Ultime recensioni

martedì 20 settembre 2016

Quando eravamo immortali di Charlotte Roth Recensione

Buon martedì! Grazie alla Sperling&Kupfer ho letto Quando eravamo immortali di Charlotte Roth. Una storia che mi ha letteralmente folgorato dal titolo. Mi ha subito trasmesso qualcosa ancor prima di leggerlo. Un senso di appartenenza, di forza e di coraggio. Una storia che di certo non mi ha deluso e che consiglio per tanti motivi. 


Titolo: Quando eravamo immortali
Autore: Charlotte Roth
Editore: Sperling&Kupfer
Genere: Romanzo
Pagine: 432
Prezzo: 18,90 eBook 9,90
Uscita: 2016
9 novembre 1989. «Non puoi perderti la notte più folle della tua vita»: è con queste parole che Alexandra si lascia trascinare fuori di casa dall'amica del cuore. Fosse stato per lei, se ne sarebbe rimasta tra quelle quattro mura anguste, insieme alla nonna che l'ha cresciuta, Momi, in mezzo alle poche cianfrusaglie che non bastano a svelare un lontano passato di cui la nonna è molto gelosa. Invece, in quella notte che sta per cambiare la Storia, Alex si ritrova catapultata nel cuore della vita, quella vita di cui, nei suoi ventitré anni, ha sempre avuto paura, senza sapersi spiegare il perché. Travolta dal mare di folla che si sta riversando da Berlino Est alla parte opposta della città, fino ad allora inaccessibile, Alex viene letteralmente spinta tra le braccia di un ragazzo dell'Ovest: Oliver. Con lui, scoprirà non solo un mondo dai confini più vasti, colorato da cibi sconosciuti, profumi stranieri, nomi dal suono irresistibile, ma scoprirà soprattutto per la prima volta l'amore, quello capace di infrangere ogni paura. Berlino, inizio Novecento. Giovanissima e coraggiosa, Paula si batte per i diritti delle donne e dei lavoratori. Condivide il sogno di un mondo nuovo e più giusto con Clemens, impegnato in politica. Credono di poter fare la Storia, ma il corso impetuoso della Storia non si lascerà fermare dall'amore e dagli ideali che li fanno sentire invincibili e immortali. In Paula e Clemens rivive l'entusiasmo di un'intera generazione dimenticata, che ha creduto nella libertà con tutta la forza incosciente dei vent'anni. A distanza di decenni, toccherà ad Alex e Oliver raccoglierne il testimone, ricucendo un antico legame spezzato e continuando il sogno di un mondo migliore.
















Quando eravamo immortali. Partiamo da questo titolo bellissimo. Un titolo che mi ha folgorato subito, all’istante, senza possibilità di via d’uscita. La trama è stato il passo successivo che mi ha condotto verso la lettura di questa storia, che a sensazione, già mi emozionava. Vi capita mai? A me raramente succede. Succede di leggere poche pagine e di sentire l’emozione scorrere subito, diretta, istantanea nelle vene e capire immediatamente che ho fatto la scelta giusta.

Charlotte Roth dipinge un quadro dai mille colori. Da quelli più sgargianti, entusiasti, solari, vividi e pulsanti fino a quelli scuri, bui, tenebrosi ed ottenebrati. Vita e morte, amore e guerra, famiglia e tradimento. Un romanzo pieno di memoria, di storia, di ricordi, stracolmo di cose da dire, agonizzante e pregno di sentimenti che si abbracciano al sangue e alla sofferenza.

Due storie, due momenti diversi, quattro protagonisti differenti che sono uniti da un filo invisibile che diventa sempre più spesso, sempre più presente, sempre più fatto di carne e anima.
Chi sostiene di non credere all’amore a prima vista non ha mai aspettato e non è mai stato disponibile. In mezzo al ponte due estranei si abbracciavano. Alex era tra le braccia di un estraneo e non si sentiva estranea. Stava ancora male, era bagnata fradicia e tremava di freddo. Eppure voleva stare là.
Siamo nel 1989 e Alexandra è una giovane ragazza come tante che sta per assistere ad un evento che ha segnato la Storia: la caduta del muro di Berlino. Una notte speciale, una notte in cui la folla è accaldata e strepitante, una notte in cui Alexandra vorrebbe fuggire perché ha paura di vivere, di affrontare quella realtà. Vorrebbe stare a casa, protetta e al sicuro, vorrebbe rimanere tra le cose che la fanno stare bene e invece si ritrovare tra le braccia della Storia che sta cambiando. Tragicamente, fortemente, ferocemente. Senza chiedere permesso, senza attenuare il proprio schiaffo. Una notte di follia e di stordimento. In quelle ore così strane e magiche si consuma anche un altro evento, un incontro, uno scontro che cambierà la sua vita: Oliver.

Un ragazzo così diverso da lei, un uomo dal quale dovrebbe stare lontano eppure è lui il segno, il fantasma in carne ed ossa che la lega al passato.
Precisamente ai primi del Novecento e alla storia di Paula e di Clemens. In un’epoca di lotta e ancora di guerra, di strazio e di distruzione.

