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venerdì 28 luglio 2017

✎ Recensione ➱ Bossman di Vi Keeland

Buon venerdì! Grazie alla Sperling&Kupfer, vi parlo di cosa ne penso di Bossman, primo romanzo dell'amatissima Vi Keeland che leggo. Una storia che fin dalle prime pagine mi ha coinvolto e soprattutto fatto sorridere, nonostante io non ami particolarmente i romanzi ironici. Ma qui ci sono due protagonisti davvero ben fatti e uno stile capace di condire ironia e scene molto hot!

bossman
di Vi Keeland

Editore: Sperling&Kupfer
Pagine: 288
GENERE: Romance
Prezzo: 17,90 € - 9,99 
Formato: Cartaceo - eBook
Data d'uscita: 2017
Link d'acquisto: ➜ QUI

Trama:
È durante il peggior appuntamento della sua vita che Reese incontra per la prima volta Chase Parker. Lei è nascosta nel corridoio del bagno di un ristorante e sta disperatamente chiamando la sua migliore amica perché la salvi da quella serata da incubo. Mentre lui, affascinante, brillante e sfacciato quel tanto che basta, sta ascoltando tutto. Dopo qualche battuta tagliente, i due tornano ai rispettivi tavoli. Reese è molto infastidita, eppure non può fare a meno di spiare di nascosto l'indisponente sconosciuto, seduto all'altro capo della sala. Quando improvvisamente lui si alza e si presenta al tavolo di Reese, è convinta che voglia smascherarla; invece, a sorpresa, lui si siede e, fingendosi un amico d'infanzia, si unisce a lei e al suo accompagnatore, che ancora non ha smesso di parlare della madre. D'un tratto la cena prende tutta un'altra piega. Ma, a fine serata, Reese è decisa comunque a ignorare l'interesse e l'attrazione verso l'intraprendente sconosciuto e a non rivederlo più. È convinta che sia un addio. In fondo, quante possibilità ci sono di imbattersi di nuovo in Chase Parker in una città di otto milioni di persone? Ma soprattutto... quante probabilità ci sono che lui finisca per essere il suo capo un mese dopo? La vita saprà sorprendere Reese con una tentazione irresistibile e una struggente prova d'amore.

mercoledì 26 luglio 2017

✎ Recensione ➱ (Non) Ti voglio di Christina Lauren

Buon mercoledì cari lettori! Grazie alla Leggereditore vi parlo dell'ultimo romanzo dell'incredibile duo Christina Lauren, questa volta ben inserito all'interno di un ambiente lavorativo fatto di frecciatine, di battute e di sguardi fin troppo ammiccanti... 

(non) ti voglio
di Christina Lauren

Editore: Leggereditore
Pagine: 238
GENERE: Romance
Prezzo: 9,90 € - 4,99 
Formato: Cartaceo - eBook
Data d'uscita: Giugno 2017
Link d'acquisto: ➜ QUI

Trama:
Nonostante tutte le probabilità fossero contro di loro, dopo un primo imbarazzante incontro a una festa di Halloween organizzata da un amico comune, Carter e Evie si sono immediatamente piaciuti. Nemmeno il fatto di lavorare per agenzie concorrenti di Hollywood è servito a spegnere il fuoco che è divampato tra i due. Ma quando le loro aziende si fondono, ha inizio una spietatissima competizione per occupare la stessa posizione, e quella che sarebbe potuta diventare una meravigliosa storia d’amore si trasforma in una guerra all’ultimo sabotaggio... Per capire il sadico gioco in cui sono invischiati, come ignare pedine mosse dal loro comune capo, Carter dovrà reprimere la sua indole compiacente e Evie mettere da parte la sua sconfinata ambizione chiedendosi entrambi cosa desiderino davvero dalla vita. Riusciranno a ottenere il loro finale da favola hollywoodiano? Oppure andranno incontro a una dramedy di proporzioni epiche? Un romanzo appassionante, divertente e sincero del duo Christina Lauren al top della sua forma.

