Buon venerdì! Grazie alla Garzanti ho letto un libro che affronta una tematica che mi ha da sempre affascinato: la libertà. Il teologo e filosofo, Vito Mancuso spiega cosa significhi esattamente essere liberi e quanto conta il coraggio per liberarsi. Una lettura che non teme di affrontare anche argomenti più spinosi come la Provvidenza, il peccato e la morte.
il coraggio di essere liberi
di Vito Mancuso Editore: Garzanti Pagine: 160 GENERE: Filosofia Prezzo: 16,00 € Formato: Cartaceo Data d'uscita: Ottobre 2016 Link d'acquisto: QUI
Trama:
Esiste veramente la libertà? E, se esiste, dov'è? Com'è? Come definirla? Se invece non esiste, perché tutti ne parlano, la ricercano, la pretendono?
In questo libro, Vito Mancuso affronta la questione in modo concreto, interrogandosi non tanto sulla libertà come concetto, quanto sull'essere liberi come condizione dell'esistenza reale. La domanda più importante qui non è: «Esiste la libertà?», quanto piuttosto: «Tu ti ritieni libero? E se non ti ritieni tale, lo vuoi diventare? Hai, vuoi avere, il coraggio di essere libero?».
Per essere liberi, infatti, ci vuole coraggio. Guardando al mondo e agli esseri umani, quello che appare è uno sterminato palcoscenico su cui tutti si esibiscono indossando le diverse maschere imposte dall'esistenza, ma ognuno di noi, soprattutto in quei momenti in cui è solo con se stesso, sperimenta anche l'acuta sensazione di essere qualcosa di assolutamente differente e separato da tutto il resto, qualcosa di unico. La scintilla della libertà nasce da questa consapevolezza, per sostenere la quale è necessario però il coraggio: il coraggio di sottrarsi al pensiero dominante e scoprire nuovi valori in cui credere; il coraggio di scrollarsi di dosso le convenzioni che ci soffocano e costruire un rapporto autentico con gli altri e con se stessi; il coraggio di essere liberi per diventare veramente chi siamo.
|
RECENSIONE
Il coraggio di essere liberi è un libro che affronta il tema della libertà non dal punto di vista esclusivamente teologico o religioso ma è concentrato sulla possibilità di parlare a tutti di questo concetto, di questa importante verità attraverso un linguaggio comune, che non vuole rivestirsi di pratiche spirituali o di ricercatezze metaforiche, mirando esclusivamente a parlare degli uomini, agli uomini.
Vuoi avere il coraggio di essere libero?
La religione e la filosofia s’interrogano da sempre sul concetto di libertà e la domanda fondamentale che chiunque di noi si è posto e se non ve la siete ancora posta, iniziate a farlo, subito, è questa: la libertà esiste?
In questo piccolo saggio intendo affrontare la questione in modo concreto, interrogandomi non tanto sulla libertà come concetto, quanto sull’essere liberi come condizione dell’esistenza reale.
Il libro inizia con un prologo teatrale grazie al quale un attore compare sulla scena e inizia a parlare con il pubblico. Questo attore sostiene di avere un ruolo e quel ruolo dipende dall’autore del testo teatrale e dal regista. Indi significa che tutto ciò che dice e che fa, non dipende da lui ma dal ruolo che gli è stato dato. Il concetto fondamentale su cui si basa questa scena è il contrasto tra persona o maschera e individuo vero, reale, sentito. Ed è proprio nel magma e caos incandescente che formano queste due entità che risiede la libertà di ciascuno di noi, una libertà che non è altro che energia.
Libertà = Caos.
Ma questa energia come viene incanalata, ingabbiata, conformata a qualcosa o a qualcuno? Attraverso i sistemi. Secondo Mancuso non esiste nulla nella nostra realtà che non sia un sistema, e la nostra libertà è dominata dai sistemi fin da quando nasciamo. C’è il sistema della famiglia da bambini e anche da adulti, c’è il sistema economico, c’è il sistema della cultura, del linguaggio, della politica. Anche la persona che si ritiene la più libera di tutte, non può mai esserlo fino in fondo perché volente o nolente fa parte di un sistema. Il primo passo verso la libertà è la liberazione. Essendo incatenati ai sistemi, per liberarci da essi dobbiamo affrontare una sorta di liberazione e per sostenerla dobbiamo prendere coscienza, tutti, di non essere liberi e di essere profondamente condizionati.
Dunque, la libertà coincide con il liberarsi ma non soltanto da beni materiali ma da pressioni che sono assolutamente interne a noi stessi. Pressioni che sostano nel nostro ego, quali ambizione, voracità, desideri feroci, paure e timori, insomma un percorso che deve portarci a liberarci in tutti i sensi.
La libertà non parte dalla mente né dal corpo, parte dallo spirito. E per spirito non s’intende un’accezione filosofica o religiosa ma qualcosa di nettamente superiore che una volta raggiunto, può permettere all’individuo di guardare dall’alto il proprio carattere e la propria personalità, il proprio modo di essere. Una volta superate le ambizioni, gli istinti, i desideri esaltati, la nostra libertà non è più soltanto liberazione ma diventa dedizione, impegno, verità, bellezza, in nome di qualcosa di più nobile e giusto, per il bene di tutti.
La libertà viene sanata dalla luce che proviene dall’idea del bene.
Lo spirito quindi, che agisce sul nostro ego, ci permette di liberarci da tutte queste cose e di avviare un percorso, certamente arduo e difficile a causa delle convenzioni sociali e delle maschere che la società ci impone, dei ruoli che dobbiamo rispettare, che ci porta verso quell’autenticità che coincide con libertà.
Dunque, per Vito Mancuso la libertà non esiste nella nostra esistenza attuale a meno che non operiamo un percorso simile che possiamo soltanto noi decidere di fare, nessuno può obbligarci.
