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giovedì 27 ottobre 2016

Raccontami il mare di Alessandra Bucci Recensione

Buonasera cari lettori! La seconda recensione di oggi è dedicata ad un'autrice che ho avuto già modo di conoscere e di apprezzare: Alessandra Bucci. Nel suo ultimo lavoro, Raccontami il mare, la poesia e l'amore per il padre prendono il sopravvento e rendono la storia piena di emozioni e di istanti magici e da ricordare per sempre. Il suo stile si conferma delicato ed intenso.




Titolo: Raccontami il mare
Autore: Alessandra Bucci
Editore: L'Erudita
Pagine: 118
Prezzo: 13,00
Uscita: Settembre 2016
L'abbraccio delle onde è come quello di una madre, abbandonarsi come due amanti per poi dileguarsi e allontanarsi: ricongiungersi nuovamente in una continuità senza fine. Così il mare, così la vita di Alice. L'amore incondizionato per il mare, ereditato dal padre che fino alla fine chiede: "raccontami ancora il mare", perché solo lui è in grado di curare le ferite più profonde e riesce a riportare, come le conchiglie sulla spiaggia, le speranze perdute. Alice è una donna malinconica e nostalgica che, nonostante la perdita della madre e la malattia del padre, riuscirà a cogliere dal rumore delle onde la forza per andare avanti lasciandosi guidare dal suo bracciale fatto di conchiglie e stelle marine che la porterà a scoprire come la vita restituisce ciò che toglie. L'autrice racconta una storia di dolori e speranze, contingenze e casualità, alla quale fa da sfondo il paesaggio marino, grande amore che lega l'autrice alla protagonista e che soltanto coloro che lo vivono possono comprendere fino in fondo. 

Raccontami il mare è un libro scritto con delicatezza e appare, sin da subito come un caldo abbraccio che coinvolge il mare e le persone che ad esso confluiscono attraverso una condizione dell’anima che avvolge i loro sensi rendendoli sensibili alla libertà di questo elemento.

Alice è una donna provata, legata in modo viscerale al padre con il quale condivide l’amore per il mare, oasi di pace e punto d’incontro in cui la realtà e i suoi sogni si intersecano, regalandole quella serenità di cui ha bisogno per vivere.

La protagonista è una donna semplice, delicata, amante delle piccole cose che traspare attraverso il suo legame immaginifico con il mare e tutti i racconti che ad esso sono dedicati.
La sua infanzia, la sua crescita, il suo rapporto con gli uomini è sempre legato all’acqua salata che l’ha sempre fatta sentire protetta e a casa.

Un amore che condivide in modo profondo con la figura paterna che funge da specchio e da riflesso per la sua anima. Un’anima malinconica, piena di nostalgia, dispersa verso un tempo ed un luogo lontani.

La sua voglia di amare e di essere amata è molto forte ma è altrettanto forte anche la difficoltà nel rapportarsi con gli uomini e con le figure maschili in generale fino a quando non incontra Marino proprio nella stanza di ospedale dove è ricoverato il padre.
Solo una storia d’amore vi era stata di veramente importante nella sua vita. Era stata una storia molto complicata con un uomo sposato che a modo suo le aveva voluto molto bene ma che l’aveva riempita di bugie. Ancora oggi, proprio a causa di questa profonda delusione, faceva molta fatica a lasciarsi andare con l’altro sesso.
Una storia ricca di emozioni e soprattutto di poesia. Alessandra Bucci, di cui ho già ampiamente conosciuto ed apprezzato la penna fluida, sensibile, intensa, malinconica, ritorna ad impreziosire i miei pensieri e le mie parole grazie alle quali posso parlare di una scrittura piena ed emozionale. Una scrittura che si basa sul cuore e del cuore fa il suo stendardo.

Il libro si conclude con una raccolta di poesie dedicate al mare che diventa testimone di infiniti stati d’animo che lei condivide con chi legge e con chi vuole lasciarsi coinvolgere dalla sua misurata ma articolata capacità di parlare attraverso i versi e di narrare di dimensioni sensibili ma altamente raggiungibili proprio grazie alla dolcezza dell’anima.
Alice era, infatti, una persona molto malinconica, lo era sempre stata, sin dalla più tenera età e sicuramente le vicissitudini della sua vita avevano contribuito ad acuire questa sua caratteristica. La sua era una malinconia sottile, leggera, dalla quale si separava raramente. Risiedeva in lei da sempre, in quell’angolino misterioso e recondito che solo un osservatore molto attento avrebbe potuto scorgere mentre si affacciava, a tratti, tra le rughe del volto, tra le sfumature di un sorriso, tra i fondali delle sue pupille.
Il suo stile ancora una volta si conferma di un’eleganza rara, di una grazia sottile ed emblematica.

Sono sempre più convinta che Alessandra Bucci sia assolutamente ciò che scrive e che soprattutto in Alice, la sua ultima protagonista, ci sia molto di lei, della sua generosità, dolcezza e predisposizione alla compenetrazione e all’empatia.

3 commenti:

  1. Buonasera Antonietta, che bellissima recensione e che libro intenso che deve essere! Il titolo è splendido, poetico ed evocativo, e sarei davvero curiosa di leggere una delle poesie dell'autrice sul mare, elemento che da sempre mi affascina e mi inquieta a un tempo.

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    1. Carissima Virginia, sono molto felice che tu abbia colto ed apprezzato la poesia e l'atmosfera evocativa che contiene questo libro. Alessandra Bucci è anche poetessa e in questa storia emerge tutto il suo stile intenso e delicato attraverso questo amore immenso per il mare.

      Un abbraccio!

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  2. Ciao Antonietta :-* Ieri mi era sfuggita questa tua recensione!
    Adoro il mare, sono nata e cresciuta in un paesino che si affaccia su quella distesa immensa e azzurra e ogni mattina lo potevo ammirare e ne sentivo il profumo..quanti ricordi :)
    La trama di questo libro è veramente bella e poi mi ha affascinato la descrizione che hai fatto dello stile dell'autrice, adesso sono curiosissima di leggere qualche suo lavoro, magari partendo proprio da questo :)
    Un bacione grande :-**

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