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venerdì 30 settembre 2016

Anemone al buio di Maria Silvia Avanzato Recensione

Buon venerdì cari lettori! Sono molto felice di potervi parlare di un romanzo che mi ha conquistato. Amo molto lo stile di Maria Silvia Avanzato e con Anemone al buioun Noir tutto da leggere, ho avuto conferma del mio pensiero. Consiglio vivamente a chiunque di leggere questa autrice davvero interessante, con uno stile unico e capace di creare storie che ti lasciano a bocca aperta. 


Titolo: Anemone al buio
Autore: Maria Silvia Avanzato
Editore: Fazi
Genere: Noir
Pagine: 285
Prezzo: 14,90
Uscita:  Agosto 2016
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TRAMA


Gloria si risveglia dopo un incidente e non è più la stessa. I suoi occhi non vedono più e anche la sua testa funziona male. Ha problemi di memoria e non riesce a distinguere i sogni dalla realtà. Confusa e in preda a quelle che all’inizio sembrano solo allucinazioni, vive una lenta convalescenza nella casa di sempre, assistita dall’amica d’infanzia Licia. Eppure, qualcosa non torna. Troppe cose strane attorno a lei, troppe persone che non ricorda ma di cui ora riesce a distinguere meglio la voce, con conseguenze talvolta sinistre. Quando, in questa nuova dimensione, iniziano a consumarsi drammi e persino omicidi, Gloria decide che è arrivato il momento di fare un viaggio e ripercorrere i luoghi del passato alla ricerca di sé. Man mano che la memoria comincia a tornare, restituendole frammenti perduti, gli occhi riacquistano la vista anche se lei preferirà non farne parola con nessuno, nemmeno col nuovo fidanzato, in cerca solo della verità. All’insaputa di tutti, prenderà coscienza della realtà che la circonda e scoprirà qualcosa di sconvolgente e insieme inaspettato: un complotto minuziosamente costruito attorno alla sua infermità e un grumo di ricordi con risvolti a dir poco raccapriccianti.



















Anemone al buio è l’ultima fatica letteraria di Maria Silvia Avanzato, un’autrice che ho avuto il piacere di leggere e di conoscere con il romanzo Adamante, che mi ha letteralmente conquistato.

La sua scrittura è nebbia nera, un crepuscolo di Dei morti che come cadaveri affranti popolano la mente dei suoi personaggi, quasi tutti scarnificati, deviati e capaci di deviare.
Non riesco a staccarmi dal mio dolore. Sono piena di questo male e vedo mostri.
La protagonista di questa storia surreale, a metà tra la realtà e il sogno, è Gloria, una ragazza come tante che a causa di un incidente si ritrova cieca e mezza paralitica, al cospetto di una solitudine straniante, ringalluzzita solo dalla presenza fedele e macabramente dolce di Licia, la sua migliore amica.
Ma quanto nero nasconde la vita quotidiana? Quanto marcio, deludente, misero e imputridito si cela dietro le azioni che compiamo ogni giorno e che all’improvviso non possiamo più compiere, ritrovandoci alla completa mercè di qualcun altro?
Hai mai provato a pisciare al buio? Provaci. Tutte le notti conto i passi fra il letto e la tazza del cesso e quando mi siedo, ti assicuro, non sono nemmeno certa di essere nel posto giusto.
Gloria vive la sua vita completamente dipendente da quella di Licia. Le sue giornate sempre uguali sono scandite soltanto dalle visite di strani personaggi che non dovrebbero esistere eppure le vengono a fare visita, rendendo la sua solitudine, una coltre di fredda malinconia.

