Buon venerdì cari lettori. Grazie alla De Agostini, ho letto anche l'ultimo capitolo della serie scritta da Amy Plum, dedicata ai Revenants, creature molto particolari ed originali. Dopo un inizio abbastanza disastroso riguardante il primo romanzo, la serie si conclude regalandomi non poche sorprese e rivalutando il mio giudizio.
if i should die
di Amy Plum Editore: DEA Pagine: 494 GENERE: Paranormal Romance Prezzo: 14,90 € - 6,99 € Formato: Cartaceo - eBook Data d'uscita: Ottobre 2016 Link d'acquisto: QUI
Trama:
Com’era la vita di Vincent prima di incontrarmi, prima di scoprire l’amore? Decenni di dolore e sacrificio, passati ad appagare la sua natura di revenant, a morire e a risorgere per salvare migliaia di innocenti. E proprio ora che credevamo di avere il futuro nelle nostre mani, siamo stati traditi nel peggiore dei modi da chi consideravamo un’alleata e un’amica. Mi fidavo di Violette, e lei ha portato via il mio amore per annientarlo e assorbire così i suoi poteri. Ora, senza più un corpo in cui tornare, Vincent vaga in forma di spirito sulla Terra. Non potrò più vederlo, toccarlo, sentire le sue dita che mi sfiorano i capelli… non potrò più rifugiarmi tra le sue braccia e annegare nei suoi baci. Eppure sento che non tutto è ancora perduto. Per salvarlo sono disposta a pagare qualunque prezzo, anche a immolare la mia anima. Perché non posso immaginare di trascorrere un solo giorno senza di lui. Non dopo tutto quello che abbiamo condiviso e sofferto. E adesso che i nostri nemici hanno compiuto la loro mossa, non mi resta che una cosa da fare: combattere.
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RECENSIONE
If I should die è l’ultimo capito dell’originale trilogia scritta da Amy Plum. Una storia d’amore che nasce tra Vincent, una creatura molto particolare, che fa parte dei Revenants e Kate, una ragazza umana. Entrambi vivono a Parigi che rappresenta una bellissima ambientazione, ricca di fascino e di mistero. La storia riprende esattamente dove il volume precedente si era concluso. Vincent è stato ucciso e Kate è assolutamente disperata. Violette ha usurpato il suo corpo, prima prendendo possesso dei suoi poteri e dopo bruciandolo. Apparentemente non c’è nulla da fare ma la tenacia di Kate e degli altri Revenants non sembra conoscere ostacoli.
Ci sono altri modi in cui possiamo entrare in contatto.
Infatti, la nostra eroina si metterà immediatamente alla ricerca di una soluzione e soprattutto non smetterà mai di combattere. Se dovessi scegliere una sola parola per identificare questo terzo capitolo, direi: lotta. Infatti Kate, che nel primo volume appariva molto immatura, una perfetta ragazzina della sua età, alle prese con qualcosa di molto più grande di lei, lentamente, attraverso lo scorrere delle pagine e del tempo dei libri, è cresciuta ed maturata davvero molto. E’ lei che adesso detiene le redini del gioco ed è disposta a tutto pur di ritrovare il suo Vincent.
Non sto dicendo che mi piacerà. Ma non posso averti. E non posso nemmeno lasciarti. Che altra scelta mi
R I M A N E?
Il ragazzo è ormai puro spirito poiché il suo corpo gli è stato strappato, indi si muove in modo etereo tra le strade di Parigi, senza purtroppo, essere realmente avvicinabile.
La penna della Plum riesce a raccontare in modo intenso ed approfondito la sofferenza di Kate nel temere di non riuscire mai più ad abbracciare il suo amato. La consapevolezza tragica ed insidiosa, sofferente e maligna, di non poterlo più toccare, né lasciarsi baciare e catturare completamente dalle sue forti braccia.
Il suo è un dolore profondo e stratificato. All’improvviso è accaduto qualcosa di assolutamente inimmaginabile, ossia la morte di Vincent e per lei diventa una realtà davvero difficile da accettare. Ma in questa ineluttabile verità, non è sola, perché tutta la famiglia dei Revenants si dimostra estremamente solidale, stretta attorno al suo cordoglio ma senza mostrare minimamente abbattimento o senso di sconfitta. Tutti sono convinti di dover riportare indietro Vincent, a qualunque costo.
Vincent è ancora vincolato a lei, e sono soltanto due i fatti che possono verificarsi affinchè la situazione cambi. Sarebbe a dire? Che Violette venga annientata o che Vincent venga reincarnato.
E’ proprio per la tenacia e il forte sentimento che Kate prova per Vincent, che alla fine una soluzione sembra apparire, proprio come un miracolo insperato ma desiderato. Ci sarebbe la possibilità della reincarnazione che però dovrebbe avvenire seguendo scrupolosamente una serie di tecniche e di incantesimi riportati all’interno di un libro antico. Kate conoscerà nuovi personaggi che l’aiuteranno in questa rischiosa impresa, insieme al sostegno degli amici, della sorella Georgia e dei favolosi nonni. Ma allo stesso tempo sarà ben chiara dentro di lei la consapevolezza che quel procedimento di reincarnazione potrebbe condurla a perdere definitivamente Vincent.