venerdì 20 gennaio 2017

Sex or Love?1 di Flavia Cocchi Recensione

Buon venerdì cari lettori! Grazie alla gentilissima Leggereditore, oggi vi parlo di un nuovo fenomeno nato su Wattpad! Sex or Love? di Flavia Cocchi. Una storia per i più giovani capace di divertire ed emozionare. 

sex or love?1
di Flavia Cocchi

Editore: Leggereditore
Pagine: 320
GENERE: Young Adult
Prezzo: 14,90 € - 4,99 
Formato: Cartaceo - eBook
Data d'uscita: 2 Gennaio 2016
Link d'acquisto: QUI

Trama:
Luca e Beatrice non si sopportano, è risaputo. Lei è dolce e riservata, lui strafottente e sicuro di sé. Nonostante siano compagni di classe e condividano le stesse amicizie, è dal primo anno del liceo che non fanno che discutere e scambiarsi ripicche. E ora che il quarto anno è appena iniziato, la situazione non sembra destinata a migliorare. Eppure, dopo una festa in cui entrambi hanno bevuto qualche bicchiere di troppo, si risvegliano nello stesso letto. Nudi. Increduli. E soprattutto senza alcun ricordo di quanto accaduto. Ma una cosa è certa: da quel momento non riescono più a stare lontani. Irrimediabilmente attratti l’uno dall’altra, nonostante continuino a detestarsi, decidono di assecondare l’attrazione fisica che li lega. Gli accordi sono chiari e fissati in un vero e proprio decalogo antinnamoramento: sesso tutte le volte che vogliono, nel rispetto reciproco, nel totale segreto e senza mai lasciarsi andare a baci e altri atteggiamenti affettuosi. Luca e Bea sono certi che in questo modo il loro rapporto non possa degenerare in qualcos’altro... Ma sarà davvero così?

venerdì 18 novembre 2016

E' solo una storia d'amore di Anna Premoli Recensione

Buon fine settimana cari lettori! Grazie ad un gentile omaggio della Newton Compton, ho letto per la prima volta Anna Premoli. Questo romanzo, caratterizzato da un tono ironico e canzonatorio, affronta con mirate riflessioni la questione riguardante i romanzi rosa. Essi fanno parte della vera letteratura o no? Leggetelo e lo scoprirete!

E' solo una storia d'amore
di Anna Premoli

Editore: Newton Compton 
Pagine: 320
GENERE: Romance
Prezzo: 9,90 € 4,99 
Formato: Cartaceo - eBook
Data d'uscita: 3 Novembre 2016
Link d'acquisto: QUI

Trama:
Cinque anni fa Aidan Tyler ha lasciato New York sul carro dei vincitori, diretto verso il sole e il divertimento della California. Fresco di Premio Pulitzer grazie al suo primo libro, coccolato dalla critica e forte di un notevole numero di copie vendute, era certo che quello fosse solo l’inizio di una luminosa e duratura carriera. Peccato che le cose non stiano andando proprio così: il suo primo libro è rimasto l’unico, l’agente letterario e l’editore gli stanno con il fiato sul collo perché consegni il secondo, per il quale ha già incassato un lauto anticipo. Un romanzo che Aidan proprio non riesce a scrivere. Disperato e a corto di idee, in cerca di ispirazione prova a rientrare nella sua città natale, là dove tutto è iniziato. E sarà proprio a New York che conoscerà Laurel, scrittrice di romanzi rosa molto prolifica. Già, “rosa”: un genere che Aidan disprezza. Perché secondo lui quella è robaccia e non letteratura. E chiunque al giorno d’oggi è capace di scrivere una banale storia d’amore… O no?

giovedì 6 ottobre 2016

Piccoli pensieri omicidi di Gabriella Galt Recensione + Intervista!

