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giovedì 27 febbraio 2025

Recensione: CON VOCE UMANA di Carol Gillgan

Buongiorno! Grazie alla collaborazione con la casa editrice VandA, oggi vi parlo di Con voce umana di Carol Gilligan.

con voce umana

di Carol Gilligan
Editore: VandA
Pagine: 180
GENERE: Saggio
Prezzo: 12,99 - 20,00
Formato: Ebook/Cartaceo
Data d'uscita: 2025
LINK D'ACQUISTO: ❤︎
Voto: 🌟🌟🌟🌟🌟 

Trama:
A quarant'anni dall'uscita di Con voce di donna, il libro che diede il via a una rivoluzione, portando le voci delle donne alla ribalta e consentendo loro di essere ascoltate a pieno titolo, Gilligan ritorna sull'argomento di quel libro fondamentale riesaminandone le tesi centrali alla luce del presente e dei progressi della riflessione sul tema negli ultimi decenni. Oggi è possibile chiarire e articolare ciò che quarant'anni fa non si poteva vedere o dire: che la "voce diversa", l'etica della cura, sebbene inizialmente percepita come una "voce femminile", di donna, è in realtà una voce umana. La voce da cui si differenzia è una voce patriarcale, legata al sistema binario e alle gerarchie di genere. Laddove il patriarcato è in vigore o viene imposto, la voce umana è una voce di resistenza e l'etica della cura è un'etica di liberazione. «La voce dell'etica della cura è una voce umana e la designazione in termini di genere di una voce umana come "femminile" è un problema. Sentire la "voce differente" come voce umana significava liberarsi di una serie di ostacoli che impedivano di vedere che il sistema binario di genere - la costruzione delle capacità umane come "maschili" o "femminili" - non è solo una distorsione della realtà, ma anche una pietra miliare del patriarcato.» Un libro di psicologia alla portata di tutte/i che dice cose semplici ma importanti, che porge la mano e la voce a chiunque voglia ascoltare, donne e uomini. La voce umana è la voce del ventunesimo secolo.

RECENSIONE

Carol Gilligan torna, a quarant’anni dalla pubblicazione del rivoluzionario In a Different Voice, per ampliare e affinare la sua teoria dell’etica della cura. Con voce umana non è solo un aggiornamento del suo pensiero, ma una riflessione profonda e incisiva su come la voce umana sia stata sistematicamente repressa dal patriarcato e su come possiamo riscoprirla per liberarcene. 

Il libro attraversa psicologia, filosofia, politica, cinema e testimonianze personali, con l’obiettivo di dimostrare che l’etica della cura non è una prerogativa femminile, ma una necessità universale. Gilligan smantella il binarismo di genere imposto dalla cultura dominante e propone una visione del mondo in cui la cura diventa una pratica di resistenza e di trasformazione sociale. 

Gilligan sviluppò il concetto di etica della cura come risposta al modello etico dominante, basato su principi di giustizia astratta e universale, tipicamente associato alla tradizione filosofica kantiana e al pensiero di John Rawls. L’etica della giustizia, secondo la visione patriarcale, è impersonale e razionale, separa l’individuo dalle relazioni e considera la moralità come un sistema di regole rigide. Al contrario, l’etica della cura si basa sulle relazioni umane, sull’interdipendenza, sulla capacità di ascoltare e rispondere alle esigenze dell’altro con empatia e responsabilità. 

Se in In a Different Voice, Gilligan aveva evidenziato come le donne tendessero a privilegiare questa prospettiva etica, in Con voce umana va oltre: l’etica della cura non è femminile, è umana. La sua identificazione con la femminilità è stata il risultato di una cultura patriarcale che ha separato mente e corpo, ragione ed emozione, creando una gerarchia che relega la cura a un ruolo subordinato. Questa separazione, spiega Gilligan, ha conseguenze devastanti non solo per le donne, ma per l’intera società. 

