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mercoledì 20 aprile 2022

Recensione: HIDDEN VALLEY ROAD di Robert Kolker

Buongiorno! Grazie alla collaborazione con la casa editrice Feltrinelli, oggi vi parlo di Hidden Valley Road, di Robert Kolker, che ci racconta una storia vera!

hidden valley road

di Robert Kolker
Editore: Feltrinelli
Pagine: 473
GENERE: Romanzo
Prezzo: 12,99€ - 22,00
Formato: eBook - Cartaceo
Data d'uscita: 2022
LINK D'ACQUISTO: ❤︎
VOTO: 🌟🌟🌟🌟🌟 

Trama:
Stati Uniti, metà del secolo scorso. La famiglia Galvin sembra fin dall’inizio proiettata verso il successo, la personificazione del sogno americano. Il padre Don si avvia a una brillante carriera nell’esercito e i suoi numerosi trasferimenti non impediscono alla coppia di mettere al mondo ben dodici figli, in vero stile baby boom: dieci maschi e due femmine, ragazzi sani e intelligenti, dei campioni negli sport e nella musica. Ma le cose, con l’adolescenza, cominciano a non andare come dovrebbero. Il figlio maggiore mostra comportamenti strani e aggressivi, seguito nel giro di poco tempo da altri cinque fratelli. In un crescendo di allarme, violenze e angoscia, la famiglia Galvin precipita in una spirale che non le lascerà scampo: a sei dei figli viene diagnosticata la schizofrenia, e la loro vita non sarà mai più la stessa. Sono gli anni in cui la scienza compie i primi passi nella comprensione dell’origine della malattia mentale. Genetisti, psicanalisti, biologi si scontrano a suon di teorie ed evidenze contrastanti e, tra manicomi, misure contenitive, psicofarmaci, elettroshock e via dicendo, i Galvin saranno protagonisti e oggetto di una ricerca che a tutt’oggi non ha ancora dato risposte precise. Attraverso la loro vicenda, realmente accaduta, l’autore offre un pungente, incredibile viaggio nella realtà della malattia mentale, e uno spaccato dei progressi scientifici nel tentare di far luce su uno dei mali più oscuri e universali dell’essere umano.

RECENSIONE

Hidden Valley Road è il romanzo che qualche anno fa, avrei cercato con tutte le mie forze. Ho studiato per tanti anni psichiatria e psicologia da autodidatta.
Ebbene sì, questa storia mi ha travolta, ma io lo sapevo già. 

Una famiglia composta da madre e padre e dodici figli. Dieci maschi e due femmine. Una famiglia americana bellissima, in tutti i sensi. Tutti ragazzi esteticamente ineccepibili, intelligenti, campioni nello sport e portatori di successo nella vita sociale. Insomma la famiglia Galvin era ammirata da tutti. 
Ma un giorno accade qualcosa di sconvolgente.

Il primogenito, Donald, comincia a comportarsi in modo strano. Cammina nudo per casa, urla, sbraita, minaccia chi gli è vicino e crede di essere un profeta. 
È l’epoca in cui la malattia mentale non era ancora curata e, sinceramente, nessuno ci capiva niente. 
Era l’epoca dei primi passi di Freud, che riduceva anche la schizofrenia, ossia la malattia mentale per eccellenza, a un disturbo sessuale. 
Jung, suo pupillo, al contrario, attaccò il suo maestro perchè per lui non c’entrava nulla il sesso, bensì erano altre le cause scatenati, o naturali o ambientali. 
Non a caso, proprio a causa della malattia mentale, Freud e Jung si allontanarono. 

Purtroppo, la famiglia Galvin si ritrovò a dover contrastare questo momento, e a rappresentare uno dei primi casi di vera malattia mentale. 
Dopo Donald, fu il turno di Jim, e poi Brian, e poi Matt, Peter e infine Joe, il più docile e tranquillo dei fratelli. 
Perchè su dodici ragazzi, soltanto sei si ammalarono? Gli altri? 

