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martedì 31 maggio 2016

Petali di recensioni: Una vita appassionata di Lyndall Gordon e Shirley di Charlotte Bronte!

Buon martedì! Grazie alla Fazi ho letto sia Una vita appassionata di Lydall Gordon e sia Shirley di Charlotte Bronte. La prima è una biografia molto particolare della più grande delle sorelle Bronte mentre il secondo è un romanzo per lungo tempo sottovalutato, pubblicato dopo il capolavoro Jane Eyre. Due libri che ho apprezzato moltissimo e che mi hanno aiutato a conoscere ancora più da vicino una delle mie autrici preferite.



Titolo: Una vita appassionata
Autore: Lyndall Gordon
Editore: Fazi
Pagine: 498
Prezzo: 18,00
Uscita: 2016
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TRAMA


In un’epoca in cui la ricerca della visibilità e della fama personale sembra dettare lo spirito dei tempi, leggere la biografia di Charlotte Brontë è quanto mai illuminante. L’autrice del capolavoro Villette, di Shirley e Il professore, nonché di Jane Eyre, immediato successo all’epoca della sua pubblicazione e ormai classico intramontabile, scelse l’anonimato dello pseudonimo Currer Bell, con cui firmò tutti i romanzi, si calò nell’insignificante esistenza dell’istitutrice e interpretò il ruolo della figlia obbediente prima e della moglie devota poi. Eppure, nell’«ombra», ci racconta Lyndall Gordon, Charlotte seppe trovare le parole per dare voce alla propria esperienza e fece affiorare in superficie un mondo interiore rimasto celato. L’impatto con la società vittoriana fu «esplosivo»: una donna che esprimeva con candore i propri pensieri e sentimenti, che impiegava l’ironia nei confronti della società e dei costumi, era veramente una donna? Non andava forse considerata poco femminile? Ai contemporanei apparve “volgare”. Ma quella voce che si sollevò dall’oscurità ancora ci conquista con le sue intime rivelazioni, e il «fuoco» che bruciava in Charlotte tuttora infiamma le pagine dei suoi libri. Le vicende umane della ragazza apparentemente schiva e docile nata in una canonica immersa nelle brughiere dello Yorkshire si intrecciano in profondità ai suoi romanzi, che hanno sempre un nucleo autobiografico, illustra Gordon. Ancora oggi Charlotte parla a chi cerca di «elevarsi» superando gli ostacoli sul proprio cammino, a chi desidera un amore che vada oltre le convenzioni, come fu il suo per l’insegnante belga che l’aiutò a scoprire la propria vocazione di scrittrice e per l’editore londinese che rivelò il suo talento al mondo. Chi prende parola dall’ombra, ci insegna la vita di Charlotte, non parla tanto per sé, ma assume una voce universale, che guarda a un tempo a venire.


Una vita appassionata è un must, una lettura doverosa per tutti coloro che amano Charlotte Bronte e hanno davvero voglia di conoscere e di esplorare cosa si nasconde dietro le biografie ufficiali ma soprattutto dietro l’immagine tormentata, inquieta e fin troppo chiusa e fredda che ci ha sempre mostrato la critica ufficiale. 
La vita di Charlotte non è stata soltanto quella a cui ci hanno abituato a credere ma soprattutto il suo carattere, la sua personalità non si sono esauriti nella sua volontà di chiusura, nel suo amare le atmosfere buie e silenziose e nel suo pensare costantemente a un mondo altro. Il suo istinto, fin troppo spesso messo da parte perché non stava bene in rapporto ad una fanciulla dell’epoca, è sicuramente la parte più affascinante della sua complessa personalità che l’ha resa capace di scrivere storie indimenticabili. 
La passione nascosta nella sua mente viene fuori in tutta la sua carnalità, forza, coraggio ed esaltazione proprio in mezzo a queste pagine che con disinvoltura, rispetto e una buona dose di concretezza mettono alla luce il volto di una donna in parte mascherato, evidenziando proprio quel lato del suo carattere per lungo tempo considerato sconveniente e deludente. 
Fin quando era stata un’allieva, la sua prima preoccupazione era rimasta quella di nutrire la propria mente. 
Oltre alle vicende che hanno caratterizzato la sua vita e che tutti noi conosciamo, come il fatto che Charlotte sia stata l’ultima delle tre sorelle Bronte a morire e che era figlia di un pastore e che ha per lungo tempo svolto l’attività di istitutrice, conosciamo le parti più recondite della sua anima, quelle appunto più appassionate e passionali. Era una donna solo all’apparenza fredda e distaccata, dolente e solitaria per imposizione ma non per desiderio, mentre dentro ribolliva la sua carne come il suo spirito. 
Odiava la stupidità che la circondava, l’ignoranza, la mancanza di preparazione, la noia e l’inutilità di certe compagnie ma aveva anch’ella le sue amiche con cui confidarsi molto spesso ancora più profondamente di quanto facesse con le sue sorelle. 
C’è stupidità nell’aria, i libri di scuola sono l’unica occupazione, e la compagnia è data da imbecilli. Non c’è nulla in tutto questo che mi riporti alla divina, silenziosa e non vista terra del pensiero, ora offuscata e indefinita come il segno di un sogno, l’ombra di un’ombra. 