Uno di questi è Nicola, il suo ex compagno. Lei lo vede, lui la va trovare, lei gli parla, lui risponde, sembra addirittura provare ancora qualcosa per lei, ma quanto è labile il confine tra il vero e l’immaginazione?
Un cieco conosce bene il fiato dei vivi. Un cieco, dei vivi, sa molte cose.
Nicola non può essere stato lì, Nicola vive in un altro stato, Nicola ha scelto un’altra donna che non è Gloria. Questo è quello che le continua a ripetere Licia - la sua migliore amica - ma quanto di vero c’è nelle sue asserzioni?
Le atmosfere sono profondamente oscure, mezze tinte di fasci psichedelici che rimbombano come suoni intristiti e maligni nelle orecchie e negli occhi vuoti di Gloria. Lei sente quando non dovrebbe sentire e non sa quanto sia reale o meno la sua dannata fantasia. Figure maledette si aggirano intorno alla sua persona, al suo corpo deturpato, alla sua cecità che la rende mediocre e disabile agli occhi insulsi del mondo. In mezzo a questa monotonia di armonie difformi che creano mostri nell’anima di chi ancora sogna, c’è una piccola luce, un barlume di speranza, una fetta di torta ancora da gustare.

Alessio, il ragazzo che l’ha rimpiazzata nel lavoro alla radio, dopo la sua precoce dipartita, vuole conoscerla, vuole parlargli, vuole che lei gli insegni la dizione.
Ed è così che in quel baratro senza fine fatto di incubi a tutte le ore del giorno, intinti di sudore e mestizia, di parole biascicate e di richieste di aiuto inespresse, s’insinua il fantasma della comprensione, dell’accettazione, dell’amicizia e dell’amore.
Hai paura di tutto, hai bisogno di qualcuno che ti segua. Voglio essere io, Gloria. No importa se non t’innamorerai mai di me, non importa se ci siamo dati un solo bacio e rimarrà uno solo per il resto della nostra vita. Io voglio che tu sappia che io non ti lascio, che puoi contare su di me, che ti difenderò. Lo devi sapere.
I personaggi si accavallano come le onde scure di un mare intorpidito da una luna svogliata che non ha nessuna voglia di specchiarsi nelle sue acque. Un mare torbido, strano, inquietante, fatto di una musica miserevole come sono miserevoli le strazianti verità che Gloria lentamente scoprirà una dopo l’altra insieme al recupero della propria vista.
Adesso so perché ha scelto me. Io sono l’unica che poteva amarlo per come è fatto, per come è dentro, per come nessuno l’ha visto mai.
Un recupero fatto a pezzi, così come è a pezzi la sua vita e lo sarà ancora di più dopo, quando penserà di avercela fatta.
Lo stile dell’autrice è un colpo di fulmine che si ripete senza mai stancarsi tra me e le pagine. Parole nuove, che sembrano costruirsi da sole, con un’identità propria mentre creano sensazioni e visioni chiare, incastrate tra la follia e la ragione.

Maria Silvia Avanzato usa la scrittura in modo raffinato ma tagliente. Non le importa niente di fare a pezzi i corpi delle parole, per poi resuscitarli con una forma originale e trasgressiva, che va oltre qualsiasi tipo di limitazione.

La sua è una prova letteraria che atterra, che salvifica, che danna, tutto nello stesso momento, tutto nella stessa ineluttabile misura.
Attimi di logica si alternano ad attimi di follia, di imprecisione soltanto apparente perchè tutto sembra come un magma incandescente ma è soltanto magia. La magia della scrittura perfetta, saggia nella sua presa di coscienza, elettrizzante, capace di scavare e tirare fuori mostri dalle più incantevoli creature.

Linguaggio diretto, espressioni tuonanti, sguardi poetici in mezzo ai boschi violentati.
Violenza nella testa e nel cuore, nero che imbratta le mani e Anemone cresce a dismisura grazie alla paura e alla rabbia.
Chi è Anemone al buio?
Ha sempre avuto il mio sangue, era un bellissimo mostro con quell’aria inaffidabile, con gli occhi di un azzurro che si squaglia al sole e sembra bianco, elettrico, perverso e malvagio. E i capelli neri che non voleva mai tagliare, i capelli di una sorella sulla sua testa piena di idee malvagie.

Sorprendente finale per un susseguirsi di scoperte che lasciano a bocca aperta, letteralmente.
Una lettura che appare lenta e scivolosa, proprio quando non ti accorgi che ti stai incollando addosso la melma e il fango, i rumori impazzano trapassandoti di suspense e adrenalina.

