Buongiorno! Grazie alla collaborazione con la Casa Editrice NNEditore, vi parlo di Hard Cash Valley di Brian Panowich, un romanzo che mi ha colpito in modo positivo e che consiglio a chi ama le atmosfere noir, crude, violente, ma anche capace di mettere a nudo l'animo umano nelle sue fragilità e incertezze.
di Brian Panowich Editore: NNEditore Pagine: 384 GENERE: Noir Prezzo: 9,90 € - 18,00 € Formato: eBook - Cartaceo Data d'uscita: 2021 LINK D'ACQUISTO: ❤︎ VOTO: 🌟🌟🌟🌟
Trama:
Il passato del detective Dane Kirby è popolato di fantasmi: ha perso moglie e figlia in un incidente che non riesce a perdonarsi, e a distanza di anni fatica a rimettersi in sesto. Quando l’Fbi inizia a indagare sulla morte di Arnie Blackwell, un criminale con il vizio del gioco brutalmente assassinato in Florida, Dane viene chiamato ad affiancare l’agente Roselita Velasquez, che non sembra gradire l’intrusione del nuovo collega. Eppure Dane è l’uomo chiave per il caso: tutti gli indizi portano a un grande combattimento di galli organizzato a Hard Cash Valley, in Georgia del Nord, e solo lui, con l’aiuto degli amici di sempre, sa aggirare le tacite norme che regolano i territori di Bull Mountain. Quando al delitto si aggiunge la scomparsa di William, il fratellino di Arnie, affetto dalla sindrome di Asperger, Dane e Roselita iniziano un’impietosa caccia all’uomo, tra agenti corrotti e killer senza scrupoli.
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RECENSIONE
Hard Cash Valley è un romanzo noir che ti avvolge in un’atmosfera violenta ma anche intima grazie alla capacità dell’autore di raccontare i fatti più crudi collegandoli in modo semplice e suggestivo ai momenti più interiori e introspettivi del protagonista, il detective e vigile del fuoco, Dane Kirby.
Un uomo dai modi bruschi ed essenziali, che ha vissuto un grave lutto: la morte dell’amata moglie Gwen e della figlia piccola in un incidente stradale di cui si considera responsabile. Nonostante egli abbia una nuova relazione, non riesce a lasciare andare il fantasma della moglie che continua a tormentarlo con visioni che mettono in serio pericolo il suo equilibrio mentale.
Quando in Florida viene scoperto il cadavere di un criminale di poco conto, Arnold Blackwell, probabilmente collegato al combattimento di galli nella terra dove vive Kirby, è proprio lui a essere contattato dall’FBI affinché dia il suo supporto alle indagini che sembrano più complicate del previsto.
Hard Cash Valley, piccola comunità di montagna nella Georgia del Nord, è un luogo dove la legge non è rispettata. Lo stato non esiste, ma prevale una criminalità losca e ben organizzata, cruda e selvaggia, che impone la propria supremazia con le armi e con la violenza.
Kirby è un personaggio dotato di molte sfumature e che cattura la solidarietà del lettore proprio per la sua umanità che emerge in quel rapporto mai rotto con la moglie e con la sua incapacità di lasciar andare le ingiustizie. La sua moralità è intoccabile, così come i suoi valori, ecco perché quando si scopre che Arnold Blackwell ha un fratello autistico di nome William, l’attenzione di tutti si concentra sulla ricerca di questo ragazzino che ha un ruolo fondamentale in ciò che è accaduto al fratello più grande.
Troverò quel ragazzo e lo ucciderò.
Lo ucciderò senza pietà.
Infatti, Arnold è stato ucciso da un gruppo di criminali filippini perché ha vinto una cifra incredibile grazie al combattimento dei galli. Dopo si scoprirà che è stato proprio William ad aiutarlo con la sua mente geniale e con il suo intuito pazzesco, suggerendogli ogni volta quale gallo avrebbe vinto.
Come abbia fatto? Nessuno lo sa, ed è per questo che il ragazzino è cercato da chiunque.
