Buon lunedì cari lettori! Il romanzo di cui vi parlo oggi è una lettura che mi ha completamente strappato alla realtà, una di quelle che non riesci ad abbandonare e che ti tengono compagnia molto oltre la fine del libro. Brucio di Christian Frascella, edito da Mondadori, è una storia piena di coraggio ma anche di violenza e di cattiveria. Una storia che fa riflettere e che emoziona lasciandoti addosso sensazioni profonde e reali.
Titolo: Brucio
Autore: Christian Frascella
Editore: Mondadori
Genere: Romanzo
Pagine: 343
Genere: Romanzo
Pagine: 343
Prezzo: 17,50
Uscita: Aprile 2016
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TRAMA
Il fuoco. La stanza invasa dalle fiamme, le grida, la paura. Ogni rumore mi crepita nelle orecchie come legna spezzata da un calcio. Il fumo mi annebbia la vista. Le narici invase, il respiro sempre più corto, disperato. Non riesco a gridare, ci provo, ma non riesco. Cerco mia madre, cerco mio padre, cerco Anna." L'incendio di quella notte gli ha sfigurato il volto e si è portato via tutto. Di quel Tommy bambino non è rimasta che l'ombra, l'unica cosa di cui gli altri non sembrano aver paura, provare ribrezzo. Da allora Tommy passa da una famiglia affidataria all'altra, su e giù per l'Italia. Ogni volta, però, insieme a lui arrivano le complicazioni. Del resto, se hai una faccia come la sua, non puoi "che essere un poco di buono, un delinquente, un ladro, un potenziale omicida". E poi la gente ha un bel dire che l'aspetto non conta. Magari andrà meglio stavolta, ora che è approdato in un paesino di provincia come ce ne sono milioni, rassicurante: "Case attaccate a case, palazzi che si strusciano con altri palazzi, e strade che ti ributtano sempre verso il centro casomai dovessi perderti". E che ad accoglierlo ci sono i Cotta, brave persone: madre avvocato, padre pompiere, un figlio diciassettenne suo coetaneo. Ma quando i guai li hai cuciti addosso c'è poco da fare. Succede così che, a poche ore dal suo arrivo, Tommy assista per caso a un rocambolesco tentativo di furto in un negozio e che venga arrestato da un ispettore di polizia in pattuglia che lo crede coinvolto, e che da quel momento gli darà il tormento. A scuola non va certo meglio, ma almeno lì c'è Sally, occhi scuri e l'aria di una "come di passaggio", che "un attimo c'è, un attimo dopo potrebbe non esserci". Conoscerla per Tommy è come tornare a respirare. Con lei accanto il futuro fa meno paura e tutto sembra possibile. Anche per lui. Se solo non fosse la nipote dell'ispettore che l'ha arrestato quella notte. E se solo quel tranquillo paesino a due passi da Asti in cui tutto sembra perfetto non nascondesse mostruosità che proprio lui si ritroverà, suo malgrado, a svelare.
Brucio è un romanzo che mi ha colpito fin dalle prime battute come un fulmine a ciel sereno. E’ uno di quei libri che adori, iniziando dal titolo. E’ uno di quei libri di cui rileggi spesso le frasi e non sai più dove devi appuntartele. Vorresti far conoscere al mondo questa storia, i pensieri contenuti in essa, le frasi ad effetto, il senso profondo contenuto in ogni singola parola. Uno di quei romanzi che guardi e riguardi e ti chiedi ancora perché lo hai finito così presto. Lo prendi e riprendi, ti pungono gli occhi che affondano tra le pagine senza neanche che te ne accorgi perché senti il bisogno di rivedere, risentire, riprovare. E’ una di quelle storie senza mezzi termini, mai scontate, che vanno diritte per la loro strada e se ne fregano se al loro passaggio travolgeranno i passanti, anzi, è quello lo scopo ultimo della scrittura: coinvolgere, trapassare, affliggere, appesantire con la propria presenza, l’ingombro di una storia che ha dell’incredibile pur nella sua riluttante e mesta realtà.
Christian Frascella è uno scrittore vero, di quelli forti, intensi, dalle cui parole non puoi scappare. Uno stile estremamente personale, forgiato con frasi brevi, un presente che condiziona i palpiti del cuore e un passato che ti arrovella lo stomaco.
Brucio è la storia di Tommy, un ragazzo che all’età di dieci anni ha perso i genitori e la sorella in un incendio e che è cresciuto sbattuto tra centri sociali e famiglie affidatarie, e ora, all’età di 17 anni, viene spedito in un paesino di pochissimi abitanti, in una famiglia profondamente dedita alla solidarietà, con un figlio, Andrea, della sua stessa età.
