Buongiorno
lettori! Oggi vi presento la recensione di un romanzo d’amore ma non privo di
divertimento e leggerezza, insomma una piacevole lettura estiva. L’ultima notte
al mondo di Veronica Consolo,
è la storia che leggerete adesso!
Aspetto i
vostri commenti!
Titolo: L'ultima notte al mondo
Autore: Veronica Consolo
Editore: Giovanelli Edizioni
Pubblicazione: 2015
Pubblicazione: 2015
Genere: Romanzo
Pagine: 232
Prezzo: 8,00 - 16,00
Trama
Alice, giovane avvocato in carriera, viene lasciata dal suo fidanzato Benedetto, dopo sette anni. Spinta dalla necessità, chiede asilo a una sua vecchia amica, Roberta, bizzarra e libertina, la quale convive con uno stravagante ragazzo inglese, Abraham. I due la accolgono calorosamente; ma, dopo alcuni giorni passati sul loro divano a origliare involontariamente le loro notti di passioni, Alice decide di cambiare sistemazione, con urgenza. Roberta convince la ragazza ad andare a vivere a casa di un amico di origine argentina: Javier, che è omosessuale. Nonostante la riluttanza con cui inizia la convivenza, Alice trova un'immediata sintonia con Javier, il quale, si dimostra un amico fidato, pronto a salvarla dalle situazioni più imbarazzanti e difficili. Abituata ad un ambiente di distinta sobrietà, in un crescendo di episodi comici, Alice viene trascinata nel mondo colorato e passionale del suo coinquilino e riscopre la propria femminilità. Questa riscoperta della femminilità condurrà Alice anche a ritrovare l'amore, nella forma più inaspettata possibile, che non si sarebbe aspettata di provare neppure l'ultima notte al mondo.
Biografia
Mi chiamo Veronica Consolo, sono nata a Milano il 06 giugno 1987. Ho conseguito il diploma di Liceo Classico nel 2006 e sono laureata in Giurisprudenza. Attualmente, lavoro come praticante avvocato presso il foro di Milano. Sono amante della lettura fin da bambina ed ho sempre concepito la scrittura come un hobby coltivato in segreto. Nel gennaio 2015 ho pubblicato il romanzo di genere sentimentale “L'ultima notte al mondo” con la casa editrice Giovanelli Edizioni, distribuito in versione cartacea ed ebook. Nel marzo 2015, a fini di promozione del libro, ho posto in vendita su Amazon gli ebook di alcuni racconti brevi, scritti nel corso degli anni, raggruppandoli in una collana dal nome “Pillole del Buonumore”.
L’ultima notte al mondo è un
romanzo leggero e di scorrevole lettura. Lo stile di Veronica Consolo è
apprezzabile nella sua assoluta semplicità, immediatezza e fin troppo figurata quotidianità.
I personaggi parlano, discutono, si arrabbiano in modo molto realistico, usando
parole e “parolacce”, espressioni estremamente figurate che immediatamente li
pongono come punti focali di un mondo fondamentalmente vicino al nostro. I
loro, spesso, sono veri e propri battibecchi, portati avanti al limite dell’esasperazione,
condendo l’intera atmosfera romantica, di un linguaggio veloce e d’impatto, che
non lascia nulla di intentato.
La
protagonista di nome Alice si ritrova ad essere tradita e lasciata dal proprio
fidanzato storico, grazie all’inserimento nella coppia di un’altra donna e
alle continue indecisioni di lui che non ha mai voluto sposarla. Alice è una
donna in carriera, un avvocato che però, su due piedi, si ritrova senza una
casa e senza una famiglia dove andare, quando il fidanzato la caccia di casa.
E’ un
personaggio determinato, una donna forte, che non ha peli sulla lingua e che
non riesce a trattenersi quando vede sfumare ogni possibilità di futuro con
quello che, erroneamente, considerava l’uomo della sua vita. Il suo modo d'esprimersi
è un turbine di parole che non si trattengono, un fiume in piena che travolge
letteralmente Benedetto, facendolo apparire un povero diavolo di fronte a tanta
irruenza. Alice non si lascia passare la mosca per il naso e scarica su di lui
tutte le accuse, rivelando anche una pesante insofferenza nei confronti di un
uomo che forse neanche a lei andava così bene. I fatti, comunque, confermano la
fine della loro relazione e l’inevitabile perdita di quasi tutto da parte di
lei.
Certo, la
scelta è di comune accordo, per modo di dire, perché lei si ritrova
inesorabilmente in mezzo ad una strada e l’unica persona alla quale può
rivolgersi è l’amica di sempre Roby, che l’ospita nella sua dimora. Ma la
convivenza è molto difficile perché la sua adorata compagna ha un uomo al
seguito con il quale condivide passionali e turbolente notti d’amore e questa
tragedia sessuale che mette in evidenza l’eroico vuoto sentimentale della
protagonista non giova alla sua già precaria condizione psicologica, avvalorata
da una insidiosa e maledetta insonnia. Insomma la vita per Alice non si mette
per il meglio fino a quando sul suo cammino non giunge un uomo dall’aspetto
invitante e accogliente, con un fisico scolpito e lo sguardo accattivante:
Javier, architetto argentino che purtroppo ha un unico difetto che Alice non
tarderà a scoprire.
