Buongiorno!
La recensione di Io ritorno domani di Flavio
Girardelli è ciò che leggerete oggi. Un romanzo dedicato alla
vita e ai suoi imprevedibili risvolti. Una lettura veloce e scorrevole, che vi
terrà favorevolmente compagnia se lo vorrete.
Aspetto
come sempre le vostre impressioni!
Titolo: Io ritorno domani
Autore: Flavio Girardelli
Editore:Youcanprint
Pubblicazione: 2014
Genere: Romanzo
Pagine: 132
Prezzo: 1,99 Ebook – 9,00 Cartaceo
Trama
Quanti incroci ci sono nella nostra vita. Esperienze, persone, modi di fare. Un gruppo di amici in vacanza dove Lorenzo incontrerà la sua futura moglie. Francesca, ragazza decisa, in carriera e di famiglia benestante che rimette in discussione ciò che è o meglio, pensava di essere, per perdere tutte le sue certezze per un uomo. Per quell’amore che ti arriva, investe e ti travolge. Una vita forse come tante, con alti e bassi, dove si affacciano problemi e un tradimento che non sarà mai consumato. Una famiglia, due figlie che ti portano a capire il senso della vita. Bambine vivaci, dolcissime, che nei loro comportamenti e domande nascondono la loro innocenza e voglia di conoscere. Una vita e una storia dove gli equilibri verranno stravolti, tutto verrà rimescolato in un presente che sarà passato e quel futuro, quel sogno, sarà vivo. Tutto avrà un nuovo significato e sarà inaspettato. Solo alla fine tutto avrà un senso, avrà inizio. Il romanzo è ambientato in Italia, principalmente in Trentino. Da Riva del Garda per spostarsi sulle montagne del Lagorai, dalla Val Campelle al Passo Manghen per toccare altre città italiane come Trieste, Reggio Calabria e Padova.
Dove può arrivare l'amore di un marito e padre per la propria famiglia, le proprie figlie?
Biografia
Flavio Girardelli 41 anni Trentino. Dal punto di vista editoriale ha scritto due libri di poesie editi con Libroitaliano World dal titolo "Maudit - Vita tra Sogno e Realtà" 2002 e "Uomini di Sabbia" 2008, dei racconti che fanno parte dell'operac"FAHRENHEIT 38051 Scritture inquinate"editore Silvyedizioni. Dal 2008 inizia a scrivere testi per canzoni che hanno partecipato anche a consorsi Nazionali vincendo nel 2010 il Festival degl Autori di Sanremo con la canzone"domani" cantata da Rosita. A dicembre 2014 pubblica il suo primo romanzo "Io Ritorno Domani" come scrittore indipendente, coinvolgendo professionsiti del settore per l'editing e traduzioni. Il romanzo è disponibile anche in lingua inglese con titolo "The long return home" e in spagnolo "El Regreso".
Io ritorno domani è un romanzo che scivola veloce e la cui lettura ti accompagna in un mondo molto vicino a quello reale, perché Flavio Girardelli prende un pezzo di vita, di quella quotidianità che appartiene a ciascuno di noi, e la racconta, usando la sua personalissima versione della storia.
La
narrazione in terza persona si orienta tra passato e presente, dapprima
concentrandosi su un gruppo di quattro ragazzi uniti da una sostanziale
amicizia e da una gioventù acerba e baldanzosa, da vacanze e da divertimenti
sparsi e poi sul presente che concede il primato di protagonista solo ad uno di
quei quattro giovani.
Lorenzo,
l’animo timido del gruppo, il ragazzo ventenne alto e robusto, con il viso
impiantato in un bel sorriso, un paio di occhi verdi e un’espressione di quelli
che hanno sempre la testa sulle spalle. E’ lui il personaggio principale, è lui
l’uomo che da ragazzino incontra Francesca, la meravigliosa brunetta dalle curve
perfette e dagli occhi neri che sembrano di seta.
“Sembrava
quasi una medusa, guai a guardarla negli occhi. Due mari neri, profondi, che
sprigionavano femminilità, dolcezza, capaci di ammaliare chi, casualmente, si
posava su di loro sfiorandone lo sguardo.”
Il riflesso viola del
suo sguardo conquista il mondo maschile fin da quando ella stessa decide che le
piace divertirsi senza farsi troppi problemi, cambiando uomini e intessendo
rapporti senza mai perdere la propria libertà. Una donna il cui cuore viene
improvvisamente trafitto dalla gentilezza e dal celato imbarazzo di Lorenzo,
quando accade il loro primo incontro. All’apparenza così diversi, saranno loro
a ricoprire rigorosamente insieme, il ruolo di protagonisti della storia di
Girardelli.
Una storia
che lui vuole raccontarci con semplicità ed immediatezza. Un racconto di
momenti di vita, fatti di alti e bassi,
di delusioni e di qualche sconfitta. Momenti d’amore e di tentazioni nei quali
si misura la personalità e l’identità di ogni individuo.
L’autore
dimostra capacità descrittive in grado di infondere la sua personale impronta
visiva ed emozionale alle scene classiche di una vita matrimoniale. Una di
queste è sicuramente l’incontro amoroso di Lorenzo e Francesca condito, oltre
che nella propria naturale essenza, anche con uno stile leggero e
intrinsecamente avvinghiato alla carnalità della vita che si va raccontando.
