Ultime recensioni

venerdì 20 marzo 2015

Semeru. La grande battaglia di Emanuele Petrilli Recensione

Buongiorno lettori, oggi finalmente riesco a postare la recensione ad un romanzo Fantasy la cui lettura mi ha coinvolto ed entusiasmato. Lo scrittore è Emanuele Petrilli che ha pubblicato il suo Semeru. La grande battaglia con Mondadori. Una storia che è molto vicina agli elementi tipici del genere di appartenenza mostrando anche spunti di originalità.


Non vi resta che leggere e  farmi sapere!


Titolo: Semeru.La grande battaglia
Autore: Emanuele Petrilli
Editore: Mondadori
Pubblicazione: 24 Febbraio 2015
Genere: Fantasy
Pagine: 240
Prezzo: 4,99 Ebook

Trama

Sono trascorsi mille anni da quando Muren, Re degli Uomini, ha vinto la Grande Battaglia, rilegando gli Uru'q ai margini del Regno di Eupheria. Eppure la sanguinosa lotta tra i figli degli Dei non è mai terminata: a risvegliarla è Semeru, un giovane ladro che ignora il proprio passato. Quando la città di Unnon è attaccata dagli Uru'q, il ragazzo viene portato all'Accademia di Nicomenia per ordine del Re. Qui diventerà uno dei Sette, gli indomiti guerrieri devoti al sovrano, maestri nell'uso della Dras'terya. Semeru crede finalmente di avere un destino da compiere, ma i confini tra Bene e Male sono spesso labili e il giovane dovrà fare una scelta che potrebbe cambiare le sorti dell'Umanità.


Biografia 

Emanuele Petrilli è nato a Roma nel 1988, dove vive e lavora. Come gli è venuto in mente di raccontare questa storia? Iniziò con un sogno. Ne sognò una piccola parte, ma dal risveglio successivo non è più riuscito ad allontanare questo universo fantastico dalla sua testa. Tornava di tanto in tanto, suggerendo scene e storie. Il tempo passava e lui si era ormai affezionato a questa storia. Un'idea intravista solo con la coda dell'occhio è stata capace di diventare un romanzo. Una storia che, iniziata ad esser scritta ai tempi dell'università, lo ha accompagnato per tanti anni, coinvolgendo la famiglia e diversi amici. Un'avventura che ora, dice l'autore, "spero riesca a far viaggiare con la fantasia ed appassionare tutti quelli che vorranno gettarsi nel suo mondo".





Semeru, colui la cui natura disobbedisce alle leggi di tutte le cose e che per tale prodigio è libero dalle briglie del destino.


Semeru. La grande battaglia è il primo romanzo di una saga che nasce dall’idea di un racconto che l’autore, Emanuele Petrilli, aveva inviato a suo tempo al gruppo Chrysalide di Mondadori. In seguito, questo racconto è stato ampliato dallo stesso autore ed è nato questo romanzo, che rientra a pieno titolo nel genere Fantasy. 
Una storia avvincente, intricata e piena di sorprese che non ti aspetti e che ti vedi giungere da lontano senza poter minimamente attutirne l’impatto. Il ritmo è coinvolgente, raramente la storia subisce un momento di stasi soprattutto nella seconda parte, quando si entra veramente nel vivo della battaglia. Perché è inutile nasconderlo, questo è un romanzo fatto principalmente di guerra e di potere, di vendetta e di sangue, ma soprattutto reso affascinante da due elementi che diventeranno sempre più fondamentali nel corso della storia: la magia e l’amore. 

L’autore, nonostante questa sia la sua prima esperienza di scrittura, dimostra grande elasticità nello sciogliere la trama intessendola di colpi di scena coadiuvati da impatti misurati senza mai risultare pesante ma sempre molto comprensibile ed accattivante, spingendo l’attenzione e muovendo l’interesse del lettore verso nuovi scenari ed altrettante vicissitudini che sembreranno ogni volta condurre verso una soluzione che invece aprirà altri spiragli, in un gioco infinito che condurrà al limite della curiosità e della fascinazione. 

Ma andiamo per gradi ed entriamo direttamente, guardando con i nostri occhi, nel mondo che l’autore ha creato per noi. Dove ci troviamo? 
Emanuele Petrilli ci dà il benvenuto in una silenziosa notte di guardia e di tormento, nel Regno di Eupheria, un luogo completamente immaginario dove a regnare è l’inossidabile ed immortale Re Muren, il solo e grande sovrano di questo immenso regno, dopo aver sconfitto secoli addietro l’unica vera minaccia per il popolo umano, gli Uru’q, creature gigantesche e terribilmente forti che sembrano essere molto più potenti dei loro nemici grazie all’uso spropositato della loro magia. 

