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mercoledì 10 dicembre 2014

Phoenix-Operazione Parrot di Francesca Rossini Recensione

Buon pomeriggio! Oggi vi propongo la recensione di un romanzo ad alto tasso adrenalinico, fatto di spionaggio e suspense! Phoenix-Operazione Parrot di Francesca Rossini è la storia di cui vi racconterò oggi. Un romanzo che non mi aspettavo e che mi ha sorpreso molto positivamente! Potete leggere tutto il mio pensiero nella recensione! Aspetto come sempre i vostri commenti!




Titolo: Phoenix-Operazione Parrot 
Autore: Francesca Rossini
Editore: Lettere Animate
Pubblicazione: 24 Novembre 2014
Genere: Spy Story/Gialli/Noir/Thriller
Pagine: 219
Prezzo: 1,99
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TRAMA

1983. Un affascinante ed enigmatico agente dell'intelligence americana: Clay Nathan Hobbs, nome in codice Blue Shadow, coinvolge l'infermiera Leila Lane in una rocambolesca avventura in Europa sulle tracce di un agente del kgb, Egor Vinogradov, che ha un grosso conto in sospeso con lui. La comparsa in scena di una terza donna, l’agente segreto Rebecca Doyle, complicherà rapporti tra i protagonisti. Il terzetto dovrà tenere a bada i sentimenti per sventare un complotto ideato dallo spionaggio sovietico e la minaccia di conflitto atomico.





L’inizio di questo romanzo è sicuramente esplosivo, accattivante, immediato. La caratterizzazione dei personaggi è fulminante. 
Su due piedi ci troviamo di fronte Clay Hobbs, alias Blu Shadow, super agente della CIA alle prese con la cattura di un uomo, un russo di nome Egor Vinogradov, che già tre anni prima aveva tentato invano di catturare. Il fantasma del nemico lo perseguita e adesso si ritrova a doverlo catturare mentre l’uomo è ricoverato in un ospedale sotto falso nome, per poi consegnarlo al suo capo. 

L’autrice ci descrive Blu Shadow come un’agente che non passa di certo inosservato agli occhi di una donna. Fisico atletico, sguardo magnetico, a volte celato da un paio di lenti a contatto scure per nascondere il verde incalzante degli occhi, determinazione e sicurezza, senza considerare una sensualità innata. Che altro? 
Stop, please, direbbe qualcuno. 

Il suo personaggio non poteva essere una passeggiata ed ecco che l’autrice lo complica considerevolmente e devo dire intelligentemente, con una personalità carica di lati oscuri, come le esperienze in Vietnam, che gli hanno provocato un disturbo post traumatico da stress, rendendolo vulnerabile, al limite di comportamenti borderline e atti compulsivi che evidenziano spesso una sostanziale e pericolosa perdita di autocontrollo. 
Clay è dunque un uomo complesso, invischiato suo malgrado, in una situazione ad altissimo rischio, nella quale presto, farà la sua comparsa anche lei, Leila Lane, infermiera e informatrice segreta della Cia, che lo aiuterà quando dovrà catturare Vinogradov. 
Ma le cose non andranno nel migliore dei modi e in un battito di ciglia, i due si ritroveranno feriti e malconci sotto le grinfie proprio del temibile russo e della sua furiosa banda di scagnozzi. 

Fin dalle prime pagine l’atmosfera è carica di adrenalina. Dico subito che non mi aspettavo una storia così roboante, emozionante, capace di farti scalare velocemente le pagine per scoprire cosa succede. I personaggi sono delineati alla perfezione, e questo è un merito che va riconosciuto senz’altro all’autrice, perché non è per niente facile trovare una simile cura e profondità nella narrazione dell’essenza di un attore da romanzo. 
Grazie al suo stile e alla sua scrittura, mai superficiale o superflua, inquadriamo immediatamente Clay e Leila come un uomo e una donna agli antipodi per personalità e stili di vita, interessi e segreti, ma percepiamo sin da subito aria di scintilla. 

I momenti esclusivamente spy della storia sono distribuiti molto bene e con dovizia, alternati con le storie private dei protagonisti, come quella di Leila che si ritrova a 30 anni con un bambino afroamericano da crescere da sola, perché il suo compagno l’ha abbandonata non volendo prendersi cura del figlio e pensando soltanto a tradirla. Insomma una vita fin troppo comune quella della bella infermiera che sembra così diversa dall’intoccabile e burbero Clay Hobbs. Entrambi si trovano uniti in questa vicenda, carica di suspense e di attesa, in cui ci sono molte cose in gioco tra passato, presente e futuro. 