Tutti vorrebbero mettere le mani su una miniera d’oro, in modo particolare, Eddie Rockdale l’organizzatore del combattimento e colui che detiene e gestisce tutto il potere all’interno di Hard Cash Valley.
Kirby è un uomo dal carattere buono e generoso, un vero eroe, potremmo dire. Sarà affiancato da Roselita Velasquez, una donna dai modi bruschi ed efficaci che non condivide, in un primo momento, l’atteggiamento di Kirby che sembra concentrarsi soltanto sul ritrovamento di William. È proprio lui, con la sua immensa conoscenza della contea e dei suoi protagonisti, a suggerire quale sia la probabile verità sulla morte di Blackwell. Insomma, conferma di essere l’uomo chiave per risolvere quell’omicidio e tutto quello che ne consegue.
Se amate le atmosfere crude, crepuscolari, avvolte da paesaggi sconfinati dove non c’è legge, si sente il profumo della libertà e della vita selvaggia, senza regole e senza costrizioni, questo romanzo fa sicuramente per voi.
Ogni parola, ogni frase è costruita per raccontare a piene mani prima di tutto il luogo in cui avviene tutto ciò. Il luogo è fondamentale, è anch’esso un protagonista a cui è difficile non prestare attenzione.
I personaggi sono realistici, mentre leggi ti sembra di essere lì, tra quelle terre, in mezzo alla polvere, al sangue, ai richiami della natura e dell’animo umano che si presenta attraverso il suo lato più oscuro e privo di maschere.
Una natura essenziale capace di suggestionare per il suo essere viscerale ed egoista. Così come i suoi protagonisti.
Oltre Kirby, gli altri, i cattivi, sono quello che sono, senza nessuna volontà di addomesticarli. Uomini che si sono fatti da soli, che vivono di sopravvivenza e di sopraffazione. Di sangue e di morte. Uomini che non perdonano e che non mentono. Sono veri nella loro crudeltà.
Questo romanzo è un viaggio alla ricerca della verità, già preannunciata fin dall’inizio. Nonostante ciò sono diversi i colpi di scena che però non sono mai esagerati.
Alcuni annunciati, altri ti colgono di sorpresa ma tutti incastrati in modo onesto all’interno della storia senza snaturarla o renderla ridicola.
Mi ha fatto arrivare qui per insegnare ai suoi uomini a sopravvivere nella terra dei fuorilegge.
Un viaggio per la salvezza di un’anima innocente, quella di un ragazzino che è chiuso nel proprio mondo e che desidera soltanto l’affetto di qualcuno che gli voglia bene.
È stato bello leggere della sensibilità di Kirby, della sfrontatezza di Roselita, della cattiveria di Eddie, della voglia di rivalsa di Ned.
Tutti i personaggi sono descritti molto bene e seppur alcuni non abbiano abbastanza spazio come gli altri, nessuno di loro è meno credibile.
Sembra uno scorcio reale di un pezzo di vita strappato alla quotidianità di questi luoghi dove la legge è un fantasma e dove sono il sangue e uno sparo a decretare se sei vivo o morto.
Tutto può cambiare da un momento all’altro.
E questo senso di precarietà feroce si avverte in ogni pagina.
L’equilibrio è precario. La stessa mente di Kirby è piena di demoni. Nonostante ciò, lui mette davanti gli altri, il piccolo William e agisce senza mai pensare alla vendetta nonostante scopra che l’incidente in cui è morta la sua famiglia poteva andare diversamente.
Mi è piaciuto molto come personaggio. Capace di una grande fermezza d’animo ma anche di una grande sensibilità capace di toccarti il cuore.
Lo stesso autore è bravo ad alternare scene esplosive, adrenaliniche, forti sotto tutti i punti di vista, a momenti più delicati e intimi. E questa è stata una vera sorpresa per me che mi aspettavo qualcosa di più irruente e di meno delicato per tutto il libro.
