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martedì 20 dicembre 2016

Viktor. Il ciclo della rinascita di Francesco Leo Recensione + Intervista

Buon martedì cari lettori! Una lettura fresca e piena di fantasy è quella che vi propongo oggi. Viktor. Il ciclo della rinascita è il primo volume di una trilogia dove si parla di profezia, di eletti e di tanta magia. Leggete cosa ne penso! E per conoscere meglio l'autore, anche l'intervista!

viktor. il ciclo della rinascita
di Francesco Leo

Editore: Paguro
Pagine: 320
GENERE: Fantasy
Prezzo: 19,00 € - 0,99 
Formato: Cartaceo - eBook
Data d'uscita:  2016
Link d'acquisto: QUI

Trama:
Regno di Mirthya, Ciclo dell'Oblio. Le otto divinità, detentrici del potere degli elementi, crearono il mondo e le razze per condividere con loro la vita. Il tradimento di una di queste peró, scatena una guerra che coinvolge ogni essere vivente. È un periodo storico incerto per il mondo. Dopo l'estinzione dei nani e la battaglia che ha coinvolto gli dei creatori, elfi e uomini sono tornati a vivere una vita tranquilla. Le paure, tuttavia, non sono svanite. Secoli dopo, un'antica profezia preannuncia l'avvento di un eletto che dovrà risanare l'equilibrio del pianeta, minacciato da un male che si pensava dimenticato. Speranze e timori si mescolano nel cuore di ogni creatura, mentre il destino di un giovane ragazzo verrà segnato per sempre.

RECENSIONE

Viktor. Il ciclo della rinascita è un romanzo scorrevole, lineare, una storia che si affaccia al mondo narrativo con un cuore grande e una gentilezza di fondo che permettono all’autore di raccontare un universo fantastico dove sono i vecchi e valorosi ideali a prendere il sopravvento e a dover essere rispettati.

Una storia con un protagonista giovane ma caparbio che si trova ad affrontare un destino esigente ma caratterizzato da una potenza evocativa e misteriosa che arriva da lontano e che porta con sé l’eco di una meravigliosa quanto terribile profezia.

Viktor ha un padre e un fratello con cui condivide la sua vita e i suoi affetti. Lavora come aiutante fabbro grazie all’aiuto di Trust, un uomo buono del quale si fida ciecamente e al quale è profondamente legato. La sua vita scorre tranquilla soprattutto grazie all’amicizia che lo lega a Selene, una giovane maga bianca che ama dilettarsi nelle pozioni e nelle piccole magie a fin di bene.
Quel pensiero gli fece ricordare la sua intera infanzia, fino a condurlo al momento in cui aveva iniziato a lavorare con Trust. Fin da piccolo, dopo la morte improvvisa della madre a causa di una malattia all'epoca incurabile, il ragazzo era cresciuto col padre. Per diciannove lunghi anni era stato quest'ultimo a occuparsi di lui fin quando, ormai quasi adulto, aveva iniziato a contribuire a mandare avanti la baracca con suo fratello minore Gabriel.
I due sono legati da una vecchia amicizia che a tratti lascia intravedere qualcosa in più che però ha ancora il sapore dell’ingenuità e della timidezza. Piacevoli da leggere i momenti in cui i due condividono attimi di piccoli e sfuggenti attrazioni, che segnano inevitabilmente in senso romantico il loro cammino in comune.

Le atmosfere sono permeate da una natura reale e gioviale, da un mondo fantastico incarnato da un nome originale e fiabesco, Myrtha, e dalla potenza inventiva dell’autore che immagina una realtà creata da otto divinità, coincidenti con acqua, fuoco, terra, aria, ghiaccio, tuono, oscurità e luce, dalle quali però nel corso dei secoli si è staccata una parte che poi è andata ad incarnarsi nella creatura soprannaturale di nome Zergh che contiene tutto il male di quel mondo. Zergh è un essere estremamente pericoloso che vuole schiavizzare le terre di Myrtha e tutte le altre divinità. 

