Buona
domenica! Oggi dedico questo post all’intervista ad un’autrice esordiente a cui
tengo molto perché è una persona dolcissima e meritevole soprattutto perché il
libro che ha scritto mi è piaciuto moltissimo. Di seguito troverete le mie domande
a Viorica Cebotari, autrice di Conquistata dal
demonio, primo volume di una saga composta da tre libri, di cui l’ultimo
è in lavorazione.
Per chi si fosse perso la recensione, può leggerla qui.
Ciao Viorica, grazie per aver accettato questa intervista.
1 - Com’è nato l’amore per la scrittura e quando hai iniziato a
dedicarti seriamente ad essa?
Innanzitutto,
Antonietta, grazie di cuore per questa calda ospitalità. Per me è un grande
onore essere intervistata da te. Ora, tornando alla tua domanda, non sapevo di
avere la passione per la scrittura fino a quando la storia d’amore tra Emma e
Daniel non è sbocciata nella mia mente. Sono stati loro a destarla dallo stato
latente e alimentarla man mano che scrivevo le loro avventure fino a renderla
essenziale per la mia serenità mentale. Sì, perché se passa un solo giorno
senza scrivere almeno una frase, mi sento in astinenza e nervosa come se
soffrissi di una tremenda sete e non trovassi un goccio d’acqua in casa. Avevo
deciso di dedicarmi seriamente alla scrittura nel momento in cui sono tornata
indietro a rileggere il primo capitolo. Ho provato non poche difficoltà a
seguirne il filo; era scritto male, privo di scorrevolezza e ripetitivo. La mia
fantasia non ha limiti dall’età di due anni, quando inventavo draghi e
principesse che mi tenessero compagnia,
però non possedevo gli strumenti giusti per narrarla. Per cui ho
accantonato a metà la stesura del primo volume e ho iniziato a studiare diversi
manuali di scrittura narrativa, nonché il vocabolario e le nozioni della
grammatica. Poi avevo ripreso il romanzo da principio, applicando le nuove
regole apprese sulla tecnica. Spero vivamente di averlo migliorato.
2 – Perché hai scelto di scrivere un Fantasy?
Non
sono stata io a scegliere, ma la storia stessa. Io sono soltanto una
spettatrice con l’obbligo di tramandare al lettore attraverso una tastiera la
straordinarietà del rapporto tra Emma e Daniel. Non ho mai dettato le regole.
Sono i personaggi a narrarmi le loro vite. Per cui, non è detto che un domani… non
ci siano nuovi personaggi, nuovo genere letterario.
3 – Quali difficoltà hai incontrato nella stesura?
Non
essendo madrelingua trascorro molto tempo a cercare la terminologia giusta che
esprima appieno un concetto, una sensazione o una reazione. Sono molto pignola per natura. A volte per
scrivere una pagina impiego anche più di cinque ore. Tuttavia, ho notato che
proprio durante queste ricerche mi accorgo delle eventuali incongruenze presenti
nel testo, che nella frenesia di riversare la fantasia su carta, mi erano
sfuggiti. Qui calzano a pennello due proverbi: Non tutto il male viene per
nuocere e chi va piano, va sano e va lontano.
4 – C’è stato un momento in cui hai pensato di abbandonare tutto?
Abbandonare
no, però ho vissuto un grande sconforto nel momento in cui ho iniziato a
editare il manoscritto. Lì ho compreso che avevo ancora tanto, ma proprio tanto
da imparare sul mondo della scrittura. Non per niente ho dedicato altri sei
mesi soltanto alla revisione.
5 – Raccontaci la natura intima e profonda del tuo romanzo.
Il
motivo che mi ha spinta a scrivere questo romanzo era stato un particolare
periodo felice che stavo vivendo. Mi ero resa conto che il mio compagno mi ama
al punto da mettere il mio benessere davanti al suo. E questa, secondo me,
supera di gran lunga tutte le dichiarazioni d’amore espresse a parole che, per
usare un’espressione abusata, il vento può sempre portarle via. Per questo
avevo scelto di scrivere in prima persona; desideravo trasmettere attraverso
Emma ogni mia sensazione e ogni emozione che mi pervadeva l’anima. Avevo
bisogno di condividere, infondere nel lettore la speranza che anche un amore
impossibile può esistere e diventare immortale. Da qui in effetti nasce la
scintilla di narrare una storia a sfondo fantastico e incentrarla su una dura
lotta non soltanto tra i protagonisti, perché al mondo niente è facile da
conquistare e tutto ha un prezzo. Soprattutto l’immortalità, che si tratti di
un sentimento, di un’anima o di una speranza.
