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martedì 29 settembre 2015

Segnalazioni Made in Italy: Un cuore a metà di Silvia Maira e Fahryon di Daniela LoJarro!

Il secondo post di oggi è dedicato alla rubrica Made in Italy con la presentazione di due romanzi di cui troverete di seguito tutte le info!



Titolo: Un cuore a metà
Autore: Silvia Maira
Editore: Lettere Animate
Pagine: 432
Genere: Narrativa
Ebook: € 3,49
Uscita: 27 Maggio 2015

Trama

Aida Leone è una trentenne siciliana, agente immobiliare con una famiglia normale e un’amica di vecchia data, Mila, il cui legame è più forte di un vincolo di sangue. 
All’improvviso, in un freddo giorno di dicembre, la sua vita tranquilla viene sconvolta dall’incontro con Ruggero Serravalle, facoltoso e affascinante imprenditore romano, trent’anni più grande di lei. Tra i due scoppia una passione forte e travolgente, che sembra superare ogni ostacolo, sociale e generazionale. Ruggero si troverà ad affrontare la famiglia di Aida: le perplessità di papà Pietro, che ha la sua stessa età e di mamma Lucia, che avevano immaginato al fianco della loro figlia un uomo più giovane. Aida, dal canto suo, si scontrerà con l’anziana madre di Ruggero, una donna di ottanta anni dal carattere forte e volitivo, che ha un forte ascendente sul figlio e che vive nel ricordo della moglie di Ruggero, deceduta qualche anno prima, a cui la donna era molto affezionata. Può un amore e un’attrazione così forte superare tutte le difficoltà? Il destino sembra complicare ulteriormente le cose quando, nella vita di Aida, compare una nuova persona, Johnny, un musicista, poco più grande di lei, allegro e spensierato, che se ne innamorerà perdutamente e proverà a far breccia nel suo cuore, nonostante l’ingombrante presenza di Ruggero, con la sola ricchezza di cui dispone: la musica.
“Un cuore a metà” è un romanzo ricco di emozioni, un ricamo di sentimenti che mira ad arrivare dritto al cuore del lettore, una storia vissuta tra due paesi della Sicilia, Marina di Scimeca e Fontanabella, i cui nomi sono di pura invenzione, e Roma.
Una storia ricca di colpi di scena, con un finale rassicurante, ma non scontato. 


In uscita da circa un mese lo Spin Off intitolato Quel sottile legame del cuore, FREE in tutti gli Store. 











Titolo: Fahryon
Autore: Daniela LoJarro
Editore: GDS
Pagine: 290
Genere: Fantasy
Ebook: € 2,99
Uscita: Luglio 2015

Trama

Nel regno di Arjiam, Fahryon, neofita dell'Ordine sapienziale dell'Uroburo, e Uszrany, cavaliere dell'Ordine militare del Grifo, si trovano coinvolti nello scontro tra gli adepti dell'Armonia e della Malia, due forme di magia che si contendono il dominio sulla vibrazione del Suono Sacro.
Le difficoltà con cui saranno messi a confronto durante la lotta per il possesso di un magico cristallo e del trono del regno, permetteranno ai due giovani di crescere e di diventare consapevoli del loro ruolo e delle loro responsabilità in questa guerra per il potere sul mondo e sugli uomini.

Daniela Lojarro è nata a Torino. Terminati gli studi classici e musicali (canto e pianoforte), vince alcuni concorsi internazionali di canto che le aprono le porte fin da giovanissima a una carriera internazionale sui più prestigiosi palcoscenici in Europa, negli U.S.A., in Sud Corea, in Sud Africa nei ruoli di Lucia di Lammermoor, Gilda in Rigoletto e Violetta in Traviata. Alcuni brani che ha inciso sono entrati nelle colonne sonore di diversi film, fra i quali «The Departed» di M. Scorsese, «Il giovane Toscanini» di F. Zeffirelli e «I shot Andy Wharol» di M. Harron. Si dedica anche all’insegnamento del canto e alla musico-terapia come terapista in audio-fonologia, una rieducazione della voce e dell’ascolto rivolta ad adulti o bambini con difficoltà nello sviluppo della lingua oppure ad attori, cantanti, commentatori televisivi, insegnanti, manager per sviluppare le potenzialità vocali. 

Incipit

L'estate volgeva al termine ma il sole dardeggiava ancora su Tuhtmaar, la capitale del regno di Arjiam. L'acqua scorreva lenta nel letto dei due fiumi, il Suszray e il Whahajam: sembrava adattarsi al ritmo sonnolento di quel pomeriggio afoso trascinandosi pigramente in mezzo alle canne, aggirando rocce e massi per lambire le rive con un debole sciabordio. A un tratto, la fiacca di quelle ore torride fu percorsa da un tremito e poi da una vibrazione d'energia mentre nel cielo si stagliava la sagoma di un'aquila del deserto. Il rapace sorvolò le residenze delle nobili Famiglie di Arjiam, volteggiando più volte sui lussuosi padiglioni del palazzo ter Hamadhen per poi dirigersi al Santuario del Suono Sacro sull'isola in mezzo al fiume Suszray. L'aquila penetrò nel cuore del Santuario e si posò sulla pietra di luna sospesa sulla grande vasca sacra, restando immobile, come in attesa, con gli occhi chiusi. Quando una voce di donna si elevò con dolcezza ipnotica da una delle otto cappelle del Santuario, l’aquila, spalancati gli occhi, girò il capo per fissarne l'entrata. La Magh, attratta da una consonanza incomprensibile e ignota, uscì indugiando però sulla soglia nello scorgere il rapace. Soggiogata dalla forza di quello sguardo magnetico, andò a collocarsi sotto la pietra di luna della piscina sacra, tramutando l'inno del raccoglimento in quello della contemplazione. Il canto acquisì vigore animandosi in un ritmo sempre più frenetico, mentre l'enorme gemma iniziò a vibrare. L'acqua della vasca sacra prese a ruotare rapidamente, innalzandosi in un vortice che, avvolta completamente la donna, giunse a sfiorare la pietra di luna. La voce della Magh fu incrinata da un tremore d'indecisione. Avrebbe desiderato con tutta se stessa abbandonarsi a quelle vibrazioni magiche; ma aveva promesso al suo compagno di non compiere più alcun rito per non mettere in pericolo la vita che portava in grembo. La donna tentò di smettere ma gli occhi dell'aquila tornarono a scrutarla. Il Suono Sacro, la vibrazione che aveva dato vita a tutto il Mondo e che lo animava, non avrebbe mai potuto essere pericoloso per la sua creatura. Rassicurata da quel pensiero che l’aquila pareva averle suggerito, Xhanys dispiegò la sua voce nelle sillabe arcane dell'inno sacro: affrontò con sicurezza le luminose note acute per sprofondare poi nel baratro vellutato e tenebroso di quelle gravi, cedendo al sentimento di piacere e d'ebbrezza che la stava invadendo. Suono e Silenzio, Luce e Oscurità, si cancellarono nella sua percezione e Xhanys si disciolse nella vibrazione della sua Armonia unita al Suono Sacro. L'aria si accese di lampi azzurrognoli e un improvviso scoppio agghiacciante la fece barcollare. La donna, sconvolta dalle immagini che sorgevano dal Tempo che sarebbe venuto, lanciò un urlo di terrore: l'incantesimo s'infranse, l'acqua di colpo ricadde in onde scomposte e l'aquila, dopo aver lanciato uno strido, svanì. 


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