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mercoledì 4 febbraio 2015

Il ricatto della luna di Giusy Sorci Recensione

Buongiorno cari lettori, è il momento di postare la recensione di un romanzo Fantasy pubblicato dall’esordiente Giusy Sorci. Il ricatto della luna è il primo libro di una saga incentrata sul mondo delle creature fantastiche, tra le quali spiccano i vampiri e i demoni della notte. I protagonisti sono Anthony e Sybil e attraverso le loro vicissitudini scopriremo le loro emozioni più profonde e nel contempo assisteremo alla nascita e all’imposizione di sentimenti che segneranno il corso delle loro esistenze. Non perdetevi questo romanzo se amate le storie fantasy nelle quali amori maledetti e creature potenti e malvagie si scontrano al confine tra la realtà e l’immaginazione.


Leggete la recensione, aspetto i vostri commenti!



Titolo: Il ricatto della luna

Autore: Giusy Sorci

Editore: Youcanprint

Pubblicazione: 2014

Genere: Fantasy

Pagine: 286

Prezzo: 1,99

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Trama

Il primo volume della trilogia "Le catene della notte" mette in scena la storia di una trasformazione profonda, tanto fisica quanto mentale. Il sangue di vampiro dona una seconda possibilità ad un ragazzo in bilico tra la vita e la morte, Anthony Anderson. Ma può chiamarsi vita un'esistenza che brilla spegnendo la luce di anime innocenti? Solo l'amore riuscirà a dipanare ogni dubbio, perché Sybil, affascinante demone della notte, lo inchioderà ad una vita detestata. Il suo cuore, congelato dal veleno, tornerà a battere di calore umano. Ma un terribile segreto trasforma le carezze di Sybil in profonde pugnalate e la sua dolcezza in rabbia spietata. Potrà l'amore trionfare ingannando le trame del destino?

Biografia

Giusy Sorci è nata a Palermo nel 1997, vive a Bagheria con la famiglia e ne frequenta attualmente il Liceo Classico “Francesco Scaduto”. Da sempre appassionata di lettura, fin da bambina ha trovato nella scrittura un modo per esprimersi. “Il ricatto della luna” è il primo libro di una trilogia fantasy, dal titolo “Le catene della notte” e ne rappresenta l’esordio.



Il ricatto della luna, primo volume della saga fantasy “Le catene della notte” è un romanzo sorprendente, sotto molti punti di vista. Innanzitutto non ti aspetti che l’autrice, Giusy Sorci, alla sua prima esperienza di pubblicazione, possa dimostrare uno stile narrativo così profondo e maturo. 
Ciò che ho apprezzato maggiormente di questo romanzo è proprio il linguaggio usato, che nonostante sia macchiato da qualche refuso, è carico di suggestioni e meraviglie. 
Le descrizioni degli ambienti e dei personaggi sono talmente accurate, precise, dettagliate che ti sembra di entrare in quei luoghi e di essere parte della mente e del corpo dei protagonisti. Ti sembra di conoscerli tanto quanto li conosce chi li ha creati. 

Protagonista di questa storia è Anthony Anderson, un ragazzo normale, con una famiglia e gli amici, che si trova a dover affrontare una malattia sconosciuta che lo porta inevitabilmente e giorno dopo giorno, verso la morte. A salvarlo dal dolore e dalla sofferenza un’apparizione improvvisa di una ragazza, che marchiandolo con il suo morso agghiacciante e immortale, lo tramuterà in un vampiro. Da questo momento in poi, si ritroverà prigioniero di una villa degli orrori, nella quale conoscerà oltre Kristen, anche Amyas, il capo dei vampiri ribelli, Alexis e Kila. 
Nessuno di loro gli darà tregua, tutti sembrano volere qualcosa da lui. Proverà un’attrazione inspiegabile verso colei che lo ha trasformato. Un legame molto forte che non può essere amore ma solo appartenenza. Quando un vampiro trasforma un essere umano, egli sentirà per sempre un legame intenso con il proprio creatore. Un legame che può essere facilmente scambiato con l’amore, ma non è altro che triste illusione. 


“I miei occhi contro i suoi. La sensazione che provai era un misto tra terrore e attrazione, sentivo che fra noi c’era un legame estremamente forte, ma non ne capivo il motivo. Ero schiavo del destino, gettato in una realtà inquietante e contraddittoria che desiderava cacciarmi via, e non sapevo più chi fossi.”