Un’epoca in cui Paula combatte per i diritti delle donne e dei lavoratori quando la prima guerra mondiale sparge malcontento, fame, immoralità e degrado. Insieme a lei, Clemens, impegnato nella politica. Insieme formano un connubio di ideali così grande da essere persino troppo da sopportare per un pezzo di storia che è piena di vergogna e di indecenza.
Questa volta Paula non si unì alle risate perché ripensava a Clemens nudo steso al suo fianco, ai suoi singhiozzi nel sonno e al suo desiderio disperato di dimostrare qualcosa.
Alexandra e Oliver insieme a Paula e Clemens rappresentano i fili conduttori di questa storia che porta con sé la voce del tempo e di troppe cose, tutte insieme, tutte unite, in un unico canto di sopravvivenza e di commemorazione.
Lo stile dell’autrice è mirato, dettagliato, colmo di apprensione e di cura nel raccontare una vicenda che non si esaurisce in quella dei personaggi ma che va ad impreziosire la nostra memoria e tutto quel dolore e quella paura vissuti durante un’epoca di spargimento di sangue e di dignità.
Cover originale

Un’epoca senza senso, senza ribellione. Un’epoca di sottomissione alla potenza del sacrificio e della volontà di sottostare. La sua penna descrive alla perfezione, con enfasi e commozione, cosa è accaduto a quelle persone ma non solo in quel momento. Il vero significato del romanzo consiste nei segni indelebili che certe storie lasciano nelle anime delle persone. Gli strascichi nelle loro vite, i lividi delle loro ferite e sofferenze che sono arrivati fino a noi.
L’intensità di queste pagine è palpabile, allucinatorio, impressionante. 
Il titolo si riferisce alla voglia di fare della gioventù, a quando ci si sente immortali perché si è giovani, perché si è pieni di ideali, perché ci si crede forti ed indistruttibili.
Lo amò finchè le si addormentò addosso. Lo scostò delicatamente da sé e gli sganciò sulla nuca l’odiato medaglione, perché non lo infastidisse mentre dormiva. Mentre glielo prendeva si aprì di scatto e ne uscì una capsula di metallo. Il sangue le si gelò nelle vene. Aveva sentito che durante la guerra gli ufficiali portavano cose del genere; ma Clemens sapeva cosa c’era lì dentro? Lo richiuse e lo posò sul comodino. Il giorno dopo avrebbe pregato Clemens di disfarsene, perché non portava fortuna, portava morte.
Ma cosa accade se gli eventi ci travolgono e ci fanno il cuore e l’anima a pezzi? Che fine fanno tutti i nostri eroi?

Quando eravamo immortali è un romanzo che è capace di regalare emozioni nuove, sentite, vivide. Emozioni che sembrano fatte di pelle e di ossa. Emozioni che non ti stacchi da dosso, emozioni che hanno un’anima propria che si aggrappa alla tua così tanto in profondità da farti pensare a quelle pagine anche dopo, ancora e ancora.

Solo il pensiero che tante persone hanno combattuto e sofferto per ciò che è arrivato dopo, non si sono arresi, hanno immolato il proprio coraggio in nome della speranza e della libertà, una libertà che è anche nostra, che è qui, ed è di tutti, fa rabbrividire. Certe storie dovrebbero essere commemorate sempre perché siano da insegnamento, siano il punto di luce in mezzo all’oscurità della tempesta che ci sta assalendo.

4 commenti:

  1. Ciao Antonietta :-* hai proprio ragione, se oggi godiamo di una relativa libertà è proprio perché in passato uomini e donne coraggiosi hanno sacrificato la loro vita combattendo per i propri diritti..e noi non dobbiamo dimenticarcene mai!!
    inoltre se è un libro che ti ha regalato così tante emozioni è assolutamente da leggere :-)
    Buona giornata :-*

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Maria! Sapevo che saresti stata d'accordo con me e credo che questo romanzo possa davvero piacerti! C'è un po' di tutto, tra sentimenti, storie vere ed emozioni e vale davvero la pena leggerlo!
      Un abbraccio! :****

      Elimina
  2. Gemellina mia eccomi qui da te, oggi la giornata è bestiale ma mi ritaglio il tempo per passare qui perchè sono sempre certa di trovare ciò di cui il mio cuore ha bisogno, ossia le emozioni uniche e profonde che le tue recensioni sprigionano e quelle che ci regali oggi, grazie a questo libro che non conoscevo, sono potentissime! Hai ragione su tutta la linea, quegli anni, quei sacrifici, quelle lotte non dovremmo dimenticarle anzi, a volte penso che ci siamo come addormentati oggi! Un libro pieno della nostra storia e pieno di sentimenti! Come sempre fai diventare la mia wl ancora più infinita, mi servirebbe più calma, più tempo ed anche un portafogli più pieno per recuperare tutte le letture ma vedrai che prima o poi ce la farò <3 un bacione grande grande prima di tornare nella bolgia del mio pomeriggio <3

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Ely! Non parliamo di giornate bestiali! Sembra che non ci sia mai tempo ma ti ringrazio di cuore per trovare sempre un momento per scrivermi e soprattutto per leggermi! <3<3<3
      Inoltre a parte tutte le cose da fare che si hanno, è sempre importante trovare un ritaglio di tempo per non abbandonare ciò che amiamo fare come i nostri blog, i nostri spazi di letture, i nostri mondi speciali.
      Grazie!
      Un abbraccio fortissimo! <3<3<3

      Elimina