Ultime recensioni

venerdì 3 aprile 2015

Io ti vedo di Veronica Scavone Recensione

Buongiorno lettori! Vi presento la recensione ad un romanzo Paranormal scritto da un’autrice esordiente, Veronica Scavone, intitolato Io ti vedo. Una storia carica di passione e sensualità sullo sfondo di una magica atmosfera, nella quale, però, non saranno risparmiate difficoltà ed ostacoli.



Titolo: Io ti vedo
Autore: Veronica Scavone
Editore: Bibliotheka
Pubblicazione: Luglio 2014
Genere: Paranormal
Pagine: 227
Prezzo: 7,99 Cartaceo - 1,99 Ebook

Trama

Bianca ha una vita perfetta. Almeno così crede. Finché l’uomo con cui sta dopo quattro anni di relazione la molla. Ed è così che si ritrova sola, ad elemosinare dal suo migliore amico Dylan, un po’ di compagnia per il viaggio in crociera organizzato dai genitori, che molto presto, si trasformerà nel viaggio più importante e stravagante della sua vita. Limer è bloccato ormai da secoli in quel limbo, dove suo padre lo ha esiliato. Dovunque va, è sempre la stessa storia: le anime degli umani che ha ucciso nel suo passato lo inseguono e lo torturano. Ogni giorno è costretto a vedere umani, che vivono la loro vita inutile, e lui? È invisibile, un fantasma ... è solo; finché Limer inseguito dalle anime si trova costretto a salire su una nave da crociera ed è proprio lì che incontrerà l'inaspettato. Bianca durante la prima sera sulla nave va a ballare, vuole sentirsi libera, vuole tornare a vivere, ma il destino si è accanito contro di lei; un uomo che conosce nel locale l’aggredisce ed è in quel momento che incontra Limer. Da subito Limer la trascinerà nel suo mondo fatto di sesso e passione ma anche di odio, dolore e brutale tortura. Riuscirà Bianca a passare le prove che il destino è pronto a fargli affrontare? Riuscirà Limer a rimuovere l'odio che ormai sembra aver sepolto nel cuore? Potrà un'umana, spezzare una maledizione vecchia di secoli? 


Biografia 

Veronica Scavone è nata a Torino nel 91, attualmente vive in un piccolo paese di provincia. Oltre ad essere un insaziabile lettrice, ama viaggiare, fonte di ispirazione di personaggi, situazioni e storie. È nato così "IO TI VEDO" , da una scintilla di immaginazione che ha dato il via a sentimenti, passione, ed avventura. "IO TI VEDO" è il primo di una serie di romanzi a cui non vede l'ora di darne seguito.



Io ti vedo è una storia carica d’immaginazione e di fantasia, nella quale si mescolano elementi mitologici e terribilmente terreni, legati alla realtà e alla sua contaminazione. 

Bianca e Limer: un’umana ed un Dio a metà che come se non bastasse è anche invisibile per una maledizione. Questi sono gli elementi cardine di questo romanzo che gioca meravigliosamente tra ciò che ti aspetti e ciò che non immagineresti neanche, creando una serie di vicende al limite del controllo e della potenzialità rappresentativa. 

I due protagonisti si oppongono irrimediabilmente ma c’è qualcosa che costantemente li attrae l’uno verso l’altra, senza dargli la possibilità di una scelta sensata. Una storia, dunque, divertente ed immediata nella quale la protagonista vedrà avverarsi di punto in bianco, davanti ai propri occhi, il sogno di tutte le donne: incontrare l’uomo dei romanzi. 
Ma Limer è molto di più. Viene da un’epoca lontana, in cui presiedevano gli Dei. E’ una creatura dai poteri inimmaginabili, costretto continuamente a fuggire perché inseguito dalle anime morte di tutti coloro che ha ucciso nella propria esistenza. 

“Le anime lo seguivano lentamente, erano tutte nere, enormi e avevano dei cappucci neri tirati sopra la testa, non si vedevano né gambe né braccia, non aveva mai visto cosa ci fosse sotto, il viso era completamente coperto, si vedeva solo quel loro perenne sorriso crudele e la loro dentatura aguzza, non era nemmeno sicuro che avessero dei corpi.” 

