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mercoledì 27 aprile 2022

Recensione: LA COPPIA PERFETTA di B.A. Paris

Buongiorno! Colpita dal chiacchiericcio intorno a questo libro e alla genialità dell'autrice, ho letto La coppia perfetta di B.A. Paris edito Nord. Un thriller psicologico, così dicono, che non mi è piaciuto.

la coppia perfetta

di B.A. Paris
Editore: Nord
Pagine: 242
GENERE: Thriller psicologico
Prezzo: 9,90€ - 17,00
Formato: eBook - Cartaceo 1/2
Data d'uscita: 2016
LINK D'ACQUISTO: ❤︎
VOTO: 🌟🌟 ½

Trama:
Chiunque avesse l’occasione di conoscere Jack e Grace Angel penserebbe che sono la coppia perfetta. Lui un avvocato di successo, affascinante, spiritoso. Lei una donna elegante e una padrona di casa impeccabile. Chiunque allora vorrebbe conoscere meglio Grace, diventare sua amica, scoprendo però che è quasi impossibile anche solo prendere un caffè con lei: non ha un cellulare né un indirizzo email, e comunque non esce mai senza Jack al proprio fianco. Chiunque penserebbe che in fondo è il classico comportamento degli sposi novelli, che non vogliono passare nemmeno un minuto separati. Eppure, alla fine, qualcuno potrebbe sospettare che ci sia qualcosa di strano nel rapporto fra Grace e Jack. E chiedersi per esempio perché, subito dopo il matrimonio, Grace ha lasciato un ottimo lavoro sebbene ancora non abbia figli, perché non risponde mai nemmeno al telefono di casa, perché ci sono delle sbarre alle finestre della camera da letto. E a quel qualcuno potrebbe venire il dubbio che, forse, la coppia perfetta in realtà è la bugia perfetta...

RECENSIONE

La coppia perfetta è un thriller psicologico che NON è un thriller psicologico. 
Cioè, io sono un po’ confusa, sorry. 
Io amo i thriller psicologici. Per me i giochetti mentali che l’autore realizza con i propri personaggi, tutti a discapito del lettore, mi fanno impazzire. Più sporco, crudele, devastante, inimmaginabile, buio e contaminato è, più lo adorerò. 

Ok. Basta. 
Parliamo pure di questo romanzo. 
Oppure c’è così tanto poco da dire che in realtà non ne vale molto la pena, sapete? 
Ancora una volta sono inciampata in una storia osannata da tutte le parti, che a me non ha dato proprio un bel niente. Se leggete un po’ in giro, si parla di questa autrice come di un genio. 
Bah. 
Boh. 
Non lo so. 

Grace è la moglie perfetta. 
Jack è il marito perfetto. 
La coppia perfetta. 

Ti rendi conto che mi hai venduto la tua anima?
 

Ricchi, facoltosi, vanno a cene, eventi, parlano di sé sempre con molta attenzione e si occupano anche di un dettaglio sociale non trascurabile. La sorella di Grace è disabile, quindi la tengono in una struttura fino a quando non compie la maggiore età e poi vogliono che vada a vivere con loro. 
Immaginate? 
Una coppietta fresca fresca sposata che si ritrova a convivere con un terzo incomodo che non è semplice da gestire. Quindi agli occhi della società e della ristretta cerchia di amicizie, Jack appare come l’uomo perfetto, disposto persino a sacrificare la sua privacy pur di accontentare la moglie, prendendo con sé la sorellina disabile. 

Già dalle prime pagine si coglie qualcosa che non va. 
NON VA, decisamente. 
L’inizio è abbastanza intrigante. Non nascondo che la mia fantasia ha cominciato a volare verso lidi angusti e oscuri. Mi ero preparata al peggio, che poi, per una lettrice come me, amante di certe atmosfere, significa il meglio. 

Penso spesso che vorrei ucciderlo, ma non posso.
 

Ma sorvolando su questo, sono rimasta assolutamente delusa. 
La storia procede lentamente. Così lentamente da sfiancarti. 
Pensieri, pensieri, e pensieri. 
Entriamo soltanto nella testa di Grace e vediamo qualunque cosa dal suo punto di vista evidentemente ridotto. A un certo punto, ho addirittura pregato che la psicopatica fosse lei. 
Ora leggerete qualche spoiler, ma non potrei parlarvi accuratamente di questo libro se non ne facessi. Quindi non andate avanti se non volete sapere altro. 

Dunque, pregavo per un colpo di scena che mi schiantasse a terra. Letteralmente. 
Ero anche pronta a credere che fosse Grace quella fuori di testa o addirittura la sorella. 
Insomma, un colpo di scena, please!!! 
Beh, non c’è stato nemmeno alla fine. Tutto così scontato. Banale. Assolutamente superficiale. 
Di Jack sappiamo solo quello che Grace vuole farci sapere. I contatti con gli altri personaggi sono ridotti perchè lui la tiene “prigioniera” in una gabbia di cristallo invisibile. 
Nessuno pare accorgersi di questa coppia che esce soltanto in modo schematico e meccanico, che non fa andare mai nessuno a casa propria e che tiene tutti alla larga. 
Finché, arriva una tizia, che guarda caso, comincia a sospettare che questo Jack abbia qualcosa che non vada. 
Puff, così, all’improvviso! Qualcuno si è svegliato mentre tutti gli altri ronfano alla grande. 

Non c’è niente al mondo che eguagli la paura.
 

La scrittura è prolissa. C’è pochissima azione, se non qualcosina alla fine o nei flashback che non basta a intrigare. 
È vero, i thriller psicologici possono anche essere lenti, ma devono giocare con la tua mente, o sbaglio? Altrimenti a che servono? 
Dovrebbero spiazzarti. 
Io adoro essere spiazzata. 
Qui, invece, è tutto preciso, lineare, non c’è assolutamente nulla di contorto se non la FOLLIA di quest’uomo di cui NON viene assolutamente spiegato nulla. Non si sa chi è, non si sa da dove viene, non si sa perchè sia così psicopatico. 
È un tuffo nel buio. E purtroppo, un buio che diventa vuoto perchè non ti lascia nemmeno un grammo di emozione. 

A me non ha convinto nemmeno la ragione per cui lei subisce tutta questa pazzia senza reagire, senza denunciarlo. Ogni due o tre pagine, l’autrice ci tiene a ricordare per quale motivo Grace accetti qualunque angheria, ma stiamo parlando di una storia pubblicata da una grande casa editrice. 
E secondo me non regge. 
La base proprio di tutta la “tarantella” non è credibile. 

Da lettrice sono anche disposta a trovare una storia simile, magari scritta da qualcuno che non ha ancora una profonda esperienza nella scrittura, e pecca di qualche ingenuità, ma non in un romanzo osannato da qualunque rivista e proposto in tutte le salse. 
Sorry, mi sento un po’ presa in giro. 

Effettivamente non so come classificare questa storia. 
È ben scritta, ma ti manda fuori strada. 
Non ha nulla di psicologico, non ti spinge a pensare, perchè è tutto chiaro fin dall’inizio. 
Ancora una volta, ho la conferma che, quando la gente parla di un libro, non sa nemmeno cosa ha letto.

2 commenti:

  1. Ottima recensione, ho riso di gusto e....penso che lo salterò, mi hai convinta 🤣😉

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    1. Mi fa piacere averti fatto ridere, era quello lo scopo :-DDD

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