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mercoledì 16 ottobre 2024

Recensione: IL BAMBINO E IL MAESTRO di Valentina Rodini

Buongiorno! Grazie alla collaborazione con la casa editrice Einaudi Ragazzi, oggi vi parlo di Il Bambino e il maestro di Valentina Rodini.

Il bambino e il maestro

di Valentina Rodini
Editore: Einaudi Ragazzi
Pagine: 128
GENERE: Narrativa per ragazzi
Prezzo: 15,90
Formato: Cartaceo
Data d'uscita: 2024
LINK D'ACQUISTO: ❤︎
VOTO: 🌟🌟🌟🌟 

Trama:
Un Bambino desidera ardentemente diventare grande e per farlo intraprende un lungo viaggio che attraversa il mistero della crescita e raggiunge il vero significato della grandezza interiore. Attraverso incontri con sagge creature, il superamento di ostacoli imprevisti e con l’aiuto di cinque preziosi sassolini, donati dal Maestro, scopre i principi fondamentali della vita: impara a essere paziente, libero, leale e ad affrontare la paura con coraggio. Un libro illustrato per bambini dagli 8 anni. Una storia che celebra l’importanza dei principi di vita, dell’amicizia e della fiducia in se stessi, offrendo una guida preziosa per affrontare i tanti dilemmi della vita. Età di lettura: da 8 anni.

RECENSIONE

Un viaggio tra fantasia e crescita, Il Bambino e il maestro di Valentina Rodini con illustrazioni di Angelo Ruta, è un racconto che, pur rivolto a un pubblico giovane, riesce a risvegliare profonde riflessioni anche nell'animo di un adulto. 

La narrazione ci accompagna per mano attraverso un mondo fatto di meraviglia e magia, ma anche di prove, dubbi e scelte difficili, che il piccolo protagonista deve affrontare con il supporto del suo Maestro. Il Bambino, senza nome eppure così universale, rappresenta il cammino di crescita e scoperta di ogni essere umano. In questo viaggio alla ricerca di ciò che significa diventare grandi, incontra personaggi simbolici: il Maestro, il Rinoceronte, l'Antilope e l'Ippopotamo, ciascuno dei quali incarna una lezione fondamentale. Ognuno di loro, attraverso la propria saggezza e il proprio modo di affrontare la vita, lo aiuta a comprendere i principi che guideranno la sua strada: la lealtà, la resilienza, il coraggio, la gentilezza e la tenacia. 

Il Bambino raccoglie i sassolini, simbolo dei principi fondamentali che lo guideranno: la tenacia, la gentilezza, il coraggio, la lealtà. Ogni sassolino rappresenta un punto fermo, una guida morale per affrontare il cammino della vita. Il Maestro è un personaggio che affascina per la sua presenza discreta ma fondamentale. È quella figura che sa quando stare vicina e quando allontanarsi per permettere al Bambino di imparare da solo, di cadere, sbagliare e rialzarsi. Ci ricorda che nella vita, anche quando crediamo di essere soli, qualcuno ci ha dato le chiavi per affrontare le sfide, e spesso queste chiavi sono dentro di noi, nelle lezioni che abbiamo imparato. Il Maestro è il simbolo della guida che tutti vorremmo avere, ma che sappiamo non potrà esserci per sempre, perché crescere significa anche imparare a camminare da soli. 

Uno dei passaggi più simbolici del racconto è quando il Maestro spiega al Bambino che "È fondamentale che tu abbia paura". Questo concetto ribalta l'idea comune che la paura sia una debolezza. In realtà, la paura è segno che ci importa qualcosa, che siamo coinvolti emotivamente in ciò che facciamo. Il Bambino, come tutti noi, è spaventato dalle sfide che lo attendono, ma è proprio attraverso quella paura che impara a crescere e a trovare il coraggio per andare avanti. 

Uno dei momenti più toccanti del racconto è l'incontro con l'Antilope. La lezione sulla gentilezza è forse la più importante, quella che ci colpisce con forza per la sua apparente semplicità. Come lettori, ci rendiamo conto, proprio come il Bambino, che nella frenesia del diventare adulti, spesso dimentichiamo quanto sia essenziale essere gentili con gli altri e con noi stessi. La gentilezza, come viene spiegato, non è solo un atto, ma uno stato d'animo, una bussola che ci orienta in un mondo che spesso ci spinge a vedere gli altri con diffidenza o superficialità. 

Il Rinoceronte, invece, è il simbolo dell'amicizia e della lealtà. Il rapporto tra lui e il Bambino ci parla dell'importanza di trovare un compagno di viaggio, qualcuno con cui condividere le fatiche e le gioie. Il loro litigio e la successiva riconciliazione ci mostrano che l’amicizia, come la crescita, è fatta di momenti di incomprensione, ma anche di perdono e di riconoscenza reciproca. Il Bambino impara che avere un amico significa non essere mai veramente soli, anche quando le strade si dividono. Il Rinoceronte ci ricorda che “Non si incontra un compagno di vita, compagni di vita si diventa”. Questo messaggio sottolinea che i legami più profondi si costruiscono attraverso l’esperienza condivisa, il sostegno reciproco, e la lealtà. L’amicizia, in questo racconto, non è solo una semplice compagnia, ma un atto di fiducia e di impegno verso l’altro. 

C’è poi l’Ippopotamo, il personaggio che più ci insegna il valore della resilienza. Attraversare il fiume, simbolo della vita, è una delle prove più difficili, eppure il Bambino scopre che non si tratta solo di forza o tecnica, ma di capacità di rialzarsi, di provare e riprovare. È un messaggio potente: la vita non sarà mai senza ostacoli, ma il segreto sta nel non smettere mai di credere nel proprio sogno. "Hai imparato a perdere", dice l'Ippopotamo, sottolineando che il vero insegnamento non è evitare la sconfitta, ma imparare a rialzarsi e a continuare il cammino. Questa lezione ci tocca da vicino, perché tutti nella vita affrontiamo momenti di fallimento. Eppure, troppo spesso ci fermiamo su quel fallimento, lasciando che esso definisca il nostro valore. 

L’autrice ha inserito nel testo una sottile, ma evidente, riflessione morale che attraversa tutto il racconto. I principi che il Bambino raccoglie e porta con sé sono metafore delle virtù che ognuno di noi dovrebbe custodire e coltivare nel proprio cuore. Il bambino e il maestro ci ricorda che crescere non significa solo diventare più grandi fisicamente, ma saper tenere sempre accesi quei piccoli lumi interiori che ci guidano nei momenti di smarrimento. 

La storia del Bambino ci insegna che diventare grandi significa accettare la sfida della solitudine e della responsabilità delle proprie scelte, pur sapendo che gli insegnamenti ricevuti ci accompagneranno sempre. Il bambino e il maestro è una storia che parla al cuore. Attraverso la metafora del viaggio, ci offre una guida morale per affrontare la vita, non solo per i più giovani, ma per chiunque senta di dover tornare a guardare dentro di sé per ritrovare quei principi che, a volte, nella fretta della vita quotidiana, tendiamo a dimenticare. Un testo che ci invita a essere gentili, coraggiosi, leali e resilienti, non perché sia facile, ma perché è l'unica via per essere veramente liberi.

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