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venerdì 9 settembre 2016

L'uomo che inseguiva i desideri di Phaedra Patrick Recensione

Buongiorno! Grazie alla Garzanti ho letto un romanzo che dopo tanti protagonisti giovani e scapestrati che hanno popolato le mie letture, si avvale di Arthur, un giovane settantenne dolce e simpatico che però non è riuscito a superare molto bene la perdita della moglie. Proprio con il ritrovamento di uno strano oggetto che parte un intricato viaggio alla ricerca di se stessi e della felicità in L'uomo che inseguiva i desideri di Phaedra Patrick.



Titolo: L'uomo che inseguiva i desideri
Autore: Phaedra Patrick
Editore: Garzanti
Genere: Romanzo
Pagine: 277
Prezzo: 16,90
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TRAMA


Da un anno, ogni mattina, Arthur Pepper si sveglia alle sette e compie con esattezza gli stessi gesti. Si veste seguendo un ordine preciso, mangia una fetta di pane tostato, poi alle otto e mezzo si mette a sistemare il giardino. Questo è l’unico modo per superare il dolore per la perdita dell’amata moglie, Miriam, dopo tutta una vita passata insieme. Solo così gli sembra di poter fingere che lei sia ancora con lui. Ma il giorno del primo anniversario della sua scomparsa, Arthur prende coraggio e decide di riordinare gli oggetti di Miriam. Nascosta tra gli stivali, vede improvvisamente una scatolina. Dentro c’è un braccialetto con dei ciondoli: sono a forma di tigre, fiore, elefante, libro e altri piccoli oggetti. L’uomo sulle prime è perplesso; la moglie non indossava gioielli. Ma poi guarda con più attenzione e si accorge che su un ciondolo è inciso un numero di telefono, che Arthur non può fare a meno di chiamare subito. È l’inizio della ricerca e delle sorprese. Seguendo i ciondoli Arthur compie un viaggio che lo porta su un’assolata spiaggia di Goa che ha visto la donna giocare con un bambino indiano, a Londra da un famoso scrittore, in un’accademia d’arte dove è custodito un ritratto di Miriam da giovane, a Parigi in una raffinata boutique, in un castello della campagna inglese dove incontra una tigre, e in tanti altri luoghi che non aveva mai visitato. Un viaggio che gli fa scoprire una Miriam sconosciuta, ma che ha ancora tanto da insegnargli. E gli ricorda che l’amore è sorprendersi ogni giorno, per tutta la vita e anche oltre. L’uomo che inseguiva i desideri è un caso editoriale straordinario. Conteso in tutto il mondo, è stato venduto in oltre venti paesi. Ha scatenato l’entusiasmo dei librai che l’hanno letto in anteprima e che l’hanno già proclamato il libro dell’anno. Una favola piena di magia sull’amore e la gioia di sorprendersi ogni giorno, anche per le piccole cose.

















L’uomo che inseguiva i desideri è un romanzo adatto a tutte le età, una di quelle storie dalla copertina avvolgente e magica, con i colori tenui e sognanti, in grado di farti riflettere e al contempo immaginare cosa sia capace di fare l’amore, quando è vero e profondo.

Non abbiamo protagonisti giovani né tantomeno scapestrati, questa volta conosciamo un settantenne malinconico e solo, Arthur Pepper che, dopo la perdita recente della moglie, non riesce a darsi pace vivendo continuamente preda dei ricordi e della memoria. Una vita intera divisa con Miriam e all’improvviso a causa di una malattia, la donna gli viene strappata via senza che lui possa opporsi.
Ogni mattina Arthur si alzava alle sette e mezzo precise, come quando la moglie Miriam era ancora viva. Si faceva la doccia e indossava i pantaloni grigi, la camicia azzurra e il gilet color senape preparati la sera prima. Si radeva e scendeva al piano inferiore.
Questa è la vita, questo è il senso mancante di un’esistenza che vive di vita e di morte. Arthur ha anche due figli, Lucy e Dan che però lo hanno decisamente lasciato solo e afflitto nel proprio dolore. Entrambi si sono costruiti una vita e sembrano non voleresapere nulla del padre.

I giorni passano tutti uguali e l’assenza di Miriam è qualcosa a cui l’uomo non riesce proprio ad abituarsi, ecco perché l’unico rimedio che trova a tanta nostalgia e incapacità di andare avanti è la routine, ossia compiere tutti giorni e alla stessa ora una serie di azioni che gli rendono meno dolorosa l’assenza della moglie.
Quando ero insieme a lei non avrei voluto essere con nessun altro al mondo. Non mi sono mai chiesto se fosse quella giusta, perché in realtà non c’era nessun’altra.
Alzarsi, annaffiare le piante, mangiare toast sono tutte cose che sembrano banali e anche superflue eppure in quella meccanicità apparentemente inutile si nasconde l’unica àncora di salvezza per il povero Arthur, un uomo che anche soltanto respirando, dimostra la propria devozione ed adorazione per la moglie.
Un giorno però, come nelle fiabe più tradizionali, l’uomo scopre un braccialetto con tutta una serie di ciondoli che era nascosto tra le cose di Miriam.
Un oggetto di cui lui non era a conoscenza ma soprattutto che non aveva mai visto indossare alla donna.
In Arthur scoppiano una serie di dubbi che non trovano pace. Cosa rappresentano tutti quei simboli e perché la moglie gli teneva celato un simile oggetto?

