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mercoledì 27 maggio 2015

L'ultima notte al mondo di Veronica Consolo Recensione

Buongiorno lettori! Oggi vi presento la recensione di un romanzo d’amore ma non privo di divertimento e leggerezza, insomma una piacevole lettura estiva. L’ultima notte al mondo di Veronica Consolo, è la storia che leggerete adesso!


Aspetto i vostri commenti!



Titolo: L'ultima notte al mondo
Autore: Veronica Consolo
Editore: Giovanelli Edizioni
Pubblicazione: 2015
Genere: Romanzo
Pagine: 232
Prezzo: 8,00 - 16,00
Trama

Alice, giovane avvocato in carriera, viene lasciata dal suo fidanzato Benedetto, dopo sette anni. Spinta dalla necessità, chiede asilo a una sua vecchia amica, Roberta, bizzarra e libertina, la quale convive con uno stravagante ragazzo inglese, Abraham. I due la accolgono calorosamente; ma, dopo alcuni giorni passati sul loro divano a origliare involontariamente le loro notti di passioni, Alice decide di cambiare sistemazione, con urgenza. Roberta convince la ragazza ad andare a vivere a casa di un amico di origine argentina: Javier, che è omosessuale. Nonostante la riluttanza con cui inizia la convivenza, Alice trova un'immediata sintonia con Javier, il quale, si dimostra un amico fidato, pronto a salvarla dalle situazioni più imbarazzanti e difficili. Abituata ad un ambiente di distinta sobrietà, in un crescendo di episodi comici, Alice viene trascinata nel mondo colorato e passionale del suo coinquilino e riscopre la propria femminilità. Questa riscoperta della femminilità condurrà Alice anche a ritrovare l'amore, nella forma più inaspettata possibile, che non si sarebbe aspettata di provare neppure l'ultima notte al mondo. 


Biografia

 Mi chiamo Veronica Consolo, sono nata a Milano il 06 giugno 1987. Ho conseguito il diploma di Liceo Classico nel 2006 e sono laureata in Giurisprudenza. Attualmente, lavoro come praticante avvocato presso il foro di Milano. Sono amante della lettura fin da bambina ed ho sempre concepito la scrittura come un hobby coltivato in segreto. Nel gennaio 2015 ho pubblicato il romanzo di genere sentimentale “L'ultima notte al mondo” con la casa editrice Giovanelli Edizioni, distribuito in versione cartacea ed ebook. Nel marzo 2015, a fini di promozione del libro, ho posto in vendita su Amazon gli ebook di alcuni racconti brevi, scritti nel corso degli anni, raggruppandoli in una collana dal nome “Pillole del Buonumore”.




L’ultima notte al mondo è un romanzo leggero e di scorrevole lettura. Lo stile di Veronica Consolo è apprezzabile nella sua assoluta semplicità, immediatezza e fin troppo figurata quotidianità. I personaggi parlano, discutono, si arrabbiano in modo molto realistico, usando parole e “parolacce”, espressioni estremamente figurate che immediatamente li pongono come punti focali di un mondo fondamentalmente vicino al nostro. I loro, spesso, sono veri e propri battibecchi, portati avanti al limite dell’esasperazione, condendo l’intera atmosfera romantica, di un linguaggio veloce e d’impatto, che non lascia nulla di intentato.

La protagonista di nome Alice si ritrova ad essere tradita e lasciata dal proprio fidanzato storico, grazie all’inserimento nella coppia di un’altra donna e alle continue indecisioni di lui che non ha mai voluto sposarla. Alice è una donna in carriera, un avvocato che però, su due piedi, si ritrova senza una casa e senza una famiglia dove andare, quando il fidanzato la caccia di casa.

E’ un personaggio determinato, una donna forte, che non ha peli sulla lingua e che non riesce a trattenersi quando vede sfumare ogni possibilità di futuro con quello che, erroneamente, considerava l’uomo della sua vita. Il suo modo d'esprimersi è un turbine di parole che non si trattengono, un fiume in piena che travolge letteralmente Benedetto, facendolo apparire un povero diavolo di fronte a tanta irruenza. Alice non si lascia passare la mosca per il naso e scarica su di lui tutte le accuse, rivelando anche una pesante insofferenza nei confronti di un uomo che forse neanche a lei andava così bene. I fatti, comunque, confermano la fine della loro relazione e l’inevitabile perdita di quasi tutto da parte di lei.

Certo, la scelta è di comune accordo, per modo di dire, perché lei si ritrova inesorabilmente in mezzo ad una strada e l’unica persona alla quale può rivolgersi è l’amica di sempre Roby, che l’ospita nella sua dimora. Ma la convivenza è molto difficile perché la sua adorata compagna ha un uomo al seguito con il quale condivide passionali e turbolente notti d’amore e questa tragedia sessuale che mette in evidenza l’eroico vuoto sentimentale della protagonista non giova alla sua già precaria condizione psicologica, avvalorata da una insidiosa e maledetta insonnia. Insomma la vita per Alice non si mette per il meglio fino a quando sul suo cammino non giunge un uomo dall’aspetto invitante e accogliente, con un fisico scolpito e lo sguardo accattivante: Javier, architetto argentino che purtroppo ha un unico difetto che Alice non tarderà a scoprire.

