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martedì 23 dicembre 2014

La prossima star. Nastro rosso in TV di Paola Zivelli Recensione

Buon pomeriggio cari lettori, pochissimi giorni prima di Natale, posto l'ultima recensione prima delle feste. Un romanzo scritto dalla giornalista e scrittrice Paola Zivelli, che ha collaborato con TV Sorrisi e Canzoni, con programmi televisivi di successo e con la Mondadori, che s'intitola La prossima star. Una storia che racconta cosa si cela dietro il grande e pesante telone dello spettacolo, quali sono i meccanismi che lo controllano e le personalità sociali e politiche che ne decretano l'esistenza. 
Una lettura che non lascia indifferenti, che spinge a riflettere su un sistema che ci tocca tutti da vicino, nessuno escluso. Un romanzo che ti apre le porte su nuove scoperte e che spesso mi ha lasciata a bocca aperta. 

Leggiamo insieme la recensione e ditemi cosa ne pensate! 


 Intanto vi auguro un felice Natale e serene feste!   



Titolo: La prossima star. Nastro rosso in TV
Autore: Paola Zivelli
Editore: Cavinato
Pubblicazione: 2014
Genere:Romanzo
Pagine:336
Prezzo:Cartaceo 23,00
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TRAMA 

 Il romanzo narra in modo molto chiaro retroscena della “dorata” TV e del giornalismo con una immersione dinamica, situazioni e intrecci proprio in quel mondo di cui poco si conosce realmente, nelle sue sfaccettature. Scritto a "voce alta", come la trama di un film, senza limiti di crude verità, la scrittrice fa testo a situazioni veritiere che spesso, dall’ambiente della televisione e del giornalismo, non vengono rivelate. Incalzano anche il mistero e i colpi di scena in una sorta di thriller realistico che si può rivelare un best-­seller, a volte ironico, in cui si manifesta una realtà spesso facente parte del quotidiano in genere. Il messaggio è chiaro, la scrittrice vuole dichiarare gli intrighi del “dietro le quinte”. Dall’essenza provocatoria, colei che diventerà la “Prossima Star” avrà la sua parte sì, ma come? Lasciamolo scoprire al lettore.



BIOGRAFIA


Paola Zivelli è romana, giornalista professionista specializzata in televisione, musica, cinema e spettacolo con lunga esperienza. È stata per anni inviato speciale del settimanale TV SORRISI E CANZONI e collaboratrice del settimanale TELEPIÙ. 
Grazie alla sua inchiesta sulla «Storia del grammofono e del disco» pubblicata a puntate sul settimanale TV SORRISI E CANZONI, poi diventata dettagliato catalogo storico per la mostra “1877-­1977 CENTO ANNI DI REGISTRAZIONI SONORE”, vince il primo premio dell’omonimo concorso indetto per l'occasione dall'AFI, Associazione Fonografi Italiani. 
Per Rai-­Radiodue è autrice dei testi delle trasmissioni “MEZZOGIORNO CON I POOH”, e puntate speciali di ‘RADIO OPEN’. 
Fra le sue esperienze come ufficio stampa:"COMPAGNI DI VIAGGIO" primo CD che raccoglie poesie di PAPA GIOVANNI PAOLO II° interpretate da VITTORIO GASSMAN. 

Per Raiuno collabora con Raffaella Carrà, come consulente artistico, occupandosi del coordinamento della redazione del grande successo televisivo "CARRAMBA CHE SORPRESA" e, contemporaneamente, è consulente di importanti agenzie fotografiche. 

Attualmente collabora con la redazione di BUDDISMO e Società, bimestrale dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai. 

Grazie alle esperienze sul campo nasce il suo primo romanzo/denuncia sul ‘dietro le quinte’ del mondo televisivo e giornalistico intitolato “LA PROSSIMA STAR-­ Nastro rosso in Tv”.




“Noi produciamo solo finzione, sogni che da un momento all’altro svaniscono come bolle di sapone. La tv che facciamo non ha passato, non ha futuro, non ha storia. E’ il nulla.” 