Il romanzo spiega passo dopo passo la vita di ciascun rappresentante della famiglia, dai genitori, ai fratelli maschi, fino alle due femmine, Mary e Margareth, costrette a vivere in una famiglia di pazzi. 
Sono decisamente crudi e forti i racconti delle due sorelle, soprattutto perchè entrambe subiscono abusi psicologici e sessuali da parte di uno dei fratelli. 
Per anni tengono il segreto serbato dentro di sé, finché non esplodono. Le sorelle crescono con l’ansia di ammalarsi. 
Non è quello pensereste anche voi al loro posto? 
Crescere con sei fratelli che impazziscono, che entrano ed escono dal carcere o da istituiti per la malattia mentale, violenti, irascibili, folli nella più drastica concezione del termine, non farebbe pensare anche a voi, ma quando mi ammalerò anche io? Oppure, perchè io no? 
Inoltre le ragazze cominciano a fomentare l’idea che poiché si sono salvate, allora devono qualcosa ai loro fratelli. Una sorta di senso di colpa perenne. 

Un libro molto interessante che alterna il racconto della vita infernale della famiglia Galvin a capitoli dedicati alla storia della psichiatria. 
I Galvin furono rinchiusi, picchiati, imbottiti di psicofarmaci di cui nessuno sapeva i veri effetti. I medici andavano a tentoni mente tentavano di stabile CHE COSA diavolo fosse la schizofrenia. 

Un po’ di tempo fa lessi L’io diviso, di Laing, un libro che, ora che ho più esperienza, considero un po’ troppo romantico nella concezione della schizofrenia. Per Laing e per molti medici, la schizofrenia è una malattia dell’anima. L’io schizofrenico si disgrega, e non è più capace di riconoscere se stesso, di vedersi come io unito, e in quanto tale, perde il contatto con la realtà. 
Secondo alcuni, la schizofrenia è il risultato di episodi traumatici, oppure di una questione genetica. Ancora, oggi, nessuno sa quale sia la verità. 

Posso soltanto dirvi che due dei fratelli Galvin morirono perchè furono gli stessi farmaci anti psicotici che gli avevano fatto assumere per tutta la vita, a ucciderli. E questa non è altro che la prova di quanto la cura possa essere più mortale della stessa malattia. 

Hidden Valley Road è una storia scritta in modo scorrevole, sembra quasi che l’autore racconti un fatto come un altro, senza far pesare la condizione difficile dei suoi protagonisti. Intanto mentre leggi, non puoi fare ameno di scuotere la testa. 
Probabilmente non tutti i fratelli curati per la schizofrenia erano davvero schizofrenici, magari con qualcuno di loro si poteva agire in modo diverso. Magari uno di loro, anche fosse stato solo uno, poteva essere salvato. Ma nessuno ha pensato a questo, nemmeno i loro genitori, che si sono completamente affidati ai medici. 
Il problema è che i medici non sapevano cosa diavolo fare. 

Se vi capita di cercare su Internet le foto di questa famiglia, scoprirete quanto erano belli, tutti quanti. 
Una famiglia splendida che dentro però era marcia. 
Possibile che nessuno se ne sia accorto in tempo e abbia lasciato che ognuno di questi ragazzi si autodistruggesse? Perchè è questa la fine che fa ognuno di loro, anche se sopravvivono, pochi in verità, si annientano da soli. 

So che adesso proverete un po’ di angoscia, ma poi vi sentirete sollevati, passerete oltre, e penserete ad altro. 
Forse solo uno di voi leggerà questo libro, o magari no. 
Ma sappiate che nessuno di noi è salvo dalla follia. Pare che dentro ciascun essere umano ci sia una componente di pazzia. 
Sapete perchè? 
Perchè non può essere tutto ridotto a una questione di genetica. La biologia è ciò che è scritto nel nostro DNA, ma non è tutto. Noi siamo il prodotto di ciò che ci circonda e delle persone con cui siamo costretti a crescere e con cui scegliamo di passare la nostra vita. 
I rapporti con gli altri possono distruggerci. 
Ma possono anche cambiarci, o magari guarirci. 
Ed è per questo che ci definiscono. E ci rendono quello che siamo.
Folli? 
Strani? 
Diversi? 
Omologati? 
Siamo umani perchè le persone che abbiamo accanto ci rendono tali.

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