Anemone al buio è un’opera piena di grazia e di intelligenza. Sorella e madre dei racconti in cui non sai da che parte guardare perché è tutto talmente buio da essere confortante. Proprio per questo, quando poi ti è dato vedere cosa accade, ti sembra tutto talmente perfetto da essere magistrale. Non è un libro che consiglio ma di più, a chiunque non abbia ancora letto questa autrice, una penna nera e fuorviante, uno stile così magico da essere come una maledizione, come un incanto beffardo, una cupa e macabra litania che ti tiene inchiodato. 

Descrizioni incalzanti, piccoli spunti ironici, atti malvagi, per una dimensione che ti sputa in faccia qualsiasi forma di pace per regalarti ansia, tanta ansia, che però alla fine viene ripagata. Non preoccupatevi, nel modo che piace di più a noi lettori: con il finale.




giovedì 29 settembre 2016

I still love you di Cristina Chiperi Recensione

Buongiorno cari lettori! Ringrazio moltissimo la Leggereditore per avermi dato la possibilità di leggere il nuovo romanzo di Cristina Chiperiintitolato I still love you. Una storia piena di emozioni e di sorprese in grado di coinvolgere grazie allo stile dell'autrice e alla sua sorprendente fantasia.



Titolo: I still love you
Autore: Cristina Chiperi
Editore: Leggereditore
Genere: Young Adult
Pagine: 285
Prezzo: 14,90
Uscita:  Settembre 2016
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TRAMA


Con tutti i ragazzi di cui si sarebbe potuta innamorare, Lucy Sanders ha perso la testa per Dylan, il suo migliore amico. E il sentimento che prova è così forte da toglierle il sonno la notte, da mozzarle il respiro se lui la sfiora, da farle chiedere in continuazione: “Cosa succederebbe se lui sapesse la verità?” Sì, perché per paura di perderlo, Lucy non ha ancora trovato il coraggio di dichiararsi, e adesso che è all’ultimo anno dell’high school ha deciso che è arrivato il momento di scoprire se i suoi sentimenti sono corrisposti oppure no. Ma più Lucy cerca di capirci qualcosa, più tutto le sembra complicato. A volte ha l’impressione che Dylan contraccambi, salvo poi essere assalita dai dubbi quando vede che l’amico ha occhi solo per Caroline... E come potrebbe essere altrimenti, visto che Caroline è praticamente perfetta? A confondere le acque ci si mette anche Daniel: trasferitosi da poco in città, dapprima sembra voler aiutare Lucy nel suo intento, ma poi fa esattamente il contrario... Perché? Lucy non ha il tempo di porsi troppe domande, impegnata com’è a cercare risposte in fondo allo sguardo di Dylan...

















I still love you è il primo romanzo che leggo di Cristina Chiperi, autrice divenuta molto famosa prima su Wattpad e poi in libreria per la pubblicazione di My dilemma is you.

Anche in questo caso ci troviamo di fronte una storia che risponde ad un preciso tipo di pubblico: adolescenti e ragazze molto giovani che sognano ad occhi aperti di incontrare il loro idolo del cuore. Questa storia è una fan fiction, dedicata all’attore Dylan O’Brien, molto amato dalle fanciulle di tutto il mondo.

Cristina Chiperi narra di un amore nascosto e tormentato di una giovane ragazza di nome Lucy, innamorata persa del suo migliore amico, che si chiama, appunto Dylan. Il suo sentimento esiste da tempo ed è alimentato dalla lunga frequentazione che i due hanno da sempre condiviso, fin da quando erano bambini. Il problema è che Dylan non conosce la vera natura dell’affetto che Lucy prova per lui e per lei questa mancata conoscenza è spesso davvero una tragedia.
Quello che provavo per lui era una cosa talmente pura e vera che io stessa avevo paura di ammetterlo.
Insomma, sfido chiunque a vivere accanto al ragazzo che si ama che è contemporaneamente anche il tuo migliore amico e a cercare di capire continuamente se i tuoi sentimenti sono corrisposti. C’è da impazzire! Oltretutto la situazione diventa ancora più difficile ed insostenibile se è proprio lui a chiederci consiglio e sostegno perché innamorato da tempo di un’altra ragazza, Caroline, che è la donna perfetta.