Nonostante lui l’accolga nella sua splendida casa, trattandola con gentilezza e premura, e condividendo con lei il dolore e la sofferenza per l’immediata fine della sua ultima relazione amorosa, purtroppo Alice deve fare i conti con una realtà terribile e triste: Javier è gay!

“Bene da stasera mi trasferisco a casa di un perfetto estraneo, argentino, architetto, gnocco e, purtroppo, completamente omosessuale.”

La trama è divertente, spassosa, estremamente scherzosa, soprattutto se si considerano i frequenti scontri verbali e fisici al limite del gioco, tra Alice e Javier. Il loro rapporto si fonda, fin dall’inizio, su una simpatia reciproca, accompagnata da due caratteri focosi e divertenti, che tendono  fondamentalmente a sdrammatizzare e ad affrontare con leggerezza gli ostacoli della vita. Intanto, il pensiero che Javier sia gay accompagna le giornate di Alice e soprattutto i momenti che passa accanto a lui. E’ impossibile non pensare alla sua bellezza, cordialità, gentilezza, generosità, sarebbe un uomo perfetto se solo…

Alice cerca di distaccarsi da questi pensieri che le renderebbero la vita a casa di Javier un inferno e si convince che al suo coinquilino piacciono esclusivamente gli uomini e lei, ahimè, non rientra evidentemente nella categoria dei fortunati. Non aiuta il fisico attraente e terribilmente da “uomo” di Javier che apparentemente non ha nulla di omosessuale.

“Ma questo qui sembra più un macho latino pieno di donne in ogni città. A vederlo ti verrebbe voglia di saltargli addosso, non di passarci il pomeriggio a smaltarsi reciprocamente le unghie.”

Con il passare dei giorni il loro rapporto si intensifica. Si scambiano favori e passano intere nottate a guardare film appiccicati l’uno all’altra o a dormire nello stesso letto ma mai nulla che possa compromettere lo status iniziale della loro condizione: amici forever.

Lui è dolce e comprensivo, la coccola in ogni modo possibile. Si preoccupa di farla stare bene e creca di tirarle continuamente su il morale. Dall’altra parte anche Alice non è immune al fascino accondiscendente di Javier e cerca di accontentarlo come meglio può, evitando di farlo soffrire o di deluderlo, al punto di fingersi la sua fidanzata in varie occasioni, per scongiurare momenti imbarazzanti con i colleghi di lavoro e la famiglia dell’uomo.

Ma condividere certi segreti non fa che avvicinarli pericolosamente e il loro legame diventa un vero rischio per la protagonista, che si sente eccessivamente coinvolta e senza difese in una storia che non potrà avere alcun lieto fine.

“La sua voce ha una sfumatura dolce e malinconica come un cucchiaino di miele e mentre si passa continuamente una mano tra i capelli in un gesto imbarazzato che lo fa sembrare un ragazzino timido. Lo trovo adorabile!”

Come affrontare l’ombra dell’innamoramento che si sta facendo sempre più minacciosa all’orizzonte? Alice non è una stupida, ha cercato di frequentare altri uomini, sembrava anche essere riuscita a ritrovare una sorta di equilibrio interiore ed esteriore ma non è colpa sua se le cose non le vanno decisamente bene! Così si ritrova subdolamente tentata dalla presenza addolcente e rilassante di Javier, testimoniata anche dal fatto che è l’unica persona al mondo accanto alla quale Alice si addormenta senza dover prendere alcun tranquillante.

“Javier è il mio coinquilino, il mio amico, il mio salvatore.”

E questo le basterà fino alla fine? Fino all’ultima notte al mondo?

Ciò che non ho apprezzato sono state alcune scelte del linguaggio estremamente colloquiali, spesso esagerate, che secondo me, hanno stonato  con l’intera atmosfera della storia. Espressioni troppo esuberanti, che si sono rivelate eclatanti rispetto allo stile narrativo che per tutto il resto è stato sempre, a maggior ragione, contenuto.

L’ultima notte al mondo è un titolo finemente romantico che forse fa apparire questo romanzo dedito al romanticismo ma anche a qualcosa di malinconico, che si ha e che poi si perde. Non è proprio così e lo vedrete, perché la storia è molto più tendente allo scherzo ed al divertimento che alla nostalgia. E’ il racconto di più vite che si intrecciano e che creano impensabili legami e sentimenti dove sono sempre le emozioni, a volte giuste e altre sbagliate, a condurre il gioco.

Ho avvertito questa storia come qualcosa di spassionato, diretto principalmente all’intrattenimento del lettore senza appesantirgli i pensieri, ma votando esclusivamente alla sua distrazione. I personaggi sono simpatici, amabili, si lasciano catturare dall’attenzione di chi legge senza secondi fini, senza improbabili languori. E’ una storia fresca, bizzarra ed esuberante, provocatoria ma anche dolce e passionale. Un mix di aspetti che la rendono una lettura senza pretese e che si adatta efficacemente al clima estivo e per questo più leggero e poco impegnativo.


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