Limer è inevitabilmente un essere maledetto che però ha compiuto tutti i suoi misfatti guidato da una rabbia e da un senso di vendetta legato esclusivamente ad un torto subito nella sua infanzia. Ciò che lo rende così insofferente e malinconico è il dolore perenne per la perdita della madre, uccisa da un uomo che poi ha pagato con la sua stessa vita quell’affronto indicibile. La sua storia è impregnata di sofferenza e di dolore e la sua vita è stata sempre al limite della sopportazione e dell’accettazione. Egli è figlio di uno degli Dei che governavano gli uomini e di una donna umana che lo ha sempre cresciuto nel rispetto e nel valore dell’amore fino a quando è vissuta. Vivere la separazione così violenta dall’unica persona che lo amava per davvero, ha significato per Limer provare un senso di impotenza devastante che lo ha condotto a trascinarsi in un’esistenza dove è arrivato a non provare più nulla, né amore né vera passione. 

Veronica Scavone usa l’alternarsi della narrazione dal punto di vista dei due protagonisti, rendendo così la lettura più coinvolgente ed avvincente. E’ impossibile restare in superficie, senza lasciarsi catturare dai caratteri estremamente definiti dei protagonisti che sono come l’acqua ed il fuoco, la terra e l’aria. Sono opposti ma indispensabili per la sopravvivenza l’uno dell’altra. 

Limer è un semidio, un alieno o se preferite, pensatelo come una qualsiasi creatura al di fuori dell’ordinario. Due metri di potenza e sensualità, raccolti in due occhi color dell’oro e un animo determinato ed infuocato. Il suo cuore è pieno di rabbia e di tristezza, di nostalgia per aver perso l’unico affetto della sua vita ed è convinto di non poter provare più alcun sentimento o emozione. Si sente invisibile dentro come fuori ma l’arrivo di Bianca lo rende pericolosamente vivo. Ai suoi occhi lei è un connubio di bellezza ed esuberanza, di forza e dolcezza. Per lui è la donna più bella che abbia mai visto, e la sua attrazione si concretizza immediatamente nell’unica e audace volontà di toccarla in tutti i modi possibili, lottando caparbiamente contro la maledizione che lo rende invisibile agli umani. 

“Bellissima era l’unica parola che gli passava per la mente, aveva due occhi grandi marroni, molto tristi contrariamente all’espressione che sembrava così felice. Lui la vedeva, la riconosceva la tristezza, era parte integrante della sua vita, quindi era l’unica emozione che non poteva sfuggirgli.” 

Bianca è apparentemente piena di vitalità, di voglia di vivere, dotata di una sete innata di conquista del mondo. Ha 25 anni ed è impossibile non notarla per il suo fisico tutto curve ed estrosità. Ride e scherza senza alcuna timidezza e Limer rimane totalmente folgorato proprio da tutta questa vivacità. Anche lei subisce il fascino del passato e della sensualità naturale di quell’essere così strambo all’apparenza e vestito in modo effettivamente ridicolo. 

“Era enorme, almeno un metro e novanta, aveva dei capelli neri che gli circondavano il volto e degli occhi di un colore mai visto prima, un dorato così vivo, che il solo guardarli rischiò di ipnotizzarla, il naso era dritto come tutti i suoi lineamenti. Era la visione più bella e terrificante che avesse mai visto, le cadde l’occhio sul vestiario, indossava una cosa strana, sembrava una vestaglia, era bianca e aveva strani sandali di pelle.” 

Il loro incontro è elettricità allo stato puro. Considerato che nessuno può vederlo né sentirlo, Limer usa della piccole scariche elettriche per riuscire a toccarla e farsi sentire da lei ed è così, in questo modo così particolare e strano, che inizia il loro legame. 