La sua potenza è lugubre e pressante e già in passato, il primo eletto della profezia, Arald, lo aveva sconfitto, relegandolo in una sorta di prigionia che però non può avere una durata eterna. Ecco allora che la minaccia del suo ritorno incombe su tutto l’universo e in particolare è proprio Viktor a dover fronteggiare il richiamo della profezia ed imparare ad accettare il suo nuovo ruolo: quello di salvatore dell’umanità grazie anche all’esistenza della spada di Arald, che adesso è bisognosa di trovare un nuovo padrone.
A quel punto, Jef si alzò e prese parola con aria intimorita: «Maestro, la Stella della Profezia è apparsa. Sembra che la leggenda dica il vero. Si dice che la Stella Profetica marchierà colui che tornerà a brandire la luce ristabilendo l'equilibrio degli elementi e ponendo fine al male che cercherà rifugio nel potere assoluto.»
Inizialmente per il protagonista è davvero difficile credere in ciò che gli viene raccontato. Anche perché durante un torneo al quale partecipa con Selene e Trust, la terra che li ospita viene attaccata da indomabili forze oscure e sarà proprio in seguito a questo terribile accadimento, che i membri della profezia lo troveranno e gli comunicheranno il ruolo fondamentale che dovrà ricoprire proprio contro quel male che si sta risvegliando.
È la Stella della Profezia. Solo i membri della Stella possono vederla, e ora che noi siamo con te hai anche tu quest'abilità. Il nostro compito è quello di istruirti per la tua missione: recuperare Arald e far tornare all'equilibrio primordiale il pianeta.»
L’autore è bravo nel creare le giuste atmosfere e nel rendere i suoi personaggi credibili ed affascinanti. Non è facile scrivere un fantasy, non è facile parlare di magia, di essere soprannaturali, di vecchie e nuove creature che popolano questo tipo di incubi, non è facile altresì essere originali.

L’autore con uno stile pacato, delineato, senza scossoni e senza esagerazioni, con una pacatezza di fondo, e una consapevolezza dettata da una volontà pacifica e riflessiva, crea un mondo in cui ogni personaggio ha una valenza molto importante e un altrettanto significato di fondo. 

Viktor è certamente l’eroe, Selene, una ragazza forte, determinata, anch’ella in grado di fronteggiare il male e di credere nel sentimento dell’amicizia e in quello dell’amore. Trust, il fedele compagno, Gabriel, il fratello di sangue, il maestro Galaeth, Amir, e tanti altri personaggi in grado di infoltire ed arricchire una storia che procede con calma e completo controllo della dimensione narrativa. Un romanzo maturo, perfettamente circolare nella sua esposizione, primo di una trilogia che promette nuovi misteri e segreti da scoprire.  
«Avrai modo di non dubitare di te e di ricrederti con il passare del tempo. Non hai ancora preso la situazione in mano, ma in questo momento incarni le speranze di tutta Mirthya.»
I messaggi da cogliere durante la lettura sono molteplici e ognuno ha davvero valore per coloro che leggono. Primo fra tutti la volontà dell’autore di usare la grande metafora della scrittura e il meraviglioso dono dell’immaginazione, per esprimere il proprio coraggio e la propria fede nella verità dei più grandi valori come l’amicizia, il sacrificio e la crescita personale, interiore dell’individuo. 

Il viaggio di Viktor, la stessa esistenza della profezia, fulcro fondamentale del romanzo, rappresenta i passi che ognuno di noi compie verso la conoscenza di se stessi e verso lo scopo della propria realizzazione personale. Tanti sono i nemici, numerose le similitudini tra gli eventi tracciati nel romanzo e la nostra realtà. Ecco perché questo romanzo è un chiaro incitamento a guardare a viso aperto le difficoltà e soprattutto il nostro nemico, che può essere qualunque aspetto della nostra vita. L’importante è avere la coscienza e la consapevolezza di non sfuggirgli ma di affrontarlo, in nome del rispetto e del valore della nostra stessa esistenza.
«Temo solo di non essere all'altezza.» «Lo sarai, se lo vorrai. La volontà è un'arma che non devi sottovalutare: non lasciarti scoraggiare da ciò che sei ora. Quando affronterai Zergh avrai Arald dalla tua; inoltre non sarai più la stessa persona. L'esperienza ti cambierà, come ha cambiato tutti. Me compreso.

Viktor. Il ciclo della rinascita è un romanzo che consiglio a tutti, una lettura fresca, improntata alla fiducia e all’azione, alla lotta e al superamento delle difficoltà, al di là della loro stessa ed intrinseca natura. Molti passi del romanzo spingono a riflettere su ciò che ci circonda e a lasciare spiragli aperti per nuove visioni ed altrettante diversificate interpretazioni.  Tutti noi siamo un po’ Viktor, lo è l’autore, lo sono io e lo sei anche tu che stai leggendo. Ognuno di noi è un eletto, l’eletto della propria profezia personale. Noi siamo gli eletti della nostra vita, gli unici in grado di plasmarla e di arricchirla.


