Buon martedì! La ragazza con lo zainetto dell'esordiente Nicky Esposito è un romanzo scorrevole che parla di amicizia, di amore e anche di una profonda e sentita ricerca di se stessi e del proprio posto nel mondo. La città in cui la storia è ambientata è Napoli e la protagonista è una ragazza che deve affrontare i suoi demoni interiori per raggiungere la felicità.
Titolo: La ragazza con lo zainetto
Autore: Niky Esposito
Editore: Selfpublishing
Genere: Romanzo
Pagine: 98
Genere: Romanzo
Pagine: 98
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TRAMA
Antonella non è una ragazza come tante, è cresciuta da sola e troppo in fretta, fa due lavori e sembra aver preso il posto di sua madre troppo impegnata a mandare giù litri e litri di alcol. Un bel giorno la sua vita monotona viene sconvolta da un imprevisto, si ritrova per strada senza un posto dove andare, sembra salvarla Andrea, un caro amico d’infanzia. Sarà proprio quell’imprevisto e quell’amico a cambiare la sua vita drasticamente.
La ragazza con lo
zainetto è un romanzo con un’impronta fresca e
scorrevole. Una scrittura non priva di
qualche errore ma ben congegnata, con affondi psicologici ed umani che portano
all’evidenziazione di un contesto particolarmente reale, ambientato nella città
di Napoli.
La protagonista, di nome Antonella,
è una ragazza molto giovane che ha problemi nel rapporto con la madre a causa
di una mancanza eccezionalmente importante e che si trascina dietro da molto
tempo: l’assenza del padre di cui non conosce l’identità.
La sua vita non sembra andare per il meglio soprattutto quando decide
di abbandonare tutto e di tentare una strada diversa, anche in solitudine, che
possa condurla alla scoperta della sua vera essenza e del suo passato, ancora
carico di mistero e di segreti da svelare.
Sul suo cammino una figura molto forte e determinante: Andrea. L’amico con cui è cresciuta e
con il quale decide di andare a vivere pensando così di acquisire finalmente
quel senso di libertà che possa permetterle di volare e di conquistare con
dignità e consapevolezza il proprio posto nel mondo.
Ma non ha messo in conto l’attrazione
ed il carattere intraprendente e positivo di Andrea che finiscono per metterla
in confusione più del dovuto. Il ragazzo comincia a mostrare un interesse
diverso da quello a cui lei era abituata, insomma, non più quello dell’amico,
fratello e compagno ma quello che ti guarda con occhi certamente languidi, che
sospira, e che sembra addirittura corteggiarti.
Per quanto tu possa conoscermi bene, non sai come sono da fidanzata. Sono sicura che, quando avrai visto quel lato di me, scapperai via a gambe levate.
Per Antonella inizia così, in modo semplice e naturale, un nuovo
capitolo della sua esistenza che la vede avvicinarsi in modo totale ad Andrea,
non solo a livello emotivo e sentimentale ma soprattutto a livello personale,
di vita stessa. Infatti il fascino del ragazzo la avvolge in modo completo e
determinante. Con lui si sente sorprendentemente protetta, al sicuro, amata.
Amata, sì… anche se questa parola ad un certo punto le comincia a fare davvero
paura. Andrea è pronto a dichiarare
apertamente i suoi sentimenti ma lei non ci riesce in nessun modo, rischiando
di mettere in serio pericolo quella relazione costruita con tanta fatica in
mezzo ad un momento che sembrava una vera e propria tempesta.
In quell’istante mi ero condannata a morte, ero caduta nella trappola dell’amore, eppure mi ero ripromessa, di non innamorarmi di nessuno, sapevo che mia madre si era ridotta così per mio padre e non volevo fare la sua fine.
L’autrice, esordiente, alla sua prima pubblicazione, costruisce un
personaggio a tutto tondo, fornendo al lettore i suoi pregi ed i suoi difetti. Per
me che sono avvezza a certi tipi di sensazioni, è stato immediato percepire sin
da subito che l’animo di Antonella non si sarebbe accontentato facilmente. La
sua è un’indole inquieta, la nostra eroina è come una vagabonda, alla costante
ricerca di qualcosa.