L’uomo comprende che dietro quella scoperta deve nascondersi qualche segreto che aveva a che fare con Miriam e con tutto quello che la donna non gli ha mai rivelato.
E’ così che la vita dell’uomo si trasforma in un viaggio attraverso Londra, l’India e Parigi, incontrando nuove persone e improbabili animali, al fine di scoprire una parte della vita della donna che ha sposato assolutamente sconosciuta.
Salvo che nulla sarebbe mai più tornato alla normalità, perchè quella ricerca gli aveva smosso qualcosa dentro. Non si trattava più soltanto di Miriam. Adesso lo riguardava direttamente.
Ovviamente l’amore che prova per lei subisce attimi di turbamento soprattutto quando comprende che ci sono state molte cose non dette e allora come affrontare quei segreti, quella mancanza di fiducia e quella sorta di estraneità che Arthur comincia a provare nel momento in cui comprende che Miriam non era esattamente come lui immaginava che fosse?

Insomma ci sono molti pezzi mancanti in questo puzzle di cui sicuramente il centro focale è Arthur con la sua deliziosa e delicata personalità, con la sua fiducia e con la sua anima pulita e calorosa. I suoi sentimenti che si scontrano contro ostacoli terribili e apparentemente inimmaginabili ma capaci di sopravvivere anche alle tempeste più feroci perché il vero senso di questa storia è la sopravvivenza e la vita stessa.
Aveva bisogno di una scossa, di qualcosa che lo facesse evadere dalla prigione dorata che si era costruito.
Arthur deve imparare a vivere anche senza Miriam, deve scoprire ancora tante cose di sé che non pensava potessero esistere, deve mettersi alla prova e soprattutto deve capire che la vita non finisce a settant’anni ma che ogni momento della nostra esistenza è un miracolo e come tale, non va mai sprecato ma vissuto fino in fondo.
Lo stile dell’autrice è fluido e scorrevole, grazioso e delicato, capace di descrivere un personaggio a cui è impossibile non affezionarsi. Arthur crea subito empatia nel lettore che comprende e sente a pelle la sua dedizione e il suo coraggio nel credere in quell’amore anche se in parte straniero e difenderlo fino alla fine. Quanti di noi ne sarebbero capaci? Leggete L’uomo che inseguiva i desideri e lo scoprirete.


7 commenti:

  1. Ciao Antonietta :-* comincio a pensare che io e te siamo un po' telepatiche :DD Ho appena inserito questo libro (prima di scoprire che avevi postato la sua recensione) nella rubrica "5 cose che..5 nuove aggiunte alla wishlist"..e infatti è un libro che ho adocchiato da qualche giorno.. e toh..5 minuti dopo mi ritrovo in bacheca la tua recensione, perfetta come sempre..sai che di te mi fido e naturalmente ora ho molta più voglia di leggerlo :-*

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    1. Ciao Maria! E' bello essere telepatiche! ^___^
      Io adoro condividere questa passione e scambiare idee e opinioni anche contrastanti sulle letture, quindi sono strafelice che anche questo romanzo rientra tra quelli che vuoi leggere! <3<3<3
      Grazie di cuore per le tue parole e soprattutto per la fiducia che come sai è ricambiata!
      Un abbraccio :******

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  2. Eccomi qui gemellina ❤️ Questo libro non sai quanto mi incuriosisca! La cover e' bellissima, ne farei un quadro da mettere in salone per quanto e' bella *_* la trama mi ispira tenerezza ma anche solitudine e malinconia, un mix che canta al mio cuore e la tua recensione... Magica! ❤️ Mi hai stretto il cuore e mi hai incatenata alle tue parole, letteralmente, ho tante letture arretrate ma questo libro lo leggero', non ho dubbi, sento che e' una lettura che devo affrontare, spero di rimettermi in pari con le altre letture al più presto per potermi dedicare a questa con il cuore libero ❤️ Un grandissimissimo abbraccio e buon weekend gemellina mia 😘

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    1. Ciao dolce Ely, è proprio come dici tu, c'è molta solitudine e tanta malinconia ma lentamente la storia cambia e si tinge di mistero, di ricerca e di volontà.
      E' un romanzo che inneggia alla vita e a superare le difficoltà, soprattutto cercando di non farsi bloccare dal dolore e dalla perdita.
      Sono sicura che ti piacerebbe! <3<3<3
      Un abbraccio fortissimo! :*****

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  3. Ciao Antonietta.
    Che bella la tua recensione. Questo libro già era nella mia lista ma dopo le tue parole ne sono ancora più convinta.

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    1. Ciao Susy, sono felice che questo libro rientra nella tua wishlist, è una lettura molto diversa dal solito ma che è capace di regalare emozioni! <3

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    2. Rieccomi qui Antonietta ora che l'ho terminato e devo dire che adesso apprezzo ancora più la tua recensione che mette bene in mostra questo libro come dici tu, diverso, ma molto molto bello

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