6 – Ti sei ispirata a qualcuno per la creazione dei personaggi
di Emma e Daniel?
Non mi
sono ispirata a nessuno. Sono personaggi spontanei, nati nella straordinarietà.
Per dirla in altri termini: si sono presentati loro stessi alla mia porta.
7 –Daniel è un
personaggio molto complesso. Quanto lo ami e quanto lo odi?
Parto
subito con: non potrò mai odiare Daniel. Dietro ogni sua azione c’è una valida
motivazione. Se ti infligge un piccolo dolore oggi, probabilmente è per risparmiartene
uno più grande domani, oppure, per come lo conosco io, non è altro che la punta
acuminata della sua vendetta perfetta. Lasciare impuniti non è tra le sue
abitudini. Daniel è l’incarnazione del fascino misterioso, una calamita per i
sensi, per cui non si ha scampo e ci si impiglia facilmente nella sua rete di
conquistatore infallibile. Con lui il libero arbitrio è un concetto astratto.
Lo si ama e basta.
8 – “Ancelle di Venere” e “Seguaci di Ares”. Per quale motivo
hai scelto queste creature come protagoniste del tuo romanzo?
La
mitologia greca mi ha sempre affascinata, e in special modo l’amore clandestino
tra Afrodite e Ares. Si narra che tra tutti gli amanti di lei, lui sia stato il
suo vero amore, la sua debolezza. E siccome ho da subito considerato tutti i
miei personaggi, nessuno escluso, creature speciali, era un mio dovere
inderogabile munirli di una veste nuova, contraddistinguerli dal popolo fantasy
che gremisce oggi le nostre librerie. Volevo che fossero unici, che rimanessero
impressi nella memoria del lettore proprio per la loro peculiarità.
9 –“Conquistata dal demonio” è un titolo molto rischioso.
Raccontaci il motivo della scelta e chiarisci la definizione di “demonio”.
Che
fosse rischioso il titolo l’ho scoperto soltanto dopo la pubblicazione. Avevo
scelto il termine “Demonio” per suscitare curiosità e quasi per ironia dal
momento che Emma,in seguito alle prime vessazioni subite, soprannomina il nuovo
primario di neurochirurgia in questo modo. Una bugia che racconta a se stessa
perché inconsciamente avverte sin dal principio un’attrazione arcana, ossia
viene conquistata dalla potenza sovrumana di Daniel nell’attimo in cui incrocia
per la prima volta il suo sguardo, però da testarda che è, ignora i segnali e
sceglie di associare questa sensazione all’odio che lei si illude di covare.
10 –L’amore è il protagonista. Cosa pensa Viorica Cebotari
dell’Amore?
Cosa
penso? Beh… che senza di esso regnerebbero
il caos e la violenza e il mondo perirebbe, per citare Leila, uno dei
personaggi del romanzo. L’amore è l’equilibrio ed è collegato alla sofferenza
in maniera intrinseca. Non può esistere il nero senza il bianco, come non può
esistere il freddo senza il caldo. Uno senza l’altro sarebbe impossibile
coglierne la differenza, come d’altronde non si potrebbe apprezzare la luce
senza aver mai visto l’oscurità. L’amore
vero è il sentimento che non ti spezza le ali ma ti dà la spinta per volare più
in alto, è l’unico sentimento in grado di vedere le lacrime dell’anima prima
che gli occhi della persona amata le versino. Quel sentimento che può dare la
forza di scalare una montagna a mani nude o cambiare l’indole di una persona
nel giro di un attimo.
11- Se potessi scegliere una Casa Editrice importante con la
quale pubblicare, quale sceglieresti e perché?
Ho
letto fino a oggi centinaia di romanzi ma non ho mai badato alla Casa Editrice
che li ha pubblicati. Per me, non importa il marchio ma quante persone leggono
le tue parole. Io desidero solo questo:
che Emma e Daniel conquistino più cuori possibili. Ma se proprio devo nominarne
una, la prima che mi viene mente è Rizzoli, semplicemente perché mi piace come
suona il nome.
12 – Cosa significa per te questo romanzo?
Questo
romanzo ha dato una svolta importante
alla mia vita, mi ha aiutata a imboccare la strada giusta per me stessa. Fino a
tre anni fa ho convissuto con una sensazione d’incompletezza. Tutto ciò a cui mi
ero dedicata non mi soddisfaceva mai appieno. Invece nell’attimo in cui ho scritto
la prima frase del manoscritto si è aperta una diga dentro di me, sono stata
pervasa da una tale leggerezza come se mi togliessero un peso dal cuore. Emma e
Daniel sono stati, in un certo senso, i miei salvatori.
