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lunedì 23 maggio 2016

Stone Rider di David Hofmeyr Recensione

Buon lunedì! Per iniziare alla grande questa settimana come sempre ricca di letture, vi parlo di un romanzo che è stato considerato una vera e propria rivelazione del 2016: Stone Rider di David Hofmeyr, edito da Fanucci. Una storia forte, piena di adrenalina che riesce a mescolare azione, suspence e che ha come protagonista indiscussa la moto e le corse motociclistiche con i suoi affascinanti centauri. Da non perdere!



Titolo: Stone Rider
Autore: David Hofmeyr
Editore: Fanucci
Pagine: 290
Genere: Romanzo 
Prezzo: 14,90
Uscita: 2016

TRAMA


Adam Stone è cresciuto nella polverosa e arida città di Blackwater, circondata dal deserto, un luogo fuori dal mondo dove nessuno può dirsi veramente libero. Non desidera altro che fuggire da quella prigione e trovare un’esistenza di libertà e di pace. Ma c’è qualcosa che Adam rincorre ancor più della libertà: l’amore dell’affascinante Sadie Blood. In un mondo così spietato, che non concede ancore di salvezza, l’unico modo per iniziare una nuova vita è gareggiare nella Blackwater Trail, una corsa mortale e senza regole alla quale solo i più forti possono sopravvivere. Adam, eccellente pilota, decide di competere insieme a Sadie e all’ambiguo e indecifrabile Kane per assicurarsi l’ambito premio: un biglietto di sola andata per la rigogliosa Sky-Base, un luogo in cui regna la pace, pervaso da un lusso inimmaginabile per chi proviene da Blackwater. Per l’amore di Sadie e per i suoi sogni, Adam sarà disposto a rischiare ogni cosa, compresa la sua stessa vita... 

















Stone Rider è un romanzo che ho desiderato leggere sin da subito. Da quando ho osservato la copertina e letto la trama, è stato il classico colpo di fulmine, fatto solo di istinto grazie al quale sei irrazionalmente attratto da qualcosa senza assolutamente sapere perché. Quella sensazione addosso che non puoi sbagliarti e che quello che cerchi, emozione, adrenalina, energia e mistero si concentrino proprio in quelle pagine che non fanno altro che aspettarti. 
Aspettare finalmente che tu prenda il libro in mano ed entri in quel mondo, pronto a sconvolgerti! E’ stato proprio così, Stone Rider è stata una lettura entusiasmante che non ha deluso nessuna delle mie aspettative. 
La moto lavora in sincronia con il suo Centauro. Lo sente, si nutre dei suoi movimenti. 
Ambientato in un mondo assolutamente distopico, incastrato nella cittadina di Blackwater dove la gente lavora nelle miniere dalle quali si estrae una sostanza capace di mettere in connessione nientemeno che la moto con il suo pilota. Un’idea assolutamente pazzesca che rende sin dalle prime pagine la lettura strabiliante e che permette di avvertire subito l’energia che sottintende ogni scena, anche quella più banale. Adam è il protagonista, un adolescente che pur di sfuggire all’incubo di vivere in quel luogo oppressivo e scadente, decide di partecipare alla Blackwater Trail, l’unica gara pericolosissima e mortale che potrebbe dargli la possibilità di fuggire e di raggiungere il sogno di tutti: Sky-Base, spazio utopico nel quale emerge una vita totalmente diversa, piena di libertà e di speranza e soprattutto di lusso. 
Cavalcate fratelli e sorelle. Cavalcate finché le vostre moto non avranno più forza. Cavalcate finché non saranno esauste. Cavalcate più in fondo alla notte che potete. Se sarete vittoriosi, la compensa sarà grande. 
Adam è un personaggio a tutto tondo, la sua crescita procede di pari passo con gli eventi più importanti raccontati all’interno del romanzo. Non c’è soltanto la gara ad essere al centro di tutto ma soprattutto i rapporti che intercorrono tra i vari personaggi e i legami che si stabiliscono sia con chi c’è ancora e sia con chi non c’è più. 
Adam è schivo e solitario, piuttosto distaccato e taciturno. La sua indole poco propensa al coinvolgimento e alla socialità deriva dalle esperienze familiari che lo hanno privato prima della madre e poi del padre. Come se non fosse abbastanza, ha perso anche il fratello ed è proprio a causa di questo enorme vuoto affettivo, che il suo comportamento non è di quelli più lineari soprattutto perché accarezzato continuamente da un forte senso di malinconia, di assenza, di perdita e di mancanza di amore. 
Ah l’amore… Sarà proprio questo uno dei motivi che spingeranno Adam verso il superamento del limite, in tutti i sensi. L’amore per Sadie Blood, la ragazza più bella di tutta Blackwater, la ragazza che non dovrebbe guardare, desiderare, per tanti motivi. Primo perché è figlia di chi non dovrebbe e poi perché lui, Adam, una donna del genere può soltanto sognarsela. Lui non è adatto ad una come Sadie perché lui è uno Straniero, forse. 

