Buonasera cari lettori! Stasera vi parlo di un brevissimo romanzo M/M scritto da Giancarlo Zambaldi e pubblicato da Ellade. Il titolo è E poi venne Lorenzo una storia d'amore, di doveri familiari, di affetto, di legami e di passione.
Titolo: E poi venne Lorenzo
Autore: Giancarlo Zambaldi
Editore: Ellade
Genere: Romanzo M/M
Pagine: 95
Prezzo: 13,00
Genere: Romanzo M/M
Pagine: 95
Prezzo: 13,00
Uscita: Giugno 2016
Questo breve romanzo, basato su un’esperienza realmente accaduta, narra la storia sentimentale durata circa sette mesi tra due uomini: relazione passionale, tormentata, travolgente, eroticamente sconvolgente ma con risvolti di vero e intenso amore. Un rapporto difficile che si snoda tra la voglia di amare liberamente e l’obbligo del silenzio, della rinuncia, dell’accettare compromessi per continuare a fingere, a recitare una parte per andare ancora avanti. Sullo sfondo la famiglia, il rapporto con la madre e il padre deceduto e l’assenza di dialogo tra fratelli.
E
poi venne Lorenzo è un romanzo intenso, a tratti struggente ma mai
stucchevole. Un’esperienza reale e graffiante che non si lascia intimidire da
una prosa certamente delicata ma giusta e mirata, uno stile pieno e corposo, in
grado di essere specchio chiaro e mai incrinato di una sofferenza latente e di
una voglia insita di mostrare quello che si è veramente, oltre qualsiasi
pregiudizio o sorta di intimidazione.
Il
protagonista vive una vita sessuale nascosta, ha una famiglia che ama, una
madre che considera la persona più importante della sua vita ma c’è qualcosa
che gli impedisce di essere come si sente, qualcosa che lo spinge a fingere, ad
apparire quello che non è: la paura di essere gay.
Ero il classico bravo ragazzo, un uomo tormentato alla ricerca di un amore che per i pregiudizi di altri non poteva confessare, un angelo o un demone? O erano solo personaggi che da navigato attore interpretavo a seconda dell’occasione per ingannare ma soprattutto ingannarmi?
L’amore è un’illusione, egli vive soltanto
incontri casuali e fortuiti, passando da un letto ad un altro e intessendo
relazioni che non vuole superino la soglia di una notte o di qualche incontro.
Il perché di tutto questo va ricercato nel senso di vergogna, di inadeguatezza,
di indifferenza e di aggressività con cui la gente affronta ciò che considera
diverso e soprattutto lo marchia, a vita.
Le prime pagine non si perdono in inutili
convenevoli ed immediatamente l’autore ci fa capire con poche parole chi è il
protagonista: un uomo alla ricerca di un altro uomo per soddisfare i propri
bisogni sessuali e i desideri più nascosti. Cavalcando le pagine si ha la
sensazione di qualcosa di sofferto, angosciato, dolorante.
Conoscere Lorenzo aveva riacceso in me la voglia di imbattermi in un uomo che non fosse soltanto per una notte, lui invece una storia importante ce l’aveva già, io ero solo divertimento.
La
voce narrante sembra stanca di essere quello che non è, e un velo spesso di
malinconia avvolge la sua esistenza privandola di qualsiasi slancio vitale che
sia autentico e vero, a parte il senso di condivisione con gli amici e
l’affetto familiare.
L’apparente calma di una vita di successo
insipida e troppo vaga e senza senso, viene spazzata via da un incontro che
segnerà un cambiamento sostanziale nella mente e nel corpo del protagonista.
Egli incontrerà Lorenzo, un ragazzo che conquista la sua attenzione sin dal primo
sguardo. Un uomo all’apparenza fragile, ma con un innato senso sensuale che non
tarderà ad essere impiegato in una relazione dalla quale sarà impossibile
scappare. Una relazione che però porterà dolore e sofferenza al protagonista
perché l’amore è spesso fonte di disperazione e di angoscia.
Lo
stile è scorrevole, le parole languono, esprimono a pieno le sensazioni e gli
struggimenti della pelle e del sangue. I moti amorosi, gli incontri di puro
sesso assistono frementi alla nascita del sentimento, terribile e bello nella
sua potente inquietudine.
Gli spazi sono descritti in modo
dettagliato e profondo per diventare voce dell’anima che li vive e li
attraversa con la propria malinconia e solitudine. C’è intimità da assaporare
con delicatezza e rispetto, dimenticandosi, grazie alla bravura dell’autore,
del genere o del sesso, ricordandosi solo dell’amore.
Le emozioni, perla pura di questo breve
scritto, sono morbide e sinuose, melliflue ma anche dure e dirette quando si
tratta di essere estreme e realistiche.
Noi gay abbiamo paura. Paura di quello che siamo, di quello che facciamo, di quello che pensa la gente e viviamo sempre nell’angoscia che il nostro inconfessabile segreto venga scoperto.
E poi venne
Lorenzo è una storia di sofferenza e di presa di coscienza. Un viaggio che
grazie a lui, Lorenzo, fonte di miracolo e luce nell’oscurità della coscienza,
porta il protagonista a liberarsi degli scudi con cui si è difeso durante tutta
la sua esistenza. Lo conduce verso una nuova vita, una nuova visione del mondo,
senza più paura, senza più vergogna. Una metamorfosi necessaria per affrontare l’indicibile
frutto del destino che ci ha reso quello che siamo, bisogna solo trovare il
coraggio di esserlo fino in fondo.
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