La prossima star è uno di quei romanzi scomodi, che anche se non fa riferimento a nomi e a situazioni reali, è il sistema di cui parla ad incrinarsi, nonostante tutto, sotto il peso della denuncia. 
Paola Zivelli, giornalista e scrittrice, che ha collaborato per tanti anni con TV Sorrisi e Canzoni e con Telepiù e ha contribuito, come consulente artistico, al grande successo di programmi come Carramba che sorpresa!, condotto da Raffaela Carrà, ci racconta, attraverso metafore e suggeriti intendimenti di un mondo del quale facciamo parte tutti, ma dall’esterno: la televisione. 

I suoi meccanismi, i suoi finti miracoli, le sue pseudo celebrazioni da quattro soldi. Questo libro ti offre la possibilità di affacciarti dal davanzale di una finestra invisibile e spiare oltre tutto ciò che credi di sapere e che non immagineresti mai. La prefazione dell’ex direttore del settimanale Tv Sorrisi e Canzoni, Gigi Vesigna, presenta con parole semplici e chiare a cosa andrà incontro il lettore che deciderà di leggere questo romanzo, a quali ingiustizie e nefandezze sarà costretto ad assistere, alle gelosie, alle corruzioni che si nascondono dietro il grande telone dello spettacolo. 

Ferrini è un giornalista alla ricerca della prossima star, colei che oscurerà la luminosità di tutte coloro che l’hanno preceduta e per la quale le due reti televisive più importanti, Upper Channel e A.I.R.E.-TV, lotteranno per imporsi sui dati Auditel. Una guerra televisiva che fin dalle prime pagine sembra essere caratterizzata esclusivamente dalla potenza degli ascolti, dagli sponsor e dalla possibilità di scovare, finalmente, una nuova stella che possa intrattenere milioni di spettatori davanti allo schermo ogni sacrosanta puntata, arricchendo i marchi pubblicitari e accrescendo l’importanza ed il successo della rete che l’ha lanciata. 
Ferrini come tanti altri, non è altro che una pedina in una scacchiera priva di colori, che cerca di districarsi nel mezzo di questo groviglio di meraviglie e terrori di cui è fatta la televisione. 

Chi sarà la prossima star? 

La dolce ed indifesa Loretta o la cinica e spietata Susanna? Entrambe ballerine professioniste, profondamente amate dal pubblico e desiderose di essere scelte per il grande show del sabato sera che il direttore della rete televisiva A.I.R.E.-TV, Rambaldi, sta organizzando. 

Lo stile della Zivelli è chiaro e scorrevole. Ci presenta l’ambiente televisivo e ciò che lo circonda attraverso svariati personaggi, inseriti in contesti diversi, capaci di mostrare le varie facce della luna chiamata TV. Ma a questo clima realistico e veritiero si aggiunge una strana atmosfera fantastica, che avvolge ed imprigiona alcuni personaggi, come Loretta e Susanna, rendendo le loro azioni vittime di pericolosi presagi, come l’eco di qualcosa di già destinato e quindi ineluttabile. Figure nere che appaiono nei sogni, danzatrici macabre che hanno il sapore degli incubi, gatti neri che miagolano nella notte e che diventano oscure presenze e strani compagni di improbabili streghe. C’è un fitto alone di mistero che rende alcune scene più inquietanti e sinistre, come se dietro ad ogni azione o parola si nascondesse molto altro da scoprire e questo basta ad accrescere la curiosità. 

Rambaldi è il centro della narrazione, intorno al quale ruotano le chiacchiere, le discussioni e le scelte degli altri protagonisti. Egli è l’uomo nel mirino, quello che tutti cercano al momento e che vogliono intervistare, ci vogliono parlare, vogliono sapere quel nome, il nome di colei che lui sceglierà per essere la stella del suo nuovo show. Ma Rambaldi è un uomo oscuro, sempre a caccia di donne. A volte collerico e violento, abituato a credere che tutto sia possibile grazie alla sua onnipotenza. Il suo aspetto fisico è tristemente banale, tratti somatici irrilevanti, statura bassa ed un atteggiamento vanitoso ed esibizionista. Eppure è lui il personaggio televisivo più potente, a tal punto che la sua influenza non può essere sottovalutata da coloro che voglio diventare delle vere star come Loretta e Susanna. 

