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giovedì 28 marzo 2024

Recensione: CENERENTOLA È MORTA di Kalynn Bayron

Buongiorno! Grazie alla collaborazione con la casa editrice Fandango, oggi vi parlo di Cenerentola è morta di Kalynn Bayron, 

cenerentola È morta 

di Kalynn Bayron
Editore: Fandango
Pagine: 368
GENERE: Fantasy Young Adult
Prezzo: 9,99€ - 19,50
Formato: eBook - Cartaceo
Data d'uscita: 2024
LINK D'ACQUISTO: ❤︎
VOTO: 🌟🌟🌟🌟 

Trama:
Sono passati duecento anni da quando Cenerentola ha trovato il suo Principe Azzurro, ma la favola è finita. Le ragazze del regno ora devono partecipare al ballo annuale per essere scelte dagli uomini in virtù della loro bellezza ed eleganza. Tutte si affannano per trovare un pretendente con il quale comporre il match perfetto, le ragazze la cui mano non viene reclamata scompaiono nel nulla. Sophia, sedici anni, preferirebbe di gran lunga sposare Erin, la sua migliore amica, piuttosto che sfilare davanti ai corteggiatori. Durante il ballo decide quindi di fuggire, rischiando la propria stessa vita, e dopo una lunga corsa nel bosco si rifugia nel mausoleo di Cenerentola. Lì un incontro inaspettato la porterà a scoprire qualcosa che nella tradizione è rimasto segreto, la vera storia di Cenerentola che per secoli è rimasta nascosta. Puntuale, evocativo, avvincente, Cenerentola è morta è un’eccellente riscrittura di un classico in cui lettrici e lettori saranno portati a mettere in discussione le storie con le quali sono cresciuti e fare il tifo per le ragazze impegnate a sovvertire il mondo. Kalynn Bayron fa molto di più che riscrivere una fiaba, la scompone e ricostruisce una storia originale e avvincente in cui saranno le ragazze finalmente a decidere chi vivrà felice e contenta. Se hai sempre sognato il Principe Azzurro e non lo hai trovato, o se invece la favola di Cenerentola ti ha sempre annoiato, questo libro è pronto per stupirti.

RECENSIONE

Cenerentola è morta di Kalynn Bayron è un retelling della fiaba di Cenerentola che però se ne va per una strada tutta sua, e scombussola totalmente tutto quello che sappiamo di questa pseudo fiaba nata dalla mente dei fratelli Grimm. 

Dimenticatevi di Disney, e dimenticatevi pure della versione originale, questo romanzo vi condurrà in un mondo che non potete immaginare in cui la storia di Cenerentola risale a 200 anni prima e tutte le giovani ragazze che hanno compiuto sedici anni devono partecipare a un ballo in cui saranno scelte da un uomo. L’uomo può appartenere al regno oppure essere uno di passaggio, non conta, ciò che è importante per salvaguardare la vita della povera ragazza e della sua famiglia è che qualcuno di sesso maschile decida di prenderla in sposa. 

Questo è ciò che accade nel regno di Mersailles, dove c’è un re che è l’erede del Principe Azzurro e che in base alla storia d’amore tra lui e Cenerentola, decide che questo ballo debba avere regole ben precise, soprattutto quella che vede la scomparsa delle ragazze laddove non vengano scelte. Non è chiaro che fine facciano quelle che non riescono a trovare marito, forse vengono uccise o ridotte in schiavitù. 

Sophia decide di partecipare ma vuole ribellarsi. La nonna le ha sempre insegnato a pensare con la propria testa e anche se vuole proteggere se stessa e i suoi genitori, non intende assolutamente sposare uno sconosciuto, ma vorrebbe scappare via con la sua migliore amica Erin. Peccato che quest’ultima sia più codarda e decide di non aiutarla. Per una serie di strani eventi, Sophia si ritroverà rinchiusa nel mausoleo di Cenerentola dove incontra nientemeno che Constance, diretta discendente delle sorellastre, e sarà proprio questa figura sorprendente e particolare a farle da mentore e ad aprirle gli occhi sulla vera identità e storia di Cenerentola. 

Lo stile narrativo è accattivante, scorrevole. Parliamo di uno Young Adult Fantasy con sfumature Dark che lasciano piacevoli sensazioni e fanno fare interessanti riflessioni. In una realtà che è lo specchio diretto della nostra, l’autrice ci presenta un re che opprime il proprio popolo e soprattutto le donne, che non hanno libertà di pensiero e di scelta e che sono costrette a sottostare al volere dell’uomo principale della loro famiglia di appartenenza: padre, fratello, marito, che importa? Ciò che conta è che la donna non debba essere indipendente, bensì una semplice scelta da parte dell’uomo di turno che può fare di lei ciò vuole. 

Sophia è una ribelle, una ragazza omosessuale che intende affermare se stessa contro ogni becera regola. Ma non solo. Vuole combattere le ingiustizie, capovolgere il governo e dare vita a un regno completamente nuovo in cui ciò che vale è prima di tutto il rispetto che deve essere uguale per tutti. L’intento femminista è chiaro, ma c’è molto altro. C’è la volontà di creare una storia che non combatte soltanto un clima patriarcale ed esalta una ribellione queer e femminista, ma anche un terremoto che riguarda ogni parte della società e ogni elemento che la compone. 

È un libro che al suo interno dice molto di più di quanto possa sembrare. Innanzitutto si ispira alla favola di Cenerentola ma la distrugge allo stesso tempo, rivelandoci come dietro ogni personaggio che abbiamo imparato a conoscere, si nasconda un’altra verità. Scompone la favola e mette in luce tutti gli elementi che non vanno e li sostituisce con una visione moderna e sovversiva.

Sophia è costruita in modo eccelso. Ha da dire solo ciò che serve, non si perde mai in preamboli inutili, ed è una donna d’azione, una che lotta anche se non sa quale sia il finale che il destino ha deciso per lei. È l’assoluta protagonista insieme a Constance di questa storia che dovrebbero leggere un po’ tutti perchè è sempre bello scoprire altri lati della medaglia e cogliere come un autore, con la propria fantasia ed esperienza, possa regalare un intreccio così sorprendente e irriverente. 

Ci pensate se la storia di Cenerentola fosse questa? Voi la raccontereste ai vostri figli? Raccontereste di una donna che ha combattuto per le altre donne contro una fiaba distorta che sotto un velo di menzogna proponeva una ragazzina in cerca del principe azzurro, propinandolo come il fine ultimo dell’esistenza di ciascuna donna, e invece in realtà, non fa altro che alimentare la dipendenza delle donne nei confronti degli uomini? 

Questo libro, ancora una volta, ci dimostra, in modo metaforico e calzante, che la donna non ha bisogno di aspettare il principe azzurro. 
Non deve aspettare proprio niente. 
Le fiabe sono belle per addormentarsi. 
Ma al risveglio, amiche mie, teniamo ben saldi i piedi a terra. 
Nessuno verrà a salvarci. 
Dobbiamo farlo da sole. 
È da tempo che Cenerentola è morta. 
E se pensiamo a ciò che sta accadendo oggi, è morta un po’ troppe volte.

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