Buon giovedì! Grazie alla Corbaccio ho letto una raccolta di racconti molto divertente improntata sull'omicidio quotidiano, in chiave assolutamente ironica. Gabriella Galt e il suo Piccoli pensieri omicidi non risparmia sorrisi, risate e qualche dritta interessante su come... scopritelo leggendo! Alla fine troverete anche l'intervista all'autrice!



Titolo: Piccoli pensieri omicidi
Autore: Gabriella Galt
Editore: Corbaccio
Genere: Racconti
Pagine: 111
Prezzo: 10,00 - eBook 5,99
Uscita:  Settembre 2016
Link acquisto 


TRAMA


Piccoli pensieri omicidi è un’operetta a suo modo morale, a sfondo catartico-educativo, che in poco più di settanta storie brevissime e lapidarie racconta di delitti irresistibili, più che ragionevoli e quasi sempre dolosi, (s)fortunatamente rimasti sulla carta. Libero sfogo in chiave ironica e surreale al pensiero omicida, sovrappensiero talvolta, che quotidianamente ci sorprende e quotidianamente sublimiamo. Legittima difesa in forma scritta per evitare di sprofondare sotto terra, sotto il peso di fastidi, banalità, scempiaggini, soprusi, mediocrità e altri fattori di disturbo che, molesti, ci ronzano sempre intorno. Un invito a essere proattivi: se quel cadavere si ostina a non passare, armatevi di penna e datevi da fare.
















Piccoli pensieri omicidi è una raccolta di brevi racconti che si avventurano in una dimensione conosciuta da tutti e altamente attraente: quella dell’omicidio sognante, immaginato e fin troppe volte agognato. Chi di voi non ha mai immaginato di uccidere qualcuno? Sì, proprio di farlo fuori in un momento di rabbia, di fastidio, soprattutto in quelle condizioni odiose e noiose quotidiane quando siamo costretti a sorbirci sempre le solite solfe dalle stesse persone che ormai ci sono divenute insopportabili.

Episodi del genere possono avvenire in ufficio, al lavoro, a casa, a contatto con la nostra preziosa ed amorevole famiglia. Ma che fastidio sentire e risentire determinate frasi, aggettivi, pronunce distorte e incrinate di periodi grammaticali che ci fanno decisamente storcere il naso.

Per non parlare di dichiarazioni tipo quella del tradimento o dell’abbandono cadute dall’alto come se niente fosse.
Un vero orrore, sangue sparso dappertutto, veramente impressionante. In tutta franchezza, lo rifarei.
Ebbene, sì, Gabriella Galt ha la soluzione a tutto questo e ce l’ha fornendoci un piccolo manuale dove è bravissima nell’elencare tutte quelle situazioni che conosciamo fin troppo bene e soddisfare il nostro ego assassino con le più svariate manifestazioni di omicidio.

Una lettura divertente che si basa principalmente sull’ironia, l’aspetto naturalmente più importante che ci permette di affrontare anche le situazioni più misere e disgraziate nella nostra esistenza comune.
Uno stile efficace, pronto, immediato, cotto al punto giusto che dispensa fatti e fattacci salterellando da una pagina all’altra senza alcun tipo di timore o di raccapriccio.
 Una  tristezza spessa, opprimente; come la nebbia certi giorni a Milano, si poteva tagliare col coltello. Si poteva e l'ho fatto.
La voce narrante è solida, piena di sé, tuonante, per certi versi anche indisciplinata nella sua arroganza e prepotenza nel proporsi come la soluzione immediata a tutte le nefandezze quotidiane che siamo costretti ad affrontare.
E’ così sull’autobus, è così al lavoro, è così con l’ex fidanzato. La morte ci viene in aiuto con un coltello, con una pistola, con il classico sparo in bocca oppure semplicemente con una piccola e innocente spinta che non disdegna un corpo che fa sangue da tutte le parti.
Estratto pag. 45

E’ proprio il sangue ad essere il coprotagonista di questa storia che già dalla copertina è rosso sangue. Un piccolo volumetto che non pretende di scioccare in modo negativo ma di fare l'esatto contrario, pur mantenendo un tono narrativo straziante se non altro per il numero indefinito di cadaveri che si lasciano portare.