In fondo, il suo pensiero principale è la conoscenza
del padre, scoprire finalmente la sua identità per dare un senso reale alla sua
esistenza. La figura di Andrea, che sembra così importante all’inizio, perderà
lentamente di consistenza dopo però averla instradata su un sentiero alquanto
pericoloso e rischioso: lo scambio della droga.
Ci baciammo: un bacio strano, né casto né fatto di foga profonda, uno di quei baci che sancisce un lungo arrivederci che sembra quasi un addio.
Lo stile dell’autrice è semplice, la narrazione non è complicata, il
lettore riesce a seguire con disinvoltura ed interesse le vicende che si
susseguono in modo coinvolgente l’una dietro l’altra, conducendo ad un epilogo
finale davvero inaspettato. Il finale, infatti, per nulla scontato, colpisce e
lascia il lettore soddisfatto della lettura anche laddove sembrava ormai tutto
già stabilito.
Ma nulla è come appare e anche quando ad Antonella sembrerà di aver
perso tutto, arriverà un incontro inaspettato che cambierà totalmente le carte
in tavola.
Non sarà una vittoria, né una
sconfitta, sarà semplicemente vita, quella vera, quella sentita, quella che le
farà battere il cuore e sentire le vere emozioni palpitargli dentro, come ha
sempre desiderato.
Eccola la mia vera Mamma, eccola la ragazza forte che era prima di entrare nel vortice dell’alcol, ecco da chi avevo preso... Le sue ultime parole mi ricordarono cos’era successo con Andrea, forse lui era proprio come Joseph: un vigliacco, stronzo e bastardo. Iniziai a chiedermi a che pro avevo scavato così a fondo se ora odiavo ancora di più mio padre, gli avevo solo affibbiato un nome e un corpo immaginato dai racconti di mia madre.
La ragazza con lo zainetto è un viaggio nella città di Napoli, ma è soprattutto un viaggio alla
scoperta della propria identità, conoscenza di se stessi attraverso il rapporto
con gli altri.
Ogni personaggio che la protagonista incontrerà sarà un mezzo per
comprendere qualcosa di sé e soprattutto per mostrargli sempre più chiaramente
qual è la sua strada, il suo posto nel mondo.
Perché
nonostante, spesso, molti di noi si sentano fuori luogo, stranieri, sperduti
nel loro passaggio su questa terra, per ognuno di noi c’è un angolo in cui
rifugiarsi, che è solo nostro, che ci appartiene, che ci permette di non avere
più paura. Per arrivarci, non bisogna smettere di cercare, di camminare, a
volte anche di correre, mai smettere di avere coraggio.
Salve Niky, grazie di aver accettato questa intervista e
benvenuta!
Niky Esposito |
1 - Cosa significa per te scrivere e quando hai iniziato
seriamente a farlo?
Scrivere mi rilassa, ma soprattutto mi permette di evadere dalla
vita di tutti i giorni, così da inventarne altre cento diverse. Seriamente non
saprei, ancora ora non mi sembra una cosa seria, essendo all’inizio di una
strada tutta in salita, ma direi che ho iniziato a farlo seriamente quando,
quasi due anni fa, ho iniziato il mio progetto di self-publishing.
2 - Cosa rappresenta per te questo romanzo? Perché lo ha
scritto?
Quando mi fanno questa domanda inizio dicendo che è un po’ come un
figlio, visto che l’ho pubblicato come fosse un romanzo d’appendice in nove
mesi. Il motivo che mi ha spinto a scriverlo è che le tematiche trattate, come
la droga e lo spaccio, mi hanno toccata personalmente, ho perso qualche amico
per entrambi i casi. Quindi speravo di trasmettere un messaggio ai ragazzi che
si lanciano in quel mondo senza pensare alle conseguenze.
3 - Cambieresti qualcosa del tuo romanzo adesso che lo hai
pubblicato? Ti sei pentita o sei soddisfatta del lavoro svolto?
Pensavo di essere pienamente soddisfatta fino a qualche mese fa, poi ho riflettuto e ho capito che avevo lasciato una cosa in sospeso. Quindi ne ho approfittato per ri-pubblicare ogni capitolo su wattpad e aggiungere un capitolo extra che uscirà 11.12.16.
4 – La ragazza con lo zainetto è una storia ambientata a
Napoli, la mia stessa città. Affronta tematiche importanti come la droga, il
rapporto con i genitori, l’amicizia e l’amore. A cosa ti sei ispirata per
scriverla?
