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martedì 14 giugno 2016

I segreti della casa sul lago di Kate Morton Recensione

Buon martedì lettori! Grazie alla Sperling&Kupfer ho letto un romanzo che mi ha fatto fare un morbido salto nel passato, a quando ero decisamente più piccola  e leggevo romanzi simili. Storie di famiglie, di segreti, di inganni e di amore, quell'amore che diventa protezione e devozione. I segreti della casa sul lago di Kate Morton è un romanzo che parla di un luogo dimenticato che diventa esso stesso protagonista di una storia piena di sentimenti e di misteri, tutti da scoprire.



Titolo: I segreti della casa sul lago
Autore: Kate Morton
Editore: Sperling & Kupfer
Genere: Romanzo
Pagine: 518
Prezzo: 19,90
Uscita: Maggio 2016
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TRAMA


Giugno 1933. La casa di campagna della famiglia Edevane è pronta per la festa del Solstizio e Alice, sedicenne brillante, curiosa, ingenua e precoce scrittrice in erba , è particolarmente emozionata. Sarà una festa bellissima e lei è innamorata, anche se nessuno lo deve sapere. Ma quando arriva mezzanotte, mentre i fuochi d'artificio illuminano il cielo scuro, il piccolo Theo Edevane, che non ha ancora un anno, scompare. E la tragedia spinge la famiglia a lasciare per sempre la casa tanto amata. Settant'anni più tardi, dopo essere stata sospesa dalla polizia per non aver rispettato le regole, Sadie Sparrow decide di prendersi una pausa di riflessione e raggiunge l'amatissimo nonno in Cornovaglia. Quando è già sul punto di lasciarlo per tornare ad affrontare i propri demoni, Sadie scopre una casa abbandonata, circondata da giardini incolti e da una fitta boscaglia. Dove un bambino era scomparso senza lasciare traccia. Per risolvere il mistero, Sadie incontrerà l'unica testimone rimasta, una delle più famose autrici inglesi, Alice Edevane. Che le rivelerà un segreto del passato… più presente che mai.



















I segreti della casa sul lago è un romanzo corposo e sicuramente molto lungo ma è anche una di quelle storie che hanno il potere di farti sentire la magia di qualcosa di antico e di passato che porta con sé quel dolce sentore di malinconia, di polvere e di leggenda che non puoi far a meno di guardare e di ascoltare, come una voce sinuosa e leggera capace di raccontare favole. Certamente questo romanzo non è una fiaba ma mi ha ricordato molto storie che leggevo quando ero più piccola, in cui una delle parti fondamentali che ogni volta mi rapiva il cuore, era proprio l’ambientazione, l’aria che l’autore o l’autrice riusciva a creare, fino a farti sentire di farne parte, di vederla chiaramente davanti ai tuoi occhi, proprio come accade qui. 
Kate Morton possiede uno stile trasparente, chiaro, pulito, capace di scivolare proprio come l’acqua, puro, ma non per questo inconsistente ma anzi in grado di sorreggere per tante pagine, la struttura di questa storia che abbraccia moltissimi anni e un numero considerevole di personaggi. 
Ebbe la sensazione di trovarsi ancora là, premuta contro la portafinestra, lo sguardo fisso su di loro, in preda a una violenta nausea a causa del segreto che non era riuscita a confessare, del senso di colpa che nutriva nel profondo del suo cuore. 
La protagonista, Sadie, scappa in Cornovaglia, nella casa del nonno, perché sospesa dalla sua attività di detective a causa di una infrazione alle regole che l'ha condannata all’allontanamento. E’ proprio in quel luogo incantato, libero, pieno di forza e di memoria che s’imbatte in una casa abbandonata nelle vicinanze di un lago. Quel luogo così apparentemente dismesso, abbattuto, devastato nella sua esteriorità ma non privo di una bellezza eterna, piena di ricordi e di segreti, cela dentro di sé una ferita insanabile. 
La famiglia Edevane viveva lì settant’anni prima, era una famiglia felice e molto unita, fino a quando, una notte come tante, un bambino scompare, Theo, appartenente a quella stessa famiglia che da quel momento in poi non è più perfetta. 
Il fatto di preferire la gente ai luoghi andava benissimo, ma le persone hanno la pessima abitudine di cambiare. O di andarsene. O di morire. I luoghi sono molto più affidabili. 
La tragedia si abbatte tragicamente su tutti i suoi componenti spingendoli a trasferirsi a Londra e da quel momento in poi, quella casa rimane soltanto un mucchio di ricordi, di dolore e di tristezza abbandonata a se stessa, nella più completa inettitudine.  
Sadie scopre la vera storia della famiglia Edevane e vuole capire quale sia la verità, se la scomparsa di Theo sia stata dovuta ad un rapimento o a qualcos’altro. 
L’unica persona che può aiutarla in questa ricerca lunga e difficile è Alice, unica superstite degli Edevane, che ha la veneranda età di 86 anni, ormai consacrata come una scrittrice di successo e all’epoca della sparizione innamorata di un amore impossibile. 
Imbarazzo, rimorso, orrore e dolore; queste erano le emozioni che si alternavano in lei, quando finalmente era tornata a casa. 
Gli scenari che l’autrice lascia immaginare sono immensi, metaforici nella loro pittoresca rappresentazione, pieni di profumi e di sapori che sembrano così antichi da non poter essere raggiunti ma soltanto desiderati. 
La copertina del romanzo è il chiaro riflesso della delicatezza, della morbidezza e anche lentezza che questa storia racchiude in sé. In quei colori tenui e accennati, in quella sorta di passato un po’ consunto che abbraccia l’intera superficie della memoria fino a raggiungere e ad intaccare persino il presente. Sadie è piena di demoni da combattere e la sua volontà di scoprire la verità di quella casa sul lago non fa che mettere ancora più a rischio la sua professione e la sua vita. 
Non avevo ancora letto nulla di questa autrice e mi ha piacevolmente colpito. Una storia di tradimenti, di amore, di devozione e soprattutto di rapporti tra madri e figli e di famiglia, con tutti i suoi valori, i suoi misteri e i suoi segreti da tenere o da svelare. 
Una lettura che incalza, che appassiona e che ti lascia addosso la sensazione di qualcosa di poetico ma lontano, di nostalgico ma vivo. 
http://suezn.deviantart.com/art/Intriguing-Old-House-407582488

