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martedì 7 gennaio 2020

Recensione: MI AMI DAVVERO di Debra Anastasia

Buongiorno cari lettori! Attratta da questo romanzo dal titolo Mi ami davvero di Debra Anastasia, certo, con una cover e un titolo terribili, ho deciso comunque di leggerlo e non vi dico le mie cattive impressioni. Un altro romanzo da bocciare!

mi ami davvero
di Debra Anastasia

Editore: Newton Compton
Pagine: 367
GENERE: Dark Romance
Prezzo: 0,99 € - 12,90 
Formato: eBook - Cartaceo
Data d'uscita: 2019
Link d'acquisto: ❤︎
VOTO: 🌟🌟

Trama:
Ho imparato a uccidere. E adesso la violenza scorre nelle mie vene. Ho pensato di poter nascondere con i tatuaggi il mostro che vedo quando mi guardo allo specchio, ma mi sbagliavo. Non riesco a impedire che esca allo scoperto. Il mio soprannome è Mercy, ma non ho pietà per nessuno. Eppure, Becca è riuscita a far scattare qualcosa dentro di me. La guardo da lontano, e lei neppure lo sa. È per merito suo se sono ancora vivo. Il suo coraggio, però, l'ha trasformata in un bersaglio. E mio padre, l'uomo più pericoloso che abbia mai conosciuto, vuole ucciderla. La vita di Becca, adesso, è nelle mani di un mostro. Perché sono l'unico in grado di proteggerla.

RECENSIONE

Mi ami davvero è un romanzo che ha dell’assurdo, sicuramente, ma l’ho voluto leggere ugualmente sempre per lo stesso discorso che faccio sempre. Non è detto che debba colpirmi la storia in sè, posso anche semplicemente innamorarmi del modo di raccontare di un autore.
Quindi, come sempre, quando parto con una nuova lettura, pensavo che questo potesse essere il caso. In realtà non è stato così.

Di cosa parla questo romanzo con una copertina a dir poco agghiacciante? Ovviamente è molto meglio la cover originale, ma sappiamo bene che la Newton Compton sceglie copertine di DUBBIO gusto e seguendo una logica tutta sua.

Insomma, la protagonista, di nome Becca, è una ragazza come tante, lavora in un locale e si occupa della madre che ha una malattia. Fin qui tutto normale, ma il suo essere speciale consiste nell’aver salvato, molti anni prima, un ragazzino di nome Fenix, dal comportamento aggressivo e violento del padre.


Lei era la ragazza per cui avevo fatto di tutto negli ultimi anni.
 

L’episodio in questione avvenne in un supermercato e i due ragazzini si scambiarono qualche occhiata e qualche battuta prima che la piccola guerriera minacciasse il padre di lui per il suo atteggiamento brutale.
Da allora, la ragazzina è cresciuta ed è diventata una donna, mentre il ragazzino è diventato uno spietato killer che però ha un segreto: è anche uno stalker.
All’interno di uno scantinato, ha orchestrato una sorta di marchingegno dove controlla una applicazione direttamente collegata a Becca e, solo a lei, con la quale la ragazza gioca e vince dei peluche.
A cosa gli serve? A tenerla sotto controllo, ovviamente. Ma perchè?

Beh, perchè lui la considera la sua salvatrice, colei che da bambina lo aveva difeso a spada tratta senza nemmeno conoscerlo, quindi, essendo un tipo schivo e solitario, questo è il modo che ha scelto per starle accanto e per proteggerla da ogni pericolo, soprattutto da suo padre.
Il padre di Fenix si è legato al dito quell’episodio e presto o tardi, tornerà a vendicarsi uccidendo Becca.

Vi sembra un comportamento troppo esagerato? E invece no, perchè l’uomo è ampiamente abituato a comportarsi in questo modo poiché in passato, quando suo figlio era piccolo, ha ucciso sua madre.
Un po’ triste, in effetti, ma stiamo parlando di un Dark Romance, e certe cose sono plausibili, o quantomeno, accettabili.

Dovevo proteggerti perchè è stato il tuo gesto eroico a farmi sopravvivere.

Ciò che proprio mi ha lasciato basita è stata, prima di tutto, la pessima traduzione. Refusi, parole che mancano, e secondo me anche parole tradotte nel modo sbagliato. Inoltre, lo stile dell’autrice, a meno che sia stato tradotto davvero con i piedi, è talmente infantile che sembra stato scritto da una bambina delle elementari.
Non c’è un minimo di pathos, di suspense, di tensione psicologica.

L’unica cosa che si ripete in continuazione è com’è fatto Fenix.
Eh, sì, perchè non l’ho detto ma il ragazzo ha tutto il corpo completamente tatuato. Non sono però tatuaggi normali, sono disegni che lo rendono uno scheletro vivente. Ha scelto di nascondersi per non somigliare a suo padre.
Allegria! Direte voi, e avete ragione, ma l’idea non è poi così malvagia se non fosse stata sviluppata in modo deludente.

Soprattutto se pensiamo a una cosa. Fenix è un killer, ha un amico, di nome Animal, che è anch’egli un killer. Bene. Costui, quando si riferisce a Fenix, lo chiama dolcezza/tesoro.
Ma voglio dire, vi pare che due killer professionisti, si parlano in questo modo tra di loro?
A dir poco incredibile. Il tutto oltre a essere inverosimile, fa perdere di qualsiasi fascino l’intera narrazione.

Ti sei coperto per nasconderti. Io mi coprirò per unirmi a te.
 

Insomma, i due protagonisti si incontrano e si innamorano, in realtà Fenix già amava Becca, ma attenzione, la stalkerava in senso buono, eh.
In ogni caso i due vivono momenti di intenso sesso, quello c’è e si vede, ma per quanto riguarda i momenti più emozionanti dal punto di vista dell’aspetto thriller, beh, fanno solo sbadigliare.
Sono di una noia mortale, banali e ripetitivi.
Lo stesso padre del ragazzo che all’improvviso ricompare, è una macchietta.

Un romanzo, pure bello lungo, che presenta un protagonista che dovrebbe essere misterioso e affascinante, nemmeno tanto buono e gentile, che appare come un cucciolo smarrito e che fa il killer non si sa nemmeno come. La protagonista, buh, niente di speciale, è come mille altre, la leggi e ti dimentichi che esiste.

Boccio questo romanzo sotto tutti i punti di vista. Una storia che poteva essere interessante se raccontata in un certo modo, ma che si è risolta come un un gelato che si scioglie.

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