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martedì 9 febbraio 2016

Erenvir e i Sette di Effe C. N. Cola Recensione

Buon martedì cari lettori! La recensione di oggi riguarda il secondo volume della saga di Erenvir, scritta da Effe C. N. Cola. Un fantasy originale, nato inizialmente per un gioco di ruolo, incentrato sugli Angeli e sull’Apocalisse. Qui la recensione al primo romanzo.



Titolo: Erenvir e i Sette
Autore: Effe C. N. Cola
Editore: DALIM
Pagine: 280
Genere:  Fantasy
Prezzo: € 3,99 ebook
Uscita:  2015


TRAMA


Sono passati cinque anni dal Giorno del Giudizio. Sette Regni Angelici e Quattro Regni dei Cavalieri dell’Apocalisse già sono stati costituiti e si contrastano. Tra il Bene e il Male si è creato un equilibrio instabile che rischia di essere alterato da una nuova immensa minaccia: Carestia, uno dei quattro Portatori dell’Armageddon che vogliono impadronirsi del pianeta, ha evocato Abbadon il Distruttore, un essere temuto dagli stessi Alati. Per evitare all’umanità di sprofondare sotto la sua potenza devastatrice, Erenvir si incamminerà in un viaggio che svelerà molto della neonata e oscura identità della terra ora chiamata Apogea.




Erenvir e i Sette è il secondo volume dedicato alla storia di Johnatan, un ragazzo all’apparenza normale che però scopre di essere uno dei sette prescelti per compiere una missione importante per salvaguardare l’intera razza umana e non solo. 

L’epoca in cui è ambientato il romanzo è post apocalittica e come già nel primo volume, assistiamo a scene di percepibile orrore e terribile meraviglia di fronte ad un mondo distrutto da entità malefiche, scie sanguinarie e multiformi, create dall’unico macabro volere dei quattro Cavalieri dell’Apocalisse.

Johnatan, il cui nome da combattente è Erenvir, ossia Portatore della Nuova Era, nel precedente libro aveva un compito preciso: portare in salvo i suoi compagni di viaggio e condurli nella Valle del Sole, il luogo in cui la razza umana avrebbe potuto ambientarsi e ricostruire una qualche forma di vita mentre altrove continuava ad imperversare la guerra. 

Erenvir riesce con successo nella sua impresa ma non ha nemmeno il tempo di gioire della sua fortuna che viene richiamato a compiere una nuova missione: scovare Abbadon, furia distruttrice del Cavaliere della Carestia, mente senza forma e senz’anima con l’unico scopo di annientare ogni residuo umano e terreno ancora presente nel mondo. 

Abbadon non ha forma né è facilmente conoscibile. La sua forza risiede in tutte le sue creature, mostri dalle più sfacciate e terrificanti forme che vagano sulla terraferma e divorano con la loro fame di nulla e di morte tutto ciò che incontrano. Sono passati cinque anni da quando Solaria è diventata la nuova patria di Erenvir, del fratello Luc e della splendida Beatrice. Il nuovo nome della terra è Apogea ed essa ormai si presenta come un luogo di mezzo per lo scontro tra due fazioni che combattono in nome della libertà da un lato, e della sottomissione dall’altro.

Si era creata una situazione di stallo tra la Fazione Antica, formata da chi si dibatteva per la libertà della terra, e la Fazione Ribelle, l’insieme di quelli che invece la volevano sottomettere. In mezzo alla disputa c’erano gli uomini.

Lo stile dell’autrice non si smentisce, ella continua in modo spedito e diretto sulla strada che si era precedentemente costruita. Orrore, paura, marcio e putrido, fetore e incubo, sono tutti elementi descritti alla perfezione e che rendono anche questo secondo viaggio di Erenvir una scenografia altamente impressionabile, con scatti di intensa partecipazione emotiva e visiva che diventano un esempio di scintillante coinvolgimento e rappresaglia. 

Gli scontri e le piccole battaglie sono all’ordine del giorno. La ricerca di Abbadon è contornata di numerosi pericoli e rischi, e il più grave purtroppo non può essere evitato. Beatrice scomparirà, senza che Erenvir possa fare nulla. E’ proprio allora, con la sua assenza e quel senso di mancanza inaccettabile che il ragazzo ormai vent’enne comprende quanto la ami profondamente, promettendo a se stesso che semmai dovesse rivederla, non si lascerà sfuggire l’occasione di baciarla e di farla sua.

Beatrice è una figura sublime proprio per le sue capacità. -Anche lei era stata illuminata con alcune abilità angeliche, specificatamente quelle della schiera dei Serafini.- Una ragazza piena di carità e di determinazione, di cui lui è ormai follemente innamorato. 

