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martedì 13 dicembre 2016

I Dissidenti di Sara Zelda Recensione + Intervista

Buon martedì cari lettori! Oggi vi racconto di un romanzo sorprendente. Non ho mai letto nulla di simile, capace di essere originale e coinvolgente e di mescolare aspetti filosofici, reali, drammatici, sensuali e poetici. Una storia che mescola leggenda e musica e che è davvero rock!

i dissidenti
di Sara Zelda 

Editore: Selfpublishing
Pagine: 502
GENERE: Romanzo
Prezzo: 12,48 € - 2,99 
Formato: Cartaceo - eBook
Data d'uscita:  2015
Link d'acquisto: QUI

Trama:
In un presente parallelo il mondo che conosciamo è agitato da una guerra tanto invisibile quanto spietata. Madena, detta Mad, è una giovane donna che vive sospesa tra la ricerca di risposte a continue e pressanti domande e i bisogni di una famiglia ingombrante, composta dalla madre, la zia e il fratellino di sei anni. È un’era di anticonformismo a tutti i costi, in cui il nemico da combattere si identifica inevitabilmente con una comunità di individui ordinari che vive secondo valori tradizionali come il lavoro manuale, e rifiutando la celebrità. La ricerca di Mad la condurrà tra le rovine di un vecchio manicomio, da cui i Dissidenti si oppongono allo spirito del tempo con le loro stesse vite. Ma il destino ha già installato in questo luogo anche un oscuro personaggio, e l’inevitabile approfondirsi del rapporto con Mad farà emergere incubi ancestrali dal fondo della loro coscienza, portando alla luce un antico mistero.

RECENSIONE

I Dissidenti è un romanzo nuovo, di cui non ho mai letto nulla altrove. Una storia scritta in modo abile, contorto, straziante, delirante e illusorio. Protagonisti che si scambiano i ruoli a vicenda e che catturano l’attenzione del lettore sia in senso positivo che negativo. Una narrazione che fa della musica la sua arma vincente ma che da sola non basterebbe per tenere in piedi un’impalcatura simile. Un palcoscenico così ambizioso, roboante, drammatico ma pronto e deciso. 

Protagonista è Madena, e già il nome mi ha conquistato, una ragazza che fugge dalla famiglia, dalla madre e dal fratello con il quale condivide uno strano tatuaggio che rappresenta un serpente per chiaro richiamo dell’eterno ritorno di Nietzsche, per entrare nel gruppo dei Dissidenti. 
Nel 1998 si tenne a Volterra una lunga serie di festeggiamenti per celebrare la nascita ufficiale del movimento dei dissidenti.
Una fazione di uomini e di donne fondata da Syd Duncan, un personaggio strambo e particolare, luce e buio dell’intero romanzo, vecchio leader di un famoso gruppo musicale che ha segnato la storia della musica. Controverso e calcolatore, un vero e proprio intrattenitore da scena, un uomo che ha fondato i Dissidenti per vivere lontano dalle città e dalla guerra imperante, ritornando ad un tipo di vita essenzialmente agricola dove il primo comandamento è il recupero dei vecchi valori.
Col suo fervore tipicamente americano, non alieno a una certa dose di fanatismo, Syd riusciva a scatenare sentimenti nazionalistici che nessuno spontaneamente sentiva.
Dopo un inizio perlopiù basato sul racconto e sulla spiegazione di ciò che ha caratterizzato la carriera musicale di Duncan e la sua scelta finale di fondare i Dissidenti, il romanzo entra nel vivo nel momento in cui Madena, detta Mad con chiara allusione al significato prettamente inglese, mad=matta, fa il suo ingresso nell’atmosfera un po’ antica e un po’ moderna di quel covo abilitato in un ex manicomio. Non sorprendetevi, niente è casuale nel romanzo di Sara Zelda.

Tutto è meravigliosamente intrecciato ed intrecciabile, aperto a vecchie e future congetture nel rispetto di una volontà creatrice che allude alla scarnificazione degli ideali poveri ed illusori della nostra società e realtà al fronte di un recupero totalizzante e umanizzante del vero significato della vita.