INTERVISTA


Salve Francesco, grazie di aver accettato questa intervista e benvenuto!



Francesco Leo
1 - Cosa significa per te scrivere e quando hai iniziato seriamente a farlo?

Ho iniziato quando ero molto piccolo, all'età di circa otto anni. Ho sempre amato fantasticare e scrivere, tentare di concretizzare ciò che nella mia testa era soltanto un mucchio d'idee. Dopo varie storielle e racconti, nel 2012 ho iniziato la stesura di “Viktor”, primo volume della trilogia “Il Ciclo della Rinascita”. Non sapevo dove e quanto lontano mi avrebbe portato la scrittura, so solo che ogni giorni compio dei passi in avanti, e lo dimostrano i Premi vinti e il fatto che ora, mentre si è in attesa dell'uscita del secondo volume, mi sto già dedicando a un nuovo progetto. Ebbene sì, la trilogia è già ultimata e si va avanti come un treno! L'importante è non smettere mai – unitamente al tempo che il lavoro mi concede – e non perdere mai di vista il proprio obiettivo, che nel mio caso è quello di distrarmi e divertirmi, sì, ma anche insegnare e inviare messaggi ai lettori.

2 - Cosa rappresenta per te questo romanzo? Perché lo ha scritto?

Essendo il mio romanzo d'esordio, rappresenta l'inizio di un viaggio e la materializzazione di quella che in passato era una passione sopita. Quando ho un'idea preferisco sempre attendere un po' prima di metterla in pratica, prendo del tempo per capire se davvero è quella giusta. Nel momento in cui compio un passo in avanti, devo essere sicuro di non dovermi mai pentire del sentiero percorso. Ebbene, come ogni inizio, è fondamentale il modo in cui si approccia, avere chiari gli obiettivi che si vogliono raggiungere e il mezzo con cui ci si immette sulla nuova via scelta. E in questo caso, il mezzo è proprio “Viktor”. Aldilà di quanti libri scriverò in futuro o dove arriverò, questa è la trilogia con cui mi sono mostrato agli altri come scrittore e resterà per me di vitale importanza. Per Viktor e compagni ci sarà sempre un ampio posto nel mio cuore.


3 – Qual è il personaggio che ami di più del tuo romanzo e quello che proprio non sopporti?

Non ci sono personaggi che odio. Sono tutti come figli, scaturiti dall'immaginazione e sudati per renderli al meglio. Ognuno di loro riveste ruoli diversi e hanno le proprie peculiarità, ma amo tutti. Dal primo all'ultimo. In ognuno di loro ho lasciato un po' di me e disprezzarne uno sarebbe come offendere me stesso.
Ovviamente, questo è un discorso soggettivo. I lettori avranno senz'ombra di dubbio le proprie preferenze, una forte avversione verso dei personaggi e un debole per altri. Ma questo è ovvio, e se così non fosse significa che non sono riuscito a caratterizzarli al meglio.

4 – Viktor. Il ciclo della rinascita  è un Fantasy ispirato ad una profezia. Parlacene senza svelare troppo della storia.


La profezia. È di sicuro uno degli elementi cardine della trama, e ve ne saranno diverse interpretazioni lungo l'intera trilogia. Senza inserire particolari che possano dare anticipazioni, essa vede un individuo designato come colui che salverà il pianeta da un male che fa ritorno ogni cento anni. Inseriamo così la necessità da parte dell'eletto di iniziare un viaggio volto a una preparazione psico-fisica e il concetto del male visto come calamità che torna in maniera ciclica. Se volessi rapportare queste due chiavi nel mondo odierno, paragonerei al viaggio del prescelto la crescita che ognuno di noi ha nella vita e che ci permette di affrontare gli ostacoli di ogni giorno. Il male, appunto. Un male che non viene mai sconfitto del tutto perchè lo ritroviamo sempre, che si tratti di difficoltà economiche o altri eventi. Ogni attimo, ognuno di noi matura dalle esperienze e combatte i propri nemici, proprio come Viktor. Il quesito è: vale la pena combattere contro un male che non potrà mai essere disfatto per sempre? Io ho già la mia risposta, ma lascio il quesito a voi in modo che possiate riflettere sul tema trattato.