E’ qualcosa che si avvicina molto alla nostra sensibilità e alla parte più delicata del nostro essere.
Inoltre, il concetto di libertà come è ampiamente dimostrato, non è un concetto statico ma in continua evoluzione.
La libertà è percepita generalmente come assenza di schiavitù e per questo viene intesa anzitutto come autonomia e indipendenza. In questa prospettiva una delle sue definizioni più appropriate è quella che la identifica con la fedeltà al proprio sé: libertà = fedeltà a se stessi.
Il coraggio di essere liberi è attraversato anche da una serie di domande che abbracciano l’intero testo e che sembrano inquietare ma soprattutto spingere a riflettere il lettore, eccone alcune: se ci si ritiene liberi, se si ha davvero il coraggio di esserlo e come si diventa realmente liberi.
Tematiche importanti accompagnano quella della libertà, come la presenza o assenza di Dio nel mondo, la Provvidenza, e soprattutto il concetto di morte. Il peccato, l’espiazione, tutti argomenti che si correlano in maniera diretta ed approfondita con il tema principale.
Da sempre sono stata affascinata dal concetto di libertà. Ho letto tanti testi che ne affrontano il significato, il senso, il valore. E’ impossibile parlare di libertà senza citare il corpo, il nostro corpo, che funge da limite allo spirito. Eppure è in esso, in questa essenza inafferrabile ma vitale per ciascuno di noi, che si cela la chiave per raggiungere la libertà.
Non è facile liberarsi da ciò che ci costringe a non essere noi stessi, perché spesso non ne siamo nemmeno consapevoli, ecco perché questo libro parla di coraggio. Perché la libertà, per chi ancora non lo sapesse, non esiste in natura, non ce l’abbiamo dentro, la libertà ce la dobbiamo guadagnare. La libertà non è un dono, è una conquista, e come dice Mancuso, è il progetto di una vita.
Concordo pienamente su tutto, soprattutto sulla chiusura di questa recensione accuratissima che non tralascia neppure una virgola. (y)(y) <3<3<3
RispondiEliminaCiao Federica :-) Grazie mille per le tue parole, sono felice che la pensiamo allo stesso modo sul concetto di libertà, è davvero un bellissimo argomento su cui ci sarebbe da riflettere all'infinito. <3
EliminaUn abbraccio! :***
Ciao Antonietta <3 Bellissimo argomento, che mi ha sempre affascinato e di cui ho letto molti libri anche io (anche se alcuni non trattavano direttamente l'argomento) e sicuramente non mi farò sfuggire questo!
RispondiEliminaConcordo nel pensare che essere liberi significhi liberarsi dai sistemi di cui facciamo parte fin dalla nascita, ma non è certo facile abbandonare le nostre sicurezze, soprattutto quelle materiali. Bisognerebbe avere un'anima pura e forte e come dice l'autore, bisognerebbe avere coraggio nel fare tutto ciò! Coraggio che molto spesso manca o che non vogliamo trovare.
Stupenda la tua frase finale *_*
Un abbraccio e buona domenica :-**
Cara Maria, un altro pezzo di te di cui vengo a conoscenza! Anche tu affascinata da questo argomento *___*
EliminaSe è così, non puoi non leggere questo libro che ne parla in modo diverso, proponendo prospettive in una chiave meno scontata.
Anche io la penso come te, non è facile liberarsi dai sistemi e soprattutto non è facile avere coraggio.
Grazie mille! <3
Un abbraccio forte! :***
Davvero interessante. Grazie per la recensione.
RispondiEliminaCiao Antonietta, che libro impegnativo e stimolante che recensisci questa volta, e con molta esattezza e chiarezza, tanto da delineare bene anche a chi, come me, non l'ha letto di cosa si tratta.
RispondiEliminaConcordo che il sistema (inteso come vari strati della società e della nostra quotidianità) ci lega. Trovo però difficile liberarcene, anche perchè spesso le catena sono fatte di fiori, perchè a legarci è all'amore (agli amici, alla famiglia, a un uomo/donna). Forse la più grande forma di libertà è accettarli e rendersi conto che libertà e felicità non possono coesistere (pensieri oziosi di una serata un po' malinconica). Grazie per avermi un po' scosso le celluline grigie, gli fa bene fare un po' di moto;)
Un abbraccio!
Ciao Virginia, sono d'accordo con te sul discorso che la libertà e la felicità forse non possono coincidere e sicuramente accettare è il primo passo verso una forma di liberazione da, come afferma lo stesso autore.
EliminaInsomma, liberarsi dai desideri, dalle cose che ci tengono legati ed oppressi, dagli istinti deleteri e dalle ambizioni, non è per nulla facile, su una cosa però sono pienamente d'accordo con l'autore. La libertà non esiste "gratis", nessuno è libero, la libertà va conquistata giorno dopo giorno, e probabilmente coincide con il tempo della vita stessa. Capisco la tua malinconia, niente mi è più familiare di questa strana sensazione così presente ma inafferrabile.
Un abbraccio! <3
Gemellina cara, riesco finalmente a recuperare questa tua bellissima recensione, mi hai davvero lasciato profonde riflessioni nel cuore,ti ringrazio infinitamente. Non mi sento in un periodo di tranquillità adatta per cimentarmi in questa lettura ma la terrò assolutamente presente, come sempre le tue recensioni arricchiscono e rendono migliori le mie giornate <3 Un bacione grande grande
RispondiEliminaCiao dolce Ely, grazie di cuore per le tue parole! E' una lettura impegnativa, che va affrontata quando si è davvero predisposti quindi posso capire benissimo le tue parole.
EliminaUn abbraccio fortissimo! <3<3<3