Nonostante
lui l’accolga nella sua splendida casa, trattandola con gentilezza e premura, e
condividendo con lei il dolore e la sofferenza per l’immediata fine della sua
ultima relazione amorosa, purtroppo Alice deve fare i conti con una realtà
terribile e triste: Javier è gay!
“Bene da
stasera mi trasferisco a casa di un perfetto estraneo, argentino, architetto,
gnocco e, purtroppo, completamente omosessuale.”
La trama è
divertente, spassosa, estremamente scherzosa, soprattutto se si considerano i
frequenti scontri verbali e fisici al limite del gioco, tra Alice e Javier. Il loro
rapporto si fonda, fin dall’inizio, su una simpatia reciproca, accompagnata da
due caratteri focosi e divertenti, che tendono
fondamentalmente a sdrammatizzare e ad affrontare con leggerezza gli
ostacoli della vita. Intanto, il pensiero che Javier sia gay accompagna le
giornate di Alice e soprattutto i momenti che passa accanto a lui. E’
impossibile non pensare alla sua bellezza, cordialità, gentilezza, generosità,
sarebbe un uomo perfetto se solo…
Alice cerca
di distaccarsi da questi pensieri che le renderebbero la vita a casa di Javier
un inferno e si convince che al suo coinquilino piacciono esclusivamente gli
uomini e lei, ahimè, non rientra evidentemente nella categoria dei fortunati.
Non aiuta il fisico attraente e terribilmente da “uomo” di Javier che apparentemente
non ha nulla di omosessuale.
“Ma questo
qui sembra più un macho latino pieno di donne in ogni città. A vederlo ti
verrebbe voglia di saltargli addosso, non di passarci il pomeriggio a smaltarsi
reciprocamente le unghie.”
Con il
passare dei giorni il loro rapporto si intensifica. Si scambiano favori e
passano intere nottate a guardare film appiccicati l’uno all’altra o a dormire
nello stesso letto ma mai nulla che possa compromettere lo status iniziale
della loro condizione: amici forever.
Lui è dolce
e comprensivo, la coccola in ogni modo possibile. Si preoccupa di farla stare
bene e creca di tirarle continuamente su il morale. Dall’altra parte anche
Alice non è immune al fascino accondiscendente di Javier e cerca di
accontentarlo come meglio può, evitando di farlo soffrire o di deluderlo, al
punto di fingersi la sua fidanzata in varie occasioni, per scongiurare momenti
imbarazzanti con i colleghi di lavoro e la famiglia dell’uomo.
Ma
condividere certi segreti non fa che avvicinarli pericolosamente e il loro
legame diventa un vero rischio per la protagonista, che si sente eccessivamente
coinvolta e senza difese in una storia che non potrà avere alcun lieto fine.
“La sua voce
ha una sfumatura dolce e malinconica come un cucchiaino di miele e mentre si
passa continuamente una mano tra i capelli in un gesto imbarazzato che lo fa
sembrare un ragazzino timido. Lo trovo adorabile!”
Come
affrontare l’ombra dell’innamoramento che si sta facendo sempre più minacciosa
all’orizzonte? Alice non è una stupida, ha cercato di frequentare altri uomini,
sembrava anche essere riuscita a ritrovare una sorta di equilibrio interiore ed
esteriore ma non è colpa sua se le cose non le vanno decisamente bene! Così si
ritrova subdolamente tentata dalla presenza addolcente e rilassante di Javier,
testimoniata anche dal fatto che è l’unica persona al mondo accanto alla quale
Alice si addormenta senza dover prendere alcun tranquillante.
“Javier è il
mio coinquilino, il mio amico, il mio salvatore.”
E questo le
basterà fino alla fine? Fino all’ultima notte al mondo?
Ciò che non
ho apprezzato sono state alcune scelte del linguaggio estremamente colloquiali,
spesso esagerate, che secondo me, hanno stonato con l’intera atmosfera della storia. Espressioni
troppo esuberanti, che si sono rivelate eclatanti rispetto allo stile narrativo
che per tutto il resto è stato sempre, a maggior ragione, contenuto.
L’ultima
notte al mondo è un titolo finemente romantico che forse fa apparire questo
romanzo dedito al romanticismo ma anche a qualcosa di malinconico, che si ha e
che poi si perde. Non è proprio così e lo vedrete, perché la storia è molto più
tendente allo scherzo ed al divertimento che alla nostalgia. E’ il racconto di
più vite che si intrecciano e che creano impensabili legami e sentimenti dove
sono sempre le emozioni, a volte giuste e altre sbagliate, a condurre il gioco.
Ho avvertito
questa storia come qualcosa di spassionato, diretto principalmente all’intrattenimento
del lettore senza appesantirgli i pensieri, ma votando esclusivamente alla sua
distrazione. I personaggi sono simpatici, amabili, si lasciano catturare dall’attenzione
di chi legge senza secondi fini, senza improbabili languori. E’ una storia
fresca, bizzarra ed esuberante, provocatoria ma anche dolce e passionale. Un
mix di aspetti che la rendono una lettura senza pretese e che si adatta efficacemente
al clima estivo e per questo più leggero e poco impegnativo.
Sembra una lettura adatta all'estate!
RispondiEliminaE' così!
EliminaLa recensione è particolareggiate e il romanzo non sembra male
RispondiEliminaGrazie!
Eliminaottimo suggerimento
RispondiEliminaGrazie Leonie!^^
Elimina