta.
RispondiEliminaCiao Silvia! La penso come te e proprio per questo devo dire che mi incuriosisce parecchio anche se non leggo quasi nulla di questo genere ma qui mi pare di aver capito che si va molto oltre e quindi mi sembra interessante approfondire.
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