Anthony dovrà combattere contro se stesso e quello che crede di provare per Kristen, per non sottostare alla volontà dei suoi carnefici, soprattutto quando scoprirà che la sua trasformazione ha provocato esiti imprevedibili. Dovrà superare una prova al limite della bestialità, nella quale la sua forza latente di essere umano sarà messa a dura prova dagli istinti e dalla ferocia dell’animale che è presente in lui e che la trasformazione ha reso più vigoroso e forte. Soltanto quando riuscirà a scappare da quella prigione fatta di illusione e di terrore, scoprirà cosa significa vivere ed amare per davvero. 

“Non avrei resistito a lungo in quella casa, non in una villa d’inchiostro dove vivevano fanatici religiosi, devoti ad una divinità sanguinaria e crudele, ostili a se stessi e agli altri, amanti del buio e della notte, del dolore e dell’odio, della morte e degli inferi.” 

Giusy Sorci ci racconta una storia ambientata in un luogo immaginario nel quale ci spostiamo da una città all’altra. Luoghi nei quali si confondono regni, sovrani e una miriade di creature che li popolano insieme alla razza umana. Su tutti prevalgono i vampiri, gli esseri più malvagi ed infimi che per la loro terribile sete di sangue sono pronti ad uccidere chiunque. Ma non sono gli unici a popolare quelle terre dimenticate, esistono creature ancora più potenti, che si celano dietro un aspetto fiabesco e colorano i loro occhi di perla e il loro sguardo di ghiaccio si trasforma in rosso profondo, solo quando cala terribile la notte, nella sua infinita macchia d’inchiostro. 
I demoni della notte sono le creature che vivono isolate, che usano la magia e che conoscono l’arte della sopravvivenza contro le più devastanti minacce della natura. 


“I demoni sono il popolo più frammentato e povero, il loro regno si è disintegrato secoli fa, ma io credo che neppure espugnando tutti i loro villaggi potrebbero essere sconfitti davvero. Non si può estinguere qualcosa di eterno come la loro magia. E' triste pensare che la loro antica magia si sia quasi del tutto esaurita. Se anche dovessero piegarsi fino a sfiorare il terreno non si spezzeranno mai. Sono più antichi di noi, e, credimi, anche molto più potenti. Non ti fidare di loro, non ti fidare delle ninfe, manipolatrici e diffidenti, non ti fidare di nessuno Anthony, il tradimento è covato in seno agli amici. Non ti serve nient’altro per andare. Tu non hai bisogno di sapere chi siamo, cosa siamo, la nostra storia, tu hai bisogno di credere che quelle storie esistano, tutto qui.” 

La fuga di Anthony da coloro che lo hanno trasformato e soprattutto da colei che lo ha incatenato per sempre all’immortalità e ad una vita fatta di sangue e morte, è una fuga devastante dal punto di vista emotivo. Lui non ha nessuno da cui andare, non sa come sopravvivere, si rifiuta ostinatamente di uccidere ma soprattutto è dannatamente solo. Eppure vuole trovare una speranza, uno spiraglio che gli faccia ancora credere che vale la pena vivere quella vita eterna che apparentemente ha perso ogni suo maledetto senso. 

L’autrice riesce a descrivere gli ambienti in modo perfetto, ricoprendo le descrizioni di uno stile fluido, avvolgente, talmente malleabile da essere adatto a qualsiasi aspetto lei racconti. Dai luoghi fantastici, fino agli ambienti interni, per poi arrivare all’emotività tagliente dei personaggi. 

La narrazione è in prima persona e la storia narrata ci avvolge attraverso lo sguardo timoroso e spaventato di Anthony che dopo aver abbandonato il luogo della propria creazione e le persone che lo hanno iniziato a questa immeritevole esistenza, vaga attraverso luoghi e sogni, paure ed incubi fino a giungere da Lei. 

Sybil: colei che lo accoglierà nel villaggio nel quale vivono i demoni, colei che lo avvicinerà ad una vita preziosa, nella quale il ragazzo riscoprirà la forza di un affetto sincero e l’amore per un luogo che sentirà finalmente suo. 
Le descrizioni della natura selvaggia ed incantatrice, dei boschi, dei laghi, delle notti oscurate da una luna tempestosa, costituiscono la bravura dell’autrice che dimostra una maturità nella presentazione di queste scene che supera di gran lunga la sua esperienza reale. 