“Quei
sussurri, le parole soffocate, i respiri intensi, i gemiti. Quei loro corpi
caldi e pieni di passione, le carezze volute, il calore cercato, l’odore della
carne che si consuma con foga e illanguidisce nell’abbraccio, si addolcisce,
come un bimbo sfamato da seni turgidi che finalmente se ne sta buono, lì,
accoccolato fra le braccia di sua madre, in attesa del sonno.”
A ciò si
aggiungono le descrizioni ambientali che si trascinano dietro l’odore di quei
luoghi, le montagne, il lago, le baite di posti su cui il tempo e la polvere
non sembrano essersi poggiati per distruggerli. La natura che prende possesso
della penna di chi scrive per diventare tutt’uno con le parole, trasformando le
lettere in un’insieme di sensi e di fragori che appartengono alla parte
selvaggia di ciò che resta di noi.
“I giorni
erano diventati dei granelli di vera vita e insieme formavano quella roccia,
tavola di pietra, sulla quale incisero per sempre le loro parole e i sorrisi,
sogni ed emozioni. In montagna l’anima e il cuore ritrovano quello che sono, si
avvicinano al cielo.”
Questo
romanzo è la storia di una famiglia, di come nasce una famiglia, di come due
sconosciuti da un solo sguardo, seppur lontano nel tempo, capiscono di
appartenersi. E allora potranno passare giorni, mesi o anni, ma il destino li
farà incontrare ancora, per un’altra volta, di nuovo uno di fronte all’altra,
senza più nessuna possibilità di fuggire davanti all’unica scelta possibile. E’
la storia di un amore dal quale nascono due bambine, la dolcezza del rapporto
genitoriale, gli scontri quotidiani tra un uomo e una donna che prima di tutto
sanno di amarsi e che combattono per questo sentimento.
I sentimenti prima di tutto, sembrano volare al di sopra dello spazio bianco della pagina per innalzarsi da una semplice narrazione e diventare motori universali di accadimenti che pur nella loro quotidianità sono essenziali per vivere e per non lasciarsi semplicemente sopravvivere.
I sentimenti prima di tutto, sembrano volare al di sopra dello spazio bianco della pagina per innalzarsi da una semplice narrazione e diventare motori universali di accadimenti che pur nella loro quotidianità sono essenziali per vivere e per non lasciarsi semplicemente sopravvivere.
I personaggi sono pericolosamente
umani nella loro fragilità, nelle loro tremolanti insicurezze, in quel timore e
in quella felicità indescrivibile che ti strappa l’anima quando comprendi che
ciò che hai davanti è tutto ciò che vorresti.
“Dentro
s’incrociavano veloci un miscuglio di emozioni: fragilità, timore, felicità
immensa, insicurezza. Lorenzo, dopo il primo momento di shock, la chiamò vicino
a sé e poggiò la mano sul ventre. Fu allora che si rese conto davvero di chi
fosse e cosa volesse. Come se fino a quel momento, tutta la sua vita di fronte
a quella notizia non fosse nulla di importante.”
Ma è anche
la storia di una tragedia, di uno sguardo verso il futuro che purtroppo ferisce
quel presente così perfetto in modo irreparabile.
Flavio
Girardelli sceglie di raccontarci della vita in tutta la sua totale
discrepanza, nel tormento delle proprie contraddizioni, nell’infelicità del
caso che sembra sempre decidere per noi. Con un linguaggio scorrevole, senza
giri di parole, diretto nella sua esposizione quasi avessimo di fronte uno
schermo gigante con delle diapositive con le quali assistiamo, pezzo dopo
pezzo, allo svolgersi vitale ed esistenziale di questo spaccato di mondo. Il
mondo di Lorenzo e Francesca, delle loro due bambine, Ariel e Carlotta, del
loro legame familiare, così forte e tenace. Ciò che affiora principalmente è il
senso di vissuto, di qualcosa che emerge dalla fretta della vita e si ferma
davanti all’inesorabile calma della scrittura che è in grado di donare anche
all’esperienza più straziante la propria dignità e, mi piace credere, anche una
forma di riscatto.
Io ritorno
domani è un titolo che mi ha subito incuriosito e non a caso si riferisce al
futuro, ad una prospettiva che corre veloce oltre i confini umani del tempo,
per attraversare la vita e la morte
stessa, echeggiando un ritorno che ha il sapore del miracolo e l’odore
familiare della speranza.
Non è un
romanzo dalle forme altisonanti, non è la dimostrazione che la scrittura può
creare mondi alternativi a quello in cui siamo quotidianamente intrappolati.
Questa storia è palpabile, la potete toccare, sentire perché è ammaccata come
lo è la vita, è disorientata come lo è l’esperienza, è sporcata dal dramma
perché l’esistenza è dolore e perdita.
Non vi condurrà in nessun altrove che
non sia quello del qui e adesso, quello che forse avete vissuto anche voi,
quello che ancora vi piange dentro. Non vi porterà da nessuna parte se non
dentro lo specchio della vostra vita, regalandovi un messaggio che porta inciso
la parola famiglia e con essa l’amore, l’unica strada percorribile per tornare,
oggi, domani e per sempre.
Potrebbe piacermi!
RispondiEliminaFammi sapere allora! ^_^
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