Fughe rocambolesche, avventure al limite della fame e della sete, personaggi che non sono quello che sembrano, figli che tradiscono i padri perché non si sentono parte di un mondo di assassini, vendette e sangue. CIA contro KGB vale a dire anime americane contro anime russe ma in fin dei conti, tutte le spie fanno lo stesso lavoro: quello sporco

Leila è sempre più affascinata dall’aria solitaria e sicura di Clay, ma anche dalle sue grandi capacità di sopravvivenza. I luoghi e i vari spostamenti che i personaggi sono costretti a fare per fuggire, sono rappresentati da una scrittura in grado di renderli reali a tal punto che sembra quasi che chi legge sia lì insieme a Clay, in attesa con gli altri personaggi, di ogni suo cenno e movimento, pronto a salvarci. 
E’ un uomo che ispira fiducia, che riesce a conquistare la simpatia del lettore perché è descritto umanamente, capace di fallire e di trascinarsi come qualsiasi essere umano con le sue ferite. Anche Leila è molto carismatica, una donna normale che però ha molto coraggio e che non si tira indietro neanche davanti alla situazione drammatica del suo rapimento. 
E’ una storia molto intrigante, capace di creare aspettativa nel lettore senza mai tradirla. Gli elementi narrativi sono mescolati bene, tra spionaggio, storie private, illusioni di attrazioni più o meno velate e propositi di vendetta e morte. 
Avventura e misteri da svelare, missioni da portare a termine e amori sul punto di realizzarsi sono i punti cardine che rendono questo romanzo il mix giusto e ben equilibrato per leggere una storia degna di attenzione e che sicuramente mentre la leggi è capace di donarti molte emozioni. 

Il rapporto tra Leila e Clay è pazzesco. Si amano e si odiano irrimediabilmente. Attraverso la narrazione in terza persona e il punto di vista onnisciente, conosciamo singolarmente i loro pensieri più intimi, ma se dovessimo limitarci a leggere solo quello che si dicono tra di loro, penseremmo che si odiano totalmente. Eppure la loro relazione è burrascosa. Lei pensa che lui sia matto come un cavallo e lui pensa che lei sia fuori di testa. Più chiaro di così? 

Insomma una pseudo coppia che fa ferro e fuoco pur di non ammettere la reciproca attrazione ma è Clay soprattutto che si mostra sempre più combattuto e diviso tra il desiderio di proteggerla e la voglia di tenerla lontano, attaccandola e accusandola di essere sempre invadente e scocciante. 

“Sei voluta venire tu, contro la mia volontà, come minimo mi farai ammazzare e so che me ne pentirò un milione di volte, almeno ti prego di non scocciare con domande inutili o piagnistei, seguimi e stai zitta, non devo accorgermi che ci sei, non devo sentirti nemmeno respirare, devi essere la mia ombra, sono stato chiaro?” 

 “Lei ricacciò indietro le lacrime di frustrazione e rabbia impotente, quell’uomo era matto come un cavallo, le facevano paura quei suoi improvvisi sbalzi di umore, annuì in silenzio.” 

Leila e Clay sono personaggi molto particolari e controversi. In romanzi come questo, è facile trovare protagonisti stereotipati e io avevo esattamente questo timore quando ho iniziato a leggerlo. Ma posso dire con sicurezza che la bravura dell’autrice nel tessere la trama e arricchirla di protagonisti di spessore e consistenza, mi hanno fatto dimenticare totalmente quella paura, ritrovandomi a riconoscere che la preziosità di questa storia sta proprio nel trovare protagonisti in grado di spazzare via pericolose banalità e clichè, rivestendosi invece di contrasti e contraddizioni che li rendono molto reali e vicini alla vita comune in qualsiasi situazione. 

In altre parole Francesca Rossini è stata in grado di renderli credibili nonostante, come suo romanzo d’esordio, abbia voluto cimentarsi in un genere, come le spy story, che sono altamente rischiose, proprio perché facilmente vittime di stereotipia e convenzionalità. 

La situazione si complica sia dal punto di vista della trama spionistica sia da quello sentimentale con l’arrivo inaspettato di una new entry, tutta gambe perfette e sguardo di ghiaccio: Rebecca Doyle, la “compagna” di Clay. Una donna che fa la spia esattamente come lui, che lo accoglie tra le sue braccia ogni volta che l’uomo ne ha bisogno, basando la loro relazione esclusivamente sulla libertà e sull’assenza di un impegno serio. Ma questo è ciò che vuole lui, mentre lei sembra seriamente persa d’amore, anche se non vuole ammetterlo. 

“Lui l’aveva subito colpita per la sua faccia tosta, la sua tenacia e l’estrema solitudine. Erano anime affini, e lei aveva all’istante perso la testa per quel ragazzo strano, pieno di strani tic e fissazioni, ma aveva subito capito che non poteva averlo come avrebbe voluto.”

Nonostante la presenza di Rebecca, che s’insinua nella coppia che continuamente scoppia, Clay e Leila hanno i loro momenti intimi, ma la passione che scorre tra di loro è sempre sul punto di spezzarsi, turbata da agenti esterni che interrompono continuamente il loro idillio. Eppure quando sono vicini, nulla sembra avere più importanza. 

