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martedì 20 dicembre 2016

La parte posteriore del cammello di Francis Scott Fitzgerald Recensione

Buon pomeriggio cari lettori! Grazie alla Leone editore ho avuto la possibilità di leggere un piccolo racconto di un autore che apprezzo molto, Francis Scott Fitzgerald. Poche pagine, con testo a fronte in lingua originale che mi hanno fatto sorridere ma anche riflettere.

La parte posteriore del cammello
di Francis Scott Fitzgerald

Editore: Leone
Pagine: 105
GENERE: Cortoromanzo classico
Prezzo: 6,00
Formato: Cartaceo 
Data d'uscita: 2016
Link d'acquisto: QUI

Trama:
Perry Parkhurst decide di partecipare a una festa in maschera in stile circense presso i Tate, a cui sarà presente tutta la società che conta della grande città. Il negozio di costumi ha però esaurito i vestiti a tema, a parte un grande costume da cammello che deve essere indossato da due persone. Così Perry ingaggia il suo tassista per impersonare la parte posteriore. Alla festa Betty Medill, la quale aveva rifiutato una proposta di matrimonio di Perry, giunge fascinosa nei panni di un’incantatrice di serpenti, ed è subito attratta dall’uomo travestito da cammello.

RECENSIONE

La parte posteriore del cammello è uno dei racconti che fanno parte dei Racconti dell’età del jazz, pubblicati singolarmente da Francis Scott Fitzgerald su vari periodici tra il 1920 e il 1922. E’ una storia molto breve, che grazie all’edizione realizzata dalla Leone editore ho potuto apprezzare con il testo a fronte in lingua originale.

Per me che conosco l’inglese, è stata una lettura ancora più completa ed appassionante, che mi ha permesso di immergermi completamente nelle atmosfere dello scritto e coglierne tutte le sfumature reali e tradotte grazie alla versione originale.

Il protagonista, Perry Parkhurst è un uomo arrabbiato e deluso. La sua rappresentazione salta subito all’occhio del lettore, grazie allo stile scorrevole e fluido dell’autore, che con poche battute ci permette di figurare questo personaggio nell’immediato e di coglierne subito la nota dolente: egli è stato da poco lasciato dalla sua fidanzata storica di nome Betty che si è rifiutata di sposarlo e si ritrova, suo malgrado a partecipare ad una festa in maschera alla quale prenderanno parte tutti gli esponenti più alti della società.


L’occhio vitreo dello stanco lettore, nell’indugiare sul titolo per qualche secondo, presumerà che esso sia puramente metaforico. Storie di coppe e labbra, monete false e scope nuove, raramente hanno a che fare con coppe, labbra, monete o scope. Questo racconto è un’eccezione. Ha proprio a che fare con la tangibile, visibile e concreta parte posteriore del cammello.

Quando si reca nel negozio dove prendere un costume da indossare, riceve la cattiva notizia che sono finiti tutti tranne uno, quello del cammello. Purtroppo però, per indossare quell’abito sono necessarie due persone e non una soltanto.
Due persone perché la seconda deve impersonare la parte posteriore del cammello, appunto.

Lo stile dell’autore è ironico ed eccezionalmente divertente. I momenti in cui Perry partecipa alla festa accompagnato dal suo tassista al quale delega la parte posteriore del cammello, sono splendidi esempi di come Fitzgerald vedeva la società di quel tempo, le sue debolezze, le sue allusioni e soprattutto illusioni.
L’elemento cardine di tutta l’impalcatura scenica si converte nella presenza di Betty alla festa ma non solo.

Poiché per una serie di equivoci, Perry viene presentato al gruppo di invitati, con un’altra identità, la donna viene subito colpita dal suo costume e dal mistero che si cela dietro quell’inusuale personaggio ed ecco che scatta l’elemento in cui si concentra tutta la verve della storia.

Poche pagine ma sicuramente dense di sorrisi e di riflessioni. La parte posteriore del cammello non è mai da sottovalutare ed è proprio nella sua presenza-assenza che si dipana l’epilogo finale che si rivela capace davvero di sorprendere in modo deliziosamente positivo. 


Questo paradiso dalle fragili fondamenta crollò al suono dell’arrivo della gente nella sala da ballo; stava iniziando il cotillon. Betty e il cammello si unirono alla folla, mentre le mani brune di lei rimanevano lievemente appoggiate alla sua spalla, a prova di una aperta predilezione.

Per chi ama questo autore  e per chi ha letto le sue grandi opere come Tenera è la notte e Il grande Gatsby, questo piccolo racconto che fa parte di una raccolta ben più ampia, rivela un quadro più ironico e soggetto a derisione, capace di rilassare e di far sorridere senza mai però perdere il contatto diretto con la realtà, che come ha già dimostrato nelle altre sue opere, permette a questo meraviglioso autore, di marcare sempre con un tocco di malinconica carezza, ogni scritto che crea, lasciandoti addosso la sensazione che nulla sia per caso e che tutto sia scritto per essere compreso e per avere uno scopo preciso.




8 commenti:

  1. Cara Antonietta, questo racconto non posso proprio farmelo scappare. Di Fitzgerald non ho mai letto nulla, ma sono sicura che amerò questo autore. Avevo già preso Il grande Gatsby (consigliato da Virginia) e adesso mi fionderò anche su questo. Grazie *_*
    Buona serata :-**

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    1. Cara Maria, è un racconto molto ironico ma che fa riflettere parecchio. Io, poi, mi sono davvero deliziata con il testo a fronte. Ottimo consiglio quello di Virginia, un romanzo davvero da leggere!
      Un abbraccio forte! <3<3<3

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  2. Gemellina cara, un bellissimo consiglio di lettura che non mi lascia indifferente! Da come hai descritto l'edizione mi hai incuriosita ancora di più, amo leggere il testo originale a fronte <3 Grazie come sempre per farmi attenzionare libri ed edizioni così speciali, un abbraccione <3

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    1. Ciao dolce Ely, anche in questo siamo simili! Anche io adoro leggere con il testo a fronte e questa è stata una lettura davvero molto piacevole!
      Grazie a te!<3
      Un abbraccio forte! :****

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  3. Ciao Antonietta, guarda che caso, mi sono appena approcciata a questo autore e ne parli anche tu! Nella mia edizione (Newton Compton) ci sono tutte le opere di Fitzgerald, quindi anche questo, se è contenuto in Racconti dell'età del jazz. La tua recensione mi ha incuriosita ancora di più, perchè dopo Il grande Gatsby ho tutte le intenzioni di leggere altro di questo scrittore.
    Un abbraccio!

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    1. Cara Virginia, è vero! Infatti come sai, ho letto con piacere la recensione al suo romanzo fatta da te e adesso sono io che ho parlato di uno dei suoi racconti... *___*
      Molto carino e piacevole da leggere, sicuramente è contenuto nella raccolta che hai tu e sono certa ti piacerà! Io invece dovrò recuperare gli altri e l'edizione di cui mi parli che contiene le sue opere, è davvero interessante.
      Un abbraccio! <3

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  4. ...non conoscevo minimamente questo racconto, ergo con gioia prendo appunti, e vediamo un po' cosa riserverà il futuro...

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    1. Sono felice se riuscirai a leggerlo, e soprattutto di avertelo segnalato! ^__^

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