L’autrice è dotata di sintesi, di uno stile capace di far immaginare le brevi e sentite scene senza richiedere eccessivo impegno al lettore, facendo fluire la storia e la lettura in modo del tutto spontaneo e naturale.

Fatti realmente accaduti, persone vere e qualche dettaglio autobiografico rendono questo libro un approccio originale e divertente ad una dimensione che si tinge di scuro e che promuove l’omicidio immaginifico come un miracolo catartico. Impossibile resistergli soprattutto se pensate che tutto questo possa essere, come dice l’autrice: una legittima difesa a mano armata di penna.




Salve Gabriella, grazie di aver accettato questa intervista e benvenuta!


1 - Cosa significa per lei scrivere e quando ha iniziato seriamente a farlo?

La scrittura per me è pane quotidiano. Faccio un lavoro intellettuale, scrivo quotidianamente: rapporti, progetti, relazioni, report, sintesi, ... A un certo punto, qualche anno fa, mi sono ricordata che da piccola mi sarebbe piaciuto fare la scrittrice. Da grande, farò la scrittrice, mi dicevo. Non avevo specificato quanto grande e così qualche anno fa ho cominciato a frequentare dei laboratori di scrittura e ho cominciato a scrivere.


2 – Gabriella Galt è uno pseudonimo. Ci racconti i motivi di questa scelta.

Beh, trattandosi di racconti omicidi, lo pseudonimo è una misura prudenziale necessaria. Inoltre, lo pseudonimo che ho utilizzato è a sua volta uno pseudonimo letterario utilizzato da un prozio di mio padre e mi piaceva l’idea di usare un abito di famiglia, un usato sicuro.


3 - Cosa rappresenta per lei questo libro? Perché lo ha scritto?

Ho cominciato a scriverlo nel corso di un laboratorio dedicato al racconto tenuto da Carola Susani alla Scuola del libro di Roma. In via della Polveriera, e non è una battuta. Esercitazioni di scrittura, sulla falsa riga dei delitti esemplari di Max Aub, poi la cosa è andata avanti, mi ha preso letteralmente la mano…


4 – Piccoli pensieri omicidi è una raccolta di brevi racconti dove spicca l’ironia. La morte è la protagonista. Quanto conta l’ironia nella vita?

Per me è una piccola ancora di salvezza e insieme una chiave interpretativa dell’esistenza. Una lucina che è sempre bene preoccuparsi di mantenere accesa. L’autoironia, poi, è la vera illuminazione. Certo non ti rende immortale, ma ti fa capire che essere mortale è una gran cosa, che la vera sciagura sarebbe non morire mai.



5 - I personaggi sono dipinti come macchiette e la sua voce esplode fuori campo ad annerire l’atmosfera perché portatrice di un omicidio catartico. Quale pensa sia il modo migliore per affrontare le scempiaggini e le mediocrità della vita? A parte l’omicidio, s’intende.

I miei personaggi non sono macchiette, e in tutti i racconti sono almeno due: il morto ammazzato e l’omicida, che non è mai la mia voce fuori campo, ma quella narrante. Rappresentano sempre un conflitto – di classe, di genere, generazionale, culturale, ecc. - forte, irresolubile che non ha altra soluzione se non quella estrema. Contro la mediocrità, che io vedo sintetizzata nei luoghi comuni e nei comportamenti stereotipati, direi che niente funziona meglio della vecchia formula magica: leggere e scrivere.


6 - Ci sono scrittori, storie, o fatti di sua conoscenza a cui si è ispirata per la stesura dei racconti?