Come penso facciano anche altri scrittori, ho romanzato esperienze
personali e storie sentite, poi da cosa nasce cosa e ad un certo punto non hai
più bisogno di ispirazione, la fantasia vola da sola.
5 – L’amore ed il coraggio di vivere a fondo i propri sentimenti
è il tema centrale. Cosa pensi dell’amore e della fiducia nella vita?
Oggi giorno purtroppo amore e fiducia spesso non combaciano, la
mai generazione ha altri “valori”; infatti certe volte mi sento di essere nata
nell’epoca sbagliata, visto che per me l’amore è dare e ricevere fiducia, ma
soprattutto rispettare il proprio partner.
6 – Antonella e Andrea sono due personaggi molto realistici e
ben definiti. Esistono nella realtà?
Chi ha letto il libro e mi conosce di persona, mi ha detto che
Antonella ha qualcosa di mio, rileggendolo ho notato che sotto certi aspetti mi
rispecchia parecchio, ma è stata una cosa inconscia, anche perché lei ha
qualità che io vorrei avere, ma non ho.
Mentre Andrea è stato plasmato, appositamente, unendo insieme
caratteristiche e comportamenti degli “stronzi belli e dannati” fin ora
conosciuti e fatti di cronaca inerenti al “lavoro” che lui svolge.
7 - L’amicizia come l’amore è un aspetto fondamentale nel
romanzo. Cosa pensi dell’amicizia nell’esistenza di un essere umano?
I miei genitori mi hanno sempre detto “L‘amore passa, gli amici
restano”, quindi sono cresciuta con la convinzione che gli amici fossero
persone sincere che non ti tradiscono come invece può fare un partner in amore.
Crescendo invece, proprio come Antonella, ho conosciuto un lato amaro anche in
questo. Avere degli amici è importante per ridere, divertirsi, confidarsi e
avere qualcuno al proprio fianco nei momenti di bisogno; ma lo è ancor di più
selezionarli e cercare qualcuno simile a noi, così da avere le stesse aspettative
sul rapporto d’amicizia che si sta creando.
8 - Qual è il personaggio che ami di più del tuo romanzo e
quello che proprio non sopporti?
Quello che più odio, dopo Andrea ovviamente, è Tania visto che
preferisce sottomettersi per amore e mandare all’aria anni di amicizia. Mentre
quello che amo è Fox, perché incarna un po’ l’uomo perfetto che comprende la
parità dei sessi, fa da supereroe e al tempo stesso si lascia anche salvare.
9 - Se dovessi associare un odore ed un sapore al tuo romanzo,
quali sarebbero?
Questa domanda mi ha messa un po’ in crisi, poi ho ripensato agli
odori e ai sapori che descrivo nel libro e sono giunta ad una conclusione.
Questo romanzo ha l’odore salmastro che si respira in riva la mare d’inverno,
mentre il sapore è quello di un Maracuja, meglio conosciuto come il frutto
della passione, perché ha una lato amaro e uno dolce.
10 – Chi è Niky Esposito nella vita di tutti i giorni?
Sono una studentessa universitaria, che lavora come donna delle
pulizie e sogna in grande lavorando al suo progetto di self-publishing. Per
anni sono stata la secchiona che nessuno considerava o si filava, ora invece,
anche grazie al progetto, le persone hanno visto un altro lato di me e non sono
più una “nemo”. Io sono quella che cammina per strada con le cuffiette, sorride
quando piove, si commuove con i libri/film di Nicholas Sparks, si lascia
sorprendere dai piccoli gesti ed è felice come una pasqua per le bolle di
sapone.
11 – Quali sono i tuoi autori preferiti e i romanzi che ti hanno
cambiato la vita?
I libri che mi hanno cambiato la vita sono “Girl in Stress” che
toccava i temi fondamentali della pre-adolescenza, in seguito “Margherita dolce
vita” mi ha fatto sentire meno “strana” rispetto ai miei amici del liceo, e
infine penso “Cuore di cane” che mi ha dato conferma di quanto sia malato
l’essere umano rispetto a quello che è un animale. Io non ho un genere
predefinito per la lettura, spazio, tra: il fantasy che per me è dettato dalla
Rowling, ho letto qualcosa di Bukowski, amo Stefano Benni, come citato nella
domanda di prima anche Sparks mi fa emozionare, mi piacciono anche i classici
della Austen e mi fanno impazzire il libri della linea Vertigo, che poi è quello
a cui aspiro di arrivare.
