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mercoledì 16 settembre 2015

Prometto di sbagliare di Pedro Chagas Freitas Recensione

Buongiorno lettori! Ringrazio la Garzanti per la copia inviatami e vi propongo la recensione di uno dei romanzi più discussi del momento, un vero successo editoriale in tutto il mondo. Mi riferisco al libro di Pedro Chagas Freitas, con un titolo molto particolare: Prometto di sbagliare.
Per me che adoro le contraddizioni della vita, il lato diverso delle storie, quello anche un po’ storto, distorto, inquietante ed inquinato, insomma le visioni personali e non comunemente e commercialmente accettate, ero curiosa di leggere questo romanzo che mi è apparso, sin da subito, profondamente diversificato.

Volete sapere se avevo ragione? Leggete!




Autore: Pedro Chagas Freitas
Titolo: Prometto di sbagliare
Editore: Garzanti
Pagine: 380
Genere: Narrativa
Prezzo: € 16,90
Uscita: Agosto 2015



Il locale è affollato e rumoroso. L'uomo è seduto vicino alla finestra e guarda il cielo grigio, annoiato come ogni lunedì mattina. 
Improvvisamente si volta e lei è lì, di fronte a lui. Gli occhi carichi di stupore e l'imbarazzo tradito dal tremito della dita che afferrano la borsa. Sono passati anni dall'ultima volta che l'ha vista, il giorno in cui l'ha lasciata. Senza una spiegazione, senza un perché, se n'è andato spezzandole il cuore. Da allora, lei si è rifatta una vita, e anche lui. Eppure solo ora si rende conto di non avere smesso di amarla neanche per un secondo. Per questo, quando lei cerca di fuggire da lui, troppo sconvolta dalle emozioni che la percuotono, l'uomo decide di fermarla. E nel loro abbraccio, in mezzo ai passanti, prometterle di tentare, agire, cadere, sbagliare di nuovo. Amarla. Davvero e per sempre. Questa sembrerebbe la fine, ma non è che l'inizio della loro storia. Perché ogni loro gesto, ogni lettera che si scrivono, ogni persona che incontrano, ha un universo da raccontare. E l'amore è il filo rosso che lega tutto. Quante volte ci siamo chiesti com'era l'amore da cui siamo nati? Come si è sentito nostro padre la prima volta che ci ha tenuto in braccio? L'emozione più grande è quella di ritrovare quello che si è perso e amarlo di nuovo, come se fosse la prima volta. Prometto di sbagliare è un fenomeno editoriale senza paragoni. Appena uscito ha conquistato la vetta di tutte le classifiche bestseller, rimanendo per mesi ai primi posti. È stato venduto in tutto il mondo dopo aste agguerrite. La rete è invasa di commenti e migliaia di fan l'hanno eletto libro dell'anno. Perché l'amore ci spezza, l'amore ci stordisce, l'amore ci fa sentire immortali e subito dopo inermi e senza forze. Ma il suo potere più grande è quello di farci sentire liberi. Questo è l'amore che con un sussurro parla direttamente alla nostra anima.

Pedro Chagas Freitas è uno scrittore, giornalista e insegnante di scrittura creativa portoghese. Scrive romanzi, racconti, cronache e tanti altri testi. Semplicemente scrive. Ha ricevuto diversi premi, tra cui il premio Bolsa Jovens Criadores del Centro Nacional de Cultura Português. Il suo nuovo libro Prometto di sbagliare ha riscosso un enorme successo di pubblico e di stampa.



Prometto di sbagliare è un romanzo che parla d’amore ma sembra quasi andare contro alla convenzionale concezione che si ha di questo sentimento. Anzi, forse non è proprio un andare contro, ma un mimetizzare dietro parole e frasi ufficialmente accettate e riconosciute, una visione di questo sentimento rivoluzionaria e senza dubbio sbagliata.
Sì, proprio sbagliata.


“Prometto di essere umano, incoerente, di dire la parola sbagliata, la frase sbagliata, persino il testo sbagliato, di agire senza pensare. Prometto di capire, prometto di volere, prometto di crederci. Prometto di insistere, prometto di lottare, di scoprire, di imparare, di insegnare. Tutto questo per dirti che prometto di sbagliare.”

