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giovedì 4 aprile 2024

Recensione: LADRO DI ORIGAMI di Sara Purpura

Buongiorno! Grazie alla collaborazione con la casa editrice Mondadori, oggi vi parlo di Ladro di origami di Sara Purpura.

ladro di origami

di Sara Purpura
Editore: Mondadori 
Pagine: 372
GENERE: New Adult
Prezzo: 9,99€ - 19,00
Formato: eBook - Cartaceo
Data d'uscita: 2024
LINK D'ACQUISTO: ❤︎
VOTO: 🌟🌟🌟🌟 

Trama:
Sono passati due anni da quando la vita di Sofia è stata stravolta dall’orrore. Quella notte tutto è andato in pezzi, come una casa dopo il passaggio di un uragano. Ora, però, per lei è arrivato il momento di smettere di avere paura. È il suo giorno zero. Sofia sta tornando a casa, nella sua Palermo, il posto a cui appartiene, nonostante tutto. Farlo è necessario, perché è stanca di girare in tondo senza direzione, prigioniera del passato. L’unico modo per superare ciò che le è accaduto è affrontarlo una volta per tutte. Anche se è difficile e fa male. Anche se ogni volta che ci pensa si sente sprofondare in un baratro di inquietudini e incertezze. Tornare, infatti, significa anche sfidare il suo quartiere, un buco nero che ingoia le anime di chi lo abita, e riallacciare i rapporti con una famiglia che l’ha allontanata senza comprendere il suo dolore. E soprattutto rivedere Marco, il suo primo disperato amore, colui che si era preso ogni suo pensiero e sogno a occhi aperti, e che riusciva a scatenare in lei sentimenti talmente feroci da farle tremare l’anima. Tuttavia, quello che trova Sofia è una realtà profondamente cambiata e delle persone che fatica a riconoscere. Lo stesso Marco, che pure resta l’unico capace di farla sentire viva, non è più il ragazzo che si è lasciata alle spalle alla sua partenza. Arrabbiata e delusa, Sofia ha due possibilità. Potrebbe andarsene, e tentare così di ricominciare altrove, lontano da chi l’ha ferita, tra le braccia di un altro. Oppure restare, e combattere per avere indietro ciò che le è stato rubato. Compreso Marco. Perché, anche se le ha spezzato il cuore, lui resta sempre fuori da ogni equazione, ed è l’unico con il quale potrebbe generare quel fuoco ardente che non procura dolore, ma lenisce ferite e allevia ogni angoscia. E che le restituirebbe finalmente la vita.

RECENSIONE

Ladro di origami di Sara Purpura è una storia ambientata in Sicilia, e affronta un tema che mi è molto caro: la criminalità. Di qualunque regione o città si parli, questo aspetto della nostra vita sociale ed economica mi ha sempre affascinato, vivendo anche io in un luogo in cui sono cresciuta con la piena consapevolezza che non si è mai completamente liberi se si è contornati da ambienti, da amici o da familiari che abbracciano, per volontà o per obbligo, determinati stili di vita. 

Sofia è una donna che ha lasciato la sua terra costretta dai suoi familiari a nascondersi dopo aver subito una violenza da parte di un suo parente. Quando decide di tornare, le cose sono molto cambiate. Non ha un buon rapporto con la madre e con il padre perchè non gli ha mai perdonato il fatto di non averla difesa, di aver avuto paura e di non aver contrastato “il mostro.” Ritrova suo fratello Andrea, che spaccia droga per conto del cugino Guido e di Don Salvatore, lo zio. Rimane profondamente delusa dalla scoperta che la sua famiglia si è immischiata negli affari sporchi di coloro che, anni prima, le hanno fatto del male. 

La sua Palermo, oltre alla delusione, le riserva Marco, il ragazzo, migliore amico del fratello, di cui è sempre stata pazzamente innamorata. Tra di loro stava per nascere qualcosa, anche se entrambi erano impauriti dalla reazione di Andrea, ma quando Sofia è costretta a partire, tutto si spezza. Si spezzano le speranze, i sentimenti, il futuro prende una piega sbagliata e divide i due ragazzi portandoli su strade diverse. Sofia si fidanza con Flavio, un ragazzo perbene, tranquillo, pacifico, così diverso dall’irruente e rabbioso Marco che non le ha mai perdonato di essere andata via. Quando Sofia lo rivede, scopre che lui sta vivendo una vita molto difficile. Sua madre è malata e ospita in casa una ragazza con un bambino. Possibile che Marco abbia un figlio? 

