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lunedì 9 maggio 2022

Recensione: L'ANCELLA di Celia Aaron

Buongiorno! Oggi torno a parlarvi di Dark Romance, con una storia ambientata in un monastero, dal titolo L'Ancella di Celia Aaron, un'autrice con cui non vado molto d'accordo, ma ho voluto darle una seconda possibilità. Com'è andata? Leggete per scoprirlo.

l'ancella

di Celia Aaron
Editore: Hope
Pagine: 282
GENERE: Dark Romance
Prezzo: 3,99€ - 12,90
Formato: eBook - Cartaceo
Data d'uscita: 2021
LINK D'ACQUISTO: ❤︎
VOTO: 🌟🌟🌟 

Trama:
Mi sono unita al Monastero nella speranza di trovare la verità, ma ho scoperto altro, molto altro; l’oscurità che attanaglia questo posto mi seduce ogni giorno di più, mi attira a sé, finché non riesco a pensare a nient’altro, se non a lui. Adam Monroe, il figlio del Profeta, un Principe delle tenebre a capo di un impero che cresce istante dopo istante. Lui mi proteggerà dai lupi che minacciano il mondo. Eppure, più rimango al Monastero, più capisco che le belve sono proprio gli uomini al servizio del Profeta. Se Adam scopre perché sono qui, mi punirà con il sangue. Fino ad allora, sarò Delilah, serva obbediente del Profeta, durante il giorno, e di Adam, durante la notte.

RECENSIONE

L’ancella di Celia Aaron è il primo libro di una serie Dark Romance, in cui la protagonista è una ragazza che decide di entrare volontariamente all’interno di una setta religiosa con a capo un uomo che si fa chiamare il Profeta. 

Quest’ultimo ha due figli, Adam e Noah, che lavorano per lui e, almeno apparentemente, sembrano essere d’accordo con il principio fondamentale di questa setta: raccogliere brave ragazze, vergini, addestrarle per compiacere uomini di alto rango e tenerle per sempre lontane dalla loro famiglia e dalla loro vecchia vita. Tutto questo plagiandole e convincendole che il Profeta sia una sorta di Dio sceso in terra e che il suo ultimo scopo sia quello di creare una nuova chiesa in cui loro saranno le ancelle di Cristo. Dietro questa figura così irraggiungibile, e "sacra" si cela un impero di proporzioni immani. Parliamo di soldi e di criminalità che servono a tenere in piedi una sceneggiata senza precedenti.

Una trama non proprio originale, vero? 
Beh, chi mi conosce sa che non leggo questo genere per trovare storie originali. Essendo una tipologia di romanzo in cui i cliché sono facilmente riscontrabili, mi accontento di trovare uno stile che mi catturi e che mi tenga incollata alle pagine. 
Che ve lo dico a fare? Ciò non è avvenuto. 
Di questa autrice avevo già letto un libro, e l’avevo bocciato, nonostante ciò, ho voluto darle una seconda possibilità, che, tutto sommato, non boccio completamente. 

 
Vi terremo al sicuro. Lontano dai mostri di questo mondo.

Ho trovato la scrittura più interessante della prova precedente, adatta al genere di storia raccontata. 
La protagonista, Delilah, entra nella setta perchè ha un motivo che non ha nulla a che vedere con l’essere plagiata. Lei sa bene cosa fanno questi uomini e quale sia lo scopo vero della Chiesa, quindi decide di diventare un’ancella, con finto volere, solo per capire cosa sia successo a sua sorella. – Non ascolto il Profeta. Non lo faccio mai. Non è per questo che sono qui. 

Qualche tempo prima, la ragazza era entrata nel monastero ed era scomparsa. Delilah non si capacita e vuole sapere a tutti i costi cosa sia accaduto a sua sorella ed è disposta a fare tutto il possibile per scoprire la verità, anche rischiare la propria incolumità fisica e mentale. 
D’altro canto, non può di certo contare sulla madre che, alla prima occasione, in cambio di soldi, decide proprio di venderla al monastero, senza curarsi minimamente di ciò che le verrà fatto. In altre parole se morirà o vivrà. 

Sarebbe tutto, forse, più facile, se Delilah non avesse a che fare con uno dei due figli del Profeta: Adam. 
Un uomo taciturno, scontroso, enigmatico che diventa il suo protettore, cioè colui che la inizierà ai piaceri affinché lei diventi un’ancella perfetta. 
Adam, d’altro canto, non è quello che sembra. Sia lui che Noah seguono gli ordini del loro padre alla lettera, ma Adam è un ribelle. Quando non è alle prese con le faccende del monastero, è il primo a criticare il padre, a considerarlo un cialtrone, un imbroglione, un fanatico e vorrebbe fare in modo che la sua farsa finisse. – Mio padre è un uomo di spettacolo. 

Purtroppo, immagino ci siano tanti ostacoli affinché tutto questo non possa avvenire. In fin dei conti, è dipendente dal Profeta così come chiunque abiti nel monastero. La sua sfiducia e ribellione però, è messa a dura prova da Delilah, una donna che lo intriga e lo conquista senza che lui lo vorrebbe. Comincia a legarsi a lei, andando anche oltre quello che un protettore dovrebbe fare. Uccide un uomo per proteggerla, sfidando l’ira del padre. 

 
Sono in trappola tanto quanto la mia Ancella.

A essere onesta, la storia non è malvagia. L’ho letta senza avere alcun fremito particolare, però è scorrevole e t’incuriosisce. 
Le parti dedicate al sesso sono molteplici, essendo anche un erotico, ma non disturbano come spesso accade in altri romanzi dello stesso genere. Ho apprezzato Delilah, perché nonostante tutto, ha carattere e ha uno scopo. Non so fin dove sarà disposta ad arrivare, però, mi auguro non perda la sua dignità per strada. 
Adam è il classico protagonista che puoi trovare in queste storie, all’apparenza freddo, tanto da convincerti che non ha un cuore per legarsi, e invece, c’è molto fuoco che cova sotto la cenere, ma soprattutto, c’è tanta rabbia nei confronti del padre che riguarda il passato. 

Essendo il primo libro, ha una finale apertissimo, ma gli altri due volumi sono già in vendita. Non starò qui a elogiarvi questo romanzo perchè non ho trovato nulla di speciale o di particolarmente accattivante. 
Anzi, è bene chiarire che alcune parti sono molto pesanti, sessualmente esplicite e brutali, tanto che molte lettrici non credo siano pronte a questo livello di violenza. 

La sensazione che ho avuto è che come storia è molto forte per certi aspetti, mentre per altri è così assurda da essere difficilmente credibile. Questo contrasto ha provocato in me distacco, e quindi ha fatto sì che mancasse l’elemento principale: il coinvolgimento. 
Non voglio dire che in alcuni momenti ho riso, ma insomma… 
Che dire? 
Leggerò il seguito? 
Credo di sì. 
In fondo sono curiosa.

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