Il suo modo di raccontare avvolge e ammalia, ti trasporta docilmente verso un mondo nel quale tu che leggi, sei inevitabilmente straniero, eppure quei posti nascosti all’occhio umano, vivono e battono di un cuore possente tutto loro. Un fascino al quale non puoi rinunciare, lasciandoti cullare dalle parole, dalle espressioni languide e fiabesche, capaci di accarezzarti l’anima per non farti andar via. 

Ma la meraviglia di quel mondo di cui Anthony si sente finalmente parte, soprattutto grazie alla presenza di Sybil, è continuamente oscurato dai suoi istinti e dalla fame terrificante che lo divora dall’interno. Una fame senza nome e senza meta, un sordo desiderio, incapace di rispondere a qualsiasi ragione. Un’irrefrenabile sete di sangue che lo insegue ovunque e che ingrigisce inesorabilmente la luce ed il calore che ogni giorno Sybil è in grado di donargli con il suo sorriso. 

Anthony è un vampiro che lotta contro la sua stessa natura, che non vuole fare del male, che si contorce dal dolore pur di non sottostare alla bestialità della sua anima. Sono molteplici le emozioni che attraversano la sua mente e l’autrice è capace di descriverle tutte, rendendole vive, pulsanti, sanguinanti, come se quei sentimenti stessi, così devastanti e rabbiosi, diventassero corpo e carne davanti ai nostri occhi. Li vediamo dimenarsi, abbattersi, rialzarsi, combattere in nome di una vita pura ed innocente. Anthony ripudia il suo essere vampiro ma non può combattere contro la sua stessa sopravvivenza.


“Tremavo di rabbia, ma la rabbia mista alla brama di sangue caldo, mi faceva impazzire, mi rodeva la mente facendo confondere pensieri e parole, come se lentamente stessi tornando una bestia, come se stessi varcando il sottilissimo confine che separava me stesso dal mostro che si celava dietro i miei occhi.” 

Un dissidio interiore che lo distrugge, che lo porta inevitabilmente verso una scelta fatta in nome dell’amore. Ma c’è qualcosa che cova ferocemente nel silenzio del non detto e della paura. Anthony scoprirà presto di non essere la creatura più spietata e sanguinaria. Scoprirà che proprio la sua Sybil nasconde un segreto di cui lei stessa è inconsapevole ma che la attanaglia ad una vita fatta di odio e di morte. 
La luna, impavida condottiera di anime notturne e oscure, influisce su di lei più che su qualsiasi altra creatura. I vampiri amano la notte ma ci sono esseri ancora più terribili e attraenti che assorbono l’energia e la forza della luna per diventare mostri di incredibile potenza e malvagità. 

L’amore e l’odio si confonderanno al mistero e alla magia, per intessere una storia non priva di colpi di scena ma soprattutto piena di emozioni. 
Non ci sono mezze misure, ciò che sentirete sarà bianco o nero, perché nonostante la sua giovane età, Giusy Sorci descrive un mondo nel quale sono i sentimenti ad avere il ruolo principale e sono sentimenti forti, definiti, che si schiantano davanti ai muri di cristallo fatti di improbabili certezze e difese, per scivolare lungo le pareti dell’indifferenza e raggiungere l’intera superficie dei sensi e della mente, risvegliandoli. 

Anthony deve decidere se lasciarsi morire senza uccidere oppure vivere. Ma per farlo ha bisogno di uno scopo, un motivo, una ragione. Ha bisogno di sentire ancora la vita scorrergli nelle vene, la stessa vita che sente e riconosce negli occhi di luna di Sybil. 


“Stavo annegando nei miei istinti mentre la sete aumentava la sua stretta e la mia lucidità vacillava. Ero al culmine delle mie resistenze, la morte mi chiamava a gran voce e mi trovavo di fronte ad un bivio, il più difficile della mia vita. Lasciarmi morire di sete o diventare un assassino?” 

Sono estremamente vivide le scene più cruente, in cui la fame del vampiro s’impone su tutta la delicatezza di uno stile che riesce inesorabilmente a cambiare e ad incarnare i momenti anche più spietati e devastanti, come quelli che parlano con crudeltà di morte e sangue. 