12 – Perché i lettori dovrebbero leggere La ragazza con lo
zainetto?
Perché potrebbero trovare in Antonella qualcosa che li tocca nel
profondo, si possono far trasportare dalla strana storia d’amore e al tempo
stesso imparare qualcosa che può essere utile a se stesso o perché no, ad
aiutare un amico che sia in difficoltà.
Wow! Oggi devo fare i complimenti ad entrambe! :-))))
RispondiEliminaLa recensione, come sempre del resto, è come una finestra e una porta che si aprono in sincrono, e nell'intervista mi ci sono rispecchiata alla grande anch'io... perché anch'io cammino per strada con le cuffiette, sorrido quando piove anziché disperarmi come fan tutti (almeno che non mi sia appena seduta su una panchina al parco con un libro in mano, ovviamente!) e... quanto mi emoziono con i libri-film di Nicholas Sparks...??
Doppio abbraccio!! <3<3<3
Ciao Federica, grazie! <3
EliminaAnche io come te mi ritrovo in molte cose ed è bello sempre scoprirle proprio tra di noi che amiamo così tanto leggere ma anche scrivere!
Un abbraccio forte! :***
Gemellina mia ti leggo in una serata in cui sono davvero ko credo che i malesseri di stagione abbiano avuto la meglio:( menomale che la tua recensione e la bellissima intervista mi hanno tirata su. All' inizio ero perplessa per il numero di pagine ma tu come sempre mi hai catturata con le tue parole ed anche l'autrice l'ha fatto con le sue risposte! Come sempre hai reso migliore la giornata grazieeeeeee! Un super abbraccione ed un bacione ❤️
RispondiEliminaCiao dolce Ely, mi dispiace che tu non stia benissimo, ma purtroppo questo è un brutto periodo per i raffreddori e cose simili, poichè il tempo sta cambiando. Sono però felice di averti regalato qualche momento piacevole come fai sempre tu con me con le tue parole"
EliminaUn abbraccio fortissimo! <3<3<3
Grazie! 😍 La recensione è fantastica. Spero di poterti far leggere qualcosa'altro in futuro.😊
RispondiEliminaCiao Niky, grazie a te per avermi dato la possibilità di leggere il tuo romanzo! :-)
EliminaA presto!
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaSono sempre entusiasta quando qualcuno parla o recensisce un libro di un autore esordiente, invidio chi riesce a scrivere una qualunque storia! Sinceramente la trama non mi incuriosisce molto, molte sue dinamiche sono forse già un pò viste. Devo tuttavia riconoscere che sono toccati argomenti psicologici, morali e legali che possono insegnare molto soprattutto ai giovanissimi. Bella l'intervista (è la mia parte preferita del post :3). Complimenti all'autrice e a te Antonietta!
RispondiEliminaCiao Erica, grazie per le tue parole. La storia certamente non è nuova, ma è sempre il modo in cui un autore cerca di raccontarla che la rende particolare o personale. Sicuramente come dici tu, ci sono argomenti interessanti che fanno parte di quella realtà e della realtà di ciascuno di noi perchè volente o nolente, ne facciamo tutti parte.
EliminaUn abbraccio!
Ciao! :-) sembra davvero un bel libro.
RispondiEliminaCiao Cristina! Sono felice che ti abbia colpito, spero riuscirai a leggerlo! :-)
EliminaCiao Antonietta :-* Mi piace tantissimo la protagonista di questo libro, così come la sua autrice..mi sono rispecchiata in molte cose che la riguardano :)
RispondiEliminaLa tua recensione è una carezza al cuore, sentita e passionale..e mi fa piacere che ancora una volta ci hai presentato un libro ambientato nella tua città *_*
Segno il titolo perché ho voglia di leggerlo, gli autori emergenti sono sempre una fonte di sorprese :)
Un bacione grande :-*
Ciao Maria, è vero, gli autori esordienti riservano molte sorprese! :-)
EliminaSicuramente quando riesco a leggere un romanzo ambientato nella mia città provo molte sensazioni e in qualche modo mi sembra di appassionarmi di più perchè sento alcune cose molto vicine. :-)
Grazie! <3
Un abbraccio! :***