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lunedì 3 novembre 2014

Die For Me di Amy Plum Recensione

Buon pomeriggio cari lettori, oggi vi propongo una recensione di un libro che desideravo davvero tanto leggere e di cui ho letto in giro opinioni sia positive che negative. Insomma è un romanzo che ha diviso davvero il popolo delle blogger! E adesso m'inserisco anche io in questa sorta di discussione, perchè sto parlando del romanzo di Amy Plum, intitolato Die For Me, inviatomi gentilmente dalla Casa Editrice De Agostini. Non voglio anticipare nulla, se vi va, leggete la mia recensione e come sempre fatemi sapere cosa ne pensate! 



♡ Die For Me ♡



Titolo: Die For Me
Autore: Amy Plum
Editore: De Agostini
Pubblicazione: Ottobre 2014
Genere: Paranormal Romance
Pagine: 416
Prezzo: 14.90



TRAMA

"Mi chiamo Kate, ho sedici anni e ho visto morire i miei genitori in un terribile incidente d'auto. Da quel momento niente è più stato come prima. All'improvviso, mi sono ritrovata con il cuore infranto e la vita impacchettata in una valigia, costretta a lasciare tutto per trasferirmi a casa dei miei nonni. A Parigi. E lì ho incontrato Vincent. Bello, misterioso e spaventosamente affascinante, Vincent Delacroix è apparso dal nulla e ha sconvolto il mio mondo. Di nuovo. Perché Vincent non è un ragazzo come gli altri. Dietro ai suoi occhi blu come il mare si nasconde un segreto che affonda le radici nella notte dei tempi. Un segreto che lo costringe a mettere in pericolo la sua vita ogni giorno, per sempre. Così, proprio ora che le cose sembrano andare finalmente per il verso giusto, mi trovo davanti a una scelta difficilissima: devo proteggere ciò che ancora rimane della mia esistenza - e della mia famiglia - oppure rischiare tutto... per un amore impossibile?"







E’ innegabile. Ciò che colpisce immediatamente di questo libro è la copertina, così meravigliosamente romantica, con quel colore tra il rosso ed il fucsia, che incarna effettivamente sfumature molto femminili. 
Non lascia alcun dubbio sulla possibilità che in questo romanzo si parli d’amore e delle sue infinite passioni. Eppure, come spesso accade, le cover non rispecchiano a pieno il contenuto di una storia, o meglio, forse non ne sono all’altezza, perché capita che ci si aspetti qualcosa di diverso che non arriva. 

Amy Plum scrive molto bene, è padrona della propria penna, le sue descrizioni di Parigi ti fanno venir voglia di prendere il primo aereo ma poi tutto finisce lì, perché una volta che hai messo piede nella meravigliosa città delle luci, ti guardi intorno e trovi soltanto vuoto. E cominci a chiederti, ma perché ci sono venuta? 

I personaggi diventano lo sfondo di loro stessi e Parigi sembra essere l’unica vera protagonista. Le sue descrizioni mi sono sembrate addirittura esagerate rispetto alle piccole pennellate che mi hanno permesso di conoscere poco i protagonisti, soprattutto l’eroe maschile e gli attori di contorno. 

Ma di cosa parla esattamente Die For Me? 

Kate e Vincent: una ragazza normale ed una creatura immortale destinata a salvare vite umane. Kate è ammalata di tristezza per la morte dei suoi genitori in un incidente, si trasferisce a Parigi, a casa dei nonni, insieme alla sorella Charlotte ed è proprio nella romantica città dell’amore che conosce Vincent. Oscuro e bellissimo giovane dai capelli lunghi e corvini, che sin da subito l’attrae per la sua misteriosa sensualità e la spaventa per la freddezza del suo sguardo e per la durezza dei suoi lineamenti. I due giovani hanno un vero e proprio coup de foudre ma a Kate non sembra possibile che un ragazzo del genere possa essere interessato a lei. Sarà un sogno o un incubo? 

"Era di una bellezza mozzafiato, con i capelli neri che scendevano in morbide onde dalla fronte ampia fino alle spalle. Dal colore olivastro della pelle, immaginai che trascorresse molto tempo all'aperto o che venisse da un posto molto più assolato e più meridionale di Parigi. E gli occhi fissi nei miei erano blu come il mare, circondati da folti ciglia scure. Sentii il cuore sobbalzarmi nel petto e fu come se, tutt'a un tratto, mi avessero succhiato via tutta l'aria dai polmoni. Non riuscivo a staccare gli occhi dai suoi."

Eppure la ragazzina sedicenne dovrà farsi forza e scoprire cosa la lega al misterioso e taciturno ragazzo che sembra essere coinvolto in un giro molto pericoloso dove c’è un grande segreto nascosto. Ciò che ho notato sin dalle prime pagine è la mancanza di descrizioni che riguardano i personaggi. 
Kate è descritta abbastanza bene, conosciamo i suoi pensieri, impariamo il suo modo di vedere ciò che la circonda ma proprio per questo, molti suoi atteggiamenti e discorsi mi sono apparsi eccessivamente lagnosi. 

