Buon giovedì! Grazie alla Leone editore ho letto un altro thriller molto avvincente, scritto dall'esordiente Roberto Leonardi, dal titolo L'uomo senza volto. Una storia di fuoco e sogno, di realtà e follia. Niente è come sembra e tutto può essere possibile. Leggete per scoprire cosa ne penso!
Titolo: L'uomo senza volto
Autore: Roberto Leonardi
Editore: Leone
Genere: Thriller
Pagine: 352
Prezzo: 12,90
Uscita: Settembre 2016
Genere: Thriller
Pagine: 352
Prezzo: 12,90
Uscita: Settembre 2016
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TRAMA
L’agente Darren Iannacci durante una rapina alla National Bank provoca la morte accidentale di un ostaggio e viene radiato dal corpo di polizia di Chicago. Si trasferisce in Canada con la sua famiglia per cambiare vita, ma un giorno, in un bosco adiacente al fiume Peace River, Darren si imbatte nel cadavere di una ragazza e in un fiore che sembra trovarsi in quel posto non a caso. Si tratterà solo del primo di una lunga serie di omicidi con un solo filo conduttore: Isaac Mood, l’uomo senza volto dal passato incenerito nel fuoco.
L’uomo senza volto è un romanzo d’esordio non privo
di reminescenze riconducibili ad altrettante storie già navigate e che ricorda
in modo diretto spunti cinematografici di conoscenza comune ed universale.
Lo stile dell’autore è minuzioso, sa il fatto suo, rappresentante di
una scrittura fluida e connotata da una scenografia che travalica il testo
narrativo per immergere in atmosfere da film.
Un thriller ben scritto, con due protagonisti che si fronteggiano da
lontano e che mettono uno contro l’altro il bene e il male.
Darren Iannacci, con i suoi problemi e la sua famiglia, allontanato dalla polizia
dopo fatti incresciosi avvenuti anni prima e Isaac Mood, l’uomo senza volto, colui che uccide, strazia, distrugge
in nome di qualcosa che effettivamente rimane a lungo nell’ombra.
Se non fai il bravo arriva Helios. Se non mangi tutta la zuppa arriva Helios. Se non ti addormenti… beh se non ti addormenti sarà peggio per te.
L’autore gioca molto con il
lettore, ci gioca dall’inizio alla fine.
Questo è forse il romanzo in cui
ho avvertito maggiormente questa voglia di giocare, di inquietare, di portare
il lettore su una pista totalmente sbagliata. Giocare con la sua mente, con le
sue congetture, fargli credere di essere ad un passo dalla soluzione e poi
mischiare di nuovo tutte le carte, anzi bruciarle.
L’uomo senza volto ha il viso bruciato e l’anima martoriata da un
passato di orrori e terrori. Di lui sappiamo a pezzi, attraverso una narrazione
che procede saltellando tra il passato ed il presente e incastrando le storie
di più personaggi.
Darren, Isaac, Alfred, Mark, Johanna, Avril, Melissa, Lisa, sono tante
le figure che appaiono sulla scena, tutte collegate in modo preciso ai due fili
conduttori della storia: la vendetta e il sogno.
Darren, agente di polizia radiato, si sente fermamente coinvolto in
una nuova serie di omicidi che stanno colpendo la cittadina in cui vive con la
sua famiglia. Si sentirà ancora più parte di quella follia agonizzante, quando
proprio la nipote sparirà.
Le descrizioni dei cadaveri sono cupe
e grottesche, l’autore armeggia con le parole e con il sangue, con la carne e
il fuoco. Crea una dimensione narrativa da incubo dove l’uomo senza volto
diventa un fantasma che puzza di morte.
Melissa aveva imparato a riconoscere gli sbalzi di umore dell’uomo senza volto, il suo carattere altalenante, quell’oscillare incostante tra il bianco e il nero, i picchi di gioia momentanei e gli abbagli di affettuosità che lasciavano repentinamente il passo ad apici di astio e rabbia ben più duraturi.
Darren lo vede ovunque e allo stesso tempo sembra avere una sorta di
premonizioni che riguardano i prossimi omicidi o le persone che inevitabilmente
verranno coinvolte in quel caso disarmante.
Non sa però che l’uomo senza volto gioca con la sua mente ed è lui il
burattinaio della situazione.
Roberto Leonardi esordisce con una storia carica di suspense e di adrenalina. Non
manca la velocità, il ritmo serrato, la crudeltà e l’arma tagliente della paura
e del terrore.