Un aspetto importante della loro relazione è senza dubbio la forte attrazione che provano l’uno per l’altra e sulla quale l’autrice insiste molto, proiettando gli avvenimenti in un vortice fatto di sesso e coinvolgimento. L’amore fisico è esplosivo e per Bianca diventa quasi una dipendenza. Ma Limer è complicato, è pieno di passione ma anche di gelosia. E’ iperprotettivo e ossessivo nei riguardi di colei che crede essere la sua donna e non ammette reticenze o rifiuti. Sente che si appartengono proprio perché Bianca è stata l’unica umana a poterlo vedere e poi toccare. Ma lui è pur sempre un fantasma e una storia duratura è altamente improbabile. 

“Da quel momento non l’avrebbe persa di vista neanche un secondo, se un piccolo brivido era ciò che poteva avere, si sarebbe accontentato anche di quello.” 

Le scene sono intense, fisiche, piuttosto esplicite ma questo rende la storia appetibile, incapace di annoiare, non essendoci mai punti morti perché tutta la narrazione è costruita sulla base di piccoli colpi di scena e di intensi scambi amorosi, all’occorrenza dolci ma anche sorprendentemente passionali. 

Le parole chiave sono leggerezza, qualche battuta di spirito e un alto tasso di sensualità. 

Ma non può essere così semplice per Bianca e Limer. Egli è un alieno e la sua stessa esistenza metterà in pericolo il suo amore per Bianca. Il suo passato tormentato lo insegue, mettendolo alla prova costantemente e pungendolo nel vivo della sua debolezza e fragilità di uomo che ama e che è disposto a sacrificare tutto se stesso e la sua non-vita pur di salvare la sua amata. 

Un sentimento che li unisce. Un sentimento fulminante, al di sopra delle righe, estenuante per la sua forza e determinazione, per quel fuoco che continuamente arde nel corpo e nell’anima. 

Da un semplice tocco si è aperto un mondo completamente nuovo, eccitante ed irresistibile. Bianca si è trovata davanti una vera forza della natura, un essere caparbio e arrabbiato, che non vuole assolutamente lasciarsela sfuggire. Per questo anche se lei è attratta al contempo desidera più di una volta fuggire dalla sconsideratezza di quel legame e dalla perdita di controllo di se stessa che la sola presenza di Limer le provoca. C’è un legame tra loro che sembra vivere di vita propria, esplodere nella carne e respirare. 

Veronica Scavone ci racconta con estrema semplicità di un amore complicato, di un sentimento pieno di ardore ma anche di tormento. Un uomo che viene dal passato e costringe la protagonista ad affrontare emozioni che non ha mai provato prima. Emozioni che la spiazzano, la rendono nervosa, perché non vorrebbe vedere e soprattutto sentire tutto quel desiderio che le fa perdere ogni inibizione. Eppure Limer sembra così perfetto, dolce e passionale, coraggioso e intrepido, un uomo al quale è sempre più difficile rinunciare, ma lei ci proverà ugualmente, proverà a scappare, rischiando anche di farsi male. 

Ma l’amore può realizzarsi nei modi più incredibili e l’autrice ci mostra come, scrivendo un romanzo nel quale si mescolano amore, sesso ma anche tanta sofferenza. L’atmosfera che si respira è pregna di sensazioni, di vita, di slanci emozionali che non ti lasciano indifferenti. Un amore non privo di ombre, di dannazione, di anime morte e di sangue, ma alla fine è proprio l’incubo più atroce, nel quale sono le torture e la disperazione ad avere il controllo sulla tua vita, che diventa il sogno più sperato e da sempre immaginato. 

Io ti vedo è un romanzo che non pretende di essere complicato, si lascia leggere in breve tempo, lasciandoti addosso la sensazione di aver attraversato un bel viaggio all’insegna del sentimento e della passione. Un viaggio che ci ha fatto sorridere e ci ha emozionato, perché abbiamo sentito e provato tutto ciò che ci è stato raccontato. Ma soprattutto abbiamo visto, proprio come suggerisce lo stesso titolo.




6 commenti:

  1. lI titolo non m'ispira...

    RispondiElimina
  2. approfitto di questo post per farti tanti auguri di buona Pasqua Antonietta!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Leonie, ormai è tardi per ricambiarli ma lo faccio con un abbraccio! ^_^

      Elimina
  3. a me invece incuriosisce molto, è la prima recensione che leggo su questo libro :)

    RispondiElimina