Per il resto, se da un lato la cover poteva farmi sognare, dall’altro, i personaggi mi hanno lasciata basita. Non li ho percepiti, non li ho sentiti, non erano vivi. Non erano lì. 

Ma concentriamoci un attimo sulla parola Revenant, che ha un non so che di affascinante. In francese vuol dire spettro, o altrimenti detto colui che ritorna. Cos’è dunque Vincent? Un ragazzo morto salvando qualcun altro che è diventato un Revenant, una sorta di zombie, ossia di non-morto, che è condannato ad un’immortalità molto particolare: morire sempre al posto di qualcun altro e dopo 3 giorni (di sonno) risvegliarsi. 

 “Ma ora guardando la bellezza eterea delle due figure allacciate – l’affascinante angelo dai lineamenti duri, cupi, interamente concentrato sulla donna dal corpo morbido e lucente, adagiata tra le sue braccia distese – non potevo fare a meno di coglierne il simbolismo. L’angelo era un revenant, ma era buono o cattivo? E la donna tra le sue braccia dormiva o era morta? Mi avvicinai di più. L’espressione dell’angelo sembrava disperata. Tormentata. Ma al tempo stesso fragile. Come se sperasse che fosse la donna a salvarlo, e non viceversa.” 

Leggendo queste righe è chiara la similitudine che Kate riconosce di lei stessa e Vincent con questa scultura, ma chi salva chi? Si parla di anima, si parla di vita. Non solo amore, ma anche vendetta, paura, battaglie, scontro tra bene e male, morte e rinascita, con lo sfondo di una Parigi millenaria, che affascina soltanto nominandola. Una città capace di incantare molto più dei personaggi, che sembra essere essa stessa un’irridescente damigella non-morta, e dunque eterna, che si veste e si traveste di sottile ed elegante modernità, per accompagnarci in questo strano viaggio che accoglie la nostra curiosità ma non l’incanta. Non fino in fondo. 

Una storia dall’amabile prospettiva amorosa, carica di dolcezza e rispetto che somiglia molto di più ad un miracolo che ad una storia in carne ed ossa tra uomo e donna. L’idea dei Revenant, queste creature bellissime, sensuali, intriganti eppure terribilmente distanti dalla realtà, e forse mai realmente coinvolte emotivamente, mi ha attratto sin da subito, facendomi però sentire anche un pizzico di delusione nello scoprire che questo aspetto della storia forse è stato sfruttato in modo troppo superficiale e semplicistico. Ne guadagna la leggerezza e il clima sospeso che si legge attraverso le pagine, che evita che anche le scene più cattive risultino pesanti o complicate. 

L’autrice ha descritto con molta cura anche gli aspetti artistici del romanzo, mettendo in evidenza la sua conoscenza dell’arte che diventa un contorno perfetto alla storia principale, proprio perché un ruolo fondamentale lo giocano i dettagli e quelli di certo, non mancano. Kate, nonostante le sue lamentele e la sua perenne tristezza ( se non fosse per il legame con Vincent), dimostra un carattere forte, capace di fare anche scelte difficili, mentre l’eroe del romanzo, il nostro caro Revenant, manca di magnetismo, è piuttosto scialbo, sarà anche dolce, ma stop. Nient altro all’orizzonte. 

Entrambi sono stati poco sviluppati, il materiale c’era e l’autrice non ha saputo dargli consistenza, tono, valore. Sicuramente c’è da dire, che questo romanzo è il primo di una trilogia, e quindi probabilmente molti aspetti saranno approfonditi in seguito, ma sinceramente non so quanta voglia avrò di leggere ancora di Kate e Vincent. Eppure l’idea resta molto originale, piena di prospettive e di potenzialità. 

Torno a ripetere che la cover mi ha tratto in inganno, non una ma cento volte. E non solo. Leggendo la trama avevo immaginato una storia molto più forte e sentita, molto più cattiva anche, insomma di quelle che lasciano il segno. E invece ahimè sono stata ancora una volta bistrattata da un amore appena accennato, direi anche mieloso, che non ha purtroppo conquistato il mio vecchio cuore romantico. Perché sì, diciamocela tutta, forse sono anche vecchia per leggere storie del genere, ma avevo intuito che raccontasse anche di fantasmi e per chi mi conosce, sa bene quale debole io abbia per queste essenze invisibili. E allora dunque, come potevo non leggerlo? 

Anche il titolo: Die For Me, quale migliore emblema per il più tormentato romanticismo? Eppure di tormento ne ho trovato molto poco, ma cavolo! Quanto materiale c’era per scrivere una storia che avrebbe fatto tremare i corpi e impallidire i cuori. Se almeno ci fosse stata un po’ più di anima. O forse, no, bastava un po’ più di coraggio. 

Quando compariva Vincent sulla scena e avvertendo che gli mancava poco per essere perfetto (eppure quel poco, quanto pesava), mi veniva da urlare: Vincent, facci sognare! 
Qualsiasi lettrice vorrebbe sognare grazie a quello che dovrebbe essere l’eroe del romanzo, soprattutto se così dichiaratamente romantico. Eppure l’unica cosa che mi ha fatto sognare è stata la luminescente Parigi, che è talmente bella da far resuscitare anche una trama che stenta a decollare.