“Ma i veri signori di queste terre non erano né gli Uru’q né gli Uomini, bensì esseri venuti dalle stelle, in un tempo in cui questo pianeta era solo un ammasso informe di terre e acque: gli Dei. I creatori di tutto il nostro mondo. Simili nell’aspetto tanto a noi quanto agli Uru’qm ma nello stesso tempo, superiori a entrambi.” 

Eppure un precario equilibrio, dopo l’ultima battaglia risalente a mille anni prima, unisce tutte le terre del regno, permettendo anche alle due città più importanti, Nicomenia e Unnon, di sopravvivere nella pace e nella tolleranza. Ma in questi luoghi apparentemente tranquilli si nasconde un segreto che farà tremare le fondamenta di quell’armonia fino a portarla a sgretolarsi completamente sotto il peso dell’insidia e dell’inganno. 

Semeru è un giovane ladro dall’aspetto inquietante e dal carattere impavido. Il suo aspetto fisico incute timore a causa di un occhio che richiama le fattezze di un rettile al di sopra del quale discende una cicatrice molto profonda. E’ un furfante che corre veloce e che mostra raramente paura. Vive con un vecchio di nome Auro che si è preso cura di lui, senza mai rivelargli quale fosse la sua vera provenienza e la sua storia. 

“Secondo Auro quella fasciatura lo avrebbe protetto dagli sguardi diffidenti delle persone, alle quali il suo occhio da rettile, attraversato da una profonda cicatrice, suscitava paure e pregiudizi.” 

La sua vita procede lenta e inesorabile verso un destino che lui non immagina neanche lontanamente di possedere. Lui sarà l’eroe di una storia mai conosciuta e diventerà il protagonista di una battaglia in grado di superare il confine umano per risvegliare nientemeno che le divinità e le stesse stelle padrone del cielo. 

I personaggi sono descritti minuziosamente, le loro caratteristiche sembrano forgiate sulla loro stessa pelle ed è facile immaginarli con appena qualche elemento che li renda estremamente riconoscibili per la nostra memoria. Il sovrano così spaventosamente grande nella sua potenza, temibile con la sua voce metallica e distante nel suo elmo che eternamente gli ricopre il volto, rendendo impossibile la sua vera conoscenza. Nimbes, il giovane protetto del re, colui che porterà in salvo Semeru, trascinandolo via dalla devastazione e dalla distruzione nella quale la sua terra cadrà quando gli Uru’q torneranno a lottare, invadendo lentamente tutte le terre del regno. Spaventosi giganti che sembreranno giungere direttamente dall’inferno, un luogo mai conosciuto e fino allora maledettamente invisibile. La loro ferocia e rabbia li spingerà a volersi appropriare proprio di quel segreto che si cela in quel posto e che è rimasto nascosto per un tempo infinito ma di cui solo alcuni eletti conoscono la vera natura. 

Nimbes, uomo abile e scattante, cieco, che indossa perennemente una fascia nera sugli occhi, sarà il primo ad introdurre il nostro eroe nell’Accademia di Nicomenia, il luogo nel quale lo ha voluto lo stesso Re, convinto che Semeru serbi dentro di sé un dono molto speciale, che però deve essere indirizzato e soprattutto scoperto da sé stesso. 

“Ed è grazie a questa energia che ancora sopravvive nel cielo, sopra le nostre teste, che ogni tanto nasce una creatura speciale, capace di utilizzare la magia. I corpi degli Dei ridotti in polvere volano sul mondo, ma capita che scendano e si posino su di noi, per dar vita a forme di vita speciali, diverse.” 

In una storia nella quale l’arte della magia è il culmine, costituendo l’inizio e la fine di tutte le cose, Semeru verrà educato a riconoscerla dentro di sé e ad appropriarsi completamente di questo potere per usarlo nel modo più giusto. La guerra contro gli Uru’q ha bisogno di nuovi combattenti, di coraggio fresco e di anime senza paura. Ma non sempre tutto è ciò che sembra e Semeru proverà sulla propria pelle quanto sia difficile sopravvivere in quel mondo dove è proprio la magia ad avere una duplice funzione e una doppia faccia. Da un lato essa può salvarti la vita, dall’altro può uccidere tutto ciò che ami. 
Essa è lo strumento feroce e corrotto di coloro che possono controllarne il potere immenso, fino a comandare le tue stesse azioni, permeando la tua volontà. 