Per Lucy, che frequenta l’ultimo anno di liceo e già sogna l’università, la vita sentimentale non è delle più facili, costretta tra alti e bassi che la vedono in un rapporto di odio e amore con il suo migliore amico.
Bastava uno sguardo per far sì che il mio corpo si riempisse di brividi e che sul mio volto si disegnasse uno stupido sorriso.
Ciò che rende le cose ancora più complicate è la perfezione e la dolcezza di Dylan che però è capace anche di metterla in una confusione totale. In alcuni momenti sembra distaccato proprio come un amico, in altri i suoi sguardi e i suoi strani ammiccamenti, preannunciano ben altro.
Per Lucy è difficile e asfissiante andare avanti in questo modo, alla continua ricerca di risposte alle proprie supposizioni.

Lo stile dell’autrice è molto semplice e scorrevole. Il linguaggio è estremamente quotidiano e anche le scene a cui assiste il lettore sono quelle che fanno parte della vita giovanile ed adolescenziale. Ci sono stati momenti in cui ho avvertito maggiormente la superficialità di certi atteggiamenti, anche perché, è inutile nasconderlo, si tratta di storie e di personaggi molto ma molto giovani e spesso profondamente immaturi. Il loro modo di parlare lo evince, come anche certe scelte e certi discorsi. In ogni caso la storia di Lucy e Dylan riesce ad essere piacevole e a farsi leggere per la sua armonia e per la complicità che è capace di regalare anche in lettori più datati come me che non possono evitare di ricordare certi momenti che più o meno abbiamo vissuto tutti.
Dylan mi attirò sempre più vicina a sè e si portò le mie mani dietro il collo. Il mio battito prese ad accelerare, eravamo così vicino che le punte dei nostri nasi si sfioravano. Sarebbe bastato allungarmi di qualche centimetro per baciarlo.
La vita di Lucy subisce un forte scossone con l’arrivo di un terzo protagonista, Daniel. Un ragazzo che all’inizio sembra sostenerla in tutti i modi nella comprensione di ciò che la lega a Dylan ma poi mostra altri tipi di interessi e di aspettative. La situazione comincia a riscaldarsi quando anche Dylan mostra cenni di cedimento e soprattutto di gelosia.

A quel punto, Lucy cosa farà?
I still love you è suddiviso in capitoli, ognuno con un titolo preciso. La narrazione è in prima persona e avviene attraverso lo sguardo diretto della protagonista. La sua indecisione ma anche il suo amore davvero molto forte per il suo migliore amico metteranno a dura prova il suo equilibrio e soprattutto la sua felicità.
Dylan non poteva essere innamorato di me. Era impossibile.  Se avesse provato qualcosa per me non si sarebbe fidanzato con Caroline e non mi avrebbe chiesto migliaia di volte di avvicinarmi a lei per capire se il suo interesse fosse ricambiato.
Una storia che ricorda i bei tempi andati ma che è sempre attuale ed è piacevole rileggerla. Un amore che non è facile come sembra e un rapporto che dovrebbe essere salvato dalla verità. Ma proprio quando tutto sembra andare in un modo preciso, la vita sorprende Lucy portandola su un sentiero che non si sarebbe mai aspettata. Non avrebbe mai creduto che ci sarebbe potuto essere un orizzonte diverso e più vicino, in contrasto con quella che ormai sembrava essere diventata una vera e propria ossessione.

Cristina Chiperi regala ai suoi lettori uno spaccato di amore, amicizia, fedeltà e voglia di vivere. Un pezzo di gioventù, di leggerezza, di immaginazione e di scoperta. Un romanzo che non sconvolge né travolge ma che è perfetto per tutte quelle giovani anime che hanno voglia di tingersi gli occhi di rosa e di rosso il cuore.