Madena è una figura affascinante. E’ una creatura particolare, rossa di capelli, con questo tatuaggio che incanta chiunque. Un carattere indomito e sfacciato, una sorta di inquietudine che le scorre sotto pelle e che la condurrà direttamente tra le braccia del dio del caos e del male.
Credo che le persone tendano ad adattarsi al nome che portano e dev’essere a causa di questa convinzione che io mi sento legittimata a starmene sopra le righe. A me, tutti mi chiamano Mad. Matta.
Ma andiamo per gradi. L’ingresso della fanciulla nella sua nuova vita e in quel mondo così strano e straniante avviene lentamente. La sua conoscenza delle abitudini, delle regole, del ruolo fondamentale della musica per scoprirsi e conoscere attraverso le liste, fanno parte di un progetto dove ogni persona entra in un mondo che deve essere costruito in base alle proprie necessità e ai propri bisogni.
Ci sono molte cose che ancora devi capire. Siamo guerrieri, non guerrafondai. Siamo chiamati a combattere, e combatteremo. Ma non saremo noi a seminare distruzione. Non raderemo al suolo paesi e memorie.
Il gruppo dei Dissidenti non è qualcosa che è stato creato a caso. E’ vero e sentito, è progettato per sopravvivere, per opporsi alla falsità e all’inganno.

Madena apprezzerà Syd e il suo carattere totalitario e pregnante, conoscerà Baldo, con il quale intreccerà una strana storia d’amore, molto utopica e favoleggiante. Baldo è un personaggio che somiglia ad un fantasma. La sua essenza sembra quasi liquefarsi, il suo corpo è gracile e il suo amore per Madena sembra essere una promessa contro il tempo piuttosto che una necessità di carnalità presente. Eppure lei crede di amarlo, parlano d’amore tra di loro, parlano di musica e ahimè anche di sogni. Quando arriverà il momento in cui un incubo cangiante porterà Mad alla scoperta di una tragica realtà, tutto inizierà a cambiare grazie anche all’ingresso di un personaggio dannatamente fuorviante ma che riempie l’aria del romanzo di inquietudine e di oscurità.
Buio. Nei miei ricordi è sempre buio. Non so cosa darei per sapere se ho mai conosciuto un giorno di sole.
Loki, così come lo chiamano, così come tutti credono si chiami. Un uomo, un’immagine dissacrante, un viandante senza un vero nome e senza scopo. Un ragazzo bello con gli occhi di due colori diversi, dallo sguardo ferino, dalla terra e dal cielo, che sconquassa con la sua presenza e mette in confusione Madena. Ma chi è Loki? Una figura dalla indomabile genesi, dall’oscura proiezione di sé che sembra portare stranamente sfortuna.
Loki rappresenta il male necessario, che serve a mantenere l’equilibrio tra le forze che governano la terra. Sebbene a conti fatti sarà lui a guidare le armate che distruggeranno il mondo. 
Un idolo, una figura che incarna il nome del dio del male secondo la mitologia norrena, ma di un male necessario. Un male distruttivo che sa di salvezza, perché solo dopo la distruzione e la fine di tutto, può esserci un nuovo inizio.

Madena perde la testa per lui, si lascia toccare, stravolgere ed accogliere dalle braccia dell’abisso, di un essere che è senza scopo e senza alcun fondamento.
Mi sento di nuovo nascosta e al riparo, in un luogo in cui realizzo che chiunque mi abbia lasciato intendere di avermi baciato, prima d’ora, era un impostore, mentiva. Solo baciando Loki è possibile sapere cosa sia davvero un bacio, ed è un emozione talmente perfetta che il linguaggio dell’uomo non riesce a imbrigliarla.
Lo stile dell’autrice è strabiliante. Non saprei come definirlo e non voglio nemmeno farlo. Una visione poetica ma che non è solo poesia. La capacità di trasfigurare anche il dettaglio più insignificante per farlo librare nell’aria e donargli una luce assolutamente particolare, nuova, inimmaginabile.

Sara Zelda usa le parole usuali convergendole nel mondo che ha creato e ridandocele indietro come nuove, usando aggettivi, unendo parole, costruendo frasi che non avremmo mai pensato di leggere. Inventa costruzioni nuove a livello formale e intanto racconta una storia che sa di leggenda, di mito, di poesia e di verità.
Mentre tu aspetti, la vita ti sfugge.
Un invito alla riflessione, a ciò che siamo e che saremo, al mondo fatto di luce e di ombre che ci portiamo dentro e a fianco. Alla nostra capacità di sfondare la superficie per guardare oltre. La sete della conoscenza, la fame della verità. Un gioco meditabondo, folle, sinistro, feroce, tra la realtà e il sogno, la vita e il sangue che porta morte.
 Ci vuole coraggio per essere pazzi, perché il mondo non ce lo permette.
I Dissidenti è un romanzo che si piega su se stesso ma che non si spezza. Il piegarsi è la capacità di mostrarsi in tutta la sua complessità e persino debolezza, perché esso contiene un universo intero di dramma, di filosofia, di spiritualità e di ragione. Piegarsi per non cedere sotto il peso del dovere e della giustizia, della moralità e della correttezza. Mostrare tutto l’orrore e la punizione, l’urlo ed il silenzio, il vago ed il definito. Un romanzo di contrasti, di paure, di eccellenze e di scoperte.

