Buon mercoledì! Grazie alla Garzanti, vi parlo di un romanzo distopico, quindi un genere che di solito non leggo, ma che mi ha colpito immediatamente per la trama avvincente e per il progetto che caratterizza questa serie. Leggete cosa penso di U4. Koridwen, il primo di quattro libri sulla fine del mondo dopo l'evoluzione di un particolare virus!
u4. koridwen
di Yves Grevet Editore: Garzanti Pagine: 266 GENERE: Distopico Prezzo: 16,90 € - 9,99 € Formato: Cartaceo - eBook Data d'uscita: 2018 Link d'acquisto: ❤︎
Trama:
Il mondo è popolato solo da adolescenti che hanno tra 15 e 18 anni: gli unici sopravvissuti al virus U4. Koridwen vive in una fattoria isolata in Bretagna dove, da sola, prova a rimettere in piedi la propria vita. Fino al giorno in cui tutto cambia. Fino al giorno in cui scopre di essere la prescelta per fermare il virus nella sua corsa mortale. Koridwen non capisce perché abbiano scelto proprio a lei, ma non può non rispondere al misterioso appello che ha ricevuto da Khronos, il game master di Warriors of Time, il videogioco online di cui era appassionata prima della catastrofe: deve trovarsi il 24 dicembre a mezzanotte sotto l’orologio più antico di Parigi. Spetta a lei salvare il mondo.
Koridwen ha paura, eppure sa che c’è una sola cosa che può darle la forza di affrontare il suo destino: la lettera che la nonna le ha lasciato e che le rivelerà il segreto che si nasconde nel suo nome. Quello che trova arrivata nella capitale francese è una realtà totalmente nel caos: il cibo scarseggia, le comunicazioni sono impossibili, non c’è elettricità e i monumenti più importanti della città sono stati presi d’assalto. Koridwen deve fare di tutto per proteggere la sua vita e raggiungere il luogo dell’appuntamento. Ma non è sola. Con lei altri tre ragazzi, altri tre prescelti: Jules che ha tra le mani segreti che non può svelare; Stéphane, convinta che il padre medico non sia morto; e Yannis, assetato di vendetta per la morte della sorellina. Insieme sono l’unica speranza di salvezza per l’umanità. Non c’è tempo per la paura, i dubbi, le incertezze: anche se sono solo quattro ragazzi devono sfoderare il loro coraggio e tutte le loro risorse. Perché nessuno sa cosa li aspetta. Nessuno sa cosa dovranno affrontare. Nessuno sa perché è toccato proprio a loro. L’unica cosa sicura è che il futuro è nelle loro mani.
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RECENSIONE
U4. Koridwen è un romanzo distopico a tutti gli effetti. Ad onor della cronaca devo ammettere che non amo molto questo genere di storie, in quanto le ambientazioni futuristiche, caratterizzate da scenari post apocalittici, disgraziati e ovviamente surreali, non mi entusiasmano molto, di solito non riescono ad emozionarmi. Nonostante ciò, appena ho letto la trama di questo libro, subito si è accesa la miccia della curiosità e ho deciso di dare una chance a questa storia.
Il mio istinto aveva ragione, perché la trama, oltre che essere avvincente, è coinvolgente dall’inizio alla fine, complice uno stile fluido, pulito ma molto diretto, spesso cruento, capace di rappresentare senza sconti, la realtà disperata nella quale i personaggi si muovono.
È importante sottolineare il fatto che questo è il primo libro di quattro romanzi, ognuno dei quali è scritto da un autore diverso e racconta la storia di un personaggio diverso. I protagonisti sono quattro, Koridwen, Jules, Stephane e Yannis. Conosceremo la storia di ognuno, in ciascun libro e i testi possono essere letti anche separatamente.
Ma occupiamoci di questo, nel quale troviamo una protagonista che vive in Bretagna e che cerca di sopravvivere da sola ad una situazione agghiacciante: l’intera umanità è stata colpita da un virus, U4 appunto, che ha ucciso tutte le persone adulte, lasciando in vita soltanto gli adolescenti di età compresa tra i 15 e i 18 anni. Una bella trovata, non vi pare? Insomma, partendo da questo presupposto, gli indizi per un’ottima lettura ci sono tutti e via via, anche gli altri elementi che si aggiungono alla storia, confermano l’impressione iniziale.
MI AGGRAPPO ALLE PAROLE DI MIA NONNA CHE MI HA DETTO CHE AVEVO UNA MISSIONE DA COMPIERE, CHE LA VITA DELL'UMANITÁ DIPENDEVA DA ME E CHE DI CONSEGUENZA NON AVEVO IL DIRITTO DI MORIRE.
Koridwen scopre che non è sola. In realtà scopre di essere l’unica che può salvare il mondo e che deve partire assolutamente per Parigi, dove l’attende un appuntamento importantissimo grazie al quale capirà in cosa consiste la sua missione.
La giovane, dotata di un coraggio e di una fermezza invidiabili, non si tira certo indietro e affronta tutto dimostrando grandi capacità.
Presto si renderà conto che ci sono dei segreti che devono essere svelati, avrà tanta paura, com’è giusto che sia, perché la sua responsabilità è grande, ma soprattutto troverà sollievo e la forza per continuare in una lettera che le ha scritto sua nonna dove le viene svelato il significato del suo nome.
Ho apprezzato molto Koridwen come personaggio, mi sono immedesimata, come è giusto che sia, nella sua situazione e mi sono chiesta più volte se avrei il suo coraggio. Molto probabilmente no. Ed è proprio per questo che la lettura si è rivelata ancora più entusiasmante, perché è riuscita a coinvolgermi, a farmi tremare, sperare e superare tutta una serie di ostacoli che da me non riuscirei mai a fare. Ovviamente l’elemento principale, a livello negativo e di privazione contro il quale la protagonista si muove e tenta di lottare, è l’assenza di cibo ma lei si dimostrerà dotata di grande ingegno e soprattutto capace di affrontare scelte davvero difficile.
Insomma, un bell’esempio!
CONOSCO PERSONE CHE HANNO LA CAPACITA' DI PROIETTARSI NEL PASSATO PER ASSISTERE AD AVVENIMENTI MOLTO ANTICHI. MA NON POSSONO INTERFERIRE CON QUELLO CHE VEDONO, PERCHÈ SONO PRESENTI SOLTANTO IN SPIRITO E NON CON IL CORPO.
È un personaggio positivo, la sua storia è interessante, seppur, come evidenzia la stessa pubblicazione iniziale, non rivela molto sull’intero ingranaggio proprio perché siamo ancora al principio dell’evoluzione romanzata.
La particolarità di queste pubblicazioni nate in Francia è il fatto che ogni romanzo ha un autore diverso, sono molto curiosa di scoprire come ognuno di loro renderà reali questi personaggi, tanto da conquistare il lettore.
Come dicevo all’inizio, il genere distopico non è facile, secondo me è uno dei generi più difficili, parla del futuro, un futuro certamente catastrofico ed è fin troppo facile cadere in banalità, in assurdità rischiando di rendere tutto un immenso boato che alla fine non distrugge nulla.
U4. Koridwen pone premesse abbastanza interessanti ed eloquenti, non resta che aspettare l’evoluzione di tutti quei segreti che sono stati annunciati, sperando che siano in grado di soddisfare le aspettative.
Ciao :) mi intriga molto questa nuova serie distopica. Ho abbandonato un po' il genere negli ultimi tempi perché non veniva pubblicato niente di particolarmente interessante, ma questo mi ispira parecchio!
RispondiEliminaCiao, ti consiglio di leggerlo perchè è davvero intrigante!
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