La Zivelli usa molti aggettivi per descrivere gli attori del suo romanzo, permettendo a chi legge di figurarseli chiaramente sia fisicamente che caratterialmente in modo da rendere credibili i loro comportamenti e le loro scelte. Rambaldi, ad esempio, è furbo e sicuro di sé. E’ descritto egregiamente come un uomo freddo e distante, prepotente ed esigente, che non ammette errori. Eppure la sua personalità diventa suadente e carezzevole come quella del diavolo quando deve ottenere ciò che vuole. Il suo fascino risiede proprio in questo: in ciò che nasconde e che a tratti viene fuori, creando continue crepe nelle sue maschere e nel suo apparente stato di controllo. 

La guerra della televisione non è solo a colpi di Auditel, per stabilire tra reti concorrenti, quale sia il programma che ha avuto più successo, ma inizia molto prima, dietro le quinte e coinvolge tutti coloro che ne prendono parte, iniziando proprio dalle pseudo protagoniste, ipotetiche primedonne che lottano per ottenere quel posto in primo piano che le consacrerà a diventare delle vere star televisive. Ed è così che mentre Loretta sembra essere, almeno inizialmente, la prescelta da Rambaldi, Susanna non vuole assolutamente cedere, accettando la sconfitta, ed è pronta a fare qualsiasi cosa per ottenere ciò che secondo lei le spetta, dopo tanti anni di sudore e fatica. E’ estroversa, sensuale, presuntuosa ed orgogliosa proprio perché si considera la migliore. Ha già sedotto in passato Rambaldi ed è pronta a rifarlo, se fosse necessario, senza pensarci due volte. E’ una donna di marmo, forte e determinata, la sua furia è fatta di rabbia e di tenacia. 
Molto complesso il suo personaggio, soprattutto quando alla sua storia, si aggiungeranno una serie di elementi che renderanno ancora più difficile la sua caratterizzazione. 

Sia lei che Loretta ricevono telefonate minatorie da qualcuno che le vuole male. Il clima si appesantisce, si carica di tensione e di continua guerriglia sottile e seminascosta che scorre tra i corridoi e ancora più affondo dietro i programmi televisivi. L’arroganza, la furbizia, l’aggressività, la prepotenza, tutte caratteristiche che chi gioca in questi ambienti deve possedere per andare avanti, in una lotta che non finisce mai e che non ti fa mai sentire arrivato. 
Il piccolo schermo è costeggiato da una miriade di comparse, di attori quasi inanimati che svolgono macchinalmente i loro ruoli, perché quelli sono i ruoli a cui sottostare, come se un’enorme copione indirizzasse le gesta e le frasi di ciascun personaggio, incastrandolo perfettamente negli spazi vuoti di questa terribile e gigantesca storia. 

Giornalisti, manager, fotografi, ballerini, coreografi, locali ed agenti ruotano come sfere impazzite attorno ad un unico universo, quello della tv. L’autrice lascia intendere chiaramente che è un mondo fatto di manipolatori, di persone che ti fanno un favore in cambio di un altro, in cui nessuno è pulito e in cui tutto è inevitabilmente sporco. Dietro esiste la grande piramide del vero potere, il cui vertice è la politica. La televisione è comandata dai politici così come il vero successo di un personaggio televisivo dipende da quanto riesce a farsi amare dal pubblico, ingannandolo. 

Impensabili meccanismi televisivi controllano anche la costruzione di uno show di successo e la nostra autrice ce lo racconta in modo semplice e di grande effetto. 

“Se davvero vuoi lo show sfarzoso come dici, è in controtendenza. I gusti cambiano, le pretese aumentano e nessuno si accontenta. I telespettatori sono figli di puttana e i critici pure…Se proponi sogni e pailletes dicono che c’è bisogno di varietà senza pretese, innovativi e sperimentali, con facce di gente comune. Quando poi tenti di dare quello che hanno appena chiesto, ti sbattono in faccia il bisogno di evasione e la nostalgia per i sogni della tradizione. Lo fanno apposta, per dispetto.” 