Amo questa citazione!
Questo libro, corposo ed invitante, è stato scritto per ridare calore ad una figura fin troppo spesso chiusa in una soffitta di ghiaccio come se emotivamente non avesse mai vissuto le passioni, le voglie e le contraddizioni con cui sono attraversati tutti i suoi romanzi. Lo stesso Jane Eyre è intenso e struggente, vivido nelle pulsazioni emozionali e carico di sensazioni che non sono soltanto spirituali ma che abbracciano la sfera sensuale e sessuale dei personaggi. Pubblicato con uno pseudonimo, obbligatoriamente maschile, non sarebbe mai stato letto se sopra ci fosse stato scritto il suo vero nome. 
Mi metterò a scrivere perché non posso farne a meno. 
L’amore per l’apprendimento, le amicizie, il desiderio costante di nutrire la propria mente, il pensiero e la solitudine, la ricerca di ispirazione, sono tutti elementi che rendono Charlotte una figura reale, fatta di carne ed ossa, di sangue e voce. Rispetto ad altre biografie, molto più distaccate, tecniche, senza musica, senza armonia, con un detto-fatto imbarazzante, questa è non solo reale ma è emozionante, coinvolgente, empatica. Per chi ama le sorelle Bronte e Charlotte in particolare non potrà non sentirsi totalmente coinvolta, imprigionata dall’aria calda e pressante di questa protagonista femminile così come non l’abbiamo mai vista, in grado di regalarci emozioni anche adesso che non c’è più soltanto perché è stata viva, perché lo ha fatto davvero e perché ha scritto, fortunatamente, permettendoci di raggiungerla ogni volta che vogliamo, adesso e sempre. 








Titolo: Shirley
Autore: Charlotte Bronte
Editore: Fazi
Prezzo: 16,50
Uscita: 2016
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TRAMA


Yorkshire, inizio Ottocento. Shirley, giovane donna ricca e caparbia, si trasferisce nel villaggio in cui ha ereditato un vasto terreno, una casa e la comproprietà di una fabbrica. Presto fa amicizia con Caroline, orfana e nullatenente, praticamente il suo opposto. Caroline è innamorata di Robert Moore, imprenditore sommerso dai debiti, spietato con i dipendenti e determinato a ristabilire l’onore e la ricchezza della sua famiglia, minati da anni di cattiva gestione. Pur invaghito a sua volta della dolce Caroline, Robert è conscio di non poterla prendere in moglie: la ragazza è povera, e lui non può permettersi di sposarsi solo per amore. Così, mentre da una parte Caroline cerca di reprimere i suoi sentimenti per Robert – convinta che non sarà mai ricambiata –, dall’altra Shirley e il suo terreno allettano tutti gli scapoli della zona. Ma l’ereditiera prova attrazione per un insospettabile… Shirley si inserisce nel grande filone del romanzo sociale inglese di inizio Ottocento: i suoi personaggi vivono gli avvenimenti storici dell’epoca – le guerre napoleoniche e le lotte luddiste –, facendo i conti con le contraddizioni del progresso industriale e offrendo spunti di riflessione sul lavoro, sul matrimonio e sulla condizione della donna. Dopo la riproposta di Villette, continuiamo la pubblicazione dell’opera di Charlotte Brontë con Shirley, capolavoro meno noto. Secondo romanzo dell’autrice dopo Jane Eyre, questo libro ha decretato il definitivo passaggio di Shirley da nome maschile a nome tipicamente femminile.