Un romanzo che sembra scritto da qualcuno di molto importante, di affermato per le considerazioni, per come è scritto, per la passione disturbata e disturbante contenuta in ogni affondo narrativo.

Una storia che non avevo mai letto, uno stile personalissimo, uno di quelli che mentre leggi, ti domandi ma come ha fatto? Come ha fatto a creare certe metafore, particolari attitudini, a volte morbide, altre struggenti similitudini che creano un mondo di visioni che catturano gli occhi ed i sensi.


L’autrice ha creato qualcosa di unico. Unico per davvero. E le cose uniche non è che abbiano bisogno di tante parole. Io ne ho usate anche molte, ma una cosa è certa: nemmeno una sola di esse andrà perduta se sarò riuscita a trasmettervi anche solo un pizzico dell’unicità che ho sentito io. 



INTERVISTA


Salve Sara, grazie di aver accettato questa intervista e benvenuta!

Grazie, Antonietta, e grazie a te.


Sara Zelda Mazzini
1 - Cosa significa per lei scrivere e quando ha iniziato seriamente a farlo?

Ho cominciato a scrivere molto presto, quando avevo cinque o sei anni, e ogni componimento in classe alle scuole elementari era per me un esercizio della fantasia; finché, a undici anni, ho sentito il bisogno di abbozzare il mio primo racconto. Mi serviva – e mi serve – per tenere a bada un complesso e turbolento mondo interiore, che altrimenti, per usare le parole di un amico, mi «masticherebbe da dentro».


2 - Cosa rappresenta per lei questo romanzo? Perché lo ha scritto?

In qualche modo c’è dentro tutta la mia giovinezza, anche se mascherata da una potente immaginazione. L’ho fatto per il motivo di cui sopra: se non lo avessi lasciato uscire, mi avrebbe divorato.


3 – Perché ha scelto questo genere narrativo? Cosa l’affascina di questo tipo di narrazione?

Il genere si è scelto da solo, immagino. Non amo ridurre l’arte e la realtà a delle precise categorie. Volevo che la storia fosse scritta come l’ho vissuta, e dentro la nostra testa non ci sono regole né limiti: ecco perché il “fantasy”.

4 - Qual è il personaggio che ama di più del suo romanzo e quello che proprio non sopporta?

Li amo tutti, e con più forza amo quelli che hanno il maggior numero di difetti; ma credo che il mio preferito sia Gino, il camionista che ha scelto di vivere con il suo camion Rita nell’area di servizio Cantagallo, lungo l’Autostrada del Sole.


5 – I personaggi di Madena e Loki sono molto forti ed entrambi costruiti alla perfezione. Si è ispirata a qualcuno o a qualcosa per scriverli?

C’è molto di me in entrambi.

6 - Le atmosfere del romanzo sono intrise di inquietudine e sono piuttosto oscure mentre il titolo è potente. Qual è il messaggio che i lettori dovrebbero cogliere tra incubi, sogni e realtà?

Il romanzo è scritto deliberatamente in modo onirico e un po’ ambiguo, proprio perché ognuno vi possa trovare la sua verità.

7 - Chi è Sara Zelda Mazzini nella vita di tutti i giorni?

Una trentaseienne con lo spirito di un ragazzino e la memoria di un ottuagenario, spaccata in due in tutto ciò che sono, e amante delle mie contraddizioni.


8 –Quali emozioni prova mentre scrive?

Dipende da quello che scrivo, ma la nausea è la reazione più frequente.


9 – Di che colore è il suo romanzo e se dovesse associarlo ad un odore, quale sarebbe?

Credo che sia un romanzo grigio, perché in sé racchiude parecchi contrasti, come quello tra ombra e luce. O forse beige. Se ha un odore, è quello dei cristalli di salnitro dentro le cantine.

10 - Se pensa ad una trasposizione cinematografica del suo romanzo, quali attori vorrebbe ad interpretare i ruoli di chi e perché?

