Non dirgli che ti manca di Alessandra Angelini Recensione

Buon venerdì! Grazie alla Newton Compton posso parlarvi di questo romanzo che è uscito inizialmente grazie al selfpublishing e poi ripubblicato dalla nota casa editrice romana. Una storia che prima aveva una cover totalmente diversa ed un titolo molto più accattivante. Ma non perdiamoci in chiacchiere inutili e leggiamo insieme cosa ne penso! Approfitto per augurarvi Buon Anno, un felice 2017 e che tutto sia decisamente migliore! 

non dirgli che ti manca di Alessandra Angelini Editore: Newton Compton Pagine: 320 GENERE: New Adult Prezzo: 9,90 € - 4,99 € Formato: Cartaceo - eBook Data d'uscita: Novembre 2016 Link d'acquisto: QUI Trama: Isabella è a pezzi: da un lato deve vedersela con un padre di successo, per il quale non ci sono possibilità di futuro se non quello che ha immaginato lui stesso per sua figlia. Dall’altro perché il suo fidanzato, quello che secondo tutti era il ragazzo perfetto per lei, la tradisce spezzandole il cuore. Così Isabella decide che è arrivato il momento di cercare la propria strada e trasferirsi da Roma a Bologna per studiare. Ma la vita è sempre pronta a sorprenderti: nel caso di Isabella l’imprevisto si chiama Denis, tatuatissimo batterista dei Bad Attitude. Farfalle nello stomaco e un desiderio mai provato prima sono gli effetti secondari di quell’incontro, che culmina in una notte di sesso bollente. I due si imbarcano in una relazione turbolenta, fatta di lunghe separazioni, resa complicata dall’insofferenza del padre di lei e dalle insicurezze di Isabella. Nonostante le differenze sociali, quello che Denis e Isabella provano l’uno per l’altra è un sentimento insopprimibile, forte e delicato, violento e dolce allo stesso tempo, qualcosa che va oltre le regole ma che non sembra destinato a finire, come quelle melodie che entrano nella testa e non se ne vanno più…

RECENSIONE

Non dirgli che ti manca è uno di quei romanzi nati con il selfpublishing e poi adottati dalla Newton Compton e pubblicati con una nuova cover ed un nuovo titolo. Inizialmente la storia si chiamava La mia musica sei tu e ci tengo a dire che questo titolo mi piaceva molto, diversamente da quello attuale che secondo me stona.

Le due cover a confronto non hanno storia. Quella originale era melodiosa, calda, coinvolgente con due volti che si sfiorano, quella di adesso è fredda, malinconica e fuorviante.

Ovvio, sempre secondo me. 

Ma parliamo di cose serie e immergiamoci nel clou delle vicende raccontate da Alessandra Angelini. Isabella è una ragazza benestante, con un padre autoritario e una madre sottomessa. Un uomo che non ti dà modo di esprimere la tua opinione, che vuole che respiri solo quando lo decide lui e che pensa che il suo unico scopo nella vita, sia crearti uno scopo. E quello che la sua testa limitata e prepotente gli suggerisce è che Isabella deve sposarsi con il suo fidanzato storico, deve studiare e deve avere una bella casa con una bella famiglia, perché da che mondo è mondo, queste sono le cose belle, buone e giuste da fare.

Passammo le giornate chiacchierando, facendo l’amore e guardando film, in un equilibrio così perfetto da non dubitare che fosse un sogno destinato a finire. Lo vissi determinata a godere della leggerezza del momento, senza preoccuparmi del futuro e di cosa ci aspettava.

Al signor Colonna sarebbe potuta andare alla grande se solo sua figlia non fosse stata proprio tradita da quel fidanzato tanto ostentato. La ragazza si ritrova da un giorno all’altro con un’amica in meno e un fidanzato fuori dalle scatole. Di certo non è una bella situazione che la giovane cerca di affrontare nel miglior modo possibile, trasferendosi per qualche settimana a Milano e cercando di distrarsi con la cugina. 

Sarà proprio lì che farà il suo primo incontro con Denis, che in realtà è un batterista tutto tatuaggi e sfacciataggine. Apparentemente è il classico bad boy a cui piacciono le donne, solo per portarsele a letto, naturalmente.

I due passano una notte di fuoco, che certamente evidenzia un’attrazione al di fuori del comune, coadiuvata anche dal fatto che effettivamente sono totalmente diversi eppure in quegli attimi, diventano un’unica cosa nata dall’incastro perfetto di due metà.