Certo, le cose di cui scrivo mi riguardano direttamente, come sempre accade con la scrittura, si scrive di cose vicine. Ho materiale infinito a portata di mano, a casa, al lavoro, per strada, in vacanza. Questo non significa che la suocera tramutata in arrosto sia proprio mia suocera, che purtroppo non ho mai conosciuto. Sono pure sociologa, studiare i fenomeni sociali significa disporre di spunti narrativi a mai finire. Quanto agli scrittori, i miei riferimenti sono i maestri della scrittura breve, Campanile, Calvino, Flaiano, Malerba, Marchesi. Senza dimenticare Aub e Saki, per aggiungere un tocco di sana perfidia.


7 – Qual è il suo racconto preferito e perché?

Mi avvalgo della facoltà di non rispondere. O, se proprio vuole una risposta, le dico che non ho preferenze, come si dice a proposito dei figli, i figli so’ figli: ognuno ha una sua bellezza.


8 - Se dovesse associare un odore ed un sapore al suo libro, quali sarebbero?

Polvere da sparo. Sangue. Cianuro. Scherzo, ovviamente. Assocerei, il cioccolato che produce endorfine, buonumore, apre la mente, un po’ come i miei racconti.


9 - Perché i lettori dovrebbero leggere Piccoli pensieri omicidi?

Morire dal ridere. Che mi sembra un bel modo di morire. Prima di andarsene, però, li pregherei vivamente di passare parola…

martedì 20 settembre 2016

La luna delle rane di Barbara Gritti Recensione + Intervista

Buon pomeriggio cari lettori! La seconda recensione di oggi riguarda un romanzo che ha come protagonista una donna come tante alle prese con la vita di tutti i giorni e due amici molto speciali. Romanticismo ed ironia e un pizzico di magia in La luna delle rane di Barbara Gritti.



Titolo: La luna delle rane
Autore: Barbara Gritti
Editore: Selfpublishing
Genere: Romanzo
Pagine: 176
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TRAMA

Anche se può sembrare una favola metropolitana, non lo è. E’ un racconto moderno, uno scorcio di vita in apparenza comune, che vede protagonista Luna, una trentaseienne di bell’aspetto dai capelli lisci e rossi con tanti sogni nel cassetto. Affiancata dalla fedele amica Kate, vive la sua quotidianità in attesa del grande momento, quello della svolta. Amicizia, lavoro e storie ingarbugliate si intrecciano tra loro. Amori giusti e sbagliati la mettono costantemente alla prova, responsabilità e decisioni importanti le cambieranno la vita, consigli e confessioni la legheranno agli amici più cari e la scelta del suo compagno di vita sarà difficile e inaspettata. Circondata dall’affetto e dalle vicissitudini dei suoi amici, è costantemente impegnata in quello che spesso sottovalutiamo... La scelta giusta! Buona lettura e non vi aspettate nulla di quello che succede nelle favole... perché questa è la vita.
















La luna delle rane è un titolo molto particolare, sognante e artistico in qualche modo per un romanzo che all’apparenza potrebbe sembrare semplice e comune ma che nasconde un grande valore al suo interno: la voglia di vivere, di sperare e di crederci, ancora e ancora.

La storia di Luna è simile a quella di tante ragazze. Ha trentasei anni, è rossa, con un carattere estroverso e divertente. La sua migliore amica si chiama Kate e il suo coinquilino Luk, un ragazzo, alto, moro e prestante con il quale condivide i momenti più spassosi e allegri della sua vita.
Questi tre personaggi, insieme al signor Marcello, il proprietario del negozio d’arte dove Luna lavora, sono le figure che caratterizzano questa storia rendendola viva e reale.
Nuovo giorno nuova avventura... E si, perché per Luna, oggi, non sarà il solito giorno di lavoro qualunque, la solita giornata di routine, sarà finalmente il grande giorno, quello desiderato in tante notti insonni, quello che sembrava non arrivare mai, l’irraggiungibile si concretizzerà finalmente nella sua vita cambiandola radicalmente... ma procediamo per gradi e facciamo un passo indietro nel tempo.
Fin dalle prime pagine si ha la sensazione di essere immersi in uno squarcio di quotidianità. I dialoghi sono semplici e diretti. I personaggi comunicano tra loro senza filtri, senza l’uso di un linguaggio difficile ma tutto basato sulla spontaneità e sulla naturalezza.