Vedono la mia testa rasata squassata dalle ustioni, e tutto il resto della faccia che viene sotto, cicatrici, naso ricostruito alla bell’e meglio che pare pencolare dal tessuto devastato a raggiera, come se il fuoco avesse schizzato la sua furia sul mio volto in uno starnuto impetuoso.
Tommy è una figura che incalza. L’inizio è bruciante, il racconto dell’incendio ti butta addosso tutte le fiamme, una per una ne senti il calore perforarti la carne e non è una carezza, è uno schiaffo. L’aggressività del fuoco ti entra dentro come ti entra dentro la morte che sopraggiunge, privando quel bambino di tutto quello che ha, davvero tutto.
Tommy cresce, Tommy diventa grande, o quasi. Tommy è ad un passo dalla maturità, da quella libertà che ha tanto agognato e che desidera con tutto se stesso ma prima di arrivarci deve superare gli ostacoli che la vita ha ancora in serbo per lui. Primo fra tutti l’accusa di furto e poi di omicidio. La sua esistenza è già marchiata dal tempo e dall’abbandono. Vive senza avere nessun affetto, non si lega a nessuno, è uno straniero, un vagabondo che si porta addosso i segni dell’inferno. Il fuoco lo ha baciato, in profondità, fino a bruciargli le ossa e l’anima ed esteriormente ha il viso completamente ustionato, il cranio rasato e gran parte dei suoi organi sono stati ricostruiti per dargli una parvenza di alito vitale, per farlo ancora respirare in questa maledetta vita. Vita che è di tutti, vita che è anche sua, ma che vita?
Il fuoco non ha colpe. Ce l’hanno le persone.
La sua esteriorità lo condanna alla disapprovazione, all’insulto, all’ironia, alla violenza e soprattutto all’incomprensione. Ovunque va, nessuno è capace di staccargli gli occhi di dosso, la gente gli mostra la propria avidità che purtroppo non fa rima con solidarietà ma con terrore. Per tutti e per l’ispettore Sterpa soprattutto, che lo ha tacciato di colpevolezza senza alcun indizio plausibile, è un mostro, un delinquente, persino un assassino eppure Tommy ce la mette tutta per non esserlo, nonostante le ferite fisiche e mentali che lo hanno provato, siano come bombe pronte ad esplodere senza dargli possibilità di redenzione. Ho amato molto il suo personaggio, la forza, la profondità con cui l’autore lo ha creato, salta fuori dalle pagine e sembra dirti: guardami, sono io, sono così. E’ elettrizzante il modo in cui le vicende si susseguono, senza darti un attimo di sollievo, nonostante questa storia parli d’amore, di morte e di fuoco, oh sì, tanto fuoco.
Non mi hanno mai impressionato le minacce. Perchè dentro io sono morto. Da qualche parte il mio cadavere di decenne si è putrefatto, polverizzato. Esisto per modo di dire.
Il titolo non mente. Tommy è un ragazzo bruciato, ustionato dal dolore e dall’angoscia, dalla solitudine e dall’intolleranza ma è un combattente nato. Ho sorriso più di una volta davanti alle sue battute, è davvero dotato di tanta ironia! Il male lo affronta di petto e la sua aggressività è solo frutto di tanta difesa contro gli uomini e contro il mondo. Come se non bastasse la sua sofferenza, si aggiunge anche la cattiveria delle persone che non capiscono, anzi non vogliono capire.
La cosa più simile che ho rispetto a un altro essere vivente è la mia ombra che incrocia le altre sull’asfalto, sulla sabbia, negli androni, ovunque; e quelle altre non la scansano. Non ne hanno paura. Non provano ribrezzo. Se fossi soltanto un ombra.
Eppure Tommy troverà una strana forma di conforto in quella famiglia, sostegno in Andrea, condivisione e soprattutto passione grazie a Sadie, una ragazzina dal passato molto difficile, tenuta lontana da tutti proprio per il suo carattere strano e contorto e per ciò che tutti sanno, e che riguarda quello che ha vissuto da bambina. Tommy e Sadie sono uguali, sono due bistrattati dal mondo, sono due sopravvissuti alle crepe della terra che per un nonnulla non li ha inghiottiti per sempre.
E’ solo al quarto bacio che riesco a rispondere con qualcosa che ne sia all’altezza: io che non ho mai baciato sulle labbra anima viva.