Erenvir. - Non ero più un ragazzo, ma rimanevo un sognatore.- Colui che viene chiamato ormai da tutti -figlio degli Adamon, Portatore della Nuova Era, Eletto dagli Angeli delle Dominazioni, possessore del Bastone del Dominio- è ancora un giovane immaturo che in più occasioni si lamenta della sua condizione e soprattutto della sua incapacità di comprendere certe scelte e certe situazioni in cui è stato coinvolto. Ma purtroppo la volontà angelica è superiore a qualunque altra e il suo percorso di crescita e di maturazione è ancora molto lungo ed arduo.

Erenvir è ancora giovane ma sicuramente il suo coraggio lo rende un guerriero sotto tutti i punti di vista e in questo secondo volume la perdita di Beatrice scatena in lui molte emozioni contrastanti, che lo vedono da un lato, alle prese con la sua missione e con la possibilità di salvare la terra dalla distruzione, e dall’altra, coinvolto in una dimensione estremamente personale ed intima, spirituale, con cui si approccia per la prima volta all’amore e al desiderio verso una donna. -Il contatto con la sua calda mano diafana mi fece sentire come un bambino timido con una grossa cotta.-

Purtroppo si troverà a dover scegliere tra la sua coscienza e l’amore e sarà proprio quella scelta a dimostrare l’istinto eroico che si cela in lui.

Abbadon -distruzione inconsapevole e inarrestabile. Come un buco nero, inghiotte e divora qualsiasi cosa- è il nemico numero uno e durante il viaggio che lo condurrà verso una probabile soluzione, il nostro eroe incontrerà nuovi nemici ed altrettanto originali amici come Kelly, il capotribù dei Lupi d’argento. 

La fantasia non manca all’autrice e neanche una visione torbida, oppressiva del male che si dipana e affoga qualsiasi elemento vivo per convogliarlo nelle sue spire di maledizione e morte. Ma ci sono anche creature benigne, pronte ad aiutare Erenvir e verso le quali egli stesso mostra comprensione e dona aiuto.

Solo quando la volontà del bastone si univa alla mia sentivo di essere veramente Erenvir e non un ragazzo comune. Sentivo di essere completo.

Purtroppo però la missione si rivelerà sempre più difficile, comportando numerosi sacrifici. Beatrice è un pensiero fisso che accompagna Erenvir in quella ricerca estenuante e apparentemente priva di risultato. Abbadon non può essere ucciso se non con tutta la sua prole. Una prole infinita di creature mostruose che vagano indisturbate ovunque. 

Gli angeli sembrano indifferenti a tutta questa sofferenza e privazione e più di una volta Erenvir si chiede il perché. -In effetti, che aspettano gli Angeli a riunirsi e a ricacciare Abbadon nel suo Abisso? Non può essere che abbiano lasciato l’incarico a sette umani.-

Erenvir e i Sette coinvolge esattamente come il primo, ti senti partecipe di ogni scontro e di ogni momento di sollievo, dalla più piccola alla più grande vittoria. Spiritualismo, evocazioni, religione, fede, amicizia e amore sono tutti valori e ideologie che si confrontano all’interno del romanzo, rendendolo profondo e significativo. 

Una lotta che non finisce e che anche quando il libro è terminato, ti lascia addosso la sensazione chiara e precisa che ci sia ancora tanto da scoprire e che il nostro Erenvir debba ancora crescere, conoscere e conoscersi, e soprattutto maturare il proprio potere per conquistare, finalmente, ciò che è suo.



7 commenti:

  1. Come non rimanere affascinati?
    E forse è proprio perché è un libro, perché invece nella realtà certe persone gongolano nel sentirsi sempre arrivati, maturi, vivendo la loro vita nella falsità, nell'ipocrisia e nella prepotenza. Se ogni tanto prendessero un libro in mano, si accorgerebbero seduta stante che non c'è proprio niente di cui vantarsi a sentirsi così.

    Ogni volta che entro qui è come aprire la porta di una casa in cui ti senti veramente a casa. Grazie. <3 <3 <3

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    1. Concordo con te, Federica!

      E non posso che essere felice che tu ti senta a casa, non c'è cosa più bella che una persona che apprezzi e rispetti, possa dirti, proprio come stai facendo tu. <3<3<3

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    2. Non potrei essere più sincera!!
      E le tue parole sono un regalo dietro l'altro per me!!
      <3 <3 <3

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  2. Il tema dell'apocalisse e degli angeli è sempre interessante.

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    1. Sicuramente, anche io amo questo tipo di ambientazioni e in questo romanzo fila tutto alla perfezione.

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  3. conosco poco il genere fantasy ma la tua recensione è molto intrigante! grazie per avermi segnalato questo libro e questo autore

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    1. Grazie a te per essere passata, sono felice di esserti stata utile! ^__^

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