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martedì 26 luglio 2016

Vodka e Inferno. La morte fidanzata di Penelope Delle Colonne Recensione

Buon martedì cari lettori! Grazie a Milena Edizioni ho letto Vodka e Inferno. La morte fidanzata di Penelope Delle Colonne. Un romanzo gotico molto particolare e scritto davvero bene, con uno stile poetico ed evocativo, molto personale. Impossibile non rimanere affascinati dal mondo che l'autrice ha creato!



Titolo: Vodka e Inferno. La morte fidanzata
Autore: Penelope Delle Colonne
Editore: Milena
Genere: Gotico
Pagine: 514
Prezzo: 19,90
Uscita: Marzo 2016
Vodka&Inferno parla di Frattaglia e Viktor. Entrambi scarti e scartati. Uniti da quell’amor che nulla crea e tutto distrugge. Di come morte e amore si confondono in un leggiadro vortice nella fredda Russia di fine Ottocento. Delle peripezie dei membri della felide famiglia Mickalov che subiscono una macabra trasformazione in upyr (vampiri) scoprendo pian piano le grottesche alchimie del mondo della notte. Di un Dottore della Peste governato e governatore. Viktor dà vita al suo impero di vodka, vendetta e sangue. Frattaglia costruisce burattini a sua immagine e somiglianza imitando l’Altissimo. E infine le loro mani si perderanno tra i baci degli altri, le madonne nere, i bimbi sperduti, i cosacchi di ghiaccio, il dottore d’amor malato, i figli di Caino e gli ululati lontani. Si ritroveranno mai? La morte fidanzata è il primo capitolo della sagaVodka&Inferno.















Vodka e Inferno. La morte fidanzata è un romanzo gotico, che abbraccia riflessi fantasy e horror e che racconta di vampiri e di ladri di cadaveri senza alcun tipo di dolcezza, morbidezza o qualsivoglia ingiunzione romantica, ambientando nel mondo ottocentesco, a cavallo tra Venezia e la Russia, una strana coppia di creature completamente agli antipodi che si macchiano di talune follie e altrettante palpitazioni, immergendo il lettore in un romanzo assolutamente diverso per contenuto e per stile da tutto il resto.

Impeccabili le atmosfere dark, certamente dure e coincise senza perdere tempo in inutili rappresentanze di amori sdolcinati e smielati. Ci sono soltanto Viktor e Frattaglia e tutto ciò che la pallida autrice ha creato per loro, per i suoi figli di carta.
A tutti capita di buttarsi via sperando di essere raccolti da qualcuno.
Viktor è il primogenito di un’importante famiglia russa ormai in decadenza mentre Frattaglia è il ladro di cadaveri che salva il corpo del giovane russo da una fine piuttosto indegna. Insomma il loro incontro è alquanto lugubre e terribile: uno vivo e l’altro… beh, decisamente morto. Infatti il suo cadavere viene ripescato nel Canal Grande e la sua fine dovrebbe essere quella di essere venduto ma Frattaglia rimane talmente affascinato da quel corpo così perfetto che cerca in tutti i modi di salvarlo e di allontanarlo da morte certa.
Per una serie di coincidenze Frattaglia si troverà a partire per la Russia e riportare il cadavere di Viktor nel suo paese dove conoscerà tutta la sua stramba ed inquietante famiglia.
Ma cosa… cosa… cosa ne volete capire voi? Voi che per amare contrattate domande e risposte? Da dove vieni, cosa fai, chi sei, cosa ti piace, cosa non ti piace? Parole, questo lo chiamate amore? Amore e morte hanno solo due lettere di differenza, soltanto due, per questo Frattaglia lo amò subito. A prima vista. Senza chiedere, non poteva rispondere. Senza domandare, non poteva udire. Si amavano: uno da vivo e l’altro da morto. La loro unione era perfetta.
Viktor tornerà in vita come vampiro ed intende riportare all’antico clamore e successo la sua famiglia inventandosi una bevanda fatta appunto di Vodka e di altro, in grado di far impazzire gli uomini e di conquistarli.
La sua indole maltrattata dal dolore e dall’indifferenza, lo rende un personaggio ambiguo, crudo, brutale, cattivo, con un cuore freddo come il ghiaccio. La sua decisione è quella di tramutare tutti i suoi familiari in vampiri…
La morte lo respinse a malincuore. Figlio unico del dolore.
Frattaglia è un essere qualunque, un povero menestrello che però s’innamora perdutamente di lui e di tutta quella fantasia macabra e perversa che avvolge la figura del giovane nobile.
Certamente di tutta la storia che non è interamente originale, ciò che spicca maggiormente è lo stile di scrittura estremamente particolare. Una prosa fluida che spesso è intaccata ed impreziosita da spunti di eroica poesia. Riflessioni che diventano versi, frasi da appuntare, sguardi da osservare e a cui incatenarsi per sentire ancora più a fondo la magia nera e torbida creata dalla creatrice di queste fantasmagoriche figure.