La narrazione procede mentre l’attesa e la suspense crescono, alternata alla comparsa alienata e straniante di questa figura macabra e nera che incarna metaforicamente le paure e le incertezze che covano dentro ciascun personaggio che fa parte della vetrina di questo grande spettacolo. C’è molta oscurità, molto più di quanto possiate immaginare. 
La Zivelli racconta senza stancarsi cosa c’è dietro la nostra tv, ci conduce tutto d’un fiato in quei meta-luoghi in cui tutto avviene e tutto è inesistente, dove s’incrociano la politica, i giornali, i locali, i fotografi, le reti televisive e i personaggi dello spettacolo. Ci spiega come avvengono i servizi fotografici, l’invidia, la rabbia, la sete di vendetta, i colpi bassi, la corruzione, la svendita dei corpi e di come tutti quanti ne approfittino. E alla fine non vi sorprenderete mica se la tensione erotica che buca lo schermo, vale molto più della bravura? 

E su questo sfondo che sfonda la realtà e crea un mondo in cui le idee sono comandate da un telecomando virtuale che senza accorgervi, vi arriva fino al cervello, c’è chi ruba le idee per i programmi di successo e chi architetta un modus operandi efficace e mai compromettente per ricattare ed ottenere ciò che vuole. 
La televisione tradisce e non perdona. Ti brucia senza pietà quando non vai più bene e dovresti essere tanto furbo da salvarti la “vita” prima che arrivi la tempesta. 

Chiacchiere, gossip, discussioni, spie e intrecci pazzeschi tra vita privata e pubblica e il tutto diventa una verità romanzata che è soprattutto verità. A tratti la storia mi ha lasciata davvero a bocca aperta perché ti rendi conto di come la vita possa essere paradossale e scopri come proprio le due antagoniste della guerra per la conquista del grande show, resteranno entrambe fregate da qualcosa di completamente impensabile. 
E questo davvero non riesci ad aspettartelo, non puoi. 

Il romanzo è perfettamente lineare, furbo ed intrigante, non vi porta per i vicoli né per stradine buie, vi conduce, se avete occhi per vedere, direttamente dove volete andare e dove avete bisogno di arrivare per capire. Paola Zivelli sa scrivere storie, è una che con la scrittura ci vive, e si vede. 
C’è poco da fare, puoi anche metterti lì a cercare, frase dopo frase, per scovare una falla, un fosso, un passo falso ma non lo trovi. E’ tutto ben incastrato, come un giallo che leggi per la curiosità di scoprire chi è l’assassino. La stessa curiosità mista ad ansia la provi nell’attesa di scoprire chi è la prossima star. Quella tensione che sale, quel pizzico di terrore, quel saper mescolare presagi, maledizioni, incubi tormentati e illusioni tortuosamente abbellite da fantomatiche verità, rendono questo romanzo molto più che la storia di ciò che si nasconde dietro la tv. Lo rendono una trama che cattura, che t’incuriosisce, che ti prende, proprio come se stessi leggendo un thriller di alto livello e fossi tutto proteso ad arrivare alla fine, per afferrare finalmente la soddisfazione che meriti, dopo aver tanto penato e aver sofferto dietro quel mistero. 

Paola Zivelli è brava a non farti neanche lontanamente immaginare l’abominio mostruoso che soltanto le ultime pagine sveleranno, quella prossima star che tutti attendono e che l’oscuro Rambaldi ha finalmente trovato. 
E’ un gioco spietato e drammatico quello della televisione, che miete continuamente vittime eppure è anche capace di rinnovare le vite e caricarle di nuove e preziose energie. 
Il finale è pazzesco, folle, inaspettato e come un cerchio perfetto tutto ritorna a collegarsi e a unire il filo sottile che lega quella figura macabra ed evanescente che si muove come una marionetta fin troppo umana alla nascita della nuova star. 

