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mercoledì 11 settembre 2024

RITORNO A CASA di Kate Morton

Buongiorno! Grazie alla collaborazione con la casa editrice HarperCollins, oggi vi parlo di Ritorno a casa di Kate Morton.

ritorno a casa

di Kate Morton
Editore: HarperCollins
Pagine: 606
GENERE: Narrativa storica/Family Saga/Mistery
Prezzo: 8,99€ - 20,00
Formato: eBook - Cartaceo
Data d'uscita: 2024
LINK D'ACQUISTO: ❤︎
VOTO: 🌟🌟🌟🌟 

Trama:
Adelaide Hills, Vigilia di Natale 1959. Non si registra un’estate così calda da decenni. Strizzando gli occhi verso il sole, tutti si chiedono quando quel caldo torrido li lascerà in pace. È il tramonto della Vigilia di Natale, quando Percy Summer, il fattorino del paese, si avventura tra le colline e fa una scoperta agghiacciante. Nei pressi di una sontuosa tenuta di campagna, una donna e i suoi bambini si sono appisolati dopo un picnic. O almeno questo è quello che Percy ha creduto a una prima occhiata: in realtà sono tutti morti. La polizia apre un’indagine e la piccola città di Tambilla sprofonda in uno dei casi di omicidio più sconvolgenti della storia dell’Australia Meridionale. Londra, dicembre 2018. Jessica Turner-Bridges è una giornalista in cerca di una storia. È stata licenziata e ha un disperato bisogno di lavorare. Una telefonata improvvisa, però, la richiama nella sua città natale, Sydney. L’amata nonna Nora è ricoverata in ospedale in seguito a una caduta e, quando Jess va a trovarla, sembra non sia rimasto nulla della donna coraggiosa che conosceva. Incuriosita dalle parole incomprensibili che la nonna le sussurra, Jess inizia a scavare nella polvere di Darling House, la casa della sua infanzia, e quello che scopre è sconcertante: il terribile omicidio della Vigilia di Natale del 1959 è rimasto irrisolto per decenni e pare abbia inquietanti collegamenti con la famiglia di Jess, che cercava una storia, ma non immaginava di imbattersi proprio nella sua.

RECENSIONE

Kate Morton, con Ritorno a casa, ci regala un'opera classificabile come Narrativa storica, Family Saga e Mistery, che trascende la semplice narrazione, immergendoci in una riflessione profonda e stratificata sulla memoria, la perdita e l'identità. 

Questo romanzo si colloca all'intersezione tra la saga familiare e il thriller psicologico, arricchendo la tradizione del mistero con un tocco di introspezione e un’attenzione meticolosa al dettaglio. Il romanzo si apre con una scena di grande impatto emotivo: una morte improvvisa, un evento che scuote le fondamenta della famiglia protagonista e che diventa il fulcro attorno al quale ruota l'intera narrazione. Questo crimine irrisolto, rimasto nell'ombra per decenni, non è solo un enigma da risolvere, ma rappresenta il simbolo di una colpa collettiva che si tramanda di generazione in generazione. 

Jess, la protagonista, è chiamata a svelare questo mistero, ma il suo viaggio si rivela presto essere molto più di una semplice indagine. È un viaggio interiore, un ritorno a casa non solo fisico, ma anche emotivo e psicologico. Kate Morton, con la sua consueta maestria, intreccia la narrazione su due piani temporali distinti, uno nel presente e uno nel passato, creando una struttura narrativa che riflette la complessità della memoria e il modo in cui il passato continua a influenzare il presente. 

Questo doppio filo temporale non è solo un espediente stilistico, ma diventa essenziale per la comprensione dei personaggi e delle loro motivazioni. Il passato, con i suoi segreti e i suoi traumi, è una presenza costante, una sorta di fantasma che perseguita i personaggi e ne condiziona le scelte. La protagonista, Jess, è una figura complessa e sfuggente. Tornata a Sydney da Londra, apparentemente per prendersi cura della nonna morente, si trova presto immersa in un labirinto di segreti familiari che la costringono a confrontarsi con le proprie radici e con una parte di se stessa che aveva cercato di seppellire. 

Jess è un personaggio in continua evoluzione, il cui sviluppo è intrinsecamente legato alla scoperta del passato della sua famiglia. Tuttavia, questa evoluzione è segnata da un certo distacco emotivo, un tratto che potrebbe apparire come una debolezza, ma che in realtà riflette la sua difficoltà a connettersi con un passato doloroso e ingombrante. 

Nora, la nonna di Jess, è un personaggio enigmatico, costruito attraverso i ricordi degli altri personaggi e attraverso documenti e testimonianze che Jess scopre durante la sua indagine. Sebbene Nora non parli mai direttamente, la sua presenza è palpabile in ogni pagina del romanzo. È una figura ambigua, capace di suscitare sentimenti contrastanti nel lettore: da un lato, c'è il rispetto per una donna che ha vissuto momenti difficili e ha cercato di proteggere la sua famiglia; dall'altro, emerge un ritratto di una donna manipolatrice, le cui azioni hanno avuto conseguenze devastanti sulle persone a lei più vicine. 

