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giovedì 21 marzo 2024

Recensione: MISCONDUCT di Penelope Douglas

Buongiorno! Grazie alla collaborazione con la casa editrice Newton Compton, oggi vi parlo di Misconduct di Penelope Douglas.

misconduct

di Penelope Douglas
Editore: Newton Compton
Pagine: 405
GENERE: New Adult/Sport Romance/Age Gap
Prezzo: 4,99€ - 12,90
Formato: eBook - Cartaceo
Data d'uscita: 2024
LINK D'ACQUISTO: ❤︎
VOTO: 🌟🌟🌟 

Trama:
L’ex campionessa di tennis Easton Bradbury sta facendo del suo meglio per essere una brava insegnante: cerca di risvegliare l’interesse dei suoi studenti annoiati mentre prova a lasciarsi alle spalle il passato. Quello che l’ha spinta a voltare pagina non ha più importanza, ha deciso che deve andare avanti. Ma durante un incontro genitori-insegnanti accade qualcosa di imprevisto, destinato a riportare scompiglio nella sua vita. Tyler Marek è un uomo affascinante, con bellissimi occhi grigio-azzurri, e per Easton non è difficile capire come mai suo figlio sia un ragazzino ribelle. Tyler, infatti, sa gestire gli affari, ma non se la cava altrettanto bene con gli adolescenti. L’attrazione tra Easton e Tyler è immediata, palpabile… e pericolosa. Ma è impossibile resistere. Vulnerabili e insieme passionali, non potranno fare a meno di cedere al desiderio che li divora. Anche se per Easton questa relazione rischia di riportare a galla i segreti più nascosti…

RECENSIONE

Quando una delle tue autrici preferite ti lascia perplessa con un suo libro, come reagisci? 
Io ci rimango parecchio male soprattutto dopo aver letto quasi tutto di Penelope Douglas e aver letto Misconduct, un libro non recente, che sembra essere stato scritto non da lei, ma da un’altra. Insomma, non è facile parlare di qualcosa che ti è sempre piaciuto e poi all’improvviso non lo riconosci più. 

Sto parlando dello stile, della costruzione narrativa e soprattutto della creazione di personaggi che non hanno lo stesso fascino e livello di intrigo degli altri. Easton è una ex campionessa di tennis che, dopo un evento molto tragico, decide di abbandonare la carriera e di dedicarsi all’insegnamento. È una donna molto schematica, che vive da sola ma ha il terrore di essere aggredita, a causa di un passato non proprio limpido e di cui scopriamo piano piano. 

Non ci viene detto quasi nulla all’inizio, dobbiamo sudarci tutto con uno stile narrativo piuttosto lento, incentrato su pensieri e pensieri che ammorbano la lettura; che ci fanno entrare nella testa della protagonista in modo inutile, con lungaggini senza scopo e che ci portano a sbuffare e a pregare affinchè la tortura finisca. Easton, è chiaro fin dalle prime pagine, non ha nulla della seduzione inconscia e naturale delle protagoniste di altri romanzi dell’autrice. Un bel colpo alle mie enormi aspettative che iniziano già a traballare su due piedi. 

Ma andiamo avanti. 
Concentriamoci sul protagonista maschile, che la Douglas ce ne regala di magnifici e non sbaglia mai. Tyler è un senatore. Un uomo ipercontrollato, sempre in giacca e cravatta, studiato, meticoloso, dall’aria burbera e arrogante e con un atteggiamento da prenderlo a schiaffi. Ha un figlio che frequenta la classe di Easton. Insomma, Easton e Tyler si incontrano prima senza sapere chi sono, e dopo, durante un incontro con i docenti, scopriranno di essere legati dalla scuola e che la loro ipotetica relazione è fuori discussione. 

Ciò non ferma nessuno dei due. Cominciano a frequentarsi assiduamente fregandosene di ciò che dice la gente e dell’irrequietezza del figlio che non vede di buon occhio la nuova fiamma del padre. Complice la presenza di un fratello, di Easton, che è assolutamente fuori di testa, e lo dico in senso negativo, assistiamo allo svolgersi di una storia che non ci propone nulla di nuovo, molto banale e approssimativa. 

Tranne qualche rara scena che ha suscitato davvero il mio interesse, il resto l’ho letto sapendo già cosa aspettarmi e questa è stata la più grande delusione, perchè la Douglas mi ha abituato alla sorpresa, all’originalità, alla sfrontatezza. Il suo stile brutale, crudo, sempre sul pezzo, intriso di emozioni e traboccante di sentimenti, qui non è pervenuto. Al contrario, ho trovato un modo di raccontare comune, che non mi ha trasmesso nessuna emozione. 

I personaggi poi, non saprei come giudicarli. Easton non mi ha colpito, né l’ho capita. Alcune volte mi è sembrata una ragazzina viziata, altre una donna al collasso. Di solito l’autrice riesce sempre a farmi entrare nella testa dei personaggi perchè con molta semplicità spiega la loro psicologia e ciò che nascondono dietro azioni e scelte. Easton è rimasta un mistero per me; un mistero che non ho avuto nessuna voglia di scoprire. Tyler non ha carattere. Ecco, l’ho detto. Lo so che sembra strano perchè poco fa ho detto che è un maniaco del controllo, eppure con Easton diventa un succube. 

Questa donna a metà tra una nonnina avvizzita e una bambina piagnucolante lo manipola con i suoi sbalzi di umore, le sue insicurezze travestite da vocina sexy e due occhi languidi che invece di nascondere una forza reale, celano dissidi irrisolti che vorrebbe seppellire trasformando quell’uomo in qualcosa che non è. 
Tra i due, quella totalmente fuori di testa è lei. Lui è una povera vittima di una donna che non sa chi né quello che vuole. L’autrice mi ha deluso anche a questo proposito perchè, diamine, non puoi creare un personaggio così sconclusionato senza motivarlo. Per non parlare del bambino, di un’antipatia che raramente ho letto in un libro. 

In sintesi? 
Lei non si capisce cosa vuole e cosa può e non può. 
Lui è un sottone. 
Dov’è finita la mia amata Douglas? 

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