La storia di Luna e lo stile dell’autrice rispecchiano alla perfezione l’animo della stessa: fresco e pulito, privo di artifici, in grado di narrare con ingenuità e passione, di amicizia, amore e famiglia. Non mancano alcuni errori e refusi che però non intaccano l'apprezzamento della lettura.
Allegra e solare, una gran sognatrice che trova sempre il puntino bianco nel foglio nero, un’ottimista nata ma con una vita frenetica, sempre di corsa e con l’orologio sempre pronto a ricordarle che è in ritardo anche oggi, uffa anche oggi!!!
Luna entra subito nelle simpatie del lettore per la sua personalità aperta ed allegra ma anche per la sua voglia di vivere e di innamorarsi. Kate è l’amica del cuore che tutti vorremmo avere, quella con cui condividere ogni segreto e che sai ti appoggerà sempre, qualunque sarà la tua scelta. E poi… poi c’è Luc, il fantastico amico, simpatico, intraprendente, sempre pronto a farti sorridere e a prendersi cura di te, se non fosse che è anche un playboy incallito di cui si è innamorata proprio la tua migliore amica.
Luk, un quarantenne single, alto e slanciato. Fisico leggermente palestrato, sempre alla moda. Occhi nocciola e capelli neri, lievemente mossi, di media lunghezza con quel pizzico di sale e pepe che lo rendono, come ama definirsi lui un <avventuriero moderno> sempre coinvolto dal suo lavoro, un perfezionista dell’arte.
E allora come sbrigarsela in una situazione tanto intricata?
Luna assisterà alla nascita del legame tra i suoi due amici e noterà come mentre Kate sembra davvero innamorata di lui, Luc vuole soltanto una semplice storia di letto, senza alcun impegno. Ma solo perché è un donnaiolo oppure c’è qualcos’altro che tiene celato dietro il suo apparente menefreghismo e irritante superficialità?

La storia di Luna non risparmia sorprese al lettore e soprattutto un’atmosfera piena di entusiasmo e di sogni.
Anche il viso di Luna sembra godere di questa luce che osserva in silenzio prima di esprimere un giudizio. “Guarda cara, sembri far parte del dipinto!” Luna sorride, stregata dall’atmosfera creata dalla tela. “Si, cara direi che sei attrice non protagonista! Lo intitolerò <La Luna delle Rane>!
Il titolo è riferito ad un quadro che avrà un significato molto importante all’interno della storia e che aiuterà a comprendere meglio il destino della protagonista e dei suoi amici.
Barbara Gritti racconta uno spaccato di vita quotidiana ma con qualcosa in più. Non è soltanto una vita come tante ad essere messa sotto osservazione, è realtà che si mescola alla passione, al sogno, alla magia.

Tutto il libro è attraversato da una sorta di sottigliezza che non significa superficialità ma leggerezza d’animo. Prontezza, entusiasmo, voglia di fare, di amare, di affrontare la vita per quella che è, e riconoscere finalmente che forse ciò di cui abbiamo più bisogno è ad un passo da noi, basta solo imparare a vederlo.