Semeru perderà gli affetti più cari e nel frattempo accrescerà la propria Dras’terya, l’energia che possiede ciascuno di noi, e che solo alcuni possono trasformare in vera e propria magia. Essa è composta da due elementi fondamentali: potenza e volontà e soprattutto senza quest’ultima, risulta impossibile comandare l’energia. 

Che sia un dono, un potere o una semplice forza, la magia è la vera protagonista di questo romanzo, rendendolo come un’indomita favola cupa e torbida, piena di crudeltà e menzogne. Del resto cos’è la magia, se non una mera illusione? Semeru dovrà affrontare questa consapevolezza e prepararsi alla più grande delle sconfitte: l’amore. 

L’autore introduce questo elemento illuminandolo di una duplice luce: positiva e negativa. Da un lato i combattenti del Re non possono innamorarsi perché l’amore viene considerato come una grande debolezza che ti distrae costantemente dal vero scopo della lotta. Dall’altro, investe il personaggio di Semeru di una sensibilità e generosità che lo portano inevitabilmente a soffrire incondizionatamente per le persone che ama e soprattutto ad innamorarsi di Kekyra, una giovane allieva come lui. 
Semeru è un eroe fragile, pieno di dubbi e di incertezze ma dal cuore puro e pronto al sacrificio che nonostante i numerosi avvertimenti, non saprà rifiutare l’amore, e con questa scelta voterà egli stesso alla perdita e alla sofferenza. 

Emanuele Petrilli complica il proprio eroe, rendendolo sì un combattente ma anche un uomo che non riesce ad impedirsi di essere ferito, non solo materialmente, ma nell’anima. La sua figura contribuisce a rendere coinvolgente la storia proprio perché pur nella sua visione romanzata ed estremamente fantastica, tutto scorre in modo perfettamente lineare, soprattutto nell’avvicendamento di emozioni e sentimenti umani che non abbandonano mai i protagonisti. 

La magia diventerà la prima nemica dell’amore e Semeru si troverà a lottare prima che con gli Uru’q, con se stesso perché continuamente diviso tra il suo dono e la donna che ama. La magia cambierà volto e di volta in volta si presenterà al suo cospetto con una forma diversa: a volte lo ricatterà, altre lo premierà oppure lo condurrà ad un passo dalla morte perché il destino di Semeru è scritto nelle stelle, nella casa stessa degli Dei. 

Ma la magia non insidierà da sola la vita dei personaggi, ci sarà anche il potere che vedrà la suddivisione degli uomini in due categorie: quelli che usano il potere per controllare e per comandare e quelli che vogliono il potere per donare la libertà agli altri. 
Il Re Muren a quale delle due appartiene? E Semeru, cosa o chi diventerà? 

Semeru. La grande battaglia è un romanzo che attinge forza dal carattere ancestrale e leggendario della guerra, coinvolgendo il lettore in un mondo fantastico dove umani e creature sconosciute si scontreranno e sul quale ombreggiano apparentemente lontani ed indifferenti di Dei. Scoprirete anche la forza insistente della magia e dei Draghi, figure mitologiche intense ed ammalianti, la cui non-presenza renderà la narrazione piena di immaginazione e di bellezza. 

Lo stile di Emanuele Petrilli è reale ma nello stesso tempo capace di donare descrizioni visionarie e compatte, le sue lotte e le sue creature sono sempre un passo avanti rispetto alla comune immaginazione. Sono già lì, lontane che ti aspettano, affinchè anche tu incredulo viaggiatore di questo mondo-oltre, possa sentirti finalmente a casa nel regno di Eupheria. 

E adesso, che vi ho dato soltanto un piccolo assaggio, siete pronti ad entrare in questo mondo? Semeru vi aspetta. 



9 commenti:

  1. La recensione è approfondita come sempre e sembra che il romanzo meriti.

    RispondiElimina
  2. Grazie Antonietta. Recensione emozionante!

    RispondiElimina
  3. magia e amore... interessante!

    RispondiElimina
  4. E dire che una volta di fantasy ne leggevo a bizzeffe, oggi invece non mi attirano più - ma mi piacerebbe scriverne, strano controsenso...
    Questo l'ho visto in libreria e mi sembrava un romanzo storico dalla copertina. Ma se è italiano e vale così tanto la pena dovrò dargli una chance

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Jean!
      Grazie per l'interessamento. Purtroppo devo smentirti, il romanzo non è stato pubblicato in formato cartaceo e, quindi, non puoi averlo visto in libreria. Se hai dubbi, sono qui ;)

      Elimina
    2. A me attirano e vorrei scriverne! Sono un caso perso... XD

      Elimina