Era leggermente ingobbito ma la cosa che lo rendeva diverso dagli altri era il suo viso deturpato a metà.
Un romanzo fatto di carne e di odio. Una storia che certamente non
spicca per originalità ma che mantiene alta la curiosità del lettore per l’atmosfera
che l’autore riesce a creare, per i luoghi, per i personaggi, perfettamente
caratterizzati e chiusi nelle loro bolle di silenzio e di devianza.
Fiori e cadaveri, omicidi e petali.
L’uomo senza volto è un essere
reale, anche se l’autore lo fa spesso apparire come un sogno, una visione
terrificante. Ed è proprio questo l’elemento chiave della storia, ed è anche il
fiore all’occhiello dello stile di Leonardi: il senso di oscurità che riesce a
trasmettere, l’oblio, l’abisso di depravazione, la perversione del fuoco che
brucia tutto senza redenzione.
Ma soprattutto la mancanza di un confine netto tra realtà e
immaginazione. Perché non è tanto il problema di chi sia l’uomo senza volto e i
suoi irragionevoli motivi ma chi è Melissa, e soprattutto chi è Darren
Iannacci?
Dove si nasconde la vera follia e quanto è labile il confine tra il
sogno e la verità?
Un uomo egocentrico che pone se stesso e le proprie problematiche prima di ogni cosa, trascurando l’opinione degli altri. Il tuo io smisurato è come il Sole che spadroneggia borioso al centro dell’universo…
L’autore pretende attenzione massima da parte del lettore lasciando in
giro, tra le pagine, alcuni indizi che non dovrebbero passare inosservati. Su
tutti troneggia Helios, il sole. Che senso ha la sua presenza all’interno del
romanzo?
Badate bene che nulla è messo lì per caso e che tutto ha un
significato preciso e determinato che troverà il tassello corrispondente solo
alla fine.
L’uomo senza volto è un thriller dalla trama scorrevole di cui ho apprezzato
maggiormente lo stile e l’approccio avvincente e pericoloso. Il senso di
rischio e di fine è sparpagliato per tutto il romanzo e incatena il tempo ad
una sorta di countdown mortale.
Darren è un uomo egocentrico, istintivo, uno che sembra non ragionare
facilmente, che non si arrende, testardo e persino un po’ egoista e l’uomo
senza volto funge da specchio irriverente e malvagio del suo animo spezzato.
L’uomo senza volto è lì per condannarlo o per purificarlo da tutti i
suoi peccati? Il gioco sta proprio lì, nella testa dei giocatori che vinceranno
solo quando si renderanno conto di cosa stanno per perdere. O che hanno già
perso?
Buon giovedì gemellina mia, un'altra recensione davvero forte, un thriller di quelli veri e con la T maiuscola di sicuro! Mi hai come sempre coinvolta totalmente con la tua recensione ma non penso al momento di riuscire a leggere un libro così forte ma sai che faro'? lo consigliero' assolutamente a mio marito che adora questo genere e legge moltissimo anche lui in questo periodo ^_^ ti mando un super mega abbraccione gemellina mia ❤️
RispondiEliminaCiao dolce Ely! So che i thriller non sono il tuo genere preferito e sono molto felice se riuscirai a consigliarlo alla tua dolce metà, soprattutto perchè parliamo di un romanzo italiano, di un autore emergente, scritto bene ed avvincente e so bene quanto anche tu abbia a cuore proprio gli esordienti, regalando parte del tuo spazio del tuo meraviglioso blog proprio a loro.
EliminaUn abbraccio fortissimo e grazie! <3<3<3
Ciao Antonietta :-* In questi giorni mi stai facendo conoscere tanti thriller dalle caratteristiche interessanti..Naturalmente anche questo è finito nella mia wishlist sempre più lunga, ma non mi abbatto, prima o poi leggerò tutto..
RispondiEliminaMi ha incuriosito il fatto che nonostante la trama ne richiami altre già lette, l'autore è riuscito a creare un'atmosfera ad alta tensione..guarda, sono proprio ansiosa di leggerlo *_*
Un bacio :-*
Ciao Maria! Sì, ci tenevo a scrivere che comunque la trama non è originale anche se è scritta in un modo particolare che dà carica ed ampio respiro proprio allo stile dell'autore e alla sua capacità di mantenere sempre molto alta la tensione del lettore.
EliminaSarò felice di confrontarmi con la tua opinione se lo leggerai!
Un abbraccio :****