Cos’è l’amore dunque? La promessa di sbagliare, di essere onesti con se stessi e con chi si ha di fronte, di essere umani e pertanto precari nella possibilità di conservare un equilibrio che è solo un’utopia. Perché nessuno è perfetto, non siamo eroi soprannaturali che possiamo permetterci di promettere una perfezione inesistente, la nostra stessa essenza di creature a volte senza senso e senza un ragionevole perché, ci porta a cadere, a sprofondare, a piangere, a ferire e strappare cumuli di illusioni che diventano macerie quando l’unica cosa giusta da fare sarebbe ammettere di errare.

Pedro Chagas Freitas ci racconta la storia di due amanti che si incontrano fortuitamente in un bar dopo tanti anni di lontananza, con il peso della memoria a tenerli inchiodati ad un sentimento che neanche il freddo della distanza e la tristezza dell’abbandono ha placato. L’uomo l’ha lasciata e ora che la rivede, si chiede perché l’abbia fatto, così su due piedi, senza un vero motivo. Senza dirle una parola, da un giorno all’altro è scomparso. E lei, ancora legata a quel Ti amo, ancora persa nei ricordi di un amore strimpellato, violentato, ormai perso e bistrattato. Un amore che non è stato rispettato. E’ la loro storia d’amore quella che leggiamo attraverso i loro momenti e quelli delle numerose persone che inaspettatamente prendono voce e si raccontano, mettendo a nudo i loro sentimenti e mostrando i loro errori.

L’amore è il protagonista nelle sue infinite sfaccettature, nell’odio, nella rabbia, nella sessualità, nella passione, nel desiderio, nella lotta e nel rispetto. Nell’assoluto senso di qualcosa di universale e pertanto comune e immortale.

Lo stile dell’autore è un insieme di tanti elementi che rendono la lettura un viaggio con tante fermate, nelle quali devi essere pronto a scendere e a salire, a cambiare registro, codice, interpretazione di fronte agli scenari ogni volta diversi che Freitas ti mette davanti.

Il romanzo è anche una lettera, una lista, una poesia che racchiude la voglia di adorare un sentimento e nello stesso tempo dissacrarlo mettendo in discussione proprio l’elemento chiave dell’amore: il giusto.

Per tutti coloro che pensano che l’amore sia giusto e perfetto, si sbagliano. L’amore è difetto, è stranezza, è appiglio illusorio di una coscienza che non sa dove farti sbattere la testa, è un girotondo che può diventare malattia, una perdita dell’essere che può diventare noncuranza. Una sfida continua contro tutto ciò che è intellettualmente veritiero ed insindacabile, l’amore rompe qualsiasi barriera per diventare alienazione, subordinazione, sconsideratezza.

L’autore intesse un tracciato innovativo e sperimentale nel quale unisce svariate forme di scrittura e di approccio scenico al legame amoroso, visitandolo in tutti i suoi aspetti e lati amabili fino a quelli più deprezzabili. Poetiche sono alcune affermazioni che si rivelano come vere e proprie citazioni, capaci di stamparsi nella mente al di là della storia stessa che è soltanto un pretesto, uno slancio, un motivetto assolutamente iniziale, usato per intrecciare con il lettore un legame di sospensione e di attrazione fino a quando il libro non è concluso.

Egli ci mostra come coloro che amano per davvero non debbano cercare spiegazioni ma sopravvivenza, non l’eternità ma i sensi, non la pelle ma la lama, mai la pace, soltanto terrore.
E soprattutto non bisogna mai cercare promesse perché così non esistono delusioni.
Stralci di dichiarazioni urlate, sussurrate, inclinate, distorte com’è distorto il colore dell’amore, inquieto, bastardo, carnale e musicale.

