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mercoledì 10 giugno 2015

Un semplice gesto di tenerezza di Akli Tadjer Recensione

Buongiorno cari lettori! Ringraziando la Garzanti per avermi inviato la copia, oggi vi propongo la recensione di Un semplice gesto di tenerezza, un romanzo di Akli Tadjer, che ha raggiunto il successo tramite il passaparola di librai e lettori! Una storia delicata e tenera ma non per questo priva di realtà, anzi!


Leggete e fatemi sapere cosa ne pensate!



Titolo: Un semplice gesto di tenerezza
Autore: Akli Tadjer
Editore: Garzanti
Uscita: Aprile 2015
Genere: Romanzo
Pagine: 256
Prezzo: € 14,90
Ebook: € 9,99

Trama

Ci sono mattine in cui ci si sveglia felici. Bastano poche cose, come un raggio di sole che solletica gli occhi e una tazza di caffè fumante che aspetta in cucina. Queste sono lemattine in cui Adèle Reverdy adora girare per Parigi tra i vicoli stretti pieni di botteghe e bistrot. Eppure sente che nella sua vita c'è qualcosa che le manca. O meglio qualcuno. Qualcuno con cui passeggiare lungo la Senna abbracciati. Qualcuno con cui condividere tanta bellezza. Per lei non è mai stato facile trovare un fidanzato. Un po' perché è timida e imbranata e un po' perché il suo è un lavoro piuttosto imbarazzante: lavora nell'agenzia di pompe funebri della sua famiglia. Ma alla festa del suo trentesimo compleanno, mentre il tramonto incendia Montmartre, inaspettatamente incontra il sorriso di Léo. E si sente come se una luce nuova le avesse finalmente trapassato il cuore. Léo è un ex artista di strada che a causa di un incidente ha perso la vista. Ed è per questo che ha una sensibilità speciale, che va oltre la superficie, dove si nascondono i sentimenti più profondi. Lui riesce a capirla come nessun altro. Ogni suo gesto, ogni sua carezza le raccontano qualcosa della sua anima e della tenerezza di un abbraccio. Con Léo, Adéle si sente forte come non lo è mai stata. Tanto forte da lottare per tutto quello che ha conquistato. Perché anche l'amore più vero e profondo deve superare degli ostacoli. Deve dimostrare al mondo la sua unicità. Deve essere protetto come la cosa più rara e preziosa che ci sia. Un semplice gesto di tenerezza è la sorpresa della stagione letteraria francese. Adorato dalla stampa, è stato un fenomeno del passaparola grazie ai librai che ne sono rimasti affascinati. Un romanzo dolce pieno di amore per la vita. Una storia che insegna come a volte basti poco per essere felici: una carezza, un piccolo gesto, un sorriso. Perché la magia di un nuovo giorno e sempre dietro l'angolo.

Akli Tadjer è nato a Parigi nel 1954. Autore di otto romanzi e sceneggiatore, con Un semplice gesto di tenerezza ha conquistato gli editori internazionali alla fiera di Londra, i librai e la critica.


“Perché fai questo per me, Adele?
Per lo sguardo che hai saputo posare su di me.”

Un semplice gesto di tenerezza è un romanzo leggero, lieve come le farfalle che colorano la sua copertina. Un romanzo che esce notevolmente fuori dai canoni delle storie che di solito amo leggere eppure è stato piacevole venire a conoscenza della sua storia. Il mio animo, in parte romantico, mi ha spinto ad esserne attratta, grazie all’atmosfera fiabesca dell’immagine impressa sulla cover; quei colori tenui e delicati, con una figura femminile non al centro, ma di lato, nell’atto di catturare con un barattolo, il volo sfuggente di una farfalla.

La ricerca della felicità e del proprio posto nel mondo, nel quale sentirsi a proprio agio e finalmente amati, è la chiave di lettura della storia, di cui la protagonista è Adele, una trentenne francese che come lavoro si occupa della ditta di onoranze funebri, ereditata dal padre. Adele è una ragazza solitaria e malinconica, qualcuno direbbe complessata e con qualche problema nel sentirsi accettata ed apprezzata dal prossimo. Le persone a lei più vicine, la sorella Rose e l’amica Leila, sono le perfette donne di successo, almeno per quanto riguarda il rapporto con l’altro sesso. Sono generosamente belle, intraprendenti, sicure di sé e determinate, delle vere e proprie conquistatrici al femminile che con la loro presenza, rendono la vita sentimentale e sociale di Adele, un vero disastro, perché in confronto alle loro relazioni, lei perde sempre. 

Adele si vede bruttina, con qualche chilo di troppo, incapace di colpire con la sua femminilità un uomo che le piaccia realmente, costretta sempre a sottostare a legami amorosi privi di slancio e di un vero coinvolgimento dei sensi e del cuore. Insomma, è come se dovesse sempre e soltanto accontentarsi ma questo non le impedisce di vivere quotidianamente, sulla propria pelle, la solitudine dell’essere soli perché fondamentalmente incompresi.

“Per l’ennesima volta avevo invidiato mia sorella con tutte le mie forze e, per l’ennesima volta, avevo odiato i miei genitori per avermi fatta così poco arrapante.”