Soprattutto per Isabella, quella notte rappresenta una fuga, un modo per dimenticare, per pensare di più a se stessa e per lasciarsi andare a qualcosa di piacevole, di non scontato e di immediato che però, secondo i suoi ragionamenti, deve durare giusto qualche ora, proprio perché non ha alcuna intenzione di legarsi nuovamente a qualcuno, ancora di più se si tratta di una sconosciuto.

Dalla sera alla mattina, la donna scompare e Denis rimane sconvolto. Il ragazzo, che prima non si era mai posto il problema di essere abbandonato nel proprio letto, con Isabella scopre una parte di sè diversa; capisce che desidera quella donna accanto a sé, senza neanche sapere esattamente perché.

Non ha mai cercato una donna, non ha mai inseguito nessuno eppure con lei comincia a fare una serie di cose che mettono a repentaglio la sua stessa vita e quella di chi gli sta vicino, in particolare quella degli amici che formano con lui la band dei Bad Attitude.

Eravamo due piume strappate dalla stessa ala, indifese, ci avvicinavamo e allontanavamo in una spirale fatta di lacrime e sorrisi, carezze e schiaffi. Anime gemelle destinate a riunirsi, appena prima di 

C A D E R E

Isabella, intanto, è volata a Roma perché i genitori esigono che lei ritorni con il suo ex fidanzato ed è proprio questo che si manifesta come il punto di non ritorno. Isabella comprende che deve allontanarsi dall’oppressione di quella famiglia che non la capisce e deve farsi una vita propria. Si trasferisce a Bologna per studiare ed inizia un percorso di emancipazione e di maturazione che la porteranno a vivere non poche difficoltà, soprattutto quando il padre le taglia i fondi universitari e lei deve sbrigarsela in totale autonomia e solitudine.

La protagonista di questa storia è una ragazza che ha un bel carattere, anche se all’inizio può apparire il contrario. E’ tosta, determinata, ha dei principi e fa le sue scelte in base ad una serie di valori precisi. 

Sarà proprio in quella nuova città che incontrerà nuovamente Denis e conoscerà il suo gruppo. Entrerà a far parte di un mondo fatto di tanta musica e di passione, di sudore e di fatica, dove tutto ciò che si ottiene, lo si ottiene lottando. Dove niente ti è regalato e dove le persone che si vogliono bene si sostengono l’una con l’altra. Conoscerà Julien, il leader della band per il quale diventerà un punto di riferimento e poi naturalmente consoliderà quel legame precario ma bollente con Denis, che cercherà in tutti i modi di dimostrarle il suo interesse ed il suo amore.

Tutto si muove, i corpi si allontanano. In un universo in continua espansione, anche noi eravamo destinati a separarci?

Mentre Isabella è certamente più chiusa e ristretta anche perché effettivamente ha paura di soffrire, Denis è un vero e proprio treno in corsa. Un ragazzo dall’energia folgorante, bello quanto dannato, che però nasconde un animo gentile, capace di preoccuparsi per gli altri. Il suo unico scopo diventa quello di conquistare totalmente la sua Isabella e cercare di farla stare bene in tutti i modi possibili.

“Sei pronta a rischiare il tuo futuro e io non posso decidere di seguirti? Non mi conosci ancora.” Mi fissò, con la decisione che gli brillava negli occhi. “Sei un maledetto testardo.”

Alessandra Angelini ci racconta una storia che non parla solo d’amore ma di tante problematiche importanti e che portano a riflettere il lettore su ciò che viviamo ogni giorno. Il rapporto con i genitori, la voglia di rendersi indipendente, la droga e gli stupefacenti, il mondo della musica, del successo e la competizione. Lo sfondo di questo romanzo è incredibilmente ricco e ben costruito. Non è una semplice storia come tante, dentro c’è la passione e la profondità di chi, con calore e animo, ha deciso di donare un pezzo della propria visione del mondo e del suo modo di interpretare l’amore.

Lo stile è curato e semplice, le pagine si leggono senza alcuna difficoltà e la storia riesce a catturarti perché non è sdolcinata, non è una favola, è contornata dall’esperienza pressante della vita con tutte le sue inquietudini e i suoi grandi e piccoli punti di domanda.

Una storia matura che si rivolge ad un pubblico che si allieta leggendo di avventure che parlano certamente di cuore e che arrivano al cuore in modo spontaneo e diretto, senza mai dimenticare che per arrivare ad essere davvero felici, bisogna conoscere il senso di mancanza, l’assenza, a volte anche il tradimento. Il dolore di una perdita che può essere sanata solo con il sentimento, quello vero.