Shirley è un romanzo molto appassionante, pubblicato dopo il capolavoro Jane Eyre ma ugualmente intriso di forza e di passione, seppur sviluppate in modo diverso. 
Simao agli inizi dell’800, in Inghilterra, con un paese alle prese con le guerre napoleoniche e grandi rivoluzioni industriali e politiche. Una rappresentazione storica fornita di dettagli ed estremamente particolareggiata che non lascia spazio ai dubbi: Charlotte riesce a fornire un quadro esaustivo e completo dell’epoca, avvalorandolo con una immedesimazione di personaggi e soprattutto emozioni che coinvolgono il lettore dalla prima all’ultima pagina. 
Caroline è una delle due protagoniste del romanzo. Nipote del reverendo Helstone vive occupandosi di bambini e mostrando un carattere delicato, calmo, pacato mentre conserva dentro di sé l’amore per Robert Moore, un imprenditore che gestisce un opificio e che non sembra assolutamente interessato ad alcuna forma di relazione amorosa. 
Il carattere di Caroline è subito definito fin dalle prime pagine e la sua identità verrà messa ancora più in evidenza con l’arrivo in paese di Shirley, una giovane ereditiera di poco più grande di lei, che porterà non poco scompiglio nella vita di tutti, soprattutto quando si evidenzierà la prospettiva di un suo probabile matrimonio proprio con Moore. 
Shirley, dal carattere indomito e ribelle, bella e conquistatrice, ammirata e desiderata sceglierà come sua amica e confidente proprio Caroline, e le due stabiliranno un legame di amicizia eccezionalmente profondo e duraturo ma soprattutto sincero. 
Questo romanzo, a dispetto del titolo, non ha un’unica protagonista ma ben due, rappresentate in modo inequivocabile e fortemente centrate sulle emozioni e sull’immensa capacità dell’autrice di andare a fondo nell’animo umano e di portare a galla sensazioni che ti si imprimono addosso. 
E chi si preoccupa dell’immaginazione? Chi non la giudica piuttosto pericolosa, un attributo insensato… affine alla debolezza e forse anche partecipe della pazzia… non una qualità ma piuttosto un difetto della mente? Probabilmente tutti la giudicano così, tranne quelli che la posseggono, o che si illudono di averne. 
Il filo conduttore dell’intera storia è l’amore accompagnato da una serie di riflessioni che riguardano la questione economica dell’epoca, le difficoltà degli operai rimpiazzati dalle macchine e soprattutto quella del clero, verso cui l’autrice non si esime dal lanciare qualche frecciatina ben definita. 
Un romanzo pieno e carico, intenso ed ammaliante, delicato e sottile nello stile di Charlotte ma anche prepotente per certi versi, perché in grado di comprendere un intero mondo, descritto in modo sinuoso e languido. 
Un mondo che ti prende e ti trattiene, un mondo che come accade spesso con Charlotte, ti fa sentire letteralmente conquistata, perché la sua grandezza è nell’uso di un linguaggio completo e curato, uno stile che affascina dandoti la possibilità di seguire l’evoluzione dei personaggi, che in questo caso, si avviano verso una risoluzione personale e assolutamente completa. 
Le sfumature sono il fiore all’occhiello di questo romanzo che ti permette di cogliere, con la giusta sensibilità, tutti i cambiamenti, le metamorfosi, e le trasformazioni dei personaggi, ognuno di essi reso alla perfezione e presente nella giusta misura al fine di rendere questa storia una macchina perfetta, senza nessuna sbavatura. 
Adoro Charlotte Bronte, come Emily, e credo che tutti debbano leggere i loro romanzi, indimenticabili e certamente punti di riferimento per la letteratura di tutta un’epoca e non solo. 

8 commenti:

  1. Adoro le Bronte! La notizia di questa biografia è davvero interessante!La leggerò sicuramente.

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  2. Antonietta allora appena ho visto Charlotte dalla preview ho pensato"no non è possibile " noi credo che siamo gemelle divise alla nascita <3 adoro Charlotte e ho letto e riletto Shirley che lei ha costruito sull'indole della mia amatissima Emily Bronte, il suo carattere forte indomito e coraggioso per non dire fiero e combattivo l'ha preso da Emily, se fosse stata ricca la immagino esattamente come Shirley! Con queste premesse ho letto Shirley ed ho adorato Miss Keeldar, ma anche Caroline in certi momenti davvero tanto! E anche se la mia libreria è piena di biografie e saggi sulle sorelle Bronte non sono mai abbastanza. Uno dei miei sogni più grandi sarebbe andare ad Haworth chissà se un giorno lo realizzerò, la vedo dura ma sognare non costa nulla! E prima di chiudere perché davvero oggi ti ho scritto un poema, meravigliosa recensione per un libro meraviglioso che amo con tutto il cuore! Sei grande come sempre gemellina <3

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    1. Carissima Ely, le tue parole mi fanno un immenso piacere! In questa blogsfera immensa, trovarsi non è facile e quanto mai difficile, soprattutto scoprire di avere cose in comune. Ed è per questo che davanti a questa notizia che mi stai dando sono ancora più contenta e felice di esserci incrociate nei nostri spazi di lettura. Non posso che pensarla esattamente come te, adoro tutto delle sorelline Bronte e questa biografia merita davvero di essere letta. Di Shirley poi... come di Jane Eyre e di Emily che dire: adoro! <3
      Grazie per il tuo entusiasmo e le tue parole. Un abbraccio gemellina! <3

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  3. Anche io adoro le sorelle Bronte a dispetto dei miei gusti di lettura che sono diversi solitamente ma in questo caso una mega eccezione!

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    1. Se sono un 'eccezione hanno ancora più valore ed è giustissimo così! ;-)

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  4. Oddio, anch'io, appena ho visto l'immagine di Charlotte Bronte che è stampata nel mio cervello, non ho saputo resistere... Jane Eyre è un capolavoro per me, potrei mettermi a parlare di questa storia per delle ore e non ne avrei mai abbastanza!! ^_^ E, non a caso, è citata molto spesso nei libri, specialmente uno... recensione stupenda!! <3

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    1. Non avevo dubbi dolce Federica, con la tua sensibilità e dolcezza non potevi non amare questo libro che è tante cose insieme e per chi riesce a cogliere, come noi, la profondità e la passione che cova dentro, è qualcosa di sconvolgente e di disarmante. Un abbraccio forte forte <3<3<3

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