La sua vita monotona e silenziosa si raccoglie tutta nel luogo della morte e del dolore. La ditta Reverdy è il suo rifugio e la sua maledizione. E’ circondata da cadaveri e quotidianamente contratta bare e funerali, fungendo da traghettatrice tra qui e l’altro mondo. Le lacrime e la sofferenza sono il suo pane quotidiano e anche le sue amicizie, paradossalmente, si concentrano tutte in quell’angusto spazio di fredda e cadaverica non vita.

“Fra i tuoi becchini e la tua amica truccatrice di morti, fate proprio un bel quadretto. Non è certo così che ti sistemerai, mia cara!”

Ciò di cui Adele ha bisogno è di gioia e di tenerezza, una visione che la renda appagata e che finalmente la faccia sentire accolta. La conoscenza di Leo, un ragazzo di colore che lavora come massaggiatore, alla sua festa di compleanno, le apre nuovi spiragli verso una vita che può forse diventare come lei stessa la desidera. E’ un ragazzo con il sole nel sorriso, il fisico perfetto ma anche lui possiede un’aurea malinconica dovuta alla sua triste condizione di cecità totale. Adele è attratta immediatamente da lui, dalla sua delicatezza e dolcezza, dalle sue mani che sanno massaggiarla sapientemente e dal modo che lui ha di affrontare la sua vita o quello che ne resta, dopo aver perso quasi tutto.

“Leo sorride e il suo sorriso è un sole che mi attraversa il cuore. Sento la cassa toracica che si comprime, mi manca il fiato, sono in apnea. Mai provato niente di così violento, di così brutale.”

Lo stile dell’autore è dolce e misurato, pacato e a tratti consistente nella descrizione dei sentimenti e delle emozioni che esplodono nel cuore e nel corpo della protagonista. Ella nulla può contro la passione e l’amore che nasce nei confronti di quel giovane dal passato difficile che sembra essere l’unico in grado di comprenderla davvero. Comprendere la sua solitudine, il suo distacco dal mondo, la sua voglia di nascondersi per paura, per terrore di non essere accettata. Leo è come lei, sono due distanziati dal fragore del mondo, due che si sono messi lontani, chi per volontà e chi per necessità, dal rumore assordante della folla e del delirio. 

Per Adele la presenza di Leo è un miracolo. Un ragazzo bellissimo, immerso nella sua notte infinita, nella pelle come negli occhi, ha scelto lei, fanciulla dalla pelle bianchissima, pallida, che non riflette la luce e che trascina dentro il suo sguardo un velo apparentemente eterno che le spegne ogni slancio. 
S’innamorano perdutamente ma sulla soglia di quella felicità tanto agognata e desiderata non manca l’apparire di un incubo in carne ed ossa che rimettendo tutto in discussione, diventa l’emblema di un imminente cambiamento che potrebbe rimettere in gioco tutto o semplicemente esaltarlo, come mai prima di allora.

L’autore racconta una storia piena di amore e di devozione, nella quale due sconosciuti si amano anche senza vedersi, semplicemente perché si riconoscono dal suono delle loro anime. Non è la bellezza di Leo che ha conquistato Adele ma è il modo in cui lui la ama e l’adora, un modo tutto racchiuso nelle sue mani. E così è anche per lui, che non l’ama vedendola, ma solo toccandola. Rendendola completamente sua attraverso la sua bocca, le sue dita, il suo corpo, costruendo un filo di appartenenza insolito ma irrinunciabile perché solido.

Questo amore, così apparentemente precario, è disturbato da troppi agenti esterni, perché queste due vite sono terribilmente fragili, così, aggrappate l’una all’altra, senza ulteriori speranze, senza possibilità di scappare, quando l’uno diventa la dipendenza dell’altro. Un amore che diventa un sogno, un fiabesco volo di multicolori farfalle, che ridonano aria e respiro a due vite che vivevano chiuse nelle loro paure ed insicurezze, impolverate e statiche, immesse in un tunnel di sfiducie e mancanze senza apparenti vie d’uscita.

Eppure, a volte, basta un insignificante gesto di tenerezza, un piccolo segno di volersi prendere cura dell’altro, ad aprirci nuove possibilità di abbandono. Abbandono puro e sincero verso chi abbiamo di fronte, verso colui che ci mostra con sincerità il suo essere e che un senso incomprensibile di riconoscimento, ci fa essere certi di essere parte del suo mondo.

Un semplice gesto di tenerezza non è un romanzo straordinario, né altisonante, è una storia tenera che non risparmia gli ostacoli dell’esistenza e  le sue inevitabili tragedie. E’ semplice nel suo linguaggio e nella sua scorrevolezza, è piacevole e a tratti divertente grazie allo stile dell’autore che mescola ironia e sentimento in modo vivace e fresco. Per chi si aspetta una storia roboante, può cercare altrove, per chi invece vorrebbe leggere qualcosa di semplice, tenero, intenso e delicato, può già ritenersi soddisfatto.


6 commenti:

  1. Mi piace molto, lo comprerò, grazie per la recensione!

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  2. SEmbra un libro molto bello, dolce e interessante! La copertina colpisce al primo sguardo e invoglia a comprarlo. Infine la tua recensione è bellissima

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    1. E' un libro tenero e profondo, una bella storia insomma! Grazie mille e benvenuta! ^^

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