“Clay assaporò quel bacio timido, distrattamente, pensando a Vinogradov. Poi però la vicinanza della donna, il suo profumo, la pelle liscia sotto le sue mani catturarono tutta la sua attenzione. La baciò con estrema lentezza, accarezzando le guance con i pollici. Sentì divampare la passione, forse per la prima volta nella sua carriera dimenticò dove fossero e si tuffò in un bacio passionale, lungo ed esigente. Le mani scesero ad accarezzare la schiena di lei, stringendola sempre più forte a sé.” 

L’attrazione tra loro paradossalmente rende più complicate le cose, mettendo seriamente tutti in pericolo. Da due si passa a tre protagonisti di questo amore fatto di gelosia, invidia, rabbia e senso di giustizia, capace di rendere elettrizzante ed incandescente l’atmosfera. Ma quando giunge il momento inevitabile della perdita, tutto sfocia in una terribile follia. Clay e Leila si perderanno e soltanto allora lui capirà di essere profondamente legato a lei, in un modo che non avrebbe mai immaginato. 

La caratterizzazione del personaggio di Clay è quella che mi è piaciuta di più. Un uomo forte, coraggioso, addestrato a superare le più atroci difficoltà eppure fragile in un modo che oserei dire devastante, tragico, senza alcun controllo, quando si tratta di perdere colei a cui è legato. Un uomo estremamente sensibile al fascino spontaneo e naturale ma anche incasinato di Leila, che gli mostra, senza volerlo, cosa significa perdere veramente la testa per qualcuno. Letteralmente. 

Il modo in cui l’autrice lo rende visibilmente provato, spezzato, lo ha reso irresistibile ai miei occhi. E non perché sia bello o sexy ma semplicemente perché è un sopravvissuto pieno di contraddizioni e complicanze, capace di perdere il controllo per amore e capace di tutto per salvarlo. 
Romantico? Senza alcun dubbio, sì. Lo è. Ma non di quello sdolcinato ed insopportabile. Non dimentichiamo che stiamo leggendo una spy story e come tale il ritmo è sempre frenetico ed incalzante. C’è dunque spazio per il romanticismo e la passione, ma sono sempre all’ultimo stadio adrenalinico, come tutto il resto. 

“Forse anche per questo Leila lo aveva tanto turbato, non riusciva a catalogarla, non riusciva ad etichettare i sentimenti che gli faceva provare, ma in qualche modo questo oltre a coinvolgerlo lo esaltava, lo faceva sentire vivo, ed ora lei non c’era più: era entrata ed uscita dalla sua vita più in fretta di una stella cadente ed ora la sua assenza faceva male, aveva distrutto qualcosa in lui, una sorta di barriera emotiva, e lui non sapeva come rimettere insieme i pezzi.”

Dunque molto spazio ai sentimenti e in un genere narrativo come questo è inusuale, ma il modo in cui lo ha fatto l’autrice, l’ho trovato perfetto. Ho apprezzato i momenti di profonda solitudine e di abbandono di Leila lontana dal suo “cavaliere” e l’intensità con cui lo pensa, ammettendo quello strano ed inconsueto bisogno di lui in perfetta sintonia con i crescenti ed inquieti pensieri di Clay che nello stesso istante non smette di sentire la sua mancanza e di soffocare il desiderio incontrollabile di salvarla, per riportarla da lui. 

Nella sua stravaganza ed inaccessibilità Clay resta il punto focale di questo romanzo che è molte cose insieme e lo è tutte nel modo giusto. 
Ruoli importanti giocano l’amore e i sentimenti ed è con essi, riuscendo a giostrarli bene con la trama frenetica, che l’autrice dimostra bravura e padronanza. Un romanzo che non lascia indifferenti e che come poche volte mi capita, alla fine della lettura, mi ha lasciata con un sottile senso di soddisfazione. Una sorta di sollievo, di leggerezza. 

Niente male, sì. Proprio niente male.




12 commenti:

  1. Che dire... mi sono commossa !! Grazie Antonietta, vale la pena scrivere solo sapendo che si è riusciti a trasmettere qualcosa a qualcuno :-)

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    1. Grazie a te Francesca per avermi dato la possibilità di leggerlo. Io penserei anche ad un seguito! Gli elementi ci sono tutti <3

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  2. Ciao Antonietta! il libro mi ispira molto...adoro le storie di spie!! e la tua recensione è molto bella!!

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    1. Ciao Licia! Anche a me piacciono molto le storie così, soprattutto con una componente romantica ben fatta^^ Grazie! *_*

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  3. Adoro le storie d'amore così ad alto rischio @-@
    Deve essere molto bello!

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  4. per le amanti del cartaceo avviso che a breve ci sarà anche questa versione :-)

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    1. E' una bellissima notizia! E non ci dimentichiamo del seguito.. ;)

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    2. Il seguito è in fase di editing, spero molto presto sia disponibile, naturalmente ti invio subito una copia! ;-)

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    3. Ciao Francesca! E' una bellissima notizia... Lo leggerò molto volentieri, come ti dissi un seguito ci stava e sono curiosissima di sapere come lo hai realizzato! :)

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