Un continuo ripetere quella parola Ti amo, incisa e coincisa, feroce e malandrina, sognante, impaurita, unica grande verità di una storia che non è storia, è sangue che scorre tra le vene di chi ama e passa, da una vena all’altra, come un veleno, una malattia che si trasmette con i sensi e si cura con la pazzia.
Amore che diventa fede, continua presenza di Dio che viene assemblato alla parola bellezza, a quella dello spirito, alla carne imperfetta dell’incastro degli innamorati, mai sazi della loro inavveduta passione ad intermittenza.

“Potrei diventare una Bibbia soltanto per la mia fede in te, ma non liberarmi dal male, amen.”

L’abbraccio è il centro focale di tutto. Percorre i sentieri delle storie che si rivelano talora timide, altre sfrontate, misurandosi con quella voglia insaziabile di unione e fortificazione del legame amoroso, legittimazione fisica, carnale, profonda, abissale, dei corpi e delle anime.

“Prometto di abbracciarti con l’interno delle ossa, percorrerti la carne con la fame assoluta, e andare in cerca dell’orgasmo tutti i giorni, trovare la felicità nella dolcezza assurda che sapremo destinarci.”


Neanche la morte può quietare l’animo di chi ama, quando lo fa con le viscere, con il sangue straziato dall’appartenenza che non trova realizzazione, anche quando c’è una ferita da proteggere.

“Puoi anche andartene con il corpo sotto terra, ma non credere che ti lascerò riposare in pace.”

Un inno alla vita, al provarci, al non smettere di crederci perché l’amore è anche questo: tentare. Tentare in qualsiasi cosa tu voglia fare perché soltanto le cose improbabili meritano tutti gli sforzi.

Prometto di sbagliare è rivoluzionario e ribelle, un affronto alla considerazione dell’amore come rifugio e culla nella quale rinchiudere i sentimenti proteggendoli con la calma e la pacatezza. Via la sicurezza, ci dice Freitas, ce lo urla in tutti in modi, in tutte le lingue, prendendo a prestito tutti i nostri sensi. Via la consideratezza, perché “La cosa più importante del mondo è la vertigine.”

L’amore è fragoroso, è feroce, dilaniante, spezzato e corroborante. L’amore è passione oltre ogni limite, è inchiostro nato dallo scambio di sangue tra due esseri che hanno deciso di scrivere la loro storia insieme. E’ sensazionale ma anche solitario, è l’unione degli opposti e la sopravvivenza delle contraddizioni, è quella sensazione magica e maledetta per la quale basta una parola di chi amiamo per far sì che ogni angolo della nostra vita su questa terra abbia un senso. L’amore è la curva, è il burrone, è il pozzo dove l’anima ci condanna ad annegare.

“E basta un tuo vieni qui perché tutti i posti abbiano un senso.”

Freitas conosce così bene l’amore perché ci parla di se stesso ma soprattutto degli altri. Il suo romanzo è l’attraversamento di un mondo che da grande e spropositato diventa piccolo e vicino a ciascuno di noi, che in esso riconosciamo parti di noi stessi e diventiamo specchi per gli altri. L’autore sembra dirci che ci ha osservato, ci ha compreso e ci ha raccontato nella sua voglia di narrare questo sentimento al di sopra di qualsiasi convenzione, senza nessun freno, nessun limite, senza vergogna e senza perdono.

Sfrontato, ironico, poetico, mistico, profondo, Prometto di sbagliare, ti lascia i segni addosso. Perchè lo capisci che è diverso. Ti basta leggere poche pagine per renderti conto che molte frasi non puoi non sentirtele cucite sulla pelle, e ti sembra quasi di vedere quelle braccia che invocano un abbraccio e ti prendono mentre ti coinvolgono e ti frenano davanti alle parole: ti amo.

Perché poi in fondo questa storia, che la vogliate pensare come una lettera, un monologo, una poesia non è altro che una lunga ed intensa dichiarazione d’amore ma badate bene, non tanto una dichiarazione dell’uomo che ha abbandonato a suo tempo la donna che amava, ma è l’atto di fede dell’autore verso la scrittura, verso l’amore che la muove e verso quel sentimento grazie al quale egli adora la vita, l’essere innamorati, carnali, eccitati e soprattutto vivi e felici di essere sbagliati.