La strutturazione del romanzo trasuda complicazione, perché gli scarti temporali sono tanti e frequenti, i personaggi sono ingenti ma l’autrice dimostra grande bravura nel riuscire a non creare mai confusione. Inoltre ogni personaggio ha il suo spazio e la sua storia viene descritta nei dettagli senza tralasciare nulla in modo che il lettore si trovi davanti un romanzo che non è stato scritto per caso ma è stato pensato, curato, creato per non tralasciare assolutamente nulla. Il quadro è completo e le ramificazioni sono tante. L’intreccio è corposo ma non stanca, anzi esprime direttamente e senza false congetture, la consapevolezza dell’autrice di aver incastrato nel modo migliore possibile tutti i tasselli del puzzle e se ancora non bastasse, regalando a questa storia un finale sorprendente e potente.


6 commenti:

  1. Buondì gemellina mia, eccomi qui da te prontissima ad entrare nel mondo meravigliosamente unico che intessi attorno a me con le tue parole che sgorgano dal cuore <3 sono stata veramente felice di trovare la recensione proprio di questo libro, la aspettavo e devo dire che anche a me ha fatto fare un tuffo nel passato a quando facevo letture di questo genere. Ho letto di Kate Morton sia "una lontana follia" che "il giardino dei segreti" e ricordo che mi hanno entrambi dato belle sensazioni. E visto che siamo vere gemelline ti devo confessare che anche per me sono letture che mi prendevano di più in passato, sage familiari, ricordi, sentimenti antichi e si, quell'atmosfera, che tu perfettamente hai dipinto, le adoravo quando ero più piccola ed è per questo che appena ho visto questo libro in libreria ne sono stata subito attratta ma mi sono fermata prima di comprarlo. Sai avevo paura che come succede per dei luoghi della memoria ritornandoci mi sarebbero sembrati diversi, vuoti forse, e ne sarei rimasta delusa. Capita anche a te, a volte, di ritornare in posti che da bambina adoravi, che ricordi come meravigliosi e poi quando ci torni non provi più quella magia e ci rimani male? A me capita spesso quando torno nella casa di campagna dei miei nonni e non trovando mia nonna c'è solo l'eco delle risate passate e mi si stringe il cuore e capisco che le cose cambiano irrimediabilmente. Ecco era questa la paura che mi ha fermata dal comprare questo libro! Ma se tu gli hai dato tre farfalline allora lo prendo! *_* sono stata prolissa mi sa oggi, scusa, il succo, come sempre, è che la tua recensione è bellissima e tocca il cuore, come sempre <3 <3 un grande enormissimo (si può dire? ^_^) abbraccio <3 <3