Uno degli elementi più importanti del libro è l’analisi dell’iniziazione sociale al patriarcato. Gilligan descrive come fin dall’infanzia bambini e bambine siano costretti a tradire sé stessi per adattarsi ai ruoli di genere imposti dalla società. Le ragazze apprendono che per essere accettate devono reprimere le proprie emozioni, adattarsi all’idea di brava ragazza e mettere da parte il proprio pensiero critico per evitare il conflitto. I ragazzi, d’altro canto, vengono educati a reprimere la vulnerabilità, a nascondere la propria emotività e a conformarsi a un ideale di mascolinità dominante, che li separa dalla capacità di amare ed essere amati. Questo processo di separazione porta a quello che Gilligan definisce “danno morale”: il prezzo che uomini e donne pagano per conformarsi a un sistema che li separa dalle proprie emozioni e dalle proprie relazioni autentiche. 

Gilligan introduce nel libro un’interessante analisi di tre film diretti da uomini che mettono in scena la crisi della mascolinità patriarcale.
Il filo nascosto di Paul Thomas Anderson. Il protagonista, un uomo ossessionato dal controllo, viene reso vulnerabile dall’amore di una donna che lo cura avvelenandolo. La mascolinità tossica si nutre di dominio, ma il vero amore nasce dalla vulnerabilità e dalla capacità di affidarsi all’altro. — “L’amore vero nasce dalla vulnerabilità e dalla capacità di affidarsi all’altro”. 

First Reformed di Paul Schrader. Un pastore, distrutto dal dolore e dalla disperazione per la crisi ecologica e morale, trova nell’amore la sola risposta possibile al nichilismo. La violenza patriarcale non è la soluzione, l’unica via d’uscita è la cura reciproca. — “Di fronte alla catastrofe, la risposta è l’amore, non la violenza”. 

BlacKkKlansman di Spike Lee. Il film esplora come il razzismo e il patriarcato si intreccino nella costruzione della supremazia bianca. La mascolinità bianca violenta e dominatrice è un pilastro dell’oppressione sociale, e solo un nuovo modello di identità può portare al cambiamento. 
L’autrice dimostra come il patriarcato sia una trappola anche per gli uomini, che vengono privati della libertà di essere pienamente umani. 

Un altro capitolo fondamentale riguarda il silenziamento delle donne nelle decisioni sull’aborto. Gilligan analizza come il patriarcato abbia trasformato l’aborto in un tema morale astratto, distaccato dalla realtà vissuta dalle donne. Le sue ricerche mostrano che, per molte donne, l’aborto non è una scelta egoistica, ma un atto di responsabilità e di cura, una decisione presa in relazione alla propria vita e a quella degli altri. Questa riflessione si collega a una denuncia più ampia: il patriarcato si fonda sul controllo della voce delle donne, sulla loro invisibilizzazione e sulla repressione della loro autonomia. Il diritto all’aborto diventa quindi una questione cruciale non solo per la libertà femminile, ma per la democrazia stessa. 

Dunque Carol Gillighan lancia un appello: l’etica della cura non è solo un’alternativa all’etica della giustizia, ma un atto rivoluzionario di liberazione. Per troppo tempo, la cura è stata vista come una responsabilità femminile, mentre in realtà è una condizione essenziale per la costruzione di una società più equa e umana

La voce umana, per Gilligan, è una voce di resistenza. Ascoltarla significa rifiutare il silenzio imposto dal patriarcato, riscoprire la nostra capacità di connessione e riconoscere che la vulnerabilità non è una debolezza, ma una forza. Solo accettando la nostra interdipendenza possiamo costruire un mondo che non sia fondato sulla violenza e sulla gerarchia, ma sulla relazione e sulla cura reciproca. 

Con voce umana è un libro fondamentale per chiunque voglia comprendere le radici culturali del patriarcato e il modo in cui questo sistema ci separa dalla nostra umanità. Gilligan dimostra con lucidità e passione che l’unica vera ribellione è riscoprire la nostra voce, smettere di conformarci a un modello di relazione fondato sulla dominazione e abbracciare una nuova etica basata sulla cura e sulla connessione. 

È un libro che non si limita alla teoria, ma offre una chiave di lettura per interpretare il nostro tempo e le nostre esperienze personali. È un testo di resistenza, un invito a disimparare le regole imposte dal patriarcato e a vivere pienamente la nostra umanità. Una lettura imprescindibile, capace di scuotere certezze e di aprire nuove prospettive su cosa significhi essere VERAMENTE liberi.

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