Ebbene mia cara Amy Plum, spero proprio che nei prossimi libri tu ci metta un po’ più di verve e di vita! Perché sarà pur vero che ci racconti di morti ma qui di resuscitare non mi sembra che ne abbiano bisogno solo loro, ma anche tu. 
Ciò che è più terribile è che sto ancora aspettando di emozionarmi. E’ come se stessi ancora aspettando di leggere Die For Me. Non voglio ammettere che l’ho già fatto e che qui, dentro di me, non è rimasto nulla. Un nulla che dispiace ancora di più perché ci credevo tanto, forse troppo. 
Dov'è il trucco, dunque? Manca l'incanto, c'è solo l'inganno.




26 commenti:

  1. Peccato, mi attirava davvero tanto :(

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    1. A chi lo dici! Non riesco ancora a farmene una ragione -.-

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  2. Mi mancano un centinaio di pagine per finirlo però mi trovo d'accordo quasi su tutto con te. La storia poteva davvero essere bella, però l'autrice ha preferito mettere in primo piano questa smielata storia d'amore tra due personaggi che mi dicono poco nulla (anzi, Kate a momenti non la sopporto... la trovo un po' incoerente in molte delle cose che fa e dice).
    Bo, vedo come prosegue :S

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    1. D'accordissimo con quello che hai scritto. Mi è dispiaciuto molto ma non aveva senso dire cose che non erano vere, almeno per me. Appena posterai la recensione verrò a leggerla! ^^

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    2. Sì esatto. Tutti mi dicono che leggono solo recensioni positive, almeno ora so di non essere l'unica a pensare che questo libro non sia una meraviglia! ;)

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    3. Diciamo che dal mio punto di vista è stato deludente, forse davvero mi aspettavo troppo ^^

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  3. Sono sempre molto interessanti le tue recensioni. Complimenti.

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    1. Grazie mille Luigi! E " Olè " per il tuo primo commento! ^^

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  4. Le trovo molto utili anch'io le recensioni, per la scelta di un libro. E questo blog è favoloso ^_^

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    1. Grazie Stefania! Sono felice che tu faccia parte del mio blog e di aver letto il tuo romanzo :)

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  5. io me lo sono scaricato ebook ma non l'ho ancora letto grazie per il tuo consiglio

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    1. Leggerò sicuramente la tua recensione!

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    2. letto e recensito oggi.
      La storia è carina ma mi aspettavo qualcosa di più, adesso leggendo con più attenzione la tua recensione mi trovo daccordo con te su parecchi punti, poteva dare di più è una storia carina da leggere ma niente di che.
      Chissà se il seguito sarà meglio o sarà la stessa cosa

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    3. Mi fa piacere che anche tu hai riscontrato le mie stesse perplessità. A me aveva colpito tantissimo la cover ed il titolo e la storia poteva davvero prendere voli inaspettati ma non è stato così. Speriamo nel secondo! ^^

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  6. Ecco, finalmente leggo un'opinione fuori dal coro :P
    Ho questo libro in WL da quando è uscito, ma non mi ha mai convinto del tutto. Magari gli darò comunque una chance, ma dopo tante recensioni entusiaste la tua mi aiuta a farmi un'idea più obiettiva ;)

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    1. Sì, penso che comunque tu lo debba leggerle, è bello farsi un'idea propria anche se le recensioni in ogni caso aiutano ma almeno non si rimane nel dubbio! ^__^

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  7. Concordo su tutto ciò che hai scritto! Devo ammettere che questo libro non mi ha convinta molto, però gli ho voluto dare una seconda chance, acquistando il secondo volume della serie! Non l'ho ancora letto, perché ho come minimo una cinquantina di libri ancora da leggere sia sullo scaffale della libreria che sul Kindle! E sono disperata perché continuo a comprare libri come se non ci fosse un domani!!

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    1. Ti capisco Giulia, anche io vorrei leggere il secondo nonostante il primo non mi abbia convinto tanto. Però ho lo stesso tuo problema: il tempo, dannato tempo!!!! <3

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  8. Mi attira un sacco questo libro e prima o poi lo leggerò!

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    1. Se ti attira devi farlo, al di là delle opinioni che girano! ^__^

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  9. grazie per la recensione :) devo dire che avevo un pò di dubbi a leggerlo non so se lo leggerò

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  10. Io non sono riuscito a finirlo..la storia non mi ha preso e ho preferito abbandonarlo per passare ad altro. Le cover sono meravigliose, soprattutto quella del seguito uscito recentemente *--*

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    1. Concordo per le cover, e per quanto riguarda la lettura, proprio perchè il primo non mi è piaciuto credo che il secondo non lo leggerò. XD

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  11. ho comprato questo libro più per la copertina che per altro... non mi ha mai convinto del tutto ed ora, ne ho ancora più paura ma lo leggerò, non potrà rimanere a prender polvere per sempre!

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    1. Anche a me ha colpito subito la cover e nonostante il primo, ho letto anche il secondo, in cui ho trovato dei miglioramenti! :-)

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