C’è una lotta insita non solo nel cuore dei personaggi, ma anche tra coloro che si amano e che arrivano al punto di scontrarsi. Il ricatto della luna è un romanzo che si muove su più livelli e accoglie una miriade di aspetti, mostrando i personaggi nelle loro più dolci e feroci essenze. Sybil e Anthony non sono poi così diversi. Le loro anime non sono votate al male, il loro istinto è ancora legato alla purezza e all’innocenza, all’amore verso la vita, ma una condanna più grande di qualsiasi ribellione, una maledizione antica li ha costretti a soccombere ad una natura funesta ed incontrollabile. 
Si troveranno a combattere l’uno contro l’altro per un amore che ferisce e sana, che marchia e perdona, che sanguina e cura. Un amore che non si spegne fino a quando arde vivo il desiderio e la speranza. 


“La baciai con forza attirando a me la parte di lei che si era assopita, la parte che amavo e avrei amato per sempre e non sapevo se il mio amore sarebbe stato in grado di sconfiggere la morte, ma quella era la sera dell’amore in fondo, e neppure la morte potrà mai spegnerlo.” 

Ama e sarai libero è una frase che s’impone verso la fine della storia e che racchiude l’intero senso di tutte le esistenze raccontate. Anthony vuole vivere per amore ed è in quell’amore, seppur terribile, mortale, feroce, pieno di rabbia e di morte, fatto di lotte e di ferite, che vuole abbandonarsi, respirare, annusare il profumo di un riscatto e di una salvezza. 
Sybil è una creatura strana, la cui natura sfugge a qualsiasi tipo di controllo, ma anch’essa è carica di passione e determinazione, di forza e amore. 
Anthony vuole proteggerla da qualsiasi pericolo ma prima di tutto vorrebbe proteggerla da sé stessa. Ma la verità viene fuori come il più pericoloso dei temporali e le conseguenze saranno irreparabili. 

Il ricatto della luna è un romanzo che riesce a conquistarti per l’intensità delle atmosfere, che nonostante racconti di vampiri e demoni, non si perde in banalità scontate ma riesce ad arricchire il racconto con uno stile che cattura, che prende possesso della scena e che non lascia distrazioni. E’ prima di tutto una storia d’amore, di odio e di sopravvivenza. Ciò che mi ha colpito è la profondità con cui l’autrice affronta questo mondo emotivo, senza la frettolosità tipica di questo genere di romanzi, trattandosi di vampiri. 
Qui invece c’è introspezione psicologica dei personaggi, c’è la volontà di chi li crea di dargli prima di tutto una vita fatta di emotività, di pelle e di cuore. 

Emerge la sofferenza di un’anima che rifiuta la sua natura, il dolore per non poter amare come vorrebbe, la consapevolezza di dover combattere il male più nascosto e di non poter proteggere ciò che più ama al mondo. E’ impossibile restare indifferenti davanti ad Anthony, il cui cuore è scorticato letteralmente dall’amarezza, dall’angoscia e dalla fame. E’ nudo e messo davanti ai nostri occhi per far sì che chi legge possa capire fino in fondo la malattia dell’immortalità e la sua condanna. 

A tutto questo aggiungete la certezza di amare chi non puoi amare, colei che vorresti proteggere con la tua stessa vita ma sai di poterle fare del male per il semplice fatto che tu esisti. 


"Lei alzò gli occhi su di me, ma io non li guardavo, ero catturato dalle sue labbra di rose, e non riuscii più a resistere. La baciai con delicatezza, sfiorando le sue labbra e assaporandone il velo salato di lacrime che le ricopriva, e l’abbracciai come fosse fatta di cristallo, come se in un soffio si sarebbe potuta spezzare, ma lei rispose con fervore, affondando le braccia nel mio petto, lasciando che l’avvolgessi con il mio cuore; e io per un istante credetti di riuscirci."

Un romanzo forte e caldo, bianco come la luna ma nero come la notte e rosso come l’inferno che i protagonisti dovranno affrontare. 

La vestale di seta pura, puntellata di stelle è la fonte di ogni desiderio e terribile magia che s’insinua languidamente negli occhi e nei cuori di Anthony e Sybil rendendoli amanti e nemici, assassini e innocenti vittime di un potere che come una leggenda antica li sovrasta e comanda. 

Il ricatto della luna è soltanto il primo di questa trilogia che, considerate le premesse, non potrà che avvalersi di ulteriore forza e fascino. Credo molto nella scrittura di questa autrice, mi ricorda ciò che dissero a me una volta: che avevo uno stile poetico. Anche lei lo possiede ed è bello leggerlo.




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