Nora è il fulcro attorno al quale ruota il mistero del romanzo, e la sua complessità è resa in modo magistrale dall’autrice, che ci invita a riflettere sulla natura della verità e sulla difficoltà di giudicare le azioni degli altri senza conoscere a fondo le loro motivazioni. 

Un elemento che rende il romanzo particolarmente affascinante è l'uso della metafiction. L'inserimento di un libro all'interno del libro non è solo un espediente narrativo, ma diventa un mezzo attraverso il quale Morton esplora il processo di creazione della narrazione stessa. Il personaggio di Daniel Miller, lo scrittore fittizio che compare nella storia, funge da alter ego di Kate, offrendo una riflessione sulla natura della verità e sulla soggettività della narrazione. Questo elemento di metafiction invita il lettore a interrogarsi su quanto ciò che legge sia "vero" e quanto sia frutto dell'immaginazione, non solo dell'autrice, ma anche dei personaggi stessi che, con le loro percezioni e ricordi, ricostruiscono una realtà che è inevitabilmente filtrata dalle loro esperienze e dai loro pregiudizi. 

L’autrice dimostra una padronanza notevole nella costruzione della tensione narrativa. Nonostante la lunghezza del romanzo, la storia non perde mai il suo ritmo, mantenendo il lettore avvinto fino all'ultima pagina. La sua prosa, ricca e descrittiva, crea un'atmosfera densa, quasi tangibile, che avvolge il lettore e lo trasporta in un mondo dove il tempo sembra sospeso, e ogni dettaglio, ogni sussurro del passato, ha un peso specifico nella costruzione del mistero. 

Il tema della "casa" è centrale e viene esplorato con una profondità che va oltre il semplice concetto di luogo fisico. La casa diventa simbolo di identità, di appartenenza, ma anche di alienazione e perdita. Jess, nel suo ritorno a Sydney, non trova solo una casa, ma anche una parte di se stessa che aveva dimenticato. La casa è al contempo un rifugio e una prigione, un luogo di conforto ma anche di dolorosi ricordi. 

Kate Morton ci invita a riflettere su cosa significhi veramente "casa" e su come questo concetto cambi nel tempo e nelle diverse fasi della vita. È un tema che risuona profondamente con l'esperienza di molti lettori, rendendo il romanzo non solo una storia da seguire, ma una meditazione sull'esistenza e sulla condizione umana. 

I temi trattati sono: la memoria, il tempo, i segreti e le storie non raccontate. Il romanzo è un'opera matura, che richiede attenzione e impegno, ma che ricompensa il lettore con una profondità emotiva e intellettuale rara nella narrativa contemporanea. L’autrice non si limita a raccontare una storia, ma costruisce un intero mondo, fatto di ombre e luci, di verità nascoste e di bugie sussurrate, un mondo in cui il lettore è invitato a entrare e a perdersi, per poi uscirne cambiato

Una storia che sfida e coinvolge, che commuove e sorprende, un'opera che conferma Kate Morton come una delle voci più potenti e originali della letteratura moderna. Un romanzo che non solo racconta una storia, ma esplora la natura stessa della narrazione, del ricordo e dell'identità, lasciando nel lettore una traccia indelebile, come solo i grandi libri sanno fare. 

Qui di seguito trovate i tropes presenti nel romanzo che possono aiutarvi a comprenderlo meglio. 

1. Dual Timeline: La narrazione si svolge su due linee temporali, una nel presente e una nel passato, che si intrecciano e si completano a vicenda, rivelando gradualmente il mistero centrale. 

2. Family Secrets: Il tema dei segreti familiari è uno dei tropes principali del romanzo. Questi segreti sono spesso nascosti per anni e quando vengono svelati, hanno un impatto significativo sulle vite dei personaggi. 

3. The Prodigal Son/Daughter: Jess rappresenta il trope del "figlio/figlia prodigo/a", un personaggio che ritorna a casa dopo un lungo periodo di assenza e deve confrontarsi con il proprio passato e i legami familiari. 

4. The Mysterious Death: La trama ruota attorno a una morte misteriosa che è rimasta irrisolta per anni, un trope comune nel genere mistery. 

5. Unreliable Memories: I ricordi dei personaggi, spesso frammentari o distorti, giocano un ruolo cruciale nella narrazione, influenzando la percezione del lettore e la scoperta della verità. 

6. The House as a Character: La casa di famiglia, spesso descritta come se avesse una personalità propria, diventa un personaggio a sé stante, simbolo di segreti, tradizioni e storie non dette. 

7. Metafiction: L'inclusione di un libro all'interno del libro, che riflette sulla natura della narrazione e sulla costruzione della verità, è un esempio di metafiction, un trope che aggiunge un ulteriore strato di complessità al romanzo. 

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