Ambientazioni incantevoli che fanno da sfondo a tante azioni, colpi di scena, altrettanti misteri da risolvere e sorprese che lentamente vanno scoperte.
Vofka e Inferno. La morte fidanzata è il primo volume di un progetto molto ampio che però già mette basi solide ad un consistente sequel attraverso un apprezzamento verso una struttura narrativa formalmente corretta, che si poggia su personaggi delineati alla perfezione, molto affascinanti nella loro oscurità e durezza. Una lettura che non è rivolta a tutti, ma a coloro che elogiano questo tipo di atmosfere, un po’ romantiche ma senza l’amore languido e dolciastro, bensì quello più doloroso, sofferente ed inappagato.

Una storia che ha come sfondo una famiglia molto importante e su di essa si basa in tutto il suo splendore e terrore.
Toska è una parola solo e soltanto russa. Non esiste altrove. Significa Nostalgia di qualcosa senza sapere bene cosa: inquietudine, agonia dell’anima, noioso mal di vita.

I personaggi sono enigmatici e capaci di catturare l’attenzione nell’intento assoluto di lasciarsi scoprire poco a poco, perché l’autrice dimostra di conoscere bene le proprietà del veleno più letale: la lentezza e la capacità di iniettarsi con subdola follia all’interno del sangue, fino a corrodere la ragione e ogni sua logica. Così agisce questa storia, come un veleno, aprendoti le porte di un paradiso nero e buio, in cui tutto viene stravolto, com’è giusto che sia, ma allo stesso tempo ti sembrerà anche di assistere a qualcosa di visionario, evocativo, una lirica insanguinata che fa della morte la sua maschera più bella. Amore e morte non sono mai andati così d’accordo quanto le parole di Penelope Delle Colonne raccontano.

12 commenti:

  1. Mamma mia, voglio leggere questo libro da troppo tempo e la tua recensione è un pungolo ulteriore! Seguo Penelope Delle Colonne su facebook e non ho comprato immediatamente il libro prima perchè aspettavo l'eBook (che, l'ho capito, non ci sarà mai), poi perchè non ero molto sicura che i sequel sarebbero stati effettivamente scritti. Ora, però, lo voglio tantissimo, grazie anche alla tua splendida recensione!
    Un abbraccio:)

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    1. Ciao Virginia, sono felice che la mia recensione ti abbia riportato su questo libro che è davvero molto particolare e per chi ama questo tipo di atmosfere è imperdibile! <3

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  2. La nostra enciclopedia ti ringrazia per questa recensione ~

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  3. Ho amato follemente questo libro, sono una grande adoratrice di Poe e Lovecraft e ho potuto costatare che "La morte fidanzata" è in grado di tenere perfettamente testa ai grandi classici dell'orrore!
    Dopo le ultime dichiarazioni fatte dall'autrice, Penelope delle Colonne, penso proprio che il secondo romanzo uscirà! Tutto ciò mi rende ancora più entusiasta perché non vedo l'ora di sapere come continua la vicenda di Viktor e della famiglia Mickalov!

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  4. Scoperto da poco bazzicando in rete e sembra davvero interessante!

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  5. Sicuramente uno dei libri migliori che abbia letto da molto tempo a questa parte. Amo lo stile di scrittura di Penelope e il modo in cui lei è riuscita a creare le atmosfere cupe e macabre che lo caratterizzano. Molte volte ho avuto la sensazione di sentire la voce dei vari personaggi come se loro fossero accanto a me, usciti dal libro o io entrata tra le sue pagine.
    Che dire? Aspetto con ansia che esca il secondo volume.

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    1. E' vero, speriamo di poter leggere presto il seguito. Una lettura davvero diversa dal solito ed ammaliante!

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  6. Adoro questa recensione gemellina! A dir poco stupenda e grazie per avermi fatto conkscere un libro così bello! Appena ho letto che e' ambientato fra venezia e la russia di meta' ottocento gia' mi avevi in pugno. Letteralmete! Ma scherziamo?! E perche' io non lo conoscevo?! No davvero ha tutte le caratteristiche che amo! In una parola? Incanto! Puro e semplice! ❤️❤️❤️❤️ Grazie gemellina mia come sempre il tuo blog mi porta a conoscere libri nuovi ed unici! Grande! Un abbraccione di cuore ❤️

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    1. Dolce Ely, è un romanzo che crea atmosfere inquietanti ma molto affascinanti e la cosa che ho amato di più è lo stile, così personale e coinvolgente! Sono felice che tu ne sia venuta a conoscenza tramite me! <3
      Grazie a te sempre per le tue parole! :******
      Un abbraccio grandissimo <3<3<3

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