La verità sincera e spassionata è che io non ho assolutamente amato il primo romanzo, Die for me, mentre con il secondo ho trovato molte cose positive che mi hanno permesso di rivalutarlo. In realtà la storia dei Revenants e la meravigliosa Parigi mi avevano spinto a leggerlo ma ero rimasta delusa da alcuni fattori che me lo facevano apparire troppo infantile per i miei gusti. Ma poiché la base mi piaceva molto e mi aveva colpito anche l’originalità dell’autrice nel creare queste creature così particolari, decisi di leggere anche il secondo con la speranza di ricredermi, cosa che è avvenuta.
Tra gli aspetti positivi c’è sicuramente lo stile dell’autrice che è molto particolare, non è scontato, riesce a creare quell’atmosfera piena di fascino e di intrigo molto importante nella stesura di un Paranormal Romance come questo.
Non è un romance normale, quindi, secondo me è necessario un tipo di linguaggio un po’ diverso, più elegante, raffinato, che dia sostegno ed importanza ad una storia non come le altre. E infatti l’autrice possiede queste caratteristiche che esprime al meglio attraverso il suo stile. In più, la storia d’amore tra Vincent e Kate è sempre più romantica ma non per questo semplice da gestire, né da vivere. Insomma ci sono moltissimi colpi di scena, cambi di registro e di azione, che intensificano la trama, spingendola letteralmente fuori dalla normalità. Inoltre la lotta contro i nemici, i Numa, è sempre più infervorata e non sembra lasciare scampo a nessuno.
Non è un romance normale, quindi, secondo me è necessario un tipo di linguaggio un po’ diverso, più elegante, raffinato, che dia sostegno ed importanza ad una storia non come le altre. E infatti l’autrice possiede queste caratteristiche che esprime al meglio attraverso il suo stile. In più, la storia d’amore tra Vincent e Kate è sempre più romantica ma non per questo semplice da gestire, né da vivere. Insomma ci sono moltissimi colpi di scena, cambi di registro e di azione, che intensificano la trama, spingendola letteralmente fuori dalla normalità. Inoltre la lotta contro i nemici, i Numa, è sempre più infervorata e non sembra lasciare scampo a nessuno.
Sentimenti molto importanti come la famiglia, i valori, il senso dell’amicizia molto forte, la solidarietà, la fratellanza, sono tutti elementi che permettono alla storia di innalzarsi e di acquisire sempre più valore.
Cinque giorni da spirito errante, senza poterti toccare, pensando che fosse per sempre… adesso vorrei tenerti costantemente gli occhi incollati
A D D O S S O
Dunque, ricapitolando, partendo da un primo libro che non mi ha entusiasmato, posso dire che la serie di Amy Plum, ha avuto un crescendo interessante ai miei occhi, riuscendo a recuperare attraverso aspetti che pensavo fossero andati perduti.
Ecco perché il mio consiglio è di leggere questa storia che resta comunque molto originale e per chi ama Parigi, godrà davvero di un’ambientazione inusuale ma deliziosamente artistica e particolareggiata. Sembra una storia d’altri tempi, e le cover come l’interno delle pagine sono davvero realizzate in maniera impeccabile. C’è un tocco poetico ed artistico che colpisce senza dubbio e che conferisce alla storia quel pizzico di fascino in più necessari per renderla ancora più interessante.
Gemellina cara lo sai che non ho iniziato ancora questa serie? Per un motivo o per un altro non ne sono stata attratta quando è stato pubblicato il primo libro, penso che però prima o poi ci farò un pensierino, sulla carta è proprio nelle mie corde, forse non era allora il momento giusto.. non so, vedremo, comunque ti farò certamente sapere se lo leggerò per parlarne insieme <3 Un bacione grande grande grande di cuore :*****
RispondiEliminaCara Ely, secondo me potrebbe piacerti. Anche se a me il primo romanzo ha lasciato abbastanza insoddisfatta, resta una storia con spunti originale ed ambientata a Parigi in modo molto bello. Se lo leggerai, sarà bello scambiarci le nostre opinioni! <3
EliminaUn abbraccio forte forte! :*****
Antonietta <3 Nonostante la copertina semplicemente stupenda e le tue parole che mi hanno fatto incuriosire come sempre, non è un genere che mi affascina e in questo caso non è scoccata la scintilla nei confronti della storia!
RispondiEliminaSegno comunque il titolo perché ogni tanto ho i miei momenti in cui voglio sperimentare anche letture che mai avrei pensato di prendere in considerazione..evviva il mio essere lunatica :)
Un bacione grande :-**
Cara Maria, capisco bene cosa intendi, quando non scatta la scintilla è difficile iniziare a leggere un romanzo, a meno che non ci sia qualche obbligo. Fai bene a segnarlo perchè per te potrebbe essere una lettura diversa e lontana da ciò che apprezzi di solito e alla fine non si può mai sapere! <3<3<3 Un abbraccio :***
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