Luna dalle rane è un romanzo con un tocco romantico ed ironico volto a dimostrare quanto sia importante provarci nella vita, crederci, senza mai smettere. Anche un giorno normale, un giorno come tanti, può diventare all’improvviso speciale. Può cambiarti la vita, può segnarti l’esistenza. E questo vale anche per le persone che ti sono accanto. Mai dare nulla per scontato, mai abituarsi a ciò che si ha e soprattutto non abituiamoci mai a ciò che non abbiamo. Non facciamo in modo che le nostre mancanze diventino abitudine. Crediamo e lottiamo fino in fondo per riempirle, per conquistarci il nostro piccolo angolo di gloria nella vita. Guardiamo con meraviglia il mondo, ogni santo giorno. Non dimentichiamo mai di sorprenderci perché i nostri occhi non sono mai abbastanza aperti di fronte al più grande regalo che ci sia mai stato fatto: la vita.



Salve Barbara, grazie di aver accettato questa intervista e benvenuta!


Barbara Gritti
1 - Cosa significa per lei scrivere e quando ha iniziato seriamente a farlo?

Ho da sempre avuto una passione per i romanzi, scrivere per me rappresenta trasformare i miei pensieri, le mie storie, i miei personaggi in vita. I miei scritti, abbozzati , finiti o rimodellati sono sempre stati nella scatola dei “Chissà” e dei “Forse se”.


2 - Cosa rappresenta per lei questo romanzo? Perché lo ha scritto?

Questo romanzo rappresenta un importante vittoria, una soddisfazione unica, una grande gioia perché ora lo posso condividere con chi vorrà entrare nel mio mondo. L’ho scritto per far capire che le storie di vita quotidiana sono tutte speciali, anche quelle che ci sembrano normali.

3 - L’amore ed il coraggio di vivere a fondo i propri sentimenti è uno dei temi del libro. Cosa pensa dell’amore e della fiducia nella vita?

L’amore non è coraggio ma voglia di vivere, di mettersi in gioco nonostante le paure, le incertezze e le delusioni che a volte ci sembrano insuperabili ma che ci renderanno più forti e attenti. Anche se non vorremmo più farlo, l’amore ci inseguirà e ci avvolgerà nuovamente ridandoci fiducia in noi stessi e nella vita facendoci nuovamente sognare.


4 – La luna delle rane. Perché questo titolo?

“La luna delle rane” è un titolo decisamente insolito, ma per chi leggerà il mio romanzo, assumerà un significato importante e personale. Non lo posso svelare ora perché rovinerei la sorpresa, è uno dei misteri di questa storia.

5 – Le atmosfere sono a volte leggere, altre più profonde. A cosa si è ispirata per scrivere il suo romanz0?

Le atmosfere del mio romanzo si alternano così come la vita dei miei personaggi nella semplicità della quotidianità ovvero storie semplici ma reali di tutti i giorni. Storie che possono capitare e capitano a tutti noi senza esagerazioni. E’ facile scrivere trame da film, personaggi fantastici che splendono solo nella testa di chi li crea, per me è la realtà di tutti i giorni che fa la differenza.

6 – Se dovesse associare il suo romanzo ad un colore e ad un odore, cosa sceglierebbe?

Il colore per il mio romanzo è il rosso, passione e volontà. L’odore Lavanda, freschezza e relax .

7 – Chi è Barbara Gritti nella vita di tutti i giorni?

Sono principalmente una mamma, una donna che mette il cuore in tutto ciò che fa e si impegna per cercare di realizzare i propri sogni. Mi definisco “la ragazza della porta accanto” quella che osserva e non si mette in mostra ma che arriva sulla distanza a chi mi saprà apprezzare.

8 – Perché i lettori dovrebbero leggere La luna delle rane?

Per ritrovarsi in uno dei miei personaggi, per credere ancora nell’amore quello semplice e puro che hai davanti a te tutti i giorni ma che ancora non vedi. Per non smettere mai di sognare con un pizzico d’ironia. Ho creato una pagina Facebook del libro per tutte le amiche/ci che vorranno condividere con me queste emozioni.

Ringrazio di cuore per quest’intervista che mi ha permesso di farmi conoscere e parlare del mio libro.