Per tre anni, da quando è uscito il romanzo, ho immaginato Ellen Page nel ruolo di Mad, ma il tempo che è il passato l’ha resa un po’ troppo attempata e pertanto dirotterei la mia scelta verso Evan Rachel Wood. Per Loki ho sempre visto perfetto Michael Pitt, perché ha la giusta espressività. Fede potrebbe essere rappresentato da Joseph Gordon Levitt e Baldo da Jack Huston. Ma penso che l’adattamento migliore per I Dissidenti sarebbe una serie tv.

11 – Perché i lettori dovrebbero leggere I Dissidenti?

Per il solo vero motivo per cui si dovrebbe leggere un libro: per cambiarsi la testa.

12 - Usi tre parole per definire il suo romanzo.

Visionario ma vero.

13 – Le chiedo di lasciarci con una citazione tratta dal suo romanzo che vuole leggano i lettori.


«E poi c’è lei. Tu non la conosci, ma siete legate da un fatto di sangue. L’hai vista, una volta, sebbene tu non riesca a ricordare di averla neppure sentita parlare. Forse hai visto una sua fotografia. Forse hai guardato a quella fotografia così a lungo, e così forte, che il suo volto ti è ormai familiare. Non vorresti che lo fosse. Di lei non sai niente, solo che ha un nome suggestivo, che suona come Devota, e che una sua mossa imprevista sulla scacchiera potrà invalidare la tua strategia. Non puoi seguirla, puoi solo immaginarla, mentre si aggira per le strade avvolta in una nebbia che la rende invisibile agli occhi del mondo. Ma lei segue te, sempre, per quanto non se ne accorga. E, se potesse capirlo, non lo vorrebbe.» - I Dissidenti, 8.4

10 commenti:

  1. Bellissima recensione, interessante intervista! Conosco già lo stile di Sara perchè ho letto Nichi arriva con il buio ma ho già sul kindle in attesa anche I dissidenti e con la tua recensione mi è venuta voglia di scoprirlo *_*
    a presto!
    p.s. mi son iscritta ai lettori fissi, pensavo di averlo già fatto invece no!!
    Fede

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    1. Ciao Federica, grazie per le tue parole. Come già sai, mi è venuta una grande curiosità di leggere Nichi arriva con il buio, che adoro a partire già dal titolo e leggere la tua recensione stamattina mi ha proprio convinto! <3
      Ho già ricambiato diventato tua follower!

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  2. Ciao Antonietta, bellissima recensione!! Questo libro sembra davvero affascinante e coinvolgente e, pensa un po', ce l'ho già*-* Eh si, questa volta potrò appagare subito il desiderio di lettura che mi hai fatto venire con la tua meravigliosa recensione!
    Un abbraccio!

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    1. Ciao Virginia! Che splendida notizia! Questo vuol dire che lo leggerai presto ed essendo un romanzo molto diverso dal solito e anche complesso nella sua bellezza e peculiarità, sono davvero curiosa di sapere cosa ne pensi, anche perchè sai quanto è importante per me il confronto!
      Un abbraccio! <3

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  3. wow gemellina cara un consiglio libroso davvero interessantissimo, ancora una volta ci hai regalto una recensione davvero intensissima e piena di cuore, grazie! Un bacione grande grandissimo <3

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    1. Ciao dolce Ely, eh sì, come sempre hai colto perfettamente la mia volontà e tutta la mia sensibilità e coinvolgimento per parlare di questo romanzo che merita davvero! <3
      Un abbraccio forte forte <3

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  4. Ciao Antonietta <3 Un libro molto particolare che mi ha colpito fin dal titolo e sono rimasta affascinata anche io dal nome della protagonista.
    Amo questo genere e mi intrigano questo tipo di storie, ma il tuo entusiasmo espresso nei confronti dello stile dell'autrice mi ha convinta a voler assolutamente leggere questo libro. Sono sicura che piacerà tantissimo anche a me, quando seguo un tuo consiglio non rimango mai delusa *_*
    Un abbraccio grande :-**

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    1. Ciao Maria! Sono strafelice di averti convinta ancora di più a leggerlo. E' un romanzo di una bellezza complicata e struggente con uno stile molto particolare. Sono certa che tu abbia l'anima giusta per apprezzarlo in tutte le sue sfumature! Non mi resta che attendere la tua opinione.
      Un abbraccio forte! :*****

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  5. Ciao! Sono qui per invitarti a partecipare alla mia serie di Flash Giveaways per Natale e di countdown per il 2017: puoi vincere un ebook a settimana!
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    1. Ciao! Grazie mille per l'invito! E' una bellissima iniziativa! Passo subito a vedere! <3

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