Tra di loro ci sono tante cose non dette, segreti mai svelati e soprattutto un’attrazione così forte che li mette alle strette conducendoli presto a un bivio. Una scelta che fa male ad entrambi e che nessuno sembra avere il coraggio di prendere. Sofia non riesce a capire perchè Marco non l’abbia cercata mentre lui si è trovato ad affrontare problemi molto più grandi e ha cercato di risolverli nel modo meno doloroso per tutti. 

È una storia molto forte. Parla di violenza sessuale, di droga, di sentimenti che non vengono vissuti in modo pacifico, bensì creano terremoti a fondo dell’animo umano e lo piegano a una volontà superiore: quella dell’amore vero. 
Marco è un personaggio carismatico. È pieno di ombre, ma è un bravo ragazzo che non esita a passare dalla parte sbagliata se ritiene che sia giusto. Ama Sofia più di se stesso e quando la rivede, fa di tutto per riaverla. Non esita un solo istante. La vuole, la pretende e non intende lasciar passare altro tempo senza viverla fino in fondo. 

Sofia, al contrario, è più titubante, timorosa, ha paura di fare la scelta sbagliata. Ha ancora addosso il ricordo deleterio del passato, il torto subito, quell’angoscia che le consuma dentro e che non le permette di vivere serenamente il presente. Anche se quel presente si chiama Marco ed è il sogno di tutta la sua vita. 

Avevo già letto in passato Sara Purpura e non avevo apprezzato completamente il suo romanzo. Più che altro mi era sembrato un po’ troppo blando per i miei gusti, poco incisivo e poco cattivo. Non mi aveva ferito, né turbato. Così avevo deciso di non leggerla più. Poi, quando ho letto la trama di questo libro, sono rimasta colpita perchè affronta temi che amo leggere. E questa volta, la lettura mi ha premiato. 

Ho apprezzato la caratterizzazione dei personaggi, l’ambientazione, quel sentore di sporco che avvinghia tutto e che rende il romanzo crudo e realistico come piace a me. Non ci sono mezzi termini, c’è coraggio nell’esposizione dei fatti così come avvengono, senza tentare di addolcirli. Odio le frasi smielate, preferisco quegli amori duri e brutali dove ci si fa male per raggiungere un livello superiore. Dove l’indifferenza non è contemplata e in cui l’amore è un'arma a doppio taglio solo per chi non è debole di cuore. Ho trovato lo stile migliorato, più intenso, meno fiabesco, e maggiormente inserito nel contesto che richiedeva una forza d’animo superiore e uno sforzo emotivo senza paracadute. 

Però. Ahimè, c’è sempre un però. 
L’inizio parte a bomba. La base c’è, vieni preso a spintonate e gettato nella storia senza se e senza ma. Ti ritrovi in questa terra che tra l’altro, io avrei descritto di più, in mezzo a sentimenti e ricordi che ti fanno sbandare sin dalle prime pagine. Ma poi, c’è qualcosa che corrode questa base che sembrava indistruttibile. Manca un po’ di mordente. Ok, sarà troppo esigente? Può darsi, ma io avrei calcato ancora di più la mano. Tanto le avvertenze all’inizio del libro le hanno messe. Quindi? Che facciamo ci fermiamo a metà partita? Ma no! Andiamo fino in fondo. 

E invece, come al solito, ho avuto la sensazione che l’autrice non volesse sporcarsi e sporcare troppo la storia. Se leggi una storia che t’illumina, tu t’illumini. Se leggi una storia che t’infanga, tu t’infanghi. Ti pare? Qui non c’è fango. Non abbastanza da sporcare il lettore. C’è una sorta di politically correct che impedisce alla storia di affondarti nelle viscere e far strabordare tutto. 
Qualche sviolinata smielata qui e lì che mi ha fatto prudere il naso e starnutire come l’allergia di primavera, ma tutto sommato, questo romanzo è una gran bella storia. Una di quelle che, alla fine, ti danno pure la soddisfazione di toglierti qualche sassolino dalla scarpa, e se lo leggerete, capirete perchè.

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