5 - I valori predominanti sono quello dell’amicizia, dell’affetto, della fiducia. Qual è il messaggio che i lettori dovrebbero cogliere leggendo la tua storia?

Ho tentato di trasmettere diversi messaggi ai lettori, e spero di esserci riuscito. In sostanza, però, tutto ruota attorno al sacrificio, all'amore e all'amicizia, valori che vedo deturpati da una società che vede solo agli interessi dell'aristocrazia. Basta accendere la televisione o sfogliare un giornale per capire in quale grave realtà vertiamo. Così, col viaggio che ho plasmato tra le pagine della trilogia, ho tentanto di rinvigorire questi valori.

6 - Chi è Francesco Leo nella vita di tutti i giorni?

Una persona qualunque, esco con amici e coltivo altri interessi. Mi piacciono i videogiochi, i film e le serie tv. Amo leggere e l'arte in sé. Mi piace ascoltare musica e per la maggior parte dei casi mi aiuta a immaginare delle scene per i miei romanzi. Sono un inguaribile sognatore nonostante il mio lavoro tenti di tenermi con i piedi ben ancorati a terra. Lavoro a Bologna, ma uso ogni attimo libero per viaggiare e dedicarmi alle mie passioni.

7 - Quali emozioni provi mentre scrivi?

Dipende dalle circostanze, ciò che scrivo. Credo che uno dei doveri di ogni scrittore sia quello di immedesimarsi nei personaggi per riuscire a rendere al meglio le diverse situazioni, e ammetto che mi riesce bene. Piango e gioisco con loro. Vivo con loro.

8 – Di che colore è il tuo romanzo e se dovessi associarlo ad un odore, quale sarebbe?

Reputo le mie storie dalle diverse sfaccettature, così mi risulta difficile attribuire loro un odore o un colore ben definito. Preferisco che siano i lettori a dare un'identità precisa ai miei lavori. Loro sono la colonna portante del lavoro di un autore e permettono di migliorarmi giorno dopo giorno.

9 – Perché i lettori dovrebbero leggere Viktor. Il ciclo della rinascita?

Questa storia permette di riflettere sulle circostanze di tutti i giorni. È uno specchio di una realtà, il riflesso della società in cui viviamo. I miei personaggi affrontano la vita con le proprie idee e, che siano condivise o meno, sono le proprie. Ognuno ha un'esatta concezione di ciò che sta vivendo. Vorrei che i lettori rimugino su questo fattore e tentino di darsi uno scopo nella vita proprio come i protagonisti del romanzo. Quello che si cerca di dare al lettore è una chiara visione di ciò che può sembrare inafferrabile e celato.

10 – Ti chiedo di lasciarci con una citazione del tuo romanzo che vuoi leggano i lettori.

Ve ne sono molte, ma nel ringraziarti per l'attenzione e il tempo dedicatomi, ne porgo una agli occhi dei lettori con l'intento di spronare alla riflessione.
Grazie per l'intervista, un caldo saluto a tutti!
“Abbiate la forza di sostenervi sempre con le vostre gambe, e rammentate che la volontà può far arrivare gli uomini più lontano di dove l’ambizione può farli cadere.”

5 commenti:

  1. Ciao! Molto interessante questo libro...
    E adoro le tue recensioni con intervista! :)

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  2. Ciao Antonietta <3 Ultimamente sono affamata di fantasy, nonostante di solito non sia un genere che scelgo per le mie letture. Di questo libro mi ha colpito il fatto che lo stile dell'autore sia pacato e senza esagerazioni e anche la trama è degna di nota. La tua recensione è molto delicata e mi è piaciuta soprattutto perché hai voluto mettere in evidenza i valori trasmessi da questa storia.
    La citazione finale scelta dall'autore nell'intervista è molto bella e veritiera :)
    Un abbraccio grande :-**

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    Risposte
    1. Ciao Maria! E' proprio come dici tu, il romanzo è meritevole per come è scritto e per il modo in cui l'autore ha deciso di affrontare determinati argomenti, concentrandosi sui valori e sull'importanza di ciascuno di essi. Sarebbe bello se riuscissi a leggerlo! <3
      Un abbraccio forte! :***

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  3. Sembra carino! Quasi quasi ci faccio un pensiero, anche se sono sommersa dai libri da leggere!

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