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mercoledì 29 dicembre 2021

Recensione: PRIEST. UN PRETE di Sierra Simone

Buongiorno! Sono uscita dalla mia comfort zone e mi sono gettata in territori sconosciuti come quello del genere erotico. Priest. Un prete di Sierra Simone, edito Hope Edizioni,  è un romanzo molto famoso per chi ama questo genere di letture, e io leggendo la trama, mi aspettavo qualcosina in più. Leggete per sapere cosa!

priest. Un prete

di Sierra Simone
Editore: Hope Edizioni
Pagine: 354
GENERE: Romanzo erotico
Prezzo: 3,99€ - 13,90
Formato: eBook - Cartaceo
Data d'uscita: 2020
LINK D'ACQUISTO: ❤︎
VOTO: 🌟🌟🌟 

Trama:
Ci sono molte regole che un prete non può infrangere. Un prete non si può sposare. Un prete non può abbandonare il proprio gregge. Un prete non può abbandonare il suo Dio. Sono sempre stato bravo a seguire le regole. Fino a quando non è arrivata lei. Da allora, ho appreso nuove regole. Mi chiamo Tyler Anselm Bell. Ho ventinove anni. Alcuni mesi fa, ho infranto il voto di castità sull’altare della mia chiesa e, Dio mi perdoni, lo rifarei. Sono un prete e questa è la mia confessione.

RECENSIONE

Priest non rientra nelle mie solite letture. Ma ogni tanto anche io stacco un po’ la spina e mi addentro in territori sconosciuti. È un erotico, e in quanto tale, va considerato per quello che è, senza aspettarsi cose diverse da quelle che può regalare. 

Un prete, Padre Bell, si innamora di una donna conosciuta per caso, dopo che l’uomo è sfuggito al suo passato e gli è stata affidata una piccola chiesa in un paese sperduto. Inutile dirvi quanto sia bello, aitante e soprattutto giovane. 

Il problema è che ha scelto di diventare prete e quindi dovrebbe, come minimo, avere un certo rigore morale e fisico, per non dire psicologico, e invece, ciò che mi ha fatto storcere subito il naso, e ha fatto perdere di credibilità alla storia fin dall’inizio, è stato che il prete appena vede la donna, prova un’attrazione fisica così carnale e viscerale, che davvero in meno di un secondo, comincia a cedere. 
La sua credibilità di uomo di Dio cade vertiginosamente come un castello di sabbia alla prima ondata di profumo della nostra protagonista. 

 
Non ero diventato un cadavere. Ero ancora un uomo.

Per non parlare di lei, Poppy. Una donna giovane, bellissima, formosa, insomma una vera provocatrice. E anche a proposito di questo ho una cosa da dire. Il contesto, ovviamente, è quello ecclesiastico. I loro incontri avvengono quasi tutti in chiesa, e al di là dei rapporti sessuali che si verificano uno dietro l’altro, o quasi, è proprio lei che mi è apparsa falsa e inconsistente. 

L’autrice aveva una bella trama tra le mani. C’erano le premesse per creare una storia ricca di tormento, di dolore, di difficoltà. Insomma, potevamo assistere a una bella lotta interiore tra il desiderio carnale e l’amore per una donna, e il rispetto che un prete dovrebbe provare verso il suo Dio. Purtroppo l’autrice sceglie la strada più facile, proponendoci una protagonista femminile che da subito veste i panni della provocatrice che non si stanca mai. Incredibile! 

Ogni due o tre, un gesto o un comportamento da parte sua per provocare il povero prete. D’accordo che stiamo parlando di un erotico, ma mi ero illusa che ci fosse un minimo di trama da sviluppare, anche perché stiamo parlando di un libro vero e proprio, non di quattro pagine scritte a caso. E anche abbastanza lungo! Insomma, a mio parere, la storia poteva essere gestita diversamente. 

Mi sarei aspettata più agonia e soprattutto l’intento di far soffrire molto di più il lettore, invece di intontirlo con una carrellata di scene di sesso che vedono sempre la stessa azione verificarsi: lei che provoca e lui che ci cade senza rifletterci nemmeno un attimo. 

 
Stupenda perché mi aveva colmato di meraviglia.

È stata proprio questa facilità a darmi fastidio. Inoltre manca una buona introspezione psicologica. Il tema affrontato non è dei più semplici, su questo siamo tutti d’accordo. Quindi, Padre Bell aveva bisogno di un lavoro molto più approfondito per far sì che risultasse credibile e che la sua lotta interiore tra l’amore e il dovere fosse davvero convincente. 
Così, invece, il lettore non viene coinvolto più di tanto, perché è tutto troppo scontato e soprattutto immediato. Non c’è la sofferenza del desiderio, perché viene subito consumato. 

Ma poi vogliamo parlare del finale alquanto assurdo? Il percorso per tornare a essere un uomo normale viene ridotto a una lettera quando invece la strada è tortuosa e difficile. Non sono una che si scandalizza facilmente, ma ci sono certe scene che più che scandalizzarmi, mi hanno fatto ridere. 
Giudizio finale: è una favoletta un po' spinta. Tutto qui.

È chiaro, non mi aspettavo un capolavoro. È pur sempre un erotico, ma voglio dire, il genere spesso non significa niente. A volte una storia può prenderti comunque per com’è scritta. 
In ogni caso, è un romanzo che soddisfa ampiamente il suo scopo. Consigliabile solo alle amanti del genere, proprio a quelle che non ne possono fare a meno, perché se cerchi qualcosa di più approfondito, rischi di abbandonarlo subito.

Però una cosa devo dirla: la lettura di questo romanzo mi ha fatto capire cosa proprio non mi piace in un libro. L'erotico fine a se stesso. Ecco, lo preferisco in contesti decisamente più intriganti, inquietanti, macabri e anche pericolosi. 
Ora almeno so che cosa non vorrò più leggere.

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