Sono rimasta affascinata dalla distorta musicalità di questa storia, dalla follia dell’autore nel portare a compimento una trama con un protagonista totalmente fuori dalle righe ma che è capace di conquistare all’inverosimile.
Le descrizioni, le scene, sono tutte improntate sulla velocità e sulla capacità di far immaginare in men che non si dica tutto quello che l’autore vuole farci vedere. Tommy è strafottente, è un po’ sordo al richiamo delle autorità, è fuori da ogni genere di stereotipo e il suo legame con Sadie, che li unisce in un rapporto che ha del magico e del sogno piovuto dentro, rendono la sua figura ancora più pregnante e viva.
Brucio esibisce i colori delle fiamme, è vincente, è coinvolgente. Il giallo e il rosso esaltano una copertina che racchiude un romanzo sul dolore, sul senso di sopravvivenza, sulla cattiveria gratuita e sulla violenza. Tommy è uno che la violenza se l’è costruita dentro perché non poteva fare altrimenti, perché la violenza, per prima, lo ha plasmato, il fuoco non lo ha purificato, lo ha dannato. Brucio è una storia di coraggio, di affermazione, di difesa della propria verità, di amore, di quelli che nascono dal niente e vivono di presente.
Intrigante e pronunciato, dal linguaggio diretto e spesso estremo come sono estreme le sensazioni che riesce a regalare e che ancora adesso non mi lasciano andare. Giuro.
Ma quanto mi ispira?!
RispondiEliminaAnche a me ispirava tantissimo e ho avuto una delle più belle conferme! ^__^
EliminaBuon lunedì gemellina, inizi la settimana con una recensione davvero profonda su un libro che, non ho dubbi dopo aver letto le tue parole, è a dir poco penetrante! Dalla cover non ero rimasta colpita, devo ammettere che ero stata fuorviata, poi dalla trama, ma ancora di più dalle tue parole, sono entrata nella storia. E si, ho sentito il suo ruggito e la sua potenza! Ti mando un super abbraccione con tutto il cuore, buon inizio settimana!
RispondiEliminaDolcissima Ely, grazie di cuore per le tue parole. Per me è sempre una carezza al cuore sapere che le mie parole riescono a trasmetterti tanto e le mie emozioni. So che possiamo condividerle insieme e viverle, leggendoci. Questa è una grande fortuna, perchè anche con la lontananza, ci si può sentire vicini e condividere! <3<3<3
EliminaBuon inizio settimana anche a te dolcissima gemellina! :-))
Quanti brividi! Una recensione bellissima!
RispondiEliminaVero... tanti brividi soprattutto nel leggere il romanzo! ^^
EliminaGrazie mille! :***
Buon lunedì Antonietta! Questo è un romanzo che potrebbe piacermi anche se la cover non mi entusiasma ma le tue parole trasmettono molte emozioni.
RispondiEliminaCiao Mony, la cover è un po' particolare, sicuramente è d'impatto e non passa inosservata, però sai che potrebbe trarre in inganno?
EliminaA me all'inizio lo ha fatto, anche se poi mi sono lasciata intrigare dalla trama.
Grazie!!! <3<3<3
Che storia interessante, mi sembra diversa dal solito, e pare non manchi nulla in questo romanzo per amarlo :)))
RispondiEliminaPer me è stato così, non volevo che finisse anche se ha un finale molto bello. Tante frasi che davvero mi sono appuntata. Proprio bello, bello, bello.
Elimina^___^
Ciao Antonietta, vorrei poterti dire che questa è la recensione più bella e più sentita e più profonda che tu abbia scritto, ma non posso, ho perso il conto delle volte in cui mi sia ritrovata a pensare che stavo leggendo rapita, la recensione più bella e più sentita e più profonda che tu abbia scritto... ho sentito il tuo cuore, la tua anima e tutte le tue emozioni che ti ha lasciato dentro questo libro come qualcosa che puoi toccare proprio come un libro. E non puoi sentire tutto questo se non hai la percezione, la sensazione che una penna scriva con il cuore e l'anima. Sei unica. <3 <3 <3
RispondiEliminaCarissima Federica, che dire? <3<3<3
EliminaDolce amica mia, sempre presente e capace di sostenermi, le tue parole mi donano fiducia e serenità perchè so che quello che faccio e che scrivo, arriva, e soprattutto è in buone mani, le tue.
Hai un cuore grande come ti dico sempre e ti lasci prendere da tutte le emozioni che avverti, e in questo caso non posso che essere felice che tu accolga anche le mie. Sei tu ad essere Unica, generosa e dolce come qualcosa di veramente raro. Rarissimo.
Un abbraccio grande! :******