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    1. Dolce Ely, non sei mai prolissa, anzi, mi perdo volentieri a leggere i tuoi pensieri come anche le tue recensioni ed è bello, sai perchè? Perchè, senza volerlo, ritrovo le mie stesse sensazioni ed emozioni. Per esempio, adesso è stata un'altra piccola sorpresa scoprire che da bambine leggevamo le stesse cose e che questo tipo di letture ci teneva compagnia. Il fatto è che sin da piccola ho sempre sentito forte il senso della malinconia, della nostalgia, come se avvertissi sempre qualcosa ma non potessi spiegarla, un senso di mancanza che partiva da dentro e non aveva una spiegazione logica. Letture come questa mi incantavano, ho sempre amato le case abbandonate, le ambientazioni simili e ancora adesso è così. Però per rispondere alla tua domanda, ti dico che ancora oggi, quando ritorno nei luoghi della mia infanzia, io sento ancora addosso tutto, se non peggio. Da un lato è bello, dall'altro è abbastanza struggente, perchè con la crescita è come se tutto si fosse amplificato, essendoci maggiore consapevolezza e coscienza di sè, tutte quelle sensazioni sono più forti e tenaci.
      E' una bella lettura, cara Ely, e sono convinta che ti piacerà, il nostro essere gemelline lo conferma. *___*
      Sono sempre più felice di scoprire le nostre cose in comune e sempre più convinta di questa meravigliosa condivisione.
      Grazie! <3<3<3
      Un abbraccio enormissimo e abbraccioso... chi se ne frega se non si può dire! :*******

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  2. Bellissima recensione con una cover davvero magnifica! Mi piacciono molto le storie che parlano di famiglie e di segreti. Lo cerco in libreria :))))

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    1. Grazie mille, Elisa! La cover è meravigliosa ed è perfetta per la storia. Fammi sapere cosa ne pensi! <3

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  3. Carissima Antonietta, non ti smentisci mai, sai?
    Ero curiosissima di leggerla questa recensione... e le mie aspettative non si sono per niente abbassate, anzi! Anch'io adoro questa cover, per non parlare del teaser... come ben sai ho un debole per le fotografie e tutto quello che concerne l'arte, che ci posso fare?? ^_^ E posso dirti che adoro, adoro quando ci metti qualcosa di personale? Rendi tutto ancora più magico <3 Però sono d'accordo con quello che ha detto Ely, e d'altronde come potrebbe essere altrimenti visto che sembra abbiamo lo stesso sangue e le stesse sensazioni come vere sorelle?? Io ho sempre paura di tornare in un posto che per me una volta era speciale, soprattutto quando alla cosa si aggiunge anche una persona, perché le persone, prima dei luoghi, cambiano, e spesso non in meglio, e in te si fa largo solo tanta tanta delusione, però ciò non toglie che non mi piacciano queste storie ambientate sul lago, poi!! E mi ritrovo perfettamente quando dici che l'autrice ha scritto una storia pensata, curata e creata affinché non si lasci nulla per strada, insomma, so cosa vuol dire e quanto tempo ci voglia per pensare e curare e creare qualcosa senza lasciare veramente nulla per strada!! ^_^ Un super mega abbraccio!! <3

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    1. Carissima Federica, sono d'accordo con te sulla cover e anche sulle sensazioni e sulla paura di rimanere deluse, però come ho detto prima, fino ad ora, quando sono tornata nei luoghi del passato, non ho provato delusione, ma anzi, ogni singola sensazione era molto più forte, come se fosse più radicata dentro. Mi sono emozionata tanto tornando in certi posti e devo essere sincera molto più con i luoghi che con le persone. Io amo i luoghi, per me hanno un'anima, un senso che va oltre il tempo e lo stesso spazio. Mi sarebbe tanto piaciuto approfondire la fotografia che ritengo molto più diretta, intuitiva ed esplicita della scrittura per certe cose, come appunto catturare la visione di un luogo. E come te amo l'arte quando diventa anima e cuore di chi vede attraverso di essa, il mondo.
      Come sempre, ci ritroviamo con le stesse emozioni tra le mani.
      Stringiamoci forte e resteranno sempre con noi.

      Un abbraccio grande grande. <3<3<3<3<3

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