I personaggi sono caratterizzati alla perfezione, li ho amati tutti dal primo all’ultimo. Incastrati perfettamente all’interno del contesto, ognuno di essi capace di apportare un valore aggiunto all’intera storia. Sadie è una ragazza che è impossibile non apprezzare. La sua forza, il suo coraggio, la sua determinazione che le permettono di risolvere più di una volta una situazione nonostante il suo essere donna in mezzo a tanti Centauri. Chi sono i Centauri? Ecco… questo è uno degli aspetti principali del romanzo. Essi sono i piloti delle moto, coloro che diventano tutt’uno con le macchine che guidano e che li conducono o verso la libertà o verso la morte. Quanto si è disposti a rischiare per essere liberi? Chi è davvero pronto per la libertà? 
Queste sono tutte domande che vi pioveranno addosso come pietre mentre state leggendo perché l’autore è talmente bravo e dentro la sua storia, fino alle ossa, da farvi sentire sulla pelle le stesse scariche di adrenalina, la stessa paura, lo stesso terrore e voglia di correre che scorre in Adam e in tutti i personaggi, ognuno riflesso chiaro e preciso di un aspetto fondamentale della vicenda. 
Adam subirà un cambiamento molto forte, maturerà grazie alla volontà di affrontare tutti gli ostacoli che gli si porranno davanti soprattutto a causa del fratello di Sadie ma non solo. 
A rendere ancora più inquietante l’aria che si respira in quel luogo apparentemente dimenticato da tutti, un altro personaggio non vi lascerà mai e poi mai indifferente: il misterioso e strano Kane, un altro protagonista nato da una mente assolutamente brillante come quella dell’autore. 
Ho amato lo stile in cui la narrazione si dipana, asciutto, veloce, costruito su frasi brevi ed intense. Immediato, fulminante, ma mai sfuggente. Poche frasi, molti punti ma tutto irrimediabilmente palpabile e vivo. 
A loro non interessa quale sia la sua situazione personale, o quella di Sadie. Sono motivati da una cosa soltanto. Il sangue. Ma non sarà il mio sangue. Non oggi. 
David Hofmeyr è un autore che ho scoperto davvero con piacere e di cui voglio leggere ancora e ancora. Stone Rider è stata davvero una rivelazione o meglio, come dicevo prima, per me è stata una conferma meravigliosa perché senza ancora leggerlo sentivo a pelle che mi avrebbe letteralmente conquistato. Una storia piena di forza e di energia, capace di strapparti dalla quotidianità e di portarti in un modo straordinariamente originale dove, davvero, non c’è niente che tu non possa apprezzare. 
Vendetta, sangue, morte e un senso del potere estremamente forte ma soprattutto pericolo e rischio, voglia di lottare, e sfida.  
La parola sfida è qualcosa di speciale e di fantastico. Una parola che personalmente mi ammalia, come se in essa ci fosse contenuto tutto il senso di una vita intera e chi la pronuncia e chi la mette in pratica è una persona determinata a superare se stessa per arrivare dove nessuno potrebbe immaginare, nemmeno lui stesso. 
Stone Rider è una sfida imperdibile. Una sfida perché va letto, una sfida perché la sua storia è speranza e superamento, consapevolezza e rischio. Un romanzo che travalica i limiti stessi di una storia qualunque per diventare qualcosa di nuovo e di sconvolgente, qualcosa che di sicuro non avete mai letto. Vi basta? 
  

8 commenti:

  1. Ciao Antonietta buon lunedì ^_^ come ben sai al momento sono in un periodo romance ma le tue recensioni mi fanno conoscere sempre libri nuovi e magari ci faccio un pensierino, in fondo forse mi sto seccando un po' di piangere perchè ho inanellato una serie di libri che mi hanno ferito il cuore. Sei grande come sempre grazie per portarmi sempre novità!

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    1. Ciao Ely! Io leggo generi molto diversi tra loro, spesso diversissimi. Un tempo leggevo solo determinate cose, convinta che altre non potessero interessarmi e invece poi ho scoperto che mi piace leggere di tutto, quindi qui troverai sempre libri diversi! ^__^

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  2. Un romanzo che sembra davvero carico di adrenalina, lo terrò presente quando avrò voglia di leggere questo genere!

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  3. Ciao Antonietta! La recensione è molto bella ma credo che per me sia troppo forte!

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    1. Ciao cara, se pensi che sia troppo forte, non leggerlo, insomma le letture vanno scelte anche ad istinto! :-)

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  4. Leggendo la tua opinione potrebbe fare per me, gli darò un'occhiata in libreria.

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