“Che mi perdoni il mondo intero ma le uniche cose che voglio sono la certezza del tuo corpo e la verità della tua anima.”





15 commenti:

  1. Proprio stamattina ho visto questo romanzo, di cui non avevo mai sentito parlare, fra i suggerimenti di Amazon. Toglimi una curiosità: è vero che nessun personaggio ha un nome? Com'è la trama? Esiste, o è solo discorso filosofico sull'amore? :) Grazie mille.

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    1. Ciao Chiara! Allora, è vero che nessun personaggio ha un nome, tranne qualcuno ma rispetto alla quantità consistente di "gente" che gira per il romanzo, è abbastanza pochino. Poi la trama esiste ma dobbiamo considerarla come accennata. Nella recensione la definisco uno slancio, quasi un pretesto che usa l'autore per iniziare il romanzo e dare in qualche modo una direttiva di lettura ma poi ogni confine, limite, si perde... e diventa un lungo discorso sull'amore o come ho scritto io, una dichiarazione d'amore per l'amore stesso. Insomma è bene chiarire questo: non è un romanzo convenzionale, c'è solo un inizio accennato ma non una fine. Si dice anche che sia il libro più sottolineato, proprio perchè riconosci all'interno tante citazioni, cioè tante frasi che senti tue, come se l'autore avesse fuso nel romanzo tanti pezzi e tante visioni dell'amore. E' come se lo avesse sviscerato in modo poetico, nel modo che è suo. Per chi vuole leggere un romanzo tradizionale, questo non va bene, per chi vuole sentire emozionalmente cosa è capace di fare l'amore, nella tragedia come nella felicità, allora deve leggerlo. Spero di averti aiutato! :)

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  2. Ho sempre considerato un bluff colossale questo libro ma, per un motivo o per un altro, l'ho richiesto. La tua è la prima recensione positiva che leggo ma penso comunque di non leggerlo a breve. Magari lo tengo in serbo per un San Valentino alternativo.

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    1. Se lo hai comunque richiesto vuol dire che un po' continua ad incuriosirti. Dovrai leggerlo per capire perchè! ^_^

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  3. Non so se avrò modo di leggere questo libro...sinceramente non mi ispira tanto grazie...ciao:)

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    1. Se non t'ispira non credo lo leggerai! E' giusto così!
      A presto! ^^

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  4. Non è il genere di libri che amo ma trovo la tua recensione molto ben fatta e dettagliatissima come sempre !

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  5. Antonietta come sempre le tue recensioni sono splendide. Anch'io mi ero interessata a questo libro, attratta come spesso mi succede dalla copertina che trovo bellissima. Purtroppo però chi ha letto questo libro non me ne ha parlato in modo lusinghiero, definendolo un po' pesante e lento. Dopo aver letto questa tua recensione positiva mi ritorna la voglia di leggerlo.

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    1. Cara Elena, è vero, pare che in Italia non sia stato accolto positivamente. Che dire... a me è piaciuto, ho cercato di "sentire" ciò che voleva trasmettere più che soffermarmi sulla struttura e lo stile formale, che possono, in effetti, mettere un po' do confusione e anche farlo risultare pesante come dici tu. Non c'è una vera trama e non è un romanzo tradizionale, e questo, a quanto pare, conta e ha contato portando molti a dire che non lo hanno capito.
      Grazie di essere passata! <3

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  6. Ciao! Ho letto l'anteprima gratuita, ma non mi ha spinto a continuarlo. L'ho trovato troppo confusionario e contorto.

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    1. Ciao Muriomu, se non ti è piaciuta l'anteprima hai fatto benissimo a non leggerlo! Passo subito a sbirciare il tuo giveaway! ^__^

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  7. Mi piacerebbe moltissimo leggerlo,ho letto moltissime recensioni positive che mi spingono a comprarlo,ma non so,non ne ho ancora avuto l'occasione.
    Chissà,forse più in là potrei regalarmelo per Natale,vedremo.
    Comunque bellissima recensione e bel blog :D

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