L’autore ha messo a nudo i suoi personaggi laddove era difficile immaginarlo. E così facendo ha preso per le mani il lettore e lo ha reso ampiamente partecipe dei pensieri e degli stati d’animo dei suoi eroi.
Era come se fosse addestrato a vedere cose che una persona normale non riesce a notare.
Avrei preferito che Brian Panowich desse maggiore spazio a William, contando magari di fornire più informazioni riguardo la sua psicologia o il suo stato psicofisico. Insomma, conoscere di più di questo personaggio così fragile e indifeso, poiché secondo me resta un po’ troppo ai margini, meritando, invece, più considerazione.
Il finale sbroglia diverse situazioni e fornisce al nostro protagonista Dane una sorta di riscatto. Una salvezza che lo mette in una posizione propositiva nei confronti del suo futuro e della donna che adesso gli è accanto.
Nonostante il finale, Kirby resta un personaggio inquieto. Nonostante la sua indole buona, è comunque figlio di quella terra, Hard Cash Walley, dura e selvaggia come l’animo di chi la abita.
È questo ciò che mi ha colpito di lui. È un’anima spezzata, un po’ della sua luce è stata strappata via dalla morte delle persone che amava. Senso di colpa o meno, il suo cuore è rotto, ma nonostante ciò, non sceglie la fuga, ma ha la forza di ricominciare a lottare provando a rimettere insieme pezzi che forse non combaceranno più.
"I personaggi sono realistici, ti sembra di essere lì..." Solo il Cielo sa quanto abbia provato anche io questa "esperienza realistica" che ti prende e ti porta via, lontano lontano... Precisamente con tre serie: Divergent di Veronica Roth, Il cavaliere d'inverno di Paullina Simons e Fidanzati dell'inverno di Christelle Dabos. Non ci sono parole, Antonietta. Perché non le hanno ancora concepite per poter descrivere tutta la Magia meravigliosa che racchiudono queste tre serie. I personaggi, le descrizioni e la storia in sé ti afferra per braccia e gambe e ti rapisce, portandoti lì. ^__^
RispondiEliminaCara Federica, sai che credo fermamente nelle tue parole e Il cavaliere d'inverno mi aspetta in libreria ormai da parecchio tempo.
EliminaDevo leggerlo assolutamente. :-)
Ti abbraccio forte :*
^_^ Grazie! Se vuoi leggere la mia recensione che ho scritto in un momento in cui non sapevo che ne sarebbe stato di me e che ho pubblicato sabato nel mio profilo di Facebook, capirai meglio perché Il cavaliere d'inverno è una lettura imperdibile. Sono strasicura che ne andresti pazza pure tu e appena finito ti fionderesti in libreria a comprare Tatiana & Alexander e Il giardino d'estate. Non ho dubbi. E' impossibile non AMARE ALLA FOLLIA questa storia. :)
EliminaTi abbraccio forte :*
Vado a leggere subito, so per esperienza che le tue recensioni sono sempre super! <3
EliminaCredo anche io, per istinto, che mi piacerà tantissimo, e ho anche un po' paura di soffrire leggendolo. Non so, ho sempre avuto questa sensazione.
Ti abbraccio forte anche io :*
^__^ Lasciati guidare dall'istinto, Antonietta... Ti assicuro che non te ne pentirai <3 Questa paura l'avevo anche io... Ne avevo tanta ma proprio tanta tanta che in qualche modo, mi avrebbe lasciato un po' di amaro in bocca...
EliminaMa conoscendo i tuoi gusti... Credimi, questa storia non riuscirai più a dimenticarla e soprattutto a lasciarla andare mentre la leggi. Sono tre volumi belli grossi, ma non puoi fare a meno di divorarli come se ne andasse della tua vita. Per me è stato così. Potrei anche non finire più di parlare di Tatiana e Alexander, ma è meglio che mi fermi. <3<3<3
Sai che mi fido tanto di te! :-)
EliminaPresto farò questo salto :*
<3<3<3
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