13 – Ad oggi con la pubblicazione, ti sei pentita di qualcosa e
vorresti cambiarla?
Sinceramente
no, perché ho come l’impressione che anche a cambiare un paragrafo potrebbe
stravolgere il decorso della storia o addirittura spezzare la vita di un
personaggio. Tante volte mi è capitato di avere un’idea mentre guido l’auto o
semplicemente attendendo in fila alla cassa di un supermercato, per poi
arrivare a casa e scoprire, non appena aperto il file del manoscritto, che la
brillante idea veniva subito bocciata dai personaggi. Come ho già accennato
prima, non ho alcun potere di decisione sulle loro sorti.
14 – Chi è Viorica Cebotari nella vita di tutti i giorni?
Innanzitutto la mamma di un piccolo monello di due anni e
mezzo, una moglie che negli ultimi tempi trascura un po’ troppo il marito
perché anche quando non scrive ha la testa concentrata soltanto sul romanzo, uno
spirito allegro che adora le chiacchiere tra le amiche dinanzi a un caffè, un’
accanita sostenitrice dell’amore vero e un’ inguaribile sognatrice.
15 – Quali sono i tuoi autori preferiti?
Ho
tanti autori preferiti, a partire da Charlotte Brontë con la sua Jane Eyre. È stata
lei la prima a mostrarmi l’ingresso nel magico mondo della lettura. Avevo solo
dodici anni e da allora la brama di scoprire nuove storie, vivere altre mille
avventure non mi ha mai abbandonata. Erri De Luca è un altro autore che
preferisco perché con la semplicità delle sue parole è in grado di farmi ridere
e piangere, disperata nello stesso paragrafo. Vorrei un giorno saper scrivere
come lui.
16 – Cosa provi quando scrivi?
Evasione
mentale. La mia realtà frenetica non esiste più. Anzi, io stessa non esisto
più. È come se aprissi la porta di un mondo segreto pieno di sorprese del quale
possiedo soltanto io la chiave. Mi immergo nella storia al punto da lasciarmi
trasportare dal susseguirsi degli eventi e sopraffare dal flusso delle emozioni dei personaggi, come
ridere, arrabbiarsi, soffrire o piangere assieme a loro.
17 – Se dovessi dedicare il tuo romanzo a qualcuno, a chi lo
dedicheresti?
Al mio
compagno che non ha mai smesso di credere in me e sebbene non trovi mai le
parole per incoraggiare o adulare, ma che con i fatti si è sempre dimostrato il
migliore. A mia sorella che ha la pazienza di sopportarmi, di non offendersi
mai e di essere la mia prima fan oltre a spronarmi in tutto ciò che faccio. E a
tutti i lettori che hanno trovato il tempo per leggere il mio romanzo,
cogliendo l’occasione di ringraziare ognuno col cuore in mano.
18 – Ti chiedo di lasciarci con una citazione del tuo romanzo,
che vuoi che i lettori leggano.
«Luce
della mia anima oscura, tu hai trasformato in paradiso il mio inferno. Hai
riscaldato il sangue che ora mi scorre nelle vene, generato sentimenti che non
avrei mai sperato di vivere, come la gelosia, la paura o il dolore. Amore mio,
sono invisibile senza di te. Riesci a capirlo o no?»
Più di
qualcosa che abbia un senso, vorrei rispondere a cosa non ce l’ha. Una delle
mie più ferree convinzioni è che non ha senso vivere nell’illusione. Non ha
senso chiudere gli occhi davanti all’evidenza, come non ha senso accumulare e
ignorare il dolore in silenzio perché col tempo corrode l’anima. Cito le parole
di Fiorella Mannoia nel brano “I dubbi dell’amore” che secondo me rispecchiano
tutti i sintomi di un’illusione: “Ma se
domani io, mi accorgessi che ci stiamo sopportando e capissi che non stiamo più
parlando, ti guardassi e non ti conoscessi più, io dipingerei di colori i muri
e stelle sul soffitto.”
ciao bellissimo il tuo blog di lettura, mi sono unita ai tuoi follower ti va di ricambiare? ti invito anche nel mio gruppo su facebook dove troverai tanti appassionati ed amici blogger e perchè no, trovare nuovi lettori, grazie ^_^
RispondiEliminahttp://acolpidicarrello.blogspot.it/
https://www.facebook.com/groups/1432060427101228/
Ciao Roxy, passo subito da te!^^
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