Il piccolo grande schermo, come ce lo racconta l’autrice, fa rabbrividire. Perso nei suoi lustri e nelle sue musichette da varietà, lo show mette terrore come le più classiche storie dell’orrore. In quell'ambiente niente si salva e tutto è perduto e proprio per questo fin troppe persone sono pronte a tutto e leggere fino a che punto, fa ingenuamente tremare chi non è ancora pronto a scoprirlo. 

La televisione insieme ai mezzi di comunicazione di massa viene considerata parte del quinto potere, ossia un potere capace di creare consensi. Nel romanzo emerge chiaramente quanto dietro ogni programma televisivo ci sia la scelta di catturare il pubblico, confonderlo, appropriarsi di tutto l’interesse e muoverlo a proprio vantaggio. La tv è in grado di creare una realtà che possa essere usufruita da chi la guarda, mettendo in evidenza solo ciò che deve essere visto, guardato e pensato e omettendo tutto il resto. Pasolini sosteneva che la televisione si asserve alla massa dei telespettatori per asservirli e per indirizzarli verso un modo di pensare fatto di banalità, ignoranza e vanità. Come se al mondo non servisse altro, proponendo soltanto valori falsi ed alienanti perché il sistema che sta dietro la tv, agisce in modo che chi la guarda sia concentrato su determinati aspetti e si dimentichi dei veri problemi. 
Se solo pensiamo all’orrore che quotidianamente i grandi salotti della tv ci profilano riguardo le morti, gli assassini, le tragedie familiari che non fanno altro che accendere quella curiosità macabra verso la morte che forse non appartiene neanche a ciascuno di noi, ma ci viene suggerita, imposta dal modus pensandi che la tv ha creato per noi. 

Oggi tutto va in televisione, talk show, grande fratello, grandi show del sabato sera non fanno che parlare, giudicare, criticare molto più di qualsiasi vero processo nei tribunali. Basta che si guarda la tv e sembra che il colpevole già sia stato sentenziato. Così come un misero televoto decide chi deve uscire dalla casa più famosa d’Italia, così un branco di figurine televisive, tra pseudo criminologi e presunte giornaliste e qualche politico dismesso, decidono chi sarà il prossimo innocente a cui dare la medaglia del personaggio più discusso della settimana. Che siano donne, uomini o bambini, che importa? 

La tv divora, mastica, ingoia qualsiasi cosa. E pochi si rendono conto che quelle che ci propinano non sono altro che verità impacchettate con i fiocchi e le coccarde. Dovremmo tutti capire una cosa, che oggi più che mai, la televisione è uno strumento molto pericoloso, un vero e proprio lavaggio del cervello, che non ammette repliche, che ossida, annienta le funzioni del nostro pensiero. La tv ci fa vedere solo ciò che qualcuno vuole che noi vediamo, sappiamo, pensiamo. 

Discussioni, dibattiti, litigi, fantomatiche indagini, non sono altro che grosse caramelle da luna park che ci danno per farci riempire la bocca e non pensare.

Purtroppo chi dice queste cose è una che la televisione non la guarda e non l’ha mai guardata. Quindi non chiedetemi cosa passano alla tv stasera, ho un libro sulla scrivania. Ma voi intanto leggete il libro di Paola Zivelli e dopo forse la tv la guarderete con occhi diversi, gli occhi di chi sa come funziona. 

Ringrazio l’autrice per avermi dato la possibilità di leggere il suo romanzo. E’ stato un onore per me entrare nel suo “mondo” e comprendere, spero, ciò che lei vuole che si sappia di ciò che riguarda la sua storia e non solo.




6 commenti:

  1. Molto interessante, è un argomento che dovrebbe interessare a molti!
    Buon Natale anche a te <3

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  2. Neanche io guardo molto la tv, certe cose davvero non si possono guardare :/
    Però qui mi pare si tratti dei retroscena e la cosa incuriosisce
    Auguri :)))

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  3. Tanti cari auguri Antonietta per un Santo Natale di gioia e serenità assieme ai tuoi cari!
    Un abbraccio Maria

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    